Salve plebeo, è il tuo Lord che ti parla
Facendo una mezza citazione ad un prolisso youtuber, questa recensione inizia con delle scuse. Vidi questa storia mesi fa e venni intrigato dall'incipit e dai primi due o tre righi, tant'è che la misi tra le storie da ricordare. Poi un po' per impegni con l'università, un po' per uno stato d'animo dovuto alla quarantena alquanto malinconico e depresso, ma sopratutto per la mia maledetta pigrizia, non mi misi a leggerla fino ad adesso.
La cosa che mi ha colpito è prima di tutto il tuo stile. Sai, essendo questo un sito aperto a tutti e non un'editoria che, per quanto il capitalismo ci ostacoli, adotta una scrematura per ciò che prende in considerazione, molte storie presentano le ingenuità e le imperfezioni delle persone che scrivono poco o scrivono per le prime volte (errori che penso di non aver superato del tutto neanche io). Tu non sei così, questo sembra veramente il primo capitolo di un libro che potrei aver comprato in libreria. I periodi sono ben strutturati, non prolissi ma neanche scarni, le immagini sono chiare e la narrazione scorre dannatamente bene. Inoltre, immagino sia anche perché ci hai messo la tua esperienza, ho empatizzato dannatamente tanto con Aiden Rowe. Ogni suo pensiero sulla scrittura e l'elaborazione creativa in generale è qualcosa che ho provato anche io, mi ha fatto quasi spavento comprendere così tanto un personaggio fittizio.
Per il resto, questa storia ha tutto il potenziale per diventare un ottimo esemplare di tutte quelle opere che raccontano la vita e l'animo umano. Opere che magari a descriverle non sembrano così interessanti perché non raccontano avventure e non hanno azione, ma poi ti sorprendono nel loro metterti il desiderio di vedere tutte le sfaccettature dei soggetti narrati. Non ho motivo di pensare tu fallisca, quindi non vedo l'ora di continuare.
Cercherò di non metterci mesi a leggere il prossimo capitolo. Lo farei subito, ma sto scrivendo questa recensione ad un orario un po' tardo e capirai se voglio andare a dormire.
Cordiali saluti da Lord Kleveland |
