Recensioni per
Inhuman
di Saeka

Questa storia ha ottenuto 27 recensioni.
Positive : 27
Neutre o critiche: 0


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Ciao!
Ormai è da tantissimo tempo, me ne rendo conto, che la storia qui è ferma
Ci tengo a ribadire che il tuo stile di scrittura mi prende molto, i personaggi sono altresì interessanti e trovo un vero peccato che sia rimasto tutto un po' una parentesi
Da parte mia posso dire di esser stata un po' negligente con efp quest'anno, credo di non esserci mai entrata, but I was dealing with a lot of stuff :ç
Personalmente sono pronta a sostenere qualsiasi tua decisione riguardante la ff e, sicuramente, in caso tu la continuassi sarei un'avida lettrice
Un abbraccio,
Mia

Recensore Junior

Ciao!
Come prima cosa sono doverose delle scuse, arrivo praticamente a un mese dalla pubblicazione, non è proprio da me, ma come ti avevo accennato questo è un periodo un po’ confuso e turbolento per me, perciò spero mi perdonerai comunque per il tremendo ritardo (anche se scuse ne ho veramente poche!).
Mi ha fatto veramente piacere vedere il tuo aggiornamento e sapere che hai intenzione di continuare questa storia, adoro il tuo modo di scrivere e non ho potuto fare a meno di sorridere quando ho visto che eri tornata! Mi ero affezionata molto ad Agnes quando l’ho creata e puoi chiaramente immaginare la mia gioia nel vedere che questo capitolo era dedicato a lei, per questo me la sono presa comoda per lasciare un commento: avevo bisogno di riguardare la scheda e ho talmente tante cose da dire che dovevo per forza trovare un momento abbastanza libero per buttare giù per bene i miei pensieri.
Nonostante tu mi abbia detto e abbia scritto che Agnes è molto distante da te e non sia stato facile mettersi nei suoi panni credo tu abbia fatto un ottimo lavoro; non mi stancherò mai di dirlo: il tuo stile e le tue descrizioni sono impeccabili e bellissime, ti fanno immaginare perfettamente la scena e credo lascino trasparire al meglio alcuni dettagli e tratti del carattere dei personaggi. Ho apprezzato veramente moltissimo ogni parola di questo capitolo, soprattutto perché conoscendo Agnes così a fondo (d’altronde è la mia bambina xD) ho potuto cogliere ogni piccola sfaccettatura del suo carattere attraverso poche parole e immagini ben rese.
Comincio subito con il suo risveglio, il fatto che abbia subito pensato alla casa in cui è cresciuta e alla madre è molto da lei, l’amore per la sua famiglia è una delle cose a cui credo tenga di più, perciò ho trovato molto verosimile il fatto che sia il suo primo pensiero. Anche la dimenticanza della finestra è esattamente da lei: non importa quante volte le sia successo, continuerà sempre a dimenticarselo e continuerà a darsi della stupida per averlo dimenticato per l’ennesima volta. Sempre riguardo al suo avere costantemente la testa tra le nuvole ecco che non sa nemmeno di avere il frigo praticamente vuoto, chissà se imparerà mai a fare attenzione a questo tipo di cose…
Il suo fantasticare e la sua eccitazione per il lavoro sono una delle cose che mi sarei certamente aspettata da lei, soprattutto il fattore che s’immagini delle giornate molto eccitanti e piene di azione, come nel caso delle battaglie storiche che l’hanno tanto affascinata ad Hogwarts. A questo proposito ti ringrazio davvero per aver inserito questo piccolo dettaglio che già evidenzia la sua passione per la storia , che è poi parte della ragione per cui ha deciso di intraprendere questa carriera. Il fatto che le sue fantasie si siano ridimensionate ma che sia rimasta comunque molto ottimista ed entusiasta credo la rappresenti molto bene. Non mi soffermo troppo sulle descrizioni delle sue fantasie, degli odori… ma ovviamente le ho trovate estremamente belle, quasi mi pareva di esserci in quelle sale del Ministero. Credo tu abbia reso bene e fatto intendere quanto Agnes di fatto ami la vita e trovi del positivo in qualunque situazione, soprattutto nel piccolo spezzone in cui descrivi il gruppo che lascia il Ministero, di certo non poteva che essere più contenta di entrare già “nell’azione”.
Sembrerò ripetitiva, ma quando dico che ho apprezzato ogni parola che hai scritto e che rivedo Agnes in ogni lettera non scherzo. Anche lo spezzone in cui fai riferimento ai babbani che li squadrano e come anche Agnes ogni tanto si fermi ad osservare gli altri maghi, è molto ben scritto e inoltre si evince anche quanto effettivamente la natura di natababbana di Agnes incida sulla sua vita e sulla sua esperienza del mondo magico. Quell’ultima frase in particolare (”C’era così tanto da imparare sulla comunità magica. Sembrava di vivere in ogni cosa, persino nei vestiti.”) credo esprima bene quanto il mondo magico affascini Agnes, abituata a una vita molto diversa e quanto sia curiosa di scoprirne ogni singolo aspetto. Le domande riguardo alla maglia di Atlas e il desiderio di saperne di più sulla runa credo esprimano bene quanto la curiosità sia propria alla Tassorosso (soprattutto il fatto che lei si maledica per non aver studiato abbastanza).
Devo fare i complimenti alla mia bambina per aver trattenuto la sua curiosità così a lungo, per fortuna ha avuto un po’ di buonsenso e ha evitato di tartassare il povero Auror di domande, ma il fatto che domandi dove siano diretti senza riuscire ad aspettare che il muro si apra è assolutamente ciò che da lei mi sarei aspettata, Agnes è un ragazza curiosa e impaziente, mi dispiace quasi per Atlas che la deve sopportare (e sono sollevata sia finita con lui, altrimenti chissà che sarebbe accaduto, questo Auror è fin troppo paziente con lei).
Il breve riferimento a Narnia e alla volontà di Agnes di trovare la magia è stato veramente adorabile e ho apprezzato molto che poche righe c:
Il vicolo è descritto alla perfezione, come sempre d’altronde, e potrei giurare di averlo davanti agli occhi mentre leggevo la sua descrizione.
“C’erano così tanti stimoli visivi attorno a lei che Agnes non sapeva dove guardare ‒ o dove mettersi visto che non c’era spazio per nessuno. Si sentiva quasi un’estranea, e probabilmente lo era. Tutta quella gente riempiva la strada in un modo così caotico che il suo stare ferma immobile la faceva stonare orribilmente.” Queste righe in particolare hanno attirato la mia attenzione, credo rappresentino bene il personaggio di Agnes e la sua volontà di assimilare più cose possibili del mondo magico, inoltre, sorvolando la mia piccola Tassorosso, l’ho trovato veramente bello, credo tu abbia la capacità di scegliere sempre la parola più adatta a rendere un concetto ed è una cosa non comune, un po’ devo ammettere che invidio questa tua capacità di dipingere con le parole così bene. Il senso di soffocamento e pienezza, oltre che quel sentore che qualcosa fosse storto in quel luogo mi è arrivato appieno. Sono riuscita a sentire perfino lo smarrimento e il terrore di Agnes quando si è ritrovata bloccata e sommersa dal mare di gente nel vicolo grigio, mi sembrava quasi di provare lo stesso tanto ho trovato coinvolgente il tuo scritto. Anche la locanda dà un senso di inquietudine non indifferente e ho follemente adorato tutte le descrizioni che la riguardano, dall’aspetto in sé al menù, alle bevande e ai sentimenti di Agnes. Mi piacerebbe davvero soffermarmi molto di più su queste splendide descrizioni che ci regali, ma finirei per ripetere all’infinito quanto le apprezzi e quanto siano belle e realistiche, perciò non le commento una per una o finirei per soffermarmi su ogni singola sillaba e dovrei scriverci un libro; mi limito a complimentarmi con te per lo stile fluido e veramente meraviglioso. La mia ultima considerazione sul menù riguarda la reazione di Agnes che è esattamente quello che mi aspettavo da lei, non è in grado di nascondere ciò che le passa per la testa e ogni emozione che prova le si dipinge sul volto. Ho apprezzato in particolare il rapido cambio d’opinione riguardo al bicchiere intagliato, sono certa al 100% che lei avrebbe trovato carina una cosa del genere, ma dopo aver scoperto che ritraeva un mostriciattolo ha subito voluto allontanare l’immagine dallo sguardo e questa è una cosa che ho trovato molto in linea al suo carattere.
Ho amato moltissimo i riferimenti alla religione, alle filosofie magiche e alle sette, J.K. Rowling non ne ha mai fatto cenno nelle sue opere lasciando tutto molto aperto e ho trovato molto ingegnoso e interessante ciò che hai scritto, ho apprezzato davvero le tue invenzioni e trovate riguardo a questo argomento che, in una storia del genere, è sicuramente importante.
Inutile dire che anche questi pezzi: “Agnes amava ridere. Amava sedersi a un tavolo a chiacchierare e godersi la gioia di essere vivi dopo anni di guerra. Tuttavia sapeva riconoscere una conversazione importante quando vi si trovava invischiata.” […] «Ma siamo Auror» disse Agnes. «Noi perseguiamo la giustizia. Abbiamo diritto a quelle informazioni. Loro devono fornircele.» descrivono alla perfezione Agnes.
Faccio un salto temporale e passo subito al ritorno al Ministero, non perché non abbia nulla da dire riguardo a tutta la chiacchierata con Atlas, ma non saprei nemmeno da dove cominciare. Qui sarò un po’ più sintetica, ma non vorrei finire per ripetere le stesse cose all’infinito. Credo che questo ambiente e questi compiti più “noiosi” Agnes li avrà apprezzati di sicuro dopo le avventure della mattinata. Credo che James e Zavannah le piacciano già parecchio e ce la vedo molto bene ad andare d’accordo con questi due.
Sono estremamente felice di averti affidato Agnes, la stai raffigurando egregiamente e mi sta piacendo tutto alla follia, se non si fosse capito. Spero perciò che questo tuo progetto possa andare avanti meravigliosamente.
A presto,
fran x

