Ciao cara!
Approfitto di un attimo di tregua dalla mia famiglia e dal emicrania per passare a leggere questo secondo capitolo.
Sì, penso anch’io che il ruolo di sovrano non sia quello più adatto a Jaime; lui è un cavaliere, un uomo d’azione, non è il tipo da starsene seduto su un trono ad ascoltare gli altri per cercare di risolvere qualsiasi tipo di problema. È un ruolo molto più nelle corde di Tyrion che sue, ma, come dici, suo fratello è troppo giovane per governare al suo posto.
Grazie al cielo il mondo gli ha posto accanto quella perla rara di sua sorella gemella Cersei ahahahahah dai scherzo, ma sai che io l’amo infinitamente.
Apprezzo che tu abbia lasciato invariato il fatto che sia promessa sposa a Robert Baratheon e che lui continui ad essere una persona ripugnante, perché non mi piace quando lo rendono troppo ooc rispetto alla versione originale.
Jaime è sempre il solito cucciolotto a non volere che nessuno tocchi sua sorella e che non senta il bisogno di sposarsi ed avere una famiglia sua perché gli basta solamente che lei gli sia accanto. Immagino, però, che ben presto la cosa cambierà, visto che non si tratta di una storia twincest.
Mi piace che i due si incontrino nel ala est del castello, visto che è bel richiamo alla ala ovest di “La Bella e la Bestia”
La scena d’amore è perfetta (in fondo sono Jaime e Cersei, ogni scena dove lo fanno è perfetta ahhaahah) scritta molto bene, senza mai cadere nel volgare.
Peccato che, come nella prima puntata della serie, vengono interrotti da Bran. Mi piace che in questo caso il bimbo abbia le ali, rendendolo così veramente un personaggio fiabesco.
Ovviamente, anche in questo caso, entrano entrambi nel panico, ma mi piace che tu abbia fatto riflettere Jaime molto più a lungo rispetto a quanto fatto sia nella serie sia nel libro, in modo che si comprenda il motivo del suo gesto: ha paura che, se quel bambino racconti anche solo a una persona quello che a visto, tutta la sua famiglia possa rischiare la vita. È un crimine terribile uccidere un bambino, ma che cosa non si è capace di fare per proteggere le persone che si ama?
Quindi spinge Bran fuori dalla finestra che, in questo caso, muore.
Mi piace che si senta subito in colpa per il suo gesto, ma, non fa neanche in tempo a realizzare la cosa, che compare la madre del bambino, una creatura mostruosa (conoscendo Cat, hai descritto perfettamente il suo Io interiore).
Il ricordi della creatura riguardanti il suo bambino sono tenerissimi e penso che sia stata una vera tortura per Jaime guardarli.
Ho apprezzato tantissimo che, alla fine, la creatura gli abbia consegnato una rosa, dicendo che quel fiore rappresentava il suo tempo e che avrebbe dovuto imparare che cosa significa veramente amare ed essere amati prima che perdesse l’ultimo petalo se voleva salvare il suo regno e se stesso. Mi sembra un bel elemento ripreso dalla fiaba, ma adoro che tu non lo hai fatto diventare una bestia (anche perché sarebbe stato un sacrilegio privare il mondo della sua bellezza) discostandoti così dall’originale.
In generale, penso che stai facendo un ottimo lavoro nel mischiare insieme “La Bella e la Bestia” e GOT perché ritrovo molti riferimenti di entrambe le storie, ma unite in modo da creare qualcosa di unico.
Continua così che la storia è davvero formidabile.
Ora non vedo l’ora di scoprire come introdurrai Brienne e quanto ci metteranno i due testoni ad ammettere di essere innamorati (ammettere, perché ad innamorarsi in realtà non hanno voluto bisogno di molto tempo).
Un forte abbraccio cara,
Jodie

