Recensioni per
Tre momenti tra un lupo mannaro e una metamorfomagus
di Angels4ever

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master

Tredicesimo Posto
Tre momenti tra un lupo mannaro e un metamorfomagus
di Angels4ever





Grammatica: 3.4/5

La grammatica va bene, l’unico errore in questo senso è stato un pronome sbagliato. Devi soltanto ricordarti di separare gli evocativi in un inciso e prestare attenzione ai verbi dicendi.
Di seguito gli errori trovati:

«Sto bene.» mormorò. → -0.5 (Ho assegnato la penalità generica perché l’ho commetti più volte questo errore. Il punto non va messo all’interno dei dialoghi se a seguire c’è un verbo dicendi, tra l’altro giustamente scritto in minuscolo.)
«Si?» → -0.1 (sì)
“Ti amo” → -0.1 (va in minuscolo)
«Dio Remus, quanto ti amo.» gli sussurrò → -0.8 (Anche qui ho assegnato la penalità generica. Metti una virgola dopo “dio”)
«Ma a me non importa Remus» → (metti la virgola dopo “importa”)
«Remus ti prego, ho bisogno di te. → (metti una virgola dopo “Remus”)
Voldemort gli aveva già portato via troppo → -0.2 (le aveva)


Stile: 15/20

Lo stile è semplice, va dritto al sodo e non si perde in particolari immagini o effetti stilistici di rilievo. Manca del sapore di un costrutto che si sappia reinventare, che sappia riempirsi, farsi musica. È uno stile che si affida prettamente ai dialoghi e che riempie il resto dello spazio di sequenze narrative e piccoli sprazzi introspettivi. Sono proprio questi ultimi che forse, per esprimere al meglio certe emozioni, avrebbero dovuto farsi più incisivi.
Ma procediamo per gradi.
Credo che la prima cosa che bisogna commentare sia il narratore, perché è molto importante partire da questo punto, visto che tu ne hai scelto uno esterno con punto di vista interno, accompagnandolo, tra l’altro, con un tempo al passato. Questa combinazione rende più difficile creare empatia e vicinanza tra il lettore e i personaggi in un testo così breve. Sono due mezzi – il narratore e il tempo – entrambi distanti. Questo, di per sé, non vuol dire niente: un narratore esterno sa colpire e far male in molti modi, così come il passato, se usato a dovere, può infondere al tono narrativo un senso malinconico e struggente, che si ammanta proprio del peso della distanza.
Trovo che il tuo narratore sia lineare, chiaro nell’esprimere i concetti e le emozioni e l’ho trovato molto fedele a quello utilizzato dalla stessa Rowling nei libri. Il problema è che mentre la Rowling ha scritto un romanzo, qui siamo in presenza di una raccolta di drabble, dove hai pochissimo spazio a disposizione per rendere un intero mondo. Quindi, a renderlo “distante” è stata proprio la scelta di non “sporcarlo” rendendolo più prossimo al personaggio POV. Quello che voglio dire è che il narratore è ben gestito, rispetta la limitazione del punto di vista di Tonks, ma mantiene comunque la sua indipendenza, nella forma e nell’espressività. Il mio consiglio è aggiungere qualche espedienti più forte: il narratore è “essenziale”, composto, e non riesce a dare un carattere dominante al testo per diversi motivi, tra i quali la mancanza quasi totale di figure retoriche.
Un altro motivo è il tono narrativo, che non sempre riesce a imprimere forza alle frasi. Questo perché la punteggiatura ha alti e bassi. Ci sono frasi in cui la utilizzi molto bene per esaltare alcune sensazioni, per enfatizzare, accrescere il potere delle parole, come quando isoli i due aggettivi dal verbo nella prima drabble. Ci sono frasi in cui, però, la punteggiatura spezza troppo le frasi, le rende frammentarie, troppo brevi e troppo dure per una narrazione così lineare.