Recensore Master

Allora!. Eccomi qui, finalmente, dopo secoli dall’uscita di questo capitolo, a recensirlo. Perché sono sempre in ritardo? Non ne ho idea, sono diciotto anni che io e i miei genitori ci poniamo questa domanda. Quindi mi dispiace, ma dovrai sopportare la mia immane lentezza nello scrivere recensioni e la mia assoluta mancanza di puntualità e precisione. Ah, e, ovviamente, il fatto che io sia totalmente incapace a scrivere recensioni coerenti e che abbiano un filo logico.
Ma comunque, come va? Spero tutto bene, e che questa quarantena non ti stia disturbando troppo. Finalmente sono riuscita a trovare tempo per scriverti questa recensione, sperando di non metterci un miliardo di anni. Cosa che effettivamente succederà se continuerò a chiacchierare in questa maniera, quindi direi di iniziare davvero la recensione. E dunque, bando alle ciance, si va!


Vorrei spendere un paio di parole per quanto riguarda il titolo del capitolo: Truth is weaved in words. La verità è intessuta nelle parole (traduzione molto libera, perdonami). Trovo che sia davvero un bel titolo per aprire una storia mystery come questa. La verità spesso è sotto gli occhi di tutti, ben mimetizzata: spesso le persone nascondono la verità nelle loro parole, in una cortina di chiacchiere e frasi, che stordiscono e confondono chiunque legga. E non è sempre facile scovare questa verità, la realtà delle cose, riconoscerla tra le menzogne e le falsità in cui è sommersa. Penso che sia un concetto che si possa applicare bene sia al contesto della storia di per sé – un giallo, un thriller, in cui la verità raramente emerge con facilità, ed è dunque compito degli Auror scoprirla – e sia ai personaggi stessi: nel capitolo tutti agiscono, parlano, o semplicemente ci viene data la possibilità di osservarli di sfuggita, ed ognuno di loro è circondato da un alone di mistero. Molti di loro sono sicuramente dei bugiardi, molti custodiscono dei segreti che non intendono rivelare ad anima viva, ma dalle loro parole, piano piano, si potrà iniziare a trovare un segreto, qualcosa che faccia intuire la loro vera natura e il loro passato. Un lavoro di intuizione, di investigazione, che noi lettori dobbiamo compiere pari passo ai nostri cari personaggi. Diciamo che, alla fine, siamo anche noi degli investigatori, insieme a loro – e sono elettrizzata da questa cosa, sto già speculando per conto mio diecimila teorie, sia sui personaggi che sulla storia stessa.
Ok, ho voluto un attimo fare la poeta e la filosofa e tirare fuori tutto il mio lato da artista romantica, perdonami. Ho un vero e proprio dono per far perdere tempo agli altri, e dovrei darmi un attimo una mossa e continuare questa recensione – che sarà lunga, molto lunga.


Ammetto che mi sono scervellata a lungo su chi potesse essere il narratore di questo capitolo, e non mi aspettavo minimamente che fosse Joyce. Era forse una di quelli che visivamente meno mi aveva preso – cioè, ha un prestavolto stupendo, ma non era così peculiare da avermi incuriosita. Come si suol dire, mai giudicare un libro dalla copertina! Partendo dall’inizio, ho immensamente apprezzato come tu ti sia dilungata a descrivere il suo abbigliamento: al contrario di molti, io ho un debole per le sequenze descrittive, e, da brava studentessa di teatro quale sono, so benissimo che il “costume” di un personaggio, la sua maschera, il suo abbigliamento, può dire veramente moltissimo di un personaggio, raccontare parte della sua storia, del suo modo di essere. Joyce sicuramente ha un modo di vestire estremamente aggraziato, quasi principesco, sembra davvero uscita da una fiaba: i toni dell’argento, i richiami floreali, la preziosità della stoffa…sicuro fa intuire molto della sua natura elegante, sicuro molto precisa ed organizzata, una persona che ci tiene a fare una bella impressione agli altri sin dall’inizio. Una personalità raffinata, direi in maniera quasi “signorile”, come se fosse uscita da un’altra epoca. Anche la descrizione del suo prendersi il tè, il richiamo ai fiori di ciliegio già presenti nel suo abbigliamento, cerca di confermare tutto ciò. Ho adorato la descrizione della teiera: potrebbe sembrare strano, ma l’ho trovata veramente bellissima, non stonava affatto con il resto della narrazione, ma anzi, ci ha fornito dettagli in più sulla protagonista di questo capitolo. Anche il dettaglio della mobilia è stato veramente particolare! Mi chiedo quanto di tutto questo sia frutto della creatrice del personaggio – e se è così, complimenti, davvero – e quanto invece sia opera tua! C’è una cura per i dettagli incredibile, davvero, e dicono davvero tantissimo sulla nostra cara Joyce! E poi, in maniera assolutamente scorrevole, si arriva all’introduzione di un personaggio secondario che ho onestamente adorato, ovvero quello della cugina, Eva - ammetto di aver riso nel leggere queste due parole accostate perché io stessa ho una cugina di nome Eva, ma vabbè, ignorami, sono tonta. Mi ha fatto morire dal ridere sin da subito perché mi ci sono identificata moltissimo: voglio dire, ogni ritardatario imbranato ha la mia più totale comprensione, davvero. Visto che io sono curiosa in maniera imbarazzante, sono andata a leggermi in maniera più o meno attenta le altre recensioni, e ho notato così che Eva doveva essere un personaggio di Way to
Heal
: mi ha fatto piacere avere modo di “conoscerla” qui, davvero!
Ho adorato il rapporto tra lei e Joyce: era davvero così naturale, mi sembrava davvero di essere seduta al tavolo con loro, e osservarle battibeccare. Sono due personaggi fortemente contrasti l’uno con l’altro, totalmente opposti, e mi piace come, descrivendo un po’ gli atteggiamenti di Eva, tu sia riuscita a farci arrivare più informazioni sul personaggio di Joyce: la sua precisione, sicuramente molto lontana dalla “sbadataggine” – chiamiamola così – di Eva; la sua probabilmente fortissima concentrazione nello studio, caratteristica che evidentemente manca alla cugina (visto che a quanto pare fa musica quando dovrebbe studiare e lavorare: male male, Eva, ma effettivamente non posso che comprenderla, anche io sono una “creativa distratta”). E, inoltre, Joyce è sicuro una persona abituata a succedere in quello che fa, a non sbagliare e a non fallire, e questo viene evidenziato dal fatto che Eva sembri l’unica tra le due ad aver subito una seria batosta ad un qualche esame, mentre Joyce no. Posso dedurre dunque che sia in grado di ottenere ciò che vuole, senza mai darsi la possibilità di commettere errori.
Mi è piaciuto come tu abbia descritto la quotidianità dei maghi adulti: il fatto che non abbiano fretta di andare in giro perché “ehi, tanto abbiamo la Metropolvere!”, l’uso della magia per piccole azioni come raccogliere i vestiti…Mi hanno ricordato un po’ la “caotica tranquillità” degli Weasley nei libri di Harry Potter, anche se lì la vedevamo con gli occhi di Harry, un ragazzo “nuovo” rispetto al mondo magico: qui invece osserviamo queste azioni attraverso Joyce, che invece conosce perfettamente la magia e per lei è la completa normalità. Molto bello, davvero. Un’altra differenza è sicuramente il nervosismo di Eva, contrapposto all’emozione di Joyce, la sua eccitazione. Ad Eva tremano le mani, le sue dita si serrano a tal punto da sbiancare; gli occhi di Joyce brillano, freme da quest’eccitazione.
“Strinse forte la Metropolvere, così forte che le nocche le diventarono bianche, poi la buttò ai suoi piedi e nella coltre di fumo verde che la investì, si proiettò nel suo futuro.”
Ho onestamente amato questa frase finale. Non so nemmeno io perché esattamente, ma mi ha dato delle bellissime sensazioni, quelle che almeno una volta tutti abbiamo provato e sentito, mentre eravamo sul punto di voltare pagina e tuffarci in un nuovo capitolo della nostra vita. Bellissima, davvero.
Joyce è un personaggio molto interessante, e ho adorato come, nonostante il capitolo sia narrato dal suo punto di vista, non tutti i lati del suo carattere ci vengano svelati sin da subito: bisogna scoprirla piano piano, analizzarla, cogliere i particolari ed i dettagli, e questa “costruzione” del personaggio mi fa davvero impazzire. Joyce è intelligente, apparentemente sicura di sé, del suo corpo e delle sue abilità come maga, e sembra tenerci davvero molto a questo suo nuovo lavoro, alla vita che sta per iniziare. È stata veramente un’ottima scelta far narrare il capitolo ad una persona come lei, che sembra così analitica e precisa, pronta a catturare con lo sguardo ed esaminare ogni singolo dettaglio, ogni minima cosa che la circonda. Un personaggio perfetto con cui iniziare una storia mystery! Non so in realtà se Joyce potrebbe piacermi nella vita reale: ha una serie di caratteristiche che non la rendono esattamente il mio tipo di persona preferita, se devo essere onesta, ma è stato interessante anche per questo leggere il capitolo dal suo punto di vista. Ho idea che in futuro imparerò a volerle davvero bene.