Cioè , tu inizi a pubblicare questa storia e non mi avvisi?? :’( :’( :’(
Cattivaaaaaaa!!!
Ovviamente sto scherzando ;)
Già sai che mi piace tantissimo la tua idea di scrivere su Jaime e Brienne utilizzando la storia di “La Bella e la Bestia” e ci accostarci accanto la canzone “I see the light” di “Rapunzel” perché trovo tutto questo davvero molto azzeccato con loro due.
Mi piace molto che in questa tua introduzione tu abbia voluto raccontarci un evento accaduto trecento anni prima di quella che sarà la storia vera e propria; ovvero quando i Sette Regni hanno messo via ogni forma di odio ed inamicizia per fare fronte comune contro Aerys Targaryen. Infatti, quest’ultimo era giunto con una grande armata e un drago con l’intento di conquistare i regni di settentrione.
Solamente dopo grossi sacrifici da parte di quasi tutte le grandi casate, i Sette Regni riuscirono finalmente a fermare l’avanzata Targaryen e sconfiggerlo definitivamente.
Da questo fatto, i Sette Regni hanno capito che solo uniti insieme avrebbero potuto fronteggiare i nuovi pericoli che si sarebbero potuti presentare in futuro e quindi hanno deciso di estendere la loro tregua fino ai giorni in cui ha inizio la storia vera e propria.
Mi è davvero piaciuta questa introduzione, perché ci aiuta a capire meglio qual’è il background in cui la storia vera e propria si muoverà e, immagino, sarà anche importante per quello che accadrà nei prossimi capitoli.
Nelle ultime righe ci dici che Jaime Lannister è diventato Re dell’Ovest a diciassette anni, dopo la prematura scomparsa di suo padre e, puoi immaginare, il lacrimone che mi è sceso al pensiero della morte del mio amato Tywin (sì, so che è morto anche nella serie e, se te lo stai chiedendo, sì, piango ogni volta che la rivedo).
Ovviamente questa introduzione mi ha ancora più incuriosita a leggere questa storia, quindi non vedo l’ora di andare avanti con la lettura!!
A prestissimo mia cara (magari avvisami quando aggiorni ahahaahah)
Jodie

Devo dire che la fantasia decisamente non ti manca: sei riuscita a mischiare le due storie in maniera armonica, dandoci una prima immagine di chi siano i protagonisti, che anche qui come nella storia canonica, sono amanti nonostante siano fratello e sorella, Jamie e Cersei persi l’uno nell’altra ma il primo quasi succube della sorella che riesce a fargli compiere una azione abbietta uccidendo l’essere alato che li aveva visti semplicemente insieme in un momento di passione ma che non era a conoscenza di chi fossero realmente. Originale trasformare Bran in un bambino alato la cui madre subito accorre perché ha sentito la vita del figlio spegnersi ad opera di Jamie. E qui entra in gioco la favola vera e propria, la donna dai capelli rossi vuole dare una possibilità di redenzione a Jamie perché gli conferma di aver visto della bontà insita in lui che ha fatto ciò che ha fatto per amore di Cersei, anche se il motivo per quell’azione rimaneva abbietto comunque. E la rosa rossa scandirà il tempo di questa sua redenzione affinché il suo regno insieme a tutti i suoi abitanti non vengano distrutti dalle armate della dama rossa. Questo primo passaggio è stato emozionante, sei riuscita a far visualizzare, a colui che legge, la scena che si è svolta con vividezza, con l’appropriato uso anche dei colori che coinvolgono e avvolgono i protagonisti. Brava e un caro saluto.

Ciao Pampa, inutile dire che questa storia che pare essere un crossover con la Bella e la Bestia mi incuriosisce non poco. Se posso fare una domanda circa l’introduzione: non avendo io letto i libri di Martin quello che hai descritto è ciò che è sommariamente accaduto o è una tua invenzione per introdurci in una storia per nulla convenzionale e che sono curiosa di sapere come potrà intersecarsi con le vicende del trono di spade anche riveduto e corretto? Un’idea ambiziosa quella di far collimare questi due mondi così tanto in antitesi, ma la sfida pare interessante e pertanto mi predispongo alla lettura mettendomi comoda, sicura che conoscendo e apprezzando le tue qualità di autrice, non resterò delusa. In questo momento la fantasia è l’unica cosa che distragga le nostre menti dai pesanti pensieri relativi alla situazione che il paese sta vivendo. A presto!

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