Ciao! Sarò sincera: in circostanze normali mai mi sarei sognata di leggere una ObiNaru (non per snobismo o che, solo che sono noiosa e raramente leggo cose diversa dal SasuNaru. Ora sì che me ne pento!). Però visto che sono costretta a casa senza un accidenti da fare ho aperto l’ultimo capitolo della raccolta totalmente a caso e, devo dire, mi sono appassionata. Quindi mi sono fatta un the e mi sono letta tutte le drabble di fila. Volevo lasciare una recensione per ognuna, perché ognuna a suo modo mi ha colpito per qualcosa di diverso, ma siccome EFP mi carica una pagina ogni mille anni avrei finito più o meno per quando la pandemia sarà debellata. Quindi la lascio qui sull’ultimo capitolo e cerco di fare un commento generale (preparati perché sarà molto delirante.)
Mi ha colpito molto la caratterizzazione di Obito, che è un outsider, un reduce di guerra che mal si incastra con quella che può essere una situazione di normalità e sembra sempre in qualche modo “incompatibile” con la vita di Naruto o Sasuke o tutti gli altri abitanti di Konoha. Non so se ha un senso quello che dico, però lui sembra vivere su un’altra dimensione e si interfaccia con il “mondo reale” solo tramite la mediazione di Naruto, che lo accompagna e lo sorregge tenendolo per mano. L’ho trovato molto dolce.
Ad esempio, nel capitolo 3 in cui si confronta con Sasuke (menzione d’onore per il mio amato, che difende il suo migliore amico!) si vede proprio come si senta spaesato e fuori posto. Anche nel capitolo 7, quando si blocca mentre vede nella sua testa l’immagine di Naruto bambino che piange e grida, è proprio Naruto a riportarlo alla realtà. Nell’intera raccolta si capisce che si sono molte ombre dentro Obito, ricordi e sensi di colpa che gli procurano un dolore immenso, ed è come se Naruto fosse la cura per tutti i suoi mali. Devo ammettere che un po’ li hai fatti shippare anche a me.
Poi mi piace molto anche la caratterizzazione di Naruto, e di come la vediamo delinearsi non direttamente, ma dagli occhi di Obito. Lui lo guarda attraverso tantissimi filtri, e non solo quello più ovvio che è l’amore. C’è anche un senso di protezione nei suoi confronti, rimpianto per quello che gli ha fatto, la speranza in un mondo migliore che Naruto gli infonde, e la riconoscenza per tutto questo.
Terzo aspetto che mi è piaciuto da matti è il modo in cui si relazionano tra loro e in cui Obito inizia piano piano a entrare nella vita di Naruto, in punta di piedi ma comunque in modo consistente. Sia appunto il capitolo in cui Naruto lo sprona a stare un po’ con Sasuke, sia in quello dove Obito “rimpiazza” Sasuke mentre si allenano, sia quelli in cui ci viene raccontato il momento in cui hanno realizzato o si sono dichiarati i rispettivi sentimenti.
La drabble che forse mi è piaciuta di più, però, è proprio questa (e non solo perché ho una fissa inquietante con le cicatrici). È straziante vedere Obito tormentarsi per quello che ha fatto a Naruto tramite le similitudini (e soprattutto le differenze) tra gli sfregi che hanno sul volto. Complimenti perché delineare tanti sentimenti in poche righe non è affatto cosa da poco, e tu ci sei riuscita in ogni capitolo della raccolta. Grazie alla tua scrittura sono riuscita ad apprezzare sia i personaggi che la coppia “nonostante” il pairing… inusuale? (non lo so sinceramente, credo di non aver mai visto un’ObiNaru nella mia vita, ma ho lasciato il fandom prima ancora che fosse finito il manga quindi la mia esperienza vale poco.)
Ho visto che nel primo capitolo c’è la lista di prompt che seguirai per il resto del mese e ho una voglia matta di spoilerarmeli, ma cercherò di resistere alla tentazione e godermi le sorprese nei giorni a venire. Spero di lasciare commenti più concludenti di questo ma non sono un granché a parlare in generale, di solito mi perdo a sproloquiare anche nei dettagli più insignificanti. Al prossimo capitolo e ancora complimenti!
shirangel
PS: Obito che ha un pupazzo a forma di Kakashi da usare come sacco per la boxe è un’immagine preziosa che terrò con me durante i momenti più bui, sappilo. |