Direi di passare all’incontro con Zavannah! E beh, che dire, la amo. Certo, ancora non la conosciamo bene, ma mi sta troppo simpatica, a primo impatto mi ha fatto davvero una bellissima impressione. È così vivace, allegra, veramente solare e piena di vita: sono davvero rare le persone così, e mi ha fatto davvero piacere sapere della presenza di un personaggio del genere in quest’interattiva: abbiamo tutti bisogno di un “raggio di sole” che scaldi un minimo la nostra esistenza. Se Joyce è pacata, elegante, una donna fascinosa e di classe come ci tiene a sottolineare anche lei, Zavannah è un vero e proprio uragano: è stata letteralmente travolgente, non solo per me, ma anche verso la stessa Joyce, che si è trovata ad avere a che fare con una persona totalmente diversa da lei. Ho adorato come Joyce abbia pensato all’aggettivo libera per descriverla: effettivamente è una sensazione di piena libertà quella che trasuda Zavannah, con quel suo tatuaggio draghesco e i pochi vestiti, che lasciano scoperto il suo corpo. Non sembra temere il giudizio di nessuno, e deve sicuramente essere, come ha detto Joyce, o estremamente felice o molto triste per avere un comportamento così pieno di vita. Vorrei tanto pensare che sia per la prima cosa, davvero, questa bimba si merita di essere felici, ma ehi, nelle fanfiction ci vuole l’angst, oh. Mica stiamo giocando con le bambole, eh. Non ci possono essere dei personaggi con un passato totalmente felice, su, è praticamente una regola non scritta di chi scrive storie. Ed è per questo che ho come il sentore che in realtà Zavannah non sia allegra e vivace come vuole lasciar credere, ma che abbia un vissuto triste alle spalle, qualcosa per cui ora sente il bisogno di rialzarsi e mostrarsi sempre energica e vivace: spesso le persone più sorridenti ed allegre sono anche le più danneggiate. Oggi mi è presa la vena filosofica, che vuoi farci, mi sento molto poetica. Mi chiedo se non sia figlia di un mago o una strega che abbiano a che fare con i draghi o le bestie fantastiche, visto il tatuaggio magico che ha. Certo, questa è solamente una mia supposizione, però chissà, potrebbe essere interessante! Non so bene cos’altro dire su Zavannah, a dirla tutta, non avendo poi tutti questi indizi su di lei, ma sicuramente ho adorato i momenti che lei e Joyce hanno condiviso: potrebbero essere davvero una bella accoppiata, un’amicizia tra ragazze veramente interessante e particolare, e mi piacerebbe moltissimo vederle di più insieme (ho un debole per le amicizie composte da opposti, mi dispiace, ma le trovo assolutamente toccanti e meravigliose), chissà che Joyce non impari ad essere un po’ più “solare” mentre sta con lei!
Mi intriga moltissimo anche il personaggio di Rhea, a dirla tutta. È apparsa veramente pochissimo, giusto un paio di righe, vista attraverso gli occhi curiosi ed indagatori di Joyce: Rhea Selwyn sembra essere una vera e propria donna del mistero, senza alcun dubbio. Sembrava essere molto conosciuta ad Hogwarts, e, a quanto pare, la circondano non pochi misteri, delle “voci”, da quello che ci dice Joyce – grazie tesoro per informare me e tutti gli altri lettori sui tuoi colleghi, ci sei molto utile –, e mi chiedo se la sua famiglia non sia stata simpatizzante per Mr. Senza Naso, conosciuto anche come Voldemort, se vogliamo essere professionali. Ma chissà, non è che possa dire molto altro, se non che, appunto, sembra essere una decisamente popolare e conosciuta: mi chiedo quanto il suo nome e i suoi segreti influenzeranno il suo lavoro tra gli Auror e, soprattutto, il suo rapporto con le altre “reclute”. Sono veramente curiosa riguardo questo personaggio, spero di conoscerla meglio nei prossimi capitoli.


E alla fine eccolo, ECCOLO. Non puoi capire che salto ho fatto quando hai introdotto il mio Orpheus. Non puoi capire, davvero. Stavo morendo, mi stavo sganasciando dalle risate. Quando hai iniziato a descrivere il chiacchiericcio non ho potuto pensare altro che “Oh, eccolo. Eccolo, è lui, è il mio bambino” (sì, mi rivolgerò sempre ai miei oc come ai miei “bambini”, perdonami). Ed è stato magico da leggere, davvero, hai colto l’essenza del mio personaggio in maniera sublime. Tutto quanto, la descrizione, le sue interazioni con gli altri personaggi…Il fatto che sia intervenuto in maniera così veemente per puntualizzare il fatto che “ehi, anche il mio nome è Atlas!” è così dannatamente da lui. Inizialmente mi era un po’ dispiaciuto che fosse stato cambiato di “posto”, di squadra, ma alla fine credo che sia meglio così. Voglio dire, certo, sarebbe stato bellissimo vederlo interagire ancora con Hamilcar, ma dubito davvero che sarebbe sopravvissuto per più di qualche minuto con lui. Il loro dialogo, per quanto breve, mi ha fatta davvero morire dal ridere, la reazione che un tipo chiassoso come Orpheus ha scatenato in un uomo burbero e scontroso come Hamilcar è stata assolutamente comprensibile e alquanto ilare, confesso di averla riletta più di una volta per quanto mi ha divertita. E ho sinceramente adorato che una precisa e così amante della perfezione come Joyce abbia iniziato a prenderlo in antipatia sin da subito. So che normalmente chiunque vorrebbe che il proprio personaggio venga amato da tutti, ma io sono felicissima che abbia suscitato queste reazioni, è assolutamente realistica come cosa. Questi due mi sembrano davvero due opposti, agli antipodi, e non vedo l’ora di sapere se quest’antipatia perdurerà nel futuro o se magari diventeranno amici. È ancora presto per dirlo, ma chissà. Sono davvero felicissima di come tu lo abbia reso in questo capitolo, anche se è apparso poco, e sono sempre più convinta che iscrivermi a quest’interattiva e affidarti il mio Orpheus sia stata veramente un’ottima decisione. Devo ammettere che sono sia molto curiosa che molto spaventata all’idea di quello che potresti fare di lui nei futuri capitoli, ma chissà! Si vedrà in futuro, ai prossimi capitoli. Ripeto, sono stracontenta per come lo stai scrivendo, ho riletto il suo pezzetto almeno un centinaio di volte, è stato bellissimo.


Ho letteralmente adorato l’introduzione degli Auror, e Hamilcar Wodnes si è riconfermato come un personaggio fantastico, veramente interessante e che non vedo l’ora di conoscere meglio. È estremamente burbero, direi anche decisamente antipatico, soprattutto dal punto di vista di Joyce e degli altri ragazzi, dei novellini del mondo Auror. Una persona sicuramente detestabile – so perfettamente che io lo odierei se me lo trovassi davanti – eppure da leggere è troppo interessante. E da quello che hai raccontato su di lui nel precedente capitolo si capisce benissimo che riserverà non poche sorprese. Mi intriga davvero moltissimo: è un personaggio che odi ed ami al tempo stesso, dispiace molto vederlo bistrattare i ragazzi, e sembra totalmente incapace di relazionarsi con loro, eppure sono sicura che, in fondo, sia in grado di insegnare loro come essere dei bravi Auror. Non credo che altrimenti lo avrebbero messo come loro guida, e, inoltre, i suoi colleghi sembrano stimarlo moltissimo – cosa che ho davvero apprezzato. Il suo aspetto fisico sembra davvero una contraddizione in confronto alla sua fama e al suo talento come Auror, e sicuro è interessante come sia in contrasto ai suoi giovani discepoli, tutti tirati a lucido e ben vestiti per il loro primo giorno di lavoro. È intelligente, sembra avere davvero un ottimo intuito, e nel corso del capitolo abbiamo modo di conoscere meglio come lavora: un detective provetto, senza alcun dubbio, eppure con un lato oscuro che si è manifestato da Magie Sinister. Non intendo oscuro in senso negativo, a dirla tutta, è più per indicare un lato a noi ancora ignoto: Wodnes sembra avere molta rabbia dentro, repressa e trasformata in una costante acidità.


Wodnes lo appese al muro in uno slancio così rapido che Joyce non ebbe modo di fermarlo né di capire cosa stesse accadendo. «Quei buchi erano i miei compagni, viscido corvo di Fachen. Dovrei strapparti pelle e tendini e buttarti in un calderone con tutti i tuoi veleni solo per questo affronto!»


