Dopo aver letto questo capitolo sembra a me di essere stata a fare un giro sulla ruota panoramica. Anzi, sulle montagne russe che non piacciono ad Akaashi (e un po' lo capisco).
Mi aspettavo che la notizia che doveva dare a Bokuto avesse a che fare col doversi trasferire, anche se non immaginavo così lontano. Però ci sta, in fondo Akaashi è davvero valido, in gamba, e le persone come lui vengono notate e coltivate, almeno negli ambienti lavorativi che funzionano bene.
Ho provato tanta tenerezza quando pensa alla reazione di suo padre alla notizia della proposta lavorativa, il modo in cui ha sempre cercato di essere degno del nome di famiglia. E ci sta, non faccio fatica a credere che uno come lui abbia alle spalle una figura paterna severa, esigente.
Bokuto è un sali e scendi di emozioni diverse ma più o meno nella stessa "direzione", la paura di perderlo. Prima pensa che ci sia qualcun'altro (e davvero, come fa a essere così insicuro al punto da pensare quella come prima opzione? ;-;) e poi capisce e beh, la realizzazione è un colpo duro.
Eppure lo supporta, perché è un ragazzo meraviglioso e vuole il meglio per Akaashi.
Mi è piaciuto quel momento intimo in disparte, con Bokuto che sembra quasi volerlo toccare, sentire, prendere e davvero mangiare per rendersi conto che è ancora lì e non è già partito.
Ho sofferto anche per Tenma (ti giuro, mi suscita tanta tenerezza in generale) che aspetta come se fosse il lato positivo della sua giornata un messaggio di Akaashi, che vorrebbe dirgli di non partire, ma con che diritto potrebbe farlo?
Sono sempre più curiosa di scoprire come si evolveranno le cose.
Alla prossima~

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Keiji tesissimo che non sa come gestire questa situazione e che finalmente si decide a parlare a Bokuto, quest’ultimo che dapprima si oscura alla notizia della proposta di lavoro ma che poi sembra avallarla perché effettivamente è una grande opportunità, lasciando Akaashi stupito dalla serietà e dalla profondità delle sue parole. Poi quella dirompente espressione di affetto che esplode in quel rapporto estemporaneo in cui Kotaro dona incondizionatamente piacere al suo Keiji infischiandosene totalmente di tutto e di tutti (già presentarlo come fidanzato prima e comportarsi in modo sciolto fregandosene della ristrettezza mentale di chi gli è intorno qualcosa di incredibile).
In tutto ciò, Keiji è sempre più diviso tra il mantenere quel rapporto così importante e pieno e l’abbracciare l’occasione di crescita professionale (interessante anche la richiesta estemporanea al compagno riguardo la sua conoscenza dell’inglese che dimostra quanto Keiji stia cercando di arrivare a quadrare il cerchio).
Oltre a questo c’è anche la questione della collaborazione con Tenma. E qui appunto entra in scena anche il mangaka che non riesce a superare lo scoglio della possibile separazione professionale, e non solo quella (c’è una malcelata vena di gelosia nel pensare in modo acido che Akaashi non sia disponibile perché impegnato con Bokuto, che lui in modo neanche troppo inconscio comincia a vedere come un rivale).

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