- Il suo cuore batteva veloce. Ma non era per la paura, né per la corsa appena intrapresa. Era la vicinanza di lui che le faceva perdere la ragione, inebriandole i sensi. → Proprio nella prima drabble, come attacco, ci sono questi periodi. Se provi a leggerli ad alta voce, seguendo la punteggiatura, ti renderai conto che non esprimono un’emozione palpitante. Il ritmo della lettura è spezzato, ha troppe pause forti e non riesce ad armonizzare il tutto. Un esempio diverso poteva essere “Il suo cuore batteva veloce, ma non per la paura o per la corsa appena intrapresa. Era la vicinanza di lui che le faceva perdere la ragione. Inebriava i suoi sensi.” L’idea di ubriacarle i sensi è forte e avrebbe più potere se isolata, mentre renderei l’attacco più morbido, continuato, per dare fluidità alle sensazioni.

- L’istante prima stavano bevendo insieme, nella cucina solitaria di Grimmauld Place, l’istante dopo la bocca di Remus Lupin era sulla sua. → Potresti togliere la prima virgola o sostituire la seconda con un punto-virgola (io opterei per la prima opzione), per rendere meglio la diversa pausa che intercorre tra i vari sintagmi.

- Se avesse raggiunto Hogwarts probabilmente non sarebbe tornato vivo. Allo stesso tempo voleva combattere anche lei. Non voleva essere lasciata indietro. → Qui assecondare l’ipotetica con una virgola, non strettamente necessaria, forse aiuterebbe a scandire il tono apprensivo, pesante che investe Tonks, mentre eliminerei il punto che dà una pausa forte tra gli altri due periodi con i due punti. Creeresti una pausa per decisa, evitando l’effetto frammentario ed esalteresti quell’impeto espresso dal verbo volere.

Il lessico è semplice e varia poco (ci sono alcuni termini che si ripetono all’interno della raccolta e che si notano ancora di più proprio per la semplicità d’insieme), non emerge per incisività, ma esprime con trasparenza i sentimenti che prova il personaggio POV. Non punta su creare un legame tra le drabble, non ci sono giochi semantici; rimane molto sobrio e “narrativo”. Per questo è uno stile coerente con la forma narrante adottata e, soprattutto, in linea con quella del fandom di origine. Il punto forte è proprio questa fedeltà che hai voluto mantenere e che in qualche modo rende più fruibile questi “pezzi” all’interno del testo originale, non solo per via dei contenuti in cui sei stata attenta a non tradire il libro, ma anche nella forma che si mantiene scorrevole e di facile lettura, immediata.
Ci sono comunque alcune scelte che io rivedrei, anche qui:

- Ma non era per la paura, né per la corsa appena intrapresa. → Questa prima di tutte, poiché il verbo “intraprendere” indica qualcosa di appena iniziato, ma da come continua la drabble mi par di capire che Remus e Tonks abbiano appena finito di correre. Anche i dialoghi che seguono indicano che qualunque cosa al cardiopalmo stessero facendo è appena conclusa. Io cambierei decisamente verbo, lo trovo del tutto inappropriato (o forse sono io che non ho saputo ben seguire la narrazione).

- Lui, che appariva sempre malaticcio, con indosso i soliti abiti trasandati, in quel momento la stava stringendo con una passione indescrivibile. → “Indescrivibile” dice tutto e dice niente. È un termine molto generico, che non ha impatto sull’emotività di chi legge. In questo punto sarebbe stato meglio giocare di sensazioni, con una similitudine o altro.

Ci sono anche aspetti lessicali positivi, come nell’ultima drabbe:

- «Remus… Non andare.»
Egoista.
Se avesse raggiunto Hogwarts probabilmente non sarebbe tornato vivo.
Allo stesso tempo voleva combattere anche lei. Non voleva essere lasciata indietro.
Egoista. → Il sostantivo “egoista” ha una doppia valenza: sembra riferirsi sia a lui sia a lei, in questo conflitto interiore che per un attimo attanaglia la coscienza di Tonks.

