Recensioni per
You had to make it weird
di _Lightning_

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
15/04/20, ore 23:24

Per la serie "diamo spazio sotto ai riflettori ai personaggi che non calcola nessuno" questa storia vola al primo posto all'istante.
Non sono molto ferrata sull'argomento "Rhodey", quindi questo esperimento che vuole raccontare come quei due siano diventati amici mi incuriosisce e non poco! Ma tralasciando per un momento i miei apprezzamenti sui soggetti, voglio puntare un occhio di bue su Tony.
Tony vittima di bullismo, Tony diffidente verso il mondo intero, ma soprattutto: Tony figlio di Howard. Non credo basterebbe un solo vocabolario per contenere tutte le parole di apprezzamento che vorrei esprimere sull'argomento, ma temo che risulterei oltremodo prolissa... adoro. Adoro semplicemente, per tutto il resto lo sai.
_T <3

Recensore Master
09/04/20, ore 15:53

ASDFGHJKL
Allora, questo progetto è, tipo, bellissimo e geniale e io adesso scriverò una ventina di righe piene zeppe di lusinghe, complimenti spupazzamenti, oh. 
Oppure, ti farò una recensione più o meno di senso compiuti, così magari evito il linciaggio e pure il ban da Efp :')
Io non so come ti sia venuta questa idea, ma sono contentissima di vederla nero su bianco; credo mancasse proprio una raccolta del genere tra i tuoi scritti, e la cosa mi fa doppiamente piacere perchè stai dando credito a un personaggio che, *francesismo*, non ci cachiamo mai, pur essendo il migliore amico del nostro genietto preferito. E poi, cosa non da poco, sappi che prenderò per canon tutto ciò che scriverai, quindi niente...ritieniti responsabile, ecco.
E che dire di questo episodio nello specifico? Il modo in cui hai descritto Tony in periodo adolescenziale è così IC che, pur non avendolo mai visto sullo schermo (a parte quella breve eccezione in Civil War) sono sicura che è proprio così, che sarebbe stato. Mi riferisco al fatto che sia preso di mira dai bulli, il che mi fa ripensare alla scenetta di Iron Man 3 con Harley, e anche al modo in cui cerca di "ringraziare" Rhodey per ciò che ha fatto.  E' lui, è totalmente lui, con l'aria un po' sbruffona che stride e si contraddice con quella nervosa di quando si trova in difficoltà.
E boh, Cla, io già piango a immaginarmi il seguito della storia...sono davvero felice che tu abbia intrapreso questo progetto <3

E lo so che sto diventando ripetitiva, ma non posso che farti i miei complimenti anche qui <3
Ora chiudo e per oggi ti lascio respirare, ma sappi che ritornerò, tsk u.u

_Atlas_

Recensore Master
07/04/20, ore 15:46

Ciao cara, eccomi a recuperare il primo capitolo di questa nuova long e aaaaaaw, la amo già!
Sono sempre felicissima quando ti butti in progetti fluff-comici, inoltre fa da perfetto contraltare all'angst di Mentre tutto scorre :P.
Oddio, che bello che tu abbia voluto scrivere qualcosa incentrato sull'amicizia fra questi due *^*, non avevo mai letto nulla riguardo la nascita della loro amicizia e la cosa mi intriga, mi intriga assai.

LOL; dimentico sempre che Tony è un ragazzo prodigio e che quindi ha cominciato l'università molto in anticipo sui tempi. Amo il fatto che tu abbia dato continuità all'headcanon della long a quattro mani con Miryel, secondo il quale Tony è stato bullizzato al MIT. Per prima cosa perchè amo il fatto che tutte le tue storie seguano lo stesso filo logico, come se si trattasse di una grande opera divisa in più parti, e in secondo luogo perchè la reputo una cosa assolutamente verosimile vista l'età di Tony e il suo essere figlio di un uomo ricco, potente e controverso.