La Guerra ha lasciato segni su tutti all’interno del Mondo Magico, ed Hamilcar Wodnes sembra portare dentro di sé un grande dolore, e, probabilmente, alcuni seri traumi. Non mi stupirebbe sapere che questo atteggiamento è solo una maschera, una corazza che si è costruito addosso solamente per coprire, celare le ferite che la Guerra gli ha lasciato sulla pelle. Questo “scambio” poco amichevole tra lui e Sinister mi è piaciuto moltissimo: Wodnes si dimostra come una persona che tiene moltissimo alle vite dei propri compagni, fino quasi a picchiare chi, come Sinister, insulti le loro morti. Sicuro Wodnes ha un codice d’onore molto severo, per quanto, probabilmente, non possa sembrare agli occhi sei suoi giovani “apprendisti”, e sono sicura che questa sua lealtà si rifletterà in futuro, nel corso degli avvenimenti della storia. Ci riserverà moltissimi momenti toccanti, ne sono più che sicura e sto già iniziando a preparare le scorte di fazzoletti.
Beh, dai, caratterialmente potrebbe essere quasi il Piton della situazione. Quasi.


E parlando sempre di Hamilcar Wodnes, ho adorato il piccolissimo spazio che hai dedicato a lui e ad Atlas Wellnot, l’uomo con il “nome uguale al secondo nome di Orpheus e suo futuro mentore”. Il piccolo momento che lui e Hamilcar hanno condiviso, con Atlas che semplicemente gli posa una mano sulla spalla, la comunicazione fatta di sguardi…È stato stupendo. Ho idea che questi due abbiano un bellissimo rapporto di amicizia, e lo dico principalmente per il fatto che mi sembrano diametralmente opposti: Atlas viene descritto come “gentile”, e questo aggettivo è sicuramente la maggior differenza tra lui ed Hamilcar. Sfortunatamente non si hanno ancora molte informazioni su di lui e sugli altri Auror, ma non vedo l’ora di vedere tutti loro in azione e i loro diversi modi di relazionarsi con i novelli Auror.


Torniamo ai ragazzi, ai nostri cari Auror, e andiamo a parlare di Bernie. Joyce sembra essere interessata alla sua figura, e devo dire che anche io ne sono piuttosto intrigata. Non ci viene detto granché, ma l’interesse che prova Joyce sicuramente ha colpito anche me, quindi per riflesso ora sono incuriosita anche io, molto bene. Soprattutto il “discorso mentale” che Joyce fa nella propria testa riguardo la propria bellezza, il suo je ne sais quoi, per citare il capitolo, mi fa pensare che Joyce ci tenga a rimanere impressa nella mente delle persone, in particolare di questo ragazzo, un suo ex compagno dell’Accademia con il quale non ha scambiato che poche parole. Interessante, davvero, mi chiedo fino a che punto si spingerà il loro rapporto, come inizieranno a conoscersi meglio: sicuro il fatto che entrambi stiano con Hamilcar Wodnes potrebbe aiutarli a stringere un qualche tipo di legame. Diciamo che la piccola apparizione di questo Bernie è stata utile per scoprire altri lati del carattere di Joyce, ma non voglio soffermarmi troppo a parlare di lei, visto che l’ho fatto abbondantemente all’inizio.


Non aveva mai parlato con quella ragazza a Hogwarts, nemmeno una volta, ma ricordava la sua intraprendenza e il modo feroce con cui si faceva spazio tra gli altri per emergere. L’aveva sempre guardata come si guarda una bambina che si innalza tra i compagni di gioco. Non l’aveva mai temuta perché era più piccola, due anni indietro a lei, e non c’era la possibilità che potessero affrontarsi faccia a faccia, mente a mente. Ora quella possibilità era divenuta realtà, e Joyce pensò con una certa sorpresa che ricordava le qualità per cui a suo tempo l’aveva ammirata, ma non ricordava il suo nome. Purosangue sì, ma di quale famiglia?
Ed eccola qui, la Purosangue misteriosa che credo però essere Cecily Rosier: due anni più piccola di Joyce, Corvonero, appartenente ad una famiglia purosangue…sono sicura che sia lei. Una ragazza ambiziosa, almeno da quanto ricaviamo dai pensieri di Joyce, una potenziale rivale, sembra quasi che la veda così. Ammetto che era uno dei personaggi che più mi aveva intrigato nella selezione, e adesso mi incuriosisce ancora di più, se devo essere sincera! Il fatto che Joyce sembri quasi temerla, il modo in cui la descrive, usando parole come “feroce”, “tenacia”, mostrandola come una persona che “si innalza” mi fa pensare che sia senza ombra di dubbio una maga molto talentuosa, abile nella magia e anche molto potente, una ragazza che ha sempre lavorato duramente per guadagnarsi i propri meriti. Sicuramente darà del filo da torcere a tutti, visto il modo in cui Joyce, oltre che temerla, sembri anche ammirarla. E insomma, da quello che è venuto fuori da questo capitolo non mi azzarderei a parlare di Joyce come una insicura nei confronti delle sue capacità o ingiusta nei confronti del talento e dell’abilità altrui. Non vedo davvero l’ora che lei e Cecily – alias la ragazza rimasta per ora senza nome – si confrontino: sono abbastanza certa che potrebbero diventare o grandissime amiche o temibili nemiche (anche se spero davvero per la prima opzione: il mondo ha bisogno di più amicizie tra donne e meno rivalità). Cecily credo abbia un gemello, e io ho decisamente un debole per i gemelli, quindi non vedo l’ora di vedere come si relazioneranno tra di loro, le loro differenze, le loro somiglianze…sono un po’ psicopatica, mi dispiace, ma le relazioni tra fratelli nelle storie sono la mia linfa vitale.


Direi che, finalmente posso iniziare a parlare del capitolo. Eh, pensavi che avessi finito, eh? E invece no, mi dispiace, la strada è ancora lunga. Dunque, direi di iniziare. Suddividerò il capitolo in paragrafi, così da rendere più facile la scrittura a me e la lettura a te – mi dispiace davvero, ma ora capisci perché ci metto così tanto a scrivere le recensioni? Sono logorroica!
• Allora, come già detto, ho amato alla follia tutta la sequenza descrittiva che funge da introduzione a Joyce. Ho trovato veramente bellissimo come tu sia partita da dei dettagli come l’abbigliamento – solitamente trascurato nelle descrizioni degli oc – per poi passare a parlare della casa, perfino descrivendo oggetti di uso domestico, come la teiera ed il tagliere. Ho anche amato moltissimo le menzioni ai membri della famiglia di Joyce e la descrizione del tavolino è stata meravigliosa, così tanti dettagli per un oggetto apparentemente insignificante ma così carico di storia, memorie e ricordi. Ho veramente adorato ogni singolo passaggio, perché le sono stra convinta che le descrizioni possano dirci moltissimo dei personaggi, se scritte in maniera accurata e dettagliata. E ti faccio i miei complimenti perché le tue descrizioni non sono affatto noiose, anzi! Le trovo veramente splendide, scorrevoli, si leggono con facilità e non ti fanno venir voglia di saltarle, come spesso succede – c’è un motivo se quasi tutte le persone che conosco odiano le sequenze descrittive – quindi bravissima, davvero. Ma il tuo stile per me è una droga, ogni volta che rileggo questi capitoli (e fidati, li ho riletti veramente troppe volte) riesco a scorgere dei nuovi dettagli, piccolezze di cui non mi ero accorta prima…Stupendo, davvero, vado matta per questo genere di stile. Ma ok, così sembro una lecchina, molto bene. Mi piace come questo paragrafo si basi moltissimo sugli oggetti sul significato che hanno per Joyce e che, in qualche modo, aiutano a delineare il suo personaggio, oltre che ad arricchire tutta la scena descritta. Il dialogo tra le due cugine mi è piaciuto tantissimo, come ho già detto prima, e ho adorato tantissimo i loro differenti caratteri e modi di comportarsi, che ben si contrappongono durante questo dialogo. Joyce sembra quasi una sorella più grande, una specie di mamma, che si occupa di rassicurare la cugina, che sembra essere alquanto un disastro (e credo anche che abbia sbagliato totalmente carriera, voglio dire, tesoro, se ami così tanto la musica fai quello, diventa una musicista! Non credo che farlo insieme al lavoro del Medimago sia una cosa fattibile…), e le ho trovate davvero molto tenere, un bellissimo spaccato di vita quotidiana dei maghi. Poi anche gli accenni alla compagnia di Niflùngar, l’asilo nido delle streghe e dei maghi – che sembra interessantissimo, vorrei davvero saperne di più! Mi è piaciuto questo piccolo “flashback”, questa memoria vagante della nostra protagonista. La sequenza sull’orologio poi è stata bellissima, è stata una delle mie preferite. La sua famiglia aveva incantato l’orologio perché segnasse non l’ora esatta, ma l’ora opportuna. Che idea stupenda. Ti giuro, mi è piaciuta troppo questa trovata, mi ha dato davvero quei “vibes” che mi ha dato il primo libro di Harry Potter la prima volta che l’ho letto, quel senso di meraviglia quasi infantile. E poi il “saluto” tra le due cugine, Joyce che cerca di rassicurare la cugina ma anche sé stessa, l’ultima occhiata che si è data allo specchio prima di saltare nel camino. Perfetto, davvero, questo paragrafo è stato davvero piacevolissimo da leggere.


