Recensioni per
Les Fleurs du Mal
di Koa__

Questa storia ha ottenuto 37 recensioni.
Positive : 37
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/04/20, ore 19:21

Eccomi, tesoro, a completare questa elegante raccolta
Le poesie di Baudelaire sono state una grande scelta, con la loro drammaticità decadente che si unisce profondamente allo spirito di tanti personaggi
fammi dire prima le cose divertenti: io amo Mrs Hudson e l'idea di leggere di lei e Mycroft mi fa sbellicare XD
Ti faccio sapere così, tanto per fare due chiacchiere *cof, cof* che il mio compleanno è il 23 agosto. ma non ho detto nulla, eh ù___ù
Poi: quanto è carina l'idea di un frustino in pelle di Governo Inglese? fa il paio con le scarpe "in Irene" e ci metterei una cinturina "in Mary", così si fa un bel completo di pelle che non ferisce il mio spirito animalista ùù
Ma tornando seria: quando James comincia a parlare col suo tono tra aggressivo e gatta morta e chiama "Mickey" non ho potuto altro che fungirlare. Cioè ho SENTITO la voce di Moriarty, col suo pericolo sinuoso insito come se fosse nella stanza. E' chiaro che sarà "passivo" ma resta quello in totale controllo; è chiaro che sia seduttivo, che questa è una riprova della sua capacità manipolatoria, e forse anche un gioco per interposta persona perchè è quello che vorrebbe con Sherlock. (per me, almeno, desidera questo ruolo)
La tela del raagno è bella, sottile, lucente, ma non offre scampo. Mi duole dare all'impeccabile Myc del moscone... ma ci è caduto. Non so se sia nel pieno delle sue facoltà, se davvero finirà quando vuole lui, forse è troppo sicuro di se stesso. Alcune parole mi sembrano vere, come le lodi della bellezza di james - che è proprio sexy - altre, come le scuse, sono un suo vezzo diplomatico, almen le ho capite così
Si è dovuto adattare a tutte le richeiste, ma un veleno si è insinuato in lui, il filo si sta stringendo e la sua fine sarebbe di essere paralizzato e divorato
o ce le farà? tendenzialmente credo di sì, non lo ama - certo non in senso pieno - quindi punto su di lui per riuscire a sfuggire, ma c'è quasi un finale aperto, al momento
non me li aspettavo, davvero. scrivendo questa raccolta credo che abbiamo visto quante potenziali coppie ci sono con così pochi personaggi. una conclusione originale e affascinante, ma non mi aspettavo di meno
baci grandissimi
Setsy

Recensore Master
29/03/20, ore 16:04

Ciao! Mi sono riletta questa storia proprio stamattina e mi sono resa conto che mi è piaciuta molto più della prima volta!
Anzititto ti dico che amo De Chirico e la Metafisica in generale, è un argomento che ho portato anche in sede di esame, all'università, e che continua tuttora ad appassionarmi.
Sono felice che tu ne abbia trattato in questa storia, anche perché la metafora è calzante.
Moriarty è un ragno, è stato detto proprio da Sherlock nella serie, ed è un paragone che mi ha sempre dato i brividi.
Come ti avevo scritto anche su Facebook, leggendo la tua citazione avevi pensato proprio a Jim ma non ero sicura che volessi utilizzarlo per due volte in questa raccolta, ora sono felicissima che tu l'abbia fatto. Non sono una fan della Jimcroft, quando ho dovuto scrivere la mia sono stata spesso in difficoltà, sopratutto perché non ritengo che Moriarty possa amare davvero qualcuno, se non in modo malato (quindi non sarebbe comunque amore), ma devo dire che messa in questo modo non solo ha senso, ma risulta anche piuttosto stuzzicante.
Insomma, per me ci sta come crack e tu l'hai gestita benissimo.
È un'attrazione contorta, sbagliata, apparentemente infondata, ma c'è e Mycroft lo sa bene. Non riesce a resistere al fascino oscuro dell'uomo che che vuole annientare il suo stesso fratello, che è caos contrapposto al suo ordine maniacale, che potrebbe fare a pezzi anche lui da un momento all'altro.
Mi piace TANTISSIMO che tu abbia descritto Jim come un passivo dominante. È lui in tutto e per tutto, non solo a letto. Si vede dal modo in cui interagisce con Sherlock, perfino nel suo provocarlo uccidendosi. Che poi Andrew sia bravissimo a dargli questa caratterizzazione è implicito, non si può non amare lui e il suo lavoro come attore.
Mycroft sa che ha a che fare con una bomba a orologeria, sa che deve rabbonire e nutrire costantemente la belva, per non essere sbranato mentre giace con lei. Basta una citazione di Baudelaire in francese, che James non afferra, per farlo innervosire all'istante. C'è da dire che sa anche come prenderlo, infatti riguarda la frittata e fa un passo indietro, restituendo all'amante il suo posto centro del palcoscenico.
Sa come blandirlo, non c'è che dire.
Anche lui è nella ragnatela del ragno, proprio come Irene Adler nell'altra flash, la differenza è che a lui piace, in qualche modo, "ama il suo carnefice" anche se è un amore fisico e controverso, sbagliato su tutti i fronti. Sa che lo sta sgranando già adesso, poco a poco, che sta diventando marcio almeno quanto lui
Amo la citazione che hai usato, di un impatto straordinario. Ottima scelta.
Bello anche il collegamento con le altre due storie della raccolta, quasi a creare un universo comune in cui i signori Holmes si sono davvero conosciuti così. Mi piace che Sherlock ne parli in modo molto più sentito e approfondito, mentre Mycroft ne faccia solo un rapido accenno superficiale, addirittura non conosce bene la storia o semplicemente l'ha rimossa dalla memoria.
Ho apprezzato molto lo stile che hai usato, il lessico esplicito e quasi aggressivo, triviale, la seconda persona gestita alla perfezione, come sempre nelle cose che scrivi.
Particolare e bellissima, mi è piaciuta molto!
Complimenti per quest'ultima storia e per la raccolta in generale, che finisce tra le mie preferite, in particolare per quella Johnlock che tanto ho amato.
Un bacio
S.

