Allora ... ASIM non è proprio il tipo di persona che sistiene di essere, la protagonista lo sta idealizzando troppo, o tutte e due le cose insieme? Di sicuro si fida di lui più del dottor Callisto, che invece sembra uno psicologo competente - mi è piaciuto come abbia riconosciuto e ammesso i suoi bias dati da esperienze pregresse.
Certo, la protagonista sembra diffidare molto della pratica psicologica (e non essersene informata come sul paranormale: uno psicologo non può riferire a terzi cose che gli sono state dette in terapia, a meno che non vi sia un pericolo serio e immediato per la salute del paziente o di altri), e dunque essere una preda relativamente facile per chi sia disposto a offrirle alternative che le sembrino più attraenti.
Mi è piaciuta la sua riflessione su come i sentimenti vengano gestiti nella società.
La storia si fa sempre più interessante, complimenti!

Ciao^^
questo ASIM è sempre meno limpido, sempre più strano. Piccoli particolari, cose apparentemente senza importanza, che però una dopo l'atra stanno facendo una bella massa...
Callisto a sua volta reagisce in modo strano, quasi uscendo dal distacco che dovrebbe avere ogni terapeuta, e quando la protagonista glielo fa notare, la risposta è evasiva, trasversale.
Insomma, qui non è solo ASIM ad essere strano.
Veramente una storia inquietante, molto suggestiva. Non vedo l'ora di leggere un altro capitolo!