• E finalmente giungiamo al Ministero della Magia, alla sede degli Auror. Il modo in cui hai parlato dei ricordi, del volerli tenere sempre con sé, come delle foto da rimirare, mi ha sinceramente stretto il cuore: la memoria, il ricordo, sono temi che mi stanno particolarmente a cuore, e ogni volta che se ne parla mi sento presa personalmente in causa. La riflessione che vi fa sopra Joyce mi ha fatto onestamente impazzire, davvero: nessuna sfera di cristallo potrà mai riprodurre fedelmente quello che sta provando Joyce in quel preciso momento. Wow, oggi sono filosofica. E sto divagando. Non dovrei divagare, altrimenti non finirò mai questa recensione. Il sogno di tutta una vita che si realizza, è questo il momento che sta attraversando Joyce, e tutta la sua emozione è assolutamente palpabile nell’aria. Ho adorato come diventi improvvisamente così sicura di sé, pronta ad affrontare questa sua “nuova avventura. L’incontro con Zavannah è stato bellissimo, mi sono divertita tantissimo nel leggerlo, e spero davvero che sia una sorta di “prologo”, l’anticamera di una futura amicizia duratura – e ci spero davvero tanto. Adoro come Joyce si soffermi a pensare ad ogni minimo dettaglio, a scrutare ed analizzare tutti quelli che incontra, e che si faccia un miliardo di domande su una persona a lei ancora sconosciuta. Io mi comporto esattamente così, e non so se sia una cosa interessante e inquietante. Il momento in cui lei e Zavannah escono dall’ascensore è stato bellissimo: ho immaginato di trovarmi lì, tra di loro, ad ammirare il mondo degli Auror, tutti i sogni di Joyce che finalmente iniziano a prendere forma, ad essere corporei e veri. Il fatto che una come Joyce, che, come ci dice lei, tiene moltissimo alle parole e al loro valore, non riesca ad esprimersi se non con un semplice “wow”, è perfettamente realistico: come si può reagire se non così di fronte ai tuoi songi, all’ambizione di tutta una vita, che inizia a delinearsi in maniera concreta? Come già detto, amo le analisi fatte dal punto di vista dei personaggi e quelle di Joyce, essendo così analitica, “concentrata”, attenta a ciò che la circonda, danno davvero molte informazioni riguardo a quello che succede. Come i suoi pensieri su Rhea Selwyn o sugli altri Auror. Ora mi chiedo davvero se Atlas sia sposato o meno, mi sono incuriosita troppo, aiuto. Mi fisso sui dettagli inutili, che scema che sono. Tutta la scena dello “smistamento” è stata grandiosa, ho amato ogni momento – anche la presenza del mio bimbo, come avrai già capito, che mi ha scaldato il cuore. Mi dispiace che per colpa di Orpheus Joyce sia finita con Hamilcar, ma credo lo abbia salvato da un qualche tipo di morte orribile, ne sono sicura, quindi grazie mille Joyce. E povero Atlas che si è ritrovato con il mio bimbo, mi dispiace tantissimo. Sicuro Joyce non è tanto felice di essere finita con Hamilcar, ma ho idea che con loro due insieme ne vedremo delle belle, ho questo presentimento.
Solo per un momento le sue sopracciglia guizzarono in un saltello e disse loro che se avessero incontrato un uomo ferreo dalla barba viola, avrebbero fatto meglio a portargli grande rispetto perché una sua singola parola avrebbe potuto compromettere la loro intera carriera.
Insomma, Hamilcar è sicuro molto rassicurante e comprensivo nei confronti delle matricole, che dire, ma non vedo l’ora che questo incontro-scontro avvenga.


• L’ambientazione di Magie Sinister mi ha stretto il cuore, mi ha riportato davvero ai tempi della me stessa bambina che leggeva i libri di Harry Potter sotto il banco di scuola. Mi è piaciuto un sacco come tu abbia descritto il posto, e, soprattutto la tua scelta di ambientare questa parte della storia qui. Come ho già detto, ho adorato ancora di più Hamilcar in questo paragrafo, l’ho trovato realistico, duro, e hai fatto intravedere dei lati nascosti del suo carattere – ho un debole per l’eviscerazione psicologica dei personaggi, sto malissimo, scusami. Sinceramente questo paragrafo è stato il mio preferito, probabilmente perché si inizia ad entrare nel vivo del mistero, e ho già iniziato a farmi certi schemi mentali che Sherlock Holmes – Benedict Cumberbatch – levati, non sei nessuno. Il fatto che Joyce abbia studiato linguaggio sin da piccola e come conosca certi dettagli, certi significati nascosti anche in espressioni molto semplici è davvero interessante, ed infatti si vede come le sia tornato utile nell’ascoltare le parole di Sinister, come abbia sviscerato le sue poche frasi. La descrizione del negozio che si rimette in “sesto” è stata fantastica, ho adorato come tu abbia descritto – perdona la ripetizione – lo squallore e la miseria di Magie Sinister, niente affatto giustificata – come già dice Joyce. Sicuramente non un bel posto, e Joyce se ne rende pienamente conto. Era assolutamente ovvio che i ladri non avessero rubato solo una semplice collana, e l’utilizzo dell’ Archivio l’ho trovato estremamente interessante, soprattutto perché, altrimenti, Sinister avrebbe potuto tranquillamente tralasciare il fatto che gli fosse stato rubato anche un pugnale prezioso. Gli insulti contro i babbani (“babbanisti”, per citare il meraviglioso Trono del Muori) e la riflessione di Joyce mi ha fatto pensare molto: è vero, tutti loro sono tutti Purosangue, e dunque nessuno in quella stanza si è minimamente sentito toccare da quelle parole volgari. Tuttavia, è anche vero che nemmeno Joyce è intervenuta, si è scandalizzata solo per la volgarità delle parole, non per i toni “razzisti” di quegli insulti. E nemmeno Wodnes, che fa parte delle autorità, che probabilmente ha combattuto contro i Mangiamorte, si è sentito in dovere di intervenire. Fa pensare, fa decisamente pensare: in un ambiente così è normale che nuovi Mangiamorte, nuovi maghi con una mentalità decisamente chiusa, prolifichino. Joyce si è anche preoccupata per il fatto che loro, degli Auror, stiamo aiutando Sinister a ritrovare un’arma, e questo fa uscire nuovamente allo scoperto la sua ferrea morale, morale che, credo, non sia ancora particolarmente toccata dal “razzismo magico”, alla sua mancanza di “volontà d’intervenire” – non ha senso quello che ho detto, mi dispiace ma non ci sto più capendo niente.
Come già detto, ho adorato tutto lo “scontro” tra Wodnes e Sinister, e questo piccolo scorcio sulla personalità di Hamilcar e chissà, forse anche sul suo passato? Tutte le dinamiche sono state perfettamente realistiche, e il fatto che Sinister non sia stato arrestato nonostante le implicazioni con Voldemort fa capire molto sulla corruzione del Ministero e del Mondo Magico in generale. Veramente interessante. Inoltre, io penso di amarti per aver inserito dei riferimenti alla cultura mitologica irlandese e scozzese come il Fachen. Ti amo, davvero.



E, finalmente, posso dire conclusa questa recensione. Mi dispiace averci messo tanto, ma la scuola ultimamente non mi ha dato tregua e in generale questa quarantena mi sta levando totalmente la voglia di fare più o meno qualsiasi cosa. Ho apprezzato davvero moltissimo questo capitolo, e non vedo l’ora di leggere il prossimo – e soprattutto scoprire il nuovo narratore. Adesso andrò finalmente a scrivere la recensione per Way to Heal, anche se non sono sicura quando riuscirò a finirla: ho avuto da poco un grosso problema in famiglia, e attualmente non sono proprio dell’umore di scrivere, ma non ti preoccupare, sappi che arriverà comunque!