Quindi, nel complesso, se da un lato posso apprezzare la coerenza che hai mantenuto dall’inizio alla fine, dall’altro ci sono aspetti che potrebbero essere migliorati, arricchiti per impreziosire un componimento che da parte sua non deve soltanto raccontare, ma mostrare, far provare emozioni.
Infine, i due generi segnalati. Più che romantico, io avrei scelto il genere sentimentale, perché non c’è qualcosa che sia propriamente dolce e struggente e appassionante; c’è una gamma di sentimenti che viene espressa, ma non ci sono scene che fanno palpitare il cuore. Per quanto riguarda l’angst, credo che la lotta interiore la vivano entrambi: il conflitto di Remus di cui se ne accenna nella seconda drabble; il conflitto di Tonks nell’ultima drabble. Entrambi questi temi, a parer mio, andrebbero approfonditi di più all’interno della drabble in modo da dare potenza a questo genere, che c’è ma non colpisce al suo massimo.


Sviluppo del tema: 13.5/15

La coppia è stata sicuramente messa al centro della raccolta. Grazie ai dialoghi, che sono il cuore del testo, riesci a dare a entrambi i personaggi il giusto spazio, rendendoli parimenti attivi nella scena. Altra cosa che ho apprezzato è il mostrare l’interazione tra di loro, il confronto proprio su come entrambi vivono l’innamoramento, o comunque la possibilità di una loro relazione. Il dibattito, e le diverse ragioni che adducono ad avvalorare il loro punto di vista, ti permette di mettere al centro non la scena o la trama, ma la loro storia.
Entrambi i temi sono stati affrontati all’interno della raccolta.
Quello che è risultato originale è l’impostazione del momento della “rivelazione”. Nella prima drabble mostri quando è Tonks che s’innamora e prende atto dei suoi sentimenti. L’attrazione per Remus la rende più goffa, le incasina i pensieri e quando cede all’abbraccio non può più negare a se stessa quello che prova. Nella seconda drabble, invece, i sentimenti che vengono scoperti sono quelli di Remus. Ho trovato originale l’idea di mostrare la rivelazione di entrambi; a maggior ragione, perché quella di Remus rappresenta il momento in cui Tonks, che ha preso consapevolezza di ciò che prova, prende anche consapevolezza di quel che prova lui e quel piccolo argine d’insicurezza che si percepisce nella prima drabble viene abbattuto.
Tuttavia, a penalizzare il risultato d’insieme è il salto temporale tra le prime due drabble e l’ultima. Sto ragionando in termini di raccolta, una raccolta che sembra prefissarsi come obiettivo quello di mostrare un’evoluzione in questa relazione. Da questo punto di vista, ho percepito un vuoto tra il momento della consapevolezza e quello dell’addio, che lascia all’inizio una sensazione di estraniamento e confusione, poiché manca il momento in cui si mettono insieme, quello in cui cedono, che in qualche modo avrebbe dato più impeto alla separazione. La mancanza di quel passaggio rende brusco il cambio di atmosfera tra i due personaggi, divide nettamente la prima fase dall’ultima. Il mio consiglio è cambiare leggermente l’impostazione dell’ultima drabble, accennare alla felicità per la quale aveva faticato e che ora sta per perdere, approfondire il lato vittorioso per rendere più dura la perdita. Credo che l’ultima drabble non abbia saputo, da questo punto di vista, trasportare al meglio il lettore all’interno di questo mondo. L’ho trovata troppo slegata dalle altre due, e questo ha comportato un impatto più freddo con quello che vivono i personaggi.