Mi è piaciuta moltissimo come la sua prima interazione con Rhodes avvenga grazie a un salvataggio. (tra l'altro, quanti anni hanno di differenza? Non avevo mai fatto caso al fatto che Rhodey fosse più vecchio, nei film sembrano coetanei!). Lui ci viene presentato come un ragazzo di solidi principi e dalla morale indiscussa <3, penso che se avessi frequentato il MIT con lui me ne sarei innamorata <3
LOL, e ho amato lo scherzo di Tony ai due armadi, poteva limitarsi a sbagliare i compiti e basta e invece ha voluto metterci del genio anche in questo, ahahahahah. Chissà se i professori decifreranno il codice, e in tal caso chissà che faccia faranno ^^"

Mi fa piacere che alla fine Tony e Rhodes abbiano appianato ogni divergenza e siano giunti a un accordo: ho idea che ne vedremo delle belle ^^

Che dire? Un esordio spettacolare per questo nuovo progetto di cui non vedo l'ora di leggere il seguito :D

A presto, spero, un bacione!

Bennina

Recensore Master
04/04/20, ore 23:38

Cara Lightuccia bella,

Dato che “ahia le palle” è finito, mi accingo a recensirti in questi cupi tempi di pandemia. Non parlerò delle sperimentazioni stilistiche (che ho notato), ma della ventata di novità che questa storia porta amabilmente con sé. Però una cosa te la devo dire. I dialoghi sono perfetti. Hanno la cadenza giusta, l’assertività, la lunghezza tipiche di un romanzo di qualità. È grazie alle battute che capiamo la personalità di Rhodes prima ancora di leggere come infila il centone nel giubbotto di Stark. Leggere di un Tony giovane e strafottente è sempre un enorme piacere e vederlo fuori dal contesto delle Stark Industries ancora di più. È un ragazzino oggetto di bullismo per una serie infinita di ragioni. Perché ha quindici anni e segue le lezioni con dei ragazzi più grandi di lui, di almeno 18 circa (non mi vado a rivedere l’accesso alle scuole americane, quindi diamo per buono quel circa <3), perché è l’erede controverso di un impero che commercia in armi, e non della Mattel – ma forse in quel caso lo avrebbero ghettizzato uguale, e poi perché oggettivamente Tony è un po’ uno stron**tto dalla lingua lunga. Scusa, Tonuccio, che oggi è pure il genetliaco di RDJ, ma a Loki ♥ quella storia dell’uno su tre non è andata affatto giù. Ora, Tony è già lo Stark che conosciamo eppure non lo è. Con Howard vivo – e la sua presenza è ingombrante e si sente, te lo assicuro – in una scuola di geni dove lui è preso di mira anche politicamente, è bello vedere come non scappi, non arretri e subisca anche queste angherie sfoggiando una sicurezza che è una maschera. È strafottente, mentre infila la sigaretta per vezzo sulle labbra spaccate (se volesse fumare l’accenderebbe, invece no, lui si atteggia). È odioso quando non ringrazia Rhodes per averlo salvato da un pestaggio ed è arrogante quando lo umilia pagandolo. Rhodes, più adulto e inquadrato, gli offre tra l’altro una lezione di dignità grandissima.

Eppure Tony è stupendo, ma perché? Perché quando sei ricco, tutti sono intorno a te per prenderti qualcosa – i soldi – e Rhodes è uno sconosciuto e potrebbe non fare eccezione. Sfruttarlo, usarlo, ricattarlo. E Tony vuole essere all’altezza di questa situazione. In questo clima c’è anche la svogliatezza del genio ribelle, l’astuzia nel gabbare al test trasformandosi da vittima a vendicatore (ehm) e un clima politico che hai ricreato alla perfezione. Stark paga le colpe, le alleanze e le oscurità non solo di Howard, ma di un’intera classe politica che negli Anni Ottanta si portava appresso il peso di molti sbagli in politica estera (e alcuni li hai menzionati) e in un clima in cui al minimo problema poteva scoppiare la terza guerra mondiale. Io non mi ricordo quasi niente degli anni ottanta perché ero veramente piccina picciò, ma c’era sempre quell’idea – e la cinematografia coeva conferma – della fine del mondo per un accesso d’ira. Prima che diventi una one-shot, volevo soffermarsi su come hai dipinto bene Rhodes in quanto a gestualità, atteggiamento, onore e anche modo di approcciare Tony, cambiando registro quando si rende conto di qual è il modo di stare al mondo de ragazzo e insegnandogli il suo. In comune hanno il fatto che non sopportano i prepotenti e… beh, questo è senza dubbio l’inizio interessante di una splendida amicizia <3

Notte, Lightcosa Nonsicura,
Tua, Shiricosa Elisonda Rugiada di Montagna Camacho