A presto,
Helen

Recensore Master

Ciao bellezza!
Finalmente ce l’ho fatta ! Purtroppo sono in sessione e non riuscirò a fare una recensione molto dettagliata come piace a me né per questa né per l’altra storia, ma ci tenevo a farmi sentire.
Innazitutto adoro che tu abbia scelto di adottare il punto di vista di un PG per tutto il capitolo: ho letto storie in cui si adotttava questa tecnina, ma alternando più pg in uno stesso capitolo.
Così è sicuramente più difficile, ma tu lo gestisci magistralmente e l’effetto è stupendo.
In un solo capitolo ci hai permesso di conoscere profondamente Joyce, entrando nella sua testa e nel suo modo di ragionare e scoprendo tanti piccoli dettagli della sua vita che sarebbe stato difficile far uscire in altro modo.
Lei è un personaggio davvero affascinante, con questi suoi modi da “lady” che nell’immaginario comune sono poco collegabili a un Auror. In poche righe però ha già mostrato un bel caratterino e un certo senso di giustizia.
Non vedo l’ora di conoscere tutti gli altri PG! Qualcuno lo abbia già intravisto in questo capitolo, ma sono tutti da scoprire :)
Belissimi anche i Pg che hai creato tu, Wodnes mi fa una certa paura lo ammetto XD
Non vedo l’ora di leggere il prossimo
Ci leggiamo presto
ILRR

Recensore Junior

Ciao!
Innanzitutto sei stata velocissima ad aggiornare e ne hai sfornato qualcosa di stupefacente, chapeau.
Ho letto il capitolo un paio di giorni fa e purtroppo non ho avuto molto tempo per scrivere una recensione decente (assurdo da dire in quarantena eh?). Perciò ho preferito aspettare per recensire per poterlo fare bene.
Dunque che dire, partiamo dalla scelta di trattare ogni personaggio in singolo dedicandogli un capitolo intero, beh, originale, ma soprattutto una scelta veramente azzeccata. Ci si può dilungare sulla psicologia di ogni OC e conoscere ognuno meglio, idea brillante. L'unica cosa è che diventa difficile trattare l'OC e rappresentarlo al massimo, non essendo una propria creazione, ma leggendo le altre recensioni mi pare di capire tu ci sia riuscita appieno, quindi i miei complimenti!
Passiamo a Joyce. Beh, trovo sia simile a me per alcuni aspetti, ma estremamente distante per altri, nonostante ciò mi è piaciuta parecchio. Il modo in cui ti sei soffermata su ogni singolo dettaglio, meraviglioso, sembrava quasi di poter entrare nella testa di Joyce e vedere il mondo a modo suo. Non sto poi a ripetere milioni di volte che hai un dono per creare un'immagine precisa, sia attraverso poche parole, che attraverso molte riesci a dipingere una scena chiara, al lettore sembra di essere all'interno della scena, parte di quello che succede, qualità che rende i tuoi scritti sempre interessanti e che ti invidio parecchio. Comunque tornando al personaggio, Joyce è resa nella pienezza di quello che è e ogni piccolo particolare la rende umana e più intrigante, come te sono convinta che le piccole cose dicano molto più su di noi che le grandi. La descrizione della casa, del the, dell'abbigliamento... hanno avvicinato Joyce a me in maniera impressionante, sembra di esserle affianco e credo che anche attraverso questo tu riesca a farmi innamorare di ogni personaggio, davvero.
Ho adorato anche solo vedere il nome della mia Agnes e sono sollevata dal fatto che sia finita con l'Auror più gentile, come primo giorno è stata sicuramente più fortunata di Joyce e spero di leggere presto, anche se non necessariamente da protagonista, della mia creaturina!
Ho visto che Joyce ha un particolare "interesse" per Bernard, sarà soltanto perché si ricorda di lui dai corsi o nascerà altro? Chissà...
Non vedo l'ora di scoprire di più su ogni personaggio, che dire, spero aggiornerai presto.
La scena da Magie Sinister è forse la parte migliore (ed è difficile sceglierne una, davvero) del capitolo, l'hai resa molto verosimile e l'atmosfera era palpabile anche solo leggendo, ho adorato veramente l'idea di sudiciume e tensione che sei riuscita a conferire alla scena.
Per quanto riguarda il mistero ancora non saprei che dire... ho bisogno di più informazioni e spero di riuscire a mettere insieme qualche teoria presto!
Quando dico che è stato un piacere leggerti lo intendo davvero, nel significato pieno della parola. Spero di leggere il prossimo capitolo al più presto, non sto nella pelle.
A presto,
fran x

P.S.: non so quando leggerai la recensione, ma in ogni caso Buona Pasqua!
P.P.S: non so quanto ripetitiva sia stata o se ci siano altre sviste, mi scuso ma ho scritto la recensione a pezzi e non come risulti l'insieme delle informazioni

Nuovo recensore

Buonasera!

Finalmente sono riuscita a ritagliarmi un po' di tempo per recensire la storia. Ho letto questo capitolo il giorno in cui l'hai pubblicato, ma volevo recensire con un po' di calma per non scriverti un commento frettoloso.
Innanzitutto, visto che non ho commentato nemmeno la selezione, comincio da questa.
Sono veramente felice di vedere Rhea Selwyn tra gli OC che hai scelto! Non ci speravo tantissimo, perchè ho visto quante persone hanno partecipato e onestamente non pensavo di averla resa come volevo veramente, essendomi presa meno tempo di quello che avrei voluto per scrivere di lei. Quindi sono davvero contenta di vedere anche lei!
Ho dato un occhio anche agli altri personaggi scelti, e mi sembrano tutti molto interessanti. Ho notato anche io il contrasto tra lo stato di sangue di quest'ultimi e sono curiosa di vedere se questo avrà un significato nei prossimi capitoli.
Ah, volevo anche sottolineare quanto io trovi carino il tuo Lachlan, il suo mi sembra un misto tra uno sguardo da cucciolo e uno sguardo da tenebroso e condannato.

Passiamo ora a questo capitolo. Come per il prologo, devo farti anche in questo caso i complimenti per il tuo modo di scrivere: hai fatto vivere Joyce attraverso i dettagli e questo mi ha portata già ad amarla.
Siamo partiti dal suo modo di vestire, che mi ha fatto pensare a lei come a una persona elegante e che ci tiene a ogni dettaglio e alla cura di sè, e siamo passati attraverso il suo modo di fare colazione. Anche qui è stato molto interessante vedere quanta cura e ordine mette in ogni cosa.
Ad essere onesta, io sono pessima nel capire le persone, quindi per ora mi sono fatta solo un'idea molto nebulosa di Joyce, però tutto quello che ho visto mi ha subito fatto provare interesse per lei e per il suo modo di porsi.
Sono molto curiosa di sapere come mai si ricorda così tanto di Bernie e ho apprezzato il suo interesse per Rhea, chissà che non diventino amiche.
Ho quasi provato compassione quando è finita nel gruppo di Wodnes, dopotutto aveva solo il 33,3% di possibilità! Però credo che che questo sia stato voluto, dopotutto la presenza di quattro purosangue durante l'indagine da Sinister ha evidenziato anche una volta il contrasto di sangue.
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, per scoprire come continueranno le cose e soprattutto per vivere nella mente di un altro personaggio.

Alla prossima,
Mizu
(Recensione modificata il 11/04/2020 - 10:28 pm)

Recensore Junior

Ciao!
Innanzitutto ho due premesse:
1) Ho molte cose da dire, ma cercherò di essere il più breve possibile
2) I miei ormai rituali complimenti per la stesura del capitolo, non mi stancherò mai di dire che hai talento e che sei ricercata in ogni dettaglio che scrivi!
 
Parto dal cap.2, quello della selezione.
In questi giorni sono stata particolarmente impegnata con l'università, come ti avevo accennato per mail nella scheda OC. Quando ho letto la risposta alla mia recensione in 'Way to heal' sono stata contentissima! In effetti, ammetto di aver prestato un po' più attenzione a Joyce che Eva (anche perché il tempo a disposizione è stato veramente poco, una sera per Eva e due per Joyce circa), in più hai stuzzicato la mia curiosità perché avevi riconosciuto in lei una caratteristica che non avevano gli altri OC-e non sto più nella pelle all'idea di conoscerli tutti.
Dunque, già vedendo gli Auror adulti posso dire di esser rimasta colpita, sembrano proprio usciti dall'universo della Rowling,tutti particolari nello stile, tutti diversi, eccentrici, britannici (e quanto ho amato quelle barbe colorate). Wodnes era assolutamente come me lo immaginavo. Devo ammettere che a primo impatto ho avuto un debole per Atlas, sempre a pelle sono incuriosita da mac Islwyn(per ovvie ragioni quali il prestavolto hehe), nonostante mi dia l'impressione di essere un po' infame.
Per quanto concerne le matricole, sono tutte rappresentate da prestavolto diversi e riconoscibili, ognuno con una propria caratteristica.
Lachlan Longnot mi sembra un tipo un po' cupo e misterioso.
Om Wilson è nientepopodemeno che Colin Morgan aka Merlino, chapeau.
Zavannah ispira simpatia, e infatti il carattere emerso nel capitolo seguente esprime le mie prime impressioni.
Un OC che, guardandolo, mi era subito piaciuto è Bernard Bones, mi sa di persona cucciolosa e sfortunata, non so.
Rhea Selwyn ha degli occhi magnetici e uno sguardo un po' rigido, sono molto curiosa di conoscerla meglio; ha un nome che la precede, difficile convivere con cose di questo tipo.
Sui gemelli Rosier ho una domandina che ti farò in privato, per ora mi limito ad ammirare Sebastian Stan.
Agnes mi pare essere una ragazza veramente dolce, forse un po' timida, vedremo; in più, è l'unica nata babbana! In questa storia ci sono svariati purosangue, da questo si può presumere che il settore Auror sia molto competitivo.
Per ultimo, ma non per importanza, Orpheus Greengrass, un tipetto del tutto esplosivo, già ce lo vedo a parlare sempre a sproposito (edit: come in effetti è successo nel capitolo) e prevedo già che mi farà morire dalle risate!
 
