Buongiorno, carissima!
Oh yes, l'angst è sempre apprezzato, anche se lo odio e non dovrei e vorrei leggerlo, però insomma, il tuo è un angst di qualità e le cose belle vanno osservate.
Sì, ho adorato questo one-shot, ti sembrerà scontato, e sembra anche a me, ma Veramente, è troppo bella questa piccolissima raccolta di momenti.
È palpabile tutta la sofferenza e la solitudine di Dean Winchester, perché oltre a mancargli suo fratello, penso che il problema sia anche che si sente tanto solo. Se avesse qualcun altro, magari una ragazza o dei compagni di caccia abituali, non dico che non farebbe male, ma magari farebbe meno male. Mi è piaciuta l'idea di Dean che va a cercare Sam e spera di trovarlo in qualche guaio, in qualche pericolo, avendo così la scusa perfetta per intervenire e farsi vedere da lui. E magari farsi anche dire grazie, e farsi dire che gli spiace che l'abbia abbandonato dopo tutto quello che ha fatto per lui.
Ho letto che hai seguito la linea guida un prompt, in ogni caso l'hai reso benissimo, è stato triste e dolce al tempo stesso leggere Dean che spera con tutte le sue forze che Sam abbia ancora bisogno di lui. E quanto sia frustrante, invece, vedere che sta benissimo, e quella normalità e serenità che cercava l'ha trovata tutta. Poi vabbè, la normalità penso che sia in realtà il nido di un sacco di drammi, ma in Spn è sempre stato indice di felicità o quantomeno sollievo, e Sam e Dean non hanno mai avuto né l'uno né l'altro.
Ho adorato da morire Dean anche nel finale, è a Stanford, ovvio che sia a Stanford, ma sperava di non doverlo ammettere. La frase finale - che è anche quella che dà il titolo alla one-shot, è perfetta, "Tutte le strade portano a Stanford", già, quella città che ha diviso quella famiglia, che ha rubato il cuore a Sam, è diventata il centro del mondo. Si potrebbe sostituire Stanford con Sam, perché per Dean (e anche per John, anche se non lo ammetterebbe) è naturale che tutte le strade portano a Sam.
Davvero, davvero bravissima, angst ma anche poetica
Un bacio,
Karen. |