Recensore Junior
28/03/20, ore 12:06

Ciao Koa, arrivo un po’ in ritardo anche con questa one shot, ma ci tenevo a lasciarti un commento.
É la prima volta che mi imbatto in una storia che abbia come protagonisti impegnati in una relazione Mycroft e Moriarty, e probabilmente anche per questo sono rimasta stupita dal trovarla così incredibilmente ben fatta. Dalla prima frase il riferimento a Moriarty è evidente: “Dipinge, il ragno. E con abile metodo tesse una tela di fili sottili, mossi dal vento e umidi di rugiada, baciati dal sole tiepido di primavera.” Ho amato l’associazione fra il tessere una tela e il dipingere, ma l’ho trovato particolarmente calzante: Moriarty, Napoleone del crimine, ritiene il suo lavoro sopraffino, elegante e preciso quanto quello di un pittore e accurato come un ragno che tesse diligentemente la sua tela per intrappolare le sue ignare vittime. Seduttore, sicuro di sé, provocante, enigmatico, geniale, dominante: questo è Moriarty.
E qui viene presentato attraverso gli occhi di un uomo altrettanto geniale, pragmatico e calcolatore: Mycroft.
Mycroft che qui viene denudato sia fisicamente che emotivamente, senza troppi problemi o giri di parole come invece farebbe il fratello, ma mostrandosi senza velo per l’essere umano che è, e di cui conseguono le sue debolezze. Mycroft che qui cede fra le braccia del nemico, nella mia testa ho immaginato l’abbia fatto per estorcere informazioni o per secondi fini e trovandovisi invischiato proprio come un insetto nella tela di un ragno. E qui infatti arriviamo a questa consapevolezza, Mycroft che è inerme di fronte a tutto questo, che lo anela con tutto sé stesso nonostante sia sbagliato e anzi proprio per questo, dato che il proibito alimenta il desiderio. Moriarty non è un amante semplice, comodo, banale o prevedibile. È tutto il contrario e potrebbe benissimo ucciderlo da un momento all’altro, tiene allenato il suo cervello ed è una sfida con sé stesso oltre che con il nemico.
Ho amato così come nella shot precedente il richiamo ai loro genitori, mi ha fatto percepire il legame fra di loro e Sherlock e Mycroft. Il tutto accompagnato come sempre da uno stile curatissimo e impeccabile. Davvero complimenti.
Ho letto che avevi considerato di scrivere una storia Mycroft/Mrs Hudson, ma credo che niente avrebbe saputo eguagliare la potenza di questa coppia che hai rappresentato, nella quale avresti potuto rendere banale o irrealistica con una singola sbagliata. Tu non hai fatto niente di tutto questo, anzi mi è risultato semplicemente sensato e credibile.
Spero pubblicherai presto le altre storie a cui stai lavorando, mi piacerebbe se dessi un seguito anche alla shot Johnlock che mi ha fatta letteralmente sciogliere.
A presto,
Aaanatema

Recensore Master
27/03/20, ore 12:04

THIS.
Okay, avrai capito già dal mio entusiasmo su facebook quanto io adori tutto ciò. Tra l'altro anche io avevo pensato a questa coppia per la crack, ma poi sono andata su un'altra strada (anche se comunque Mycroft in mezzo c'è sempre xD). E niente, metti insieme due personaggi che amo così tanto e io posso essere felice. Moriarty è così IC, ma anche Mycroft. Pensa di base quanto è figa l'idea di lui che teoricamente dovrebbe stare dalla parte di Sherlock & co, mentre invece diventa l'amante del suo peggior nemico (Moffat e Gatiss, please, prendere quest'idea e usatela per un'ipotetica stagione). A parte gli scherzi, mi è piaciuta veramente tanto. E' normale è giusto che Mycroft si tormenti, sa che è sbagliato, eppure non può farci niente. Subisce il fascino di Moriarty, che è una cosa sì fisica, ma soprattutto mentale. Jim ha sempre quell'aria tra il giocoso e il folle, Mycroft è la parte più "razionale" che sa che finirà, si bruceranno nel fuoco e poi il fuoco si estinguerà... e ne soffrirà, sarà libero ma sentirà la sua mancanza, e mi dispiace pure, da fan dei rapporti tormentati quale sono. Sono troppo felice di averla letta, anche se adesso in effetti mi chiedo... come sarebbe stata una Mycroft/Mrs. Hudson? Forse mi viene più facile immaginarmi qualcosa di fluff/comico che qualcosa di erotico... okay, no, decisamente no. Ad ogni modo, ti è venuta benissimo e quando l'IC è così IC [?] sono felice perché mi sembra di vedere un pezzo della serie (magari eh). Quindi niente, sono un po' triste che sia finita, m prima o poi doveva. Non vedo l'ora di leggere altro di tuo in questa sezione :*
Un abbraccio,

Nao