Capitolo 3: Truth is weaved in words.
Ho letteramente AMATO questo capitolo, per una serie di motivazioni, ma la prima (e più importante) è che Joyce è ESATTAMENTE come me l'aspettavo, in ogni suo dettaglio, in ogni sua sfaccettatura. Sembra di essere dentro la sua mente, dentro il suo contorto flusso di pensieri e il suo modo di processare la realtà che la circonda, me l'ero immaginata proprio così e tu l'hai resa molto meglio di quanto sia riuscita a fare io in scheda. Nella mia vita da lettrice ho provato a partecipare a varie interattive, ma nessun autore era mai riuscito a capire la psicologia del personaggio così bene.
Quando hai descritto la cura nei vestiti di Joyce, la sua fissa per l'arredamento e l'ordine, devo onestamente dire di aver sclerato un botto. Nulla è lasciato al caso nella quotidianità di Joyce, la ricerca di una buona estetica è necessaria per lei, così come le numerose personalizzazioni (il tavolo portato da Rosie- ho amato il fatto che tu l'abbia introdotta, mi ha colpita veramente in positivo-la spilla di ciliegio, l'orologio di manifattura babbana incantato nell'orario oppurtuno, una genialata) e un buon tè, il tè è fondamentale.
Eva è un piccolo tornado, l'opposto di sua cugina in varie caratteristiche ed è subito evidente; sei riuscita a farle prendere vita, è identica a come me l'ero immaginata, così come il suo rapporto con Joyce, che la rimbrotta all'occorrenza (quindi no, il suo-per quanto meraviglioso-quaderno per la musica non serve e no, non può parlare con la bocca piena!), ma sa infonderle coraggio con le parole giuste. Vorrei tanto sapere come andrà ad Eva il suo primo giorno all’Alda Mandragola di Irlanda! Mi ha fatto ridere un sacco il discorso di Eva sull'ispirazione e il suo brano Bones&Roses, il quale le è costato un bel voto all'esame (è tutto così da lei, lo so che ti ammorbo, ma per questo primo capitolo non mi stancherò di rimanere stupita tanto facilmente.)
Devo dire che tutti i pensieri fatti da Joyce nel corso del capitolo rispecchiano lei, a partire dall'idea sul ricordo, per non parlare del momento in cui pensa agli insegnamenti della madre (una figura molto presente nella vita della figlia), così come quando descrive alcuni personaggi, emergono anche elementi della scheda (come nella parte in cui dice di non doversi colpevolizzare per i suoi pensieri e si riconosce come autosabotatrice).
La prima matricola con cui Joyce entra in contatto è Zavannah, sicuramente più irruenta di lei, con un'energia da vendere e una spiccata simpatia, non puoi non adorare Zavannah dal primo momento che la leggi! PS. Mi ha affascinata il dettaglio del tatuaggio!
 
Mi sono resa conto che sta uscendo fuori una recensione abnorme, cercherò di stringere giuro!
 
Hamilcar ha un modo di porsi che Joyce trova odioso, e la capisco, se fossi nei suoi panni non so dopo quanto poco sbotterei! Da lettrice invece non posso fare a meno di amarlo immensamente. Quando ho letto che nel suo gurppo c'erano personaggi che mi interessavano e che mi sembrava avessero affinità con Joyce (Cecily, Bernard e Rhea) ho quasi pensato "peccato!" -benché amassi anche il gruppo di Atlas e Atlas stesso-ma alla fine colpo di scena e, per la sfortuna di Joyce che aveva il 33,3 periodico percento delle possibilità, c'è stato uno switch. Orpheus si è appena procurato diverse antipatie temo!
Bernie mi attira molto come personaggio e ho notato che Joyce rivolge a lui i suoi pensieri diverse volte, mi chiedo se dal canto suo Bernie l'abbia riconosciuta.
Intanto continuo a chiedermi cosa abbia fatto Rhea nella sua vita per ricevere tutte queste curiosità da parte di Joyce :')
Cecily, a quanto leggo, è una tipetta che sa come farsi notare sin da ragazzina, visto che è riuscita a catturare un po' l'attenzione di Joyce; quanta verità nel suo discorso sulla differenza di anni! Sono certa che comunque Joyce si saprà ben difendere anche in questo ambiente un po' competitivo, non è certamente la tipa che si fa mettere i piedi in testa! Aspetto il giorno in cui riuscirà a stupire anche un tipo come Hamilcar, Joyce I believe in you!
 
Spero di esser in direttura di arrivo di questa recensione, quindi passo all'ultima dinamica. L'ambientazione è stata descritta nei minimi particolari, così come ben emerge tutto il viscidume morale di Sinister e gli anticipi nefasti del razzismo che rimarrà ben vivo per molti anni ancora:
 
->«Infatti no.» disse Sinister con rammarico. Da dove si trovava ora, un fascio di luce lo colpiva dritto in faccia spezzandogli la testa in obliquo e dandogli un aspetto ancora più grottesco del normale. «Quel sacco di merda babbana mi ha rubato anche un pugnale inestimabile!»
 
->«Potrei-» rantolò Sinister, con la gola pressata contro la parete. «Potrei aver venduto alcuni oggetti interessanti a Tu-Sai-Chi. S-Sai, potrebbero essergli stati utili per fare quei buchi.»
 

Ovviamente, emerge anche la forte morale che contraddistingue la figura di Joyce, come nel pezzo "A che razza di Auror l’avevano affidata? Quella non era giustizia.", e sono sicura che in Rhea potrebbe trovare un'ottima amica, solo sfiorandola l'ha frenata dal parlare, e sono sicurissima che l'avrebbe fatto!
Altro elemento che ho apprezzato tantissimo è quello in cui Joyce presta attenzione al linguaggio, alle analisi delle parole, il più grande potere che esista, maneggiabile al meglio solo da pochi.
 
In definitiva, posso dirti di esser rimasta oltremodo soddisfatta e rapita dal capitolo, in ogni sua parte (e sicuramente mi sono dimenticata di dire qualcosa!), quindi il mio voto complessivo è un meritatissimo Eccezionale!
A presto,
Mia <3
PS. Mi scuso per eventuali errori di battitura e ripetizioni, ma ci ho messo un po’ a scrivere e quindi al momento non ho la forza di rileggere e sistemare il tutto, perdonami! Spero che la recensioni risulti comunque scorrevole 😊

Recensore Master

Ma hai già pubblicatoooooo ma sei un fulmine! Congratulazioni davvero!

Innanzitutto, che figata leggere dal punto di vista di uno dei personaggi, visto che fino ad un attimo fa avevano solo un volto e un nome e ora, almeno nel caso di Joyce, hanno personalità e stile e famiglia e modo di porsi e un sacco di cose nuove da scoprire! Davvero una figata, perché mentre leggevo mi chiedevo quanti dei dettagli che hai inserito (dalla teiera ai biscotti all'ospedale di Dublino a tutto il resto) fossero frutto della tua penna o di quella di chi ha inventato Joyce per prima... Questa storia delle interattive si fa sempre più interessante!

E poi compare Bernie :33
Piccolo cucciolo è proprio come l'avevo immaginato in una situazione del genere, zitto zitto, si fa i cavoli suoi ma nel frattempo la sua mente va a mille.
Non vedo l'ora di leggere di più, scoprire gli altri personaggi (mi hai messo una gran curiosità con tutta questa storia di Rhea che era famosa in Accademia... Perché? Che ha fatto?? Sono curiosissima!) e vedere che combina il mio piccolo Bernie.

Per quanto riguarda gli sviluppi della storia sono intrigata dal caso (ma non saprei ipotizzare mezza cosa, non sono molto brava nei gialli) e sempre più colpita da Hamilcar, è un vero stronzo con i ragazzi e la cosa è divertente, ma è uno stronzo che ha un passato triste, delle ferite aperte e questo lo rende umano, capibile.
Insomma, brava brava! A presto!

PS: sempre per il fatto che io con le interattive non mi so muovere, come funziona ora? Non ti devo scrivere le impressioni che penso avrebbe Bernie, no? È una cosa che ora farai tu in autonomia, giusto? Solo a volte chiederai la nostra opinione?

Recensore Master
09/04/20, ore 23:57
Cap. 2:

Un peccato che Talia e William non ce l'abbiano fatta, ma seguirò comunque questa storia con molto piacere.

Recensore Veterano
09/04/20, ore 15:39
Cap. 2:

Oh mio Dio, non hai idea della pura felicità che ho provato, tra l'altro mentre controllato compulsivamente la pagina in attesa della selezione, nel vedere Zavannah tra gli OC scelti. Avevo alcuni dubbi sul suo conto, ma le sono anche affezionata e sono davvero estasiata nel vedere che ti sia piaciuta al punto da volerla inserire nella storia. Mi farebbe molto piacere sapere cosa ti ha colpito della sua scheda, ma ho visto che in molti altri te lo hanno già chiesto e con due Interattive all'attivo sarai oberata di lavoro! (Ho notato che hai pubblicato con una velocità impressionante il primo capitolo, andrò subito a leggerlo, tra l'altro su Joyce che è uno degli OC che mi aveva colpita di più a primo impatto)

Detto ciò, non vedo davvero l'ora di vedere i vari personaggi in azione e soprattutto come si svilupperà la trama, dato l'incipit decisamente interessante, ci sono molti purosangue e mi chiedo se e come questo influirà sulle dinamiche di gruppo.
Ti ringrazio ancora e perdona la recensione piuttosto breve, spero di rifarmi nei prossimi capitoli!
A prestissimo,
Tera

Recensore Master
08/04/20, ore 15:55
Cap. 2:

Eeeeed eccomi anche qua!
Avevo un po' di timore per Bernie perché, povero cucciolo, è tanto sfigatino e quindi avevo più dubbi per lui che per Delia... Ma hai scelto anche lui! Ne sono davvero davvero felice!
Anche qui una bella carrellata di PG, interessante il contrasto che riguarda lo stato di sangue con l'altra storia! Chissà cosa significherà.
Sono incuriosita principalmente dai gemelli, finiti in case diverse a Hogwarts ma che alla fine hanno intrapreso la stessa carriera, dai PG che (come Bernie in effetti!) hanno cognomi conosciuti nel mondo magico e addirittura appartengono alle sacre ventotto, e dalle ragazze mezzosangue, le uniche due!
Sarà interessante osservare le dinamiche tra tutti questi ragazzi, freschi freschi di Accademia Auror, che si affacciano per la prima volta nel mondo degli Auror veri!
A proposito di senior, i tuoi PG anziani sono davvero interessanti, non vedo l'ora di leggere di più di loro. Mi ha colpito l'assenza di una donna tra i senior, c'è un motivo preciso per cui hai fatto questa scelta?

Spero di leggere presto il prossimo capitolo, come per Delia mi elettrizza il pensiero di leggere le azioni e i pensieri di un mio PG dalla penna di qualcun altro!
Quindi alla prossima, io aspetto trepidante :3

Recensore Master
08/04/20, ore 13:31
Cap. 2:

Eccomi !
Dopo il casino con le recensioni tra le due storie eccomi qua a rimediare XD
Anche per questa selezione vale tutto quello che ti ho detto a proposito di "Way to heal" e non mi ripeterò: anche qua la grafica è curata minuziosamente ed è una cosa che adoro !
Grazie per aver preso Om, amo come è venuto fuori e non vedo l'ora di di vedere come gli darai vita !
Mi piace molto che nel selezionare i tuoi prestavolto hai scelto persone bizzarre e eccentriche, proprio come mamma Row ha descritto i maghi nei primi libri.
Anche a sto giro tutte le matricole sono super interessanti, sembrano tutti molto cazzuti e poi sono tutti bellissimi ! 
Complimenti Om, non abbiamo neppure cominciato e sei già lo sfigato del gruppo ahahaha  se comincia bene, che dire.
Ho notato anche io il contrasto tra lo stato di sangue dei PG di questa e dell'altra interattiv, sono curiosa di vedere se la disparità di questa storia tra purosangue  e non si sentirà.
Cecily e Bernand hanno già rapito il mio cuore.
Grazie ancora, non vedo l'ora di cominciare.
Ci leggiamo presto 
ILRR

Recensore Master
07/04/20, ore 20:47
Cap. 2:

E niente, eccomi di nuovo! Ammetto di aver lanciato un urletto quando ho visto che avevi aggiornato, ho davvero avuto un mezzo infarto, ma OK. Cioè, capiscimi, se possibile ero ancora più ansia per questa che per l’altra: non ero particolarmente convinta di come avevo realizzato Orpheus, ma quando l’ho visto tra i selezionati non ho potuto fare a meno di esultare (e riprendere a respirare, visto che ho letteralmente trattenuto il respiro mentre leggevo gli oc selezionati. Ho avuto davvero il timore che non prendessi il mio bimbo: non pensavo di averlo reso bene, come già detto, poi l’ho fatto mentre mi preparavo per un’interrogazione, mentre facevo i compiti, te l’ho pure consegnata in ritardo, mi sembrava una scheda scarna…Insomma, mi sono fatta diecimila problemi e sono entrata in paranoia per questo oc, ma che ci vuoi fare, io sono fatta così, dovrai farci l’abitudine, temo ^^ Dunque ti rinnovo anche qui la domanda sul perché tu abbia scelto il mio Orpheus, giusto per farmi odiare un altro po’ (perdonami, davvero).


Ma comunque, passiamo alla “recensione” (aka sclero sui vari prestavolto) di questa selezione. Ammetto che mi ha fatto ridere tantissimo il contrasto con gli oc della tua altra interattiva: lì sono tutti mezzosangue e nati babbani con un solo purosangue, qui invece abbiamo moltissimi purosangue e mezzosangue e una sola nata babbana! Poverina, spero che non trovi troppe difficoltà (e poi già la amo, voglio dire: è una Tassorosso e ha pure Ashley Benson come pv. Potrebbe benissimo tirarmi un pugno e io la ringrazierei). Poi vabbè, ma Dane Dehaan, Colin Morgan e Anna Hathaway tutti messi vicini? È proprio un volermi vedere morta, io li amo tutti e tre, aiuto. Mi intrigano moltissimo James e Cecily: sono gemelli, giusto? Adoro le accoppiate di gemelli formate da un maschio e una femmina, e poi il cognome em>Rosier promette vicende molto interessanti – anche se forse un po’ pericolose, ma solo forse eh – e poi James è Sebastian Stan, giusto? O mi sbaglio? No, perché se è lui piango. Sono in astinenza da Sebastian Stan ultimamente (bene, mi riguarderò i film di Captain America, ops). Cecily non so chi sia, ma è veramente splendida! Mi intriga molto anche il personaggio di Bernard (non conosco nemmeno il suo pv, ma ok), mi sembra davvero interessante (e menzione d’onore alla bellezza del personaggio di Joyce). Ho notato che solo Orpheus è un Serpeverde e che ci sono davvero tantissimi Corvonero, mi incuriosisce tantissimo questa cosa, porterà a degli sviluppi molto interessanti, secondo me.
Ho amato il fatto che uno degli Auror esperti porti il secondo nome di Orpheus, non so perché ma mi ha fatto ridere tantissimo (sono stupida, scusami), e in generale li adoro tutti: ma poi, ti pare che mi metti un Jake Gyllenhaal così? Non puoi farmi certe cose, davvero, non puoi. Invece posso chiederti chi sarebbe il prestavolto di Jaeger? Ha un’aria familiare, ma non riesco a capire chi sia…


Domanda tecnica: dobbiamo scrivere una preferenza a livello “fisico” che potrebbero avere i nostri oc rispetto agli altri personaggi (come in Way to Heal), oppure niente?


Comunque. Grazie tantissimo per aver scelto Orpheus, davvero, mi hai migliorato la giornata :’) Per qualsiasi domanda o dubbio riguardo il mio personaggio non esitare a contattarmi, davvero! E perdona questa “recensione”, come ho già detto, prometto che saranno più lunghe e approfondite nei prossimi capitoli ^^


A presto,
Helen
(Recensione modificata il 07/04/2020 - 09:36 pm)

Recensore Junior
07/04/20, ore 20:19
Cap. 2:

Ciao, è un piacere leggerti!
Aspettavo le selezioni con ansia e quando ho visto che hai pubblicato quelle dell'altra storia credo di aver aggiornato la pagina un milione di volte per vedere se avessi caricato anche qui.
Ci tenevo a ringraziarti per aver scelto Agnes, sono veramente fiera della mia creatura e perciò mi ha reso molto felice vederla tra gli altri OC! Non ho potuto non notare che è l'unica natababbana, sarà considerata meno capace dagli altri? Aspetto i prossimi capitoli per scoprirlo!
I tuoi OC mi intrigano un sacco, in particolare i personaggi secondari, spero compariranno presto, non vedo l'ora di leggerli.
Per quanto riguarda gli altri OC chiaramente non posso dare alcun giudizio, inutile poi dire che non ho mai visto un'interattiva con personaggi brutti, in più alcuni sono attori che adoro *^*
Ultima domanda: ho visto che in "Way to Heal" chiedevi ai proprietari degli OC di farti sapere a primo impatto cosa ne avrebbe pensato la propria creatura delle altre, hai bisogno che lo facciamo anche per questa? Se sì, fammi sapere e ti farò avere una lista e un MP.
A presto,
fran x

Recensore Master
07/04/20, ore 17:28
Cap. 2:

Ammetto che sono stata un po' ansiosa per la selezione di questa storia...controllavo più volte al giorno se avessi pubblicato la selezione o meno.
Sono davvero contenta che sia James che Cecily abbiano passato la selezione, spero si possano adattare bene alla storia e agli altri personaggi. Sono felice che ti siano piaciuti perché sono due personaggi nuovi e non sapevo se la loro storia poteva funzionare o se fossi riuscita a buttarla giù bene, sono stata davvero in ansia.
L'unica cosa che voglio segnalarti è che io non vedo le immagini e il nome degli auror mentori e secondari e le prime due matricole, per intenderci il primo nome che vedo è Rhea, non so se è una cosa che succede solo leggendo dal telefono perché non avendo il PC non riesco a dirti se è un problema solo mio o meno. Volevo dunque chiederti, quando avessi voglia/tempo, siccome non so quando potrò di nuovo usare il computer se avessi voglia di dirmi il prestavolto dei personaggi scelti perché non mi si aprono nemmeno i link delle foto, visto che vorrei dare una faccia ai nomi.
Detto questo, non vedo l'ora di leggere il primo capitolo della storia.
A presto, 
Bea~

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