Titolo, Introduzione e impaginazione: 2/5

Il titolo non si adatta bene al genere della raccolta. Andrebbe bene, secondo me, per qualcosa di più leggero, più “slice of life”, qualcosa di più generale e allegro, con toni meno cupi e temi meno improntati alla tensione. Lo trovo poco espressivo, fuorviante da questo punto di vista, dell’aspetto relazionale e sentimentale delle drabble. Avrebbe avuto senso, poi, se avessi puntato sulle due diverse nature dei personaggi, ma del metamorfismo di Tonks non ne fai parola, né in realtà rendi protagonista la natura mannara di Remus. Confesso che l’ho poco capito. L’unica cosa che sento in tono è quei “tre momenti” perché è coerente con la ripartizione in tre drabble della storia.
L’introduzione è quasi inesistente, mi dispiace per la brutalità di questo giudizio. D’accordo puntare sul missing moment, perché annuncia una novità, qualcosa che un fan della coppia potrebbe voler leggere e a cui potrebbe essere interessato – anche se ancora una volta l’accenno generale dice tutto come dice niente – ma se volessi catturare anche fan più “tiepidi”, che sono a caccia di un determinato tema o di un’atmosfera particolare questi passerebbero oltre. Sarebbe stato carino, vista l’importanza dei dialoghi all’interno del testo, citarne alcuni in questo spazio, dare un assaggio al lettore, così come una breve presentazione di ciò che si prefissa la raccolta potrebbe incuriosire i più. Insomma, la storia non si sa far notare, secondo me.
Anche l’impaginazione ha qualche pecca grossolana, a partire dallo stacco differente che separa le tre drabble e che dà l’idea di un’estetica poco curata e attenta. O il testo troppo “allungato” sul foglio, che disperde un po’ le sequenze narrative e rende ancora più frammentario il testo. Per il resto, apprezzo il modo in cui hai reso i pensieri in corsivo per fargli esaltare.


Caratterizzazione dei personaggi: 18.5/20

Come già detto, sei stata capace, nonostante il POV sia esclusivamente di Tonks, di rendere protagonista anche Remus, dividendo quasi equamente lo spazio delle battute tra i due personaggi. Ma se la caratterizzazione di Tonks riesce ad avere una base davvero solida, quella di Remus risulta purtroppo mancare di un po’ di approfondimento. In parte tiranno è stato il limite di parole che non ti ha consentito di “giustificare” le reazioni e le battute di Remus, dall’altro credo che sarebbe stato meglio rinunciare a qualche battuta narrativa, come quelle finali della seconda drabble, e sfruttarle invece per dare spessore al personaggio maschile.
Avrei per esempio dato spazio all’angst che avevi preannunciato nei generi, mostrando maggiormente la sua natura di lupo.

- Forse il Whisky Incendiario aveva un effetto spropositato su un lupo mannaro. → Avrei evitato una battuta così “leggera”, quasi descrittiva, e avrei cercato di mostrare gli effetti dell’alcol su Remus, dare uno spessore al suo viso, alla sua espressione, ai suoi gesti.

Anche nel finale, le parole di Remus sembrano così brusche, avresti fatto meglio a giocare sul suo senso del dovere e della fedeltà, enfatizzando il motivo per cui lo stesse facendo. Mentre così la sua decisione sembra quasi insensibile, gli dà una connotazione più spietata. Invece, se in un primo momento mi è stonata la battuta “Hai avuto paura?”, leggendo più volte la drabble per valutare ho notato che quella domanda, quasi stupida e scontata da fare in un momento come quello, fa sentire la differenza di età tra i due personaggi. Remus è un uomo vissuto, che ha già affrontato una prima guerra magica, e la sua premura verso Tonks è protettiva, inoltre denota un’attenzione particolare per la sfera emotiva che credo caratterizzi molto bene Remus. Anche gli aggettivi esaltano una natura prima di allora estranea al contatto fisico: Remus è un tipo posato e riservato, molto accordo nei movimenti, questo perché credo che in lui ci sia la paura del contatto, paura che la gente possa non volere che lui la tocchi e quindi la richiesta di Tonks lo spiazza, e lui lo asseconda quasi per gentilezza, ancora sorpreso.
Ho apprezzato anche nella seconda drabble che sia Remus a baciare Tonks, che tu abbia mostrato proprio il desiderio nei suoi confronti. Nell’opera originale, Remus non parla mai dei propri sentimenti, è più la paura della sua natura il centro attorno cui gravitano le sue scelte e le sue emozioni. Ho sempre avuto l’impressione che fosse molto distaccato e che l’amore in sé, l’amore per Tonks, fosse qualcosa di vissuto per insistenza di lei piuttosto che perché lui provasse qualcosa, cosa che ovviamente stona con il personaggio; ma, sai, una volta che non hai un riscontro di ciò che prova lui per lei… Come ti stavo dicendo, ho apprezzato che tu invece abbia mostrato che lui dei sentimenti li prova eccome, ma che la paura di farle male è più forte. Questo ha dato maggiore profondità al personaggio di Remus.
Sei stata molto brava a caratterizzare Tonks con i pensieri innanzitutto. Quei pensieri veloci, quasi confusi, che la ghermiscono nella prima drabble, quel “No. Sì, ma per te. Baciami.” Esalta una natura innamorata, molto solare anche, elettrica, dinamica, una persona che non ha paura dei suoi sentimenti. Così come quel “egoista” ripetuto due volte le dona fragilità e struggimento, marcando sul suo lato più femminile, più d’innamorata. Hai esaltato anche il suo senso di giustizia, ma anche il coraggio e la determinazione (sia nella lotta magica sia in quella relazionale), e allo stesso tempo anche il suo egoismo, perché è ai suoi sentimenti che pensa prima che allo scontro, quella battaglia interiore tra il voler tenere al sicuro la persona che ama e contribuire a difendere il mondo che lei, con il suo lavoro di Auror, ha voluto sempre proteggere. Si percepisce la sua giovane età, la sua voglia di vita, ma soprattutto di una vita piena d’amore, vissuta accanto a ciò che lei ha di più caro.
Aggiungo, infine, che la lode più grande va alla “voce” che hai dato a entrambi. Erano sicuramente loro, sembrava di leggere i dialoghi originali, talmente sei stata brava nel rispettare il loro modo di parlare, le loro espressioni, il loro IC. I dialoghi sono davvero protagonisti.


Gradimento personale: 3/5

La storia non è male e nel complesso mi è piaciuta. La coppia non è mai stata nelle mie corde, forse perché proprio come ti accennavo più su non ho mai percepito i sentimenti di Remus verso Tonks, e poi io ho un’idea tutta mia del personaggio che non collima con questa relazione. Tuttavia, i tre momenti sono piacevoli, l’idea che hai voluto rendere mi è piaciuta, l’ho trovata molto personale, e poi io apprezzo sempre i missing moment se sanno seguire bene l’opera originale, e io credo che tu sia stata molto brava a non tradirla.
Lo stile non ha saputo catturarmi, sarebbe molto adatto a un testo più lungo, dove il narrato trova un equilibrio e musicalità nella sobrietà e nell’ordine, ma credo che quando si ha a che fare con piccoli componimenti, dove gran parte del successo passa dalla capacità di emozionare, uno dei pochi modi per incidere la pelle del lettore con il proprio lavoro sia tramutare la propria penna in un mezzo “altro”, che sia questo uno scalpello, un coltello o un pennello. Quello che voglio dire è che la lettura è scorrevole, il testo pulito, ma rimane attaccato al foglio dov’è stato scritto, non resta impresso addosso, nella mente e nel cuore. Non nel mio, purtroppo.
Quello che ho meno gradito è il tono generico della raccolta. Per esempio, nella voce “titolo, introduzione e impaginazione” ti ho fatto notare come la centralità di termini quali “lupo mannaro” e “metamorfomagus” non ha molto senso legati a una storia che non gira attorno a queste due nature. Ecco, io penso che la tua raccolta dia per scontate molte cose, non riesca a dare un corpo solido e indipendente alle drabble. Se il lettore non conosce la trama, per lui è come leggere di mulini al vento. Anche da lettore che ama il fandom, ho avuto la sensazione di generalizzazione, di una mancanza di un corpo solido, stabile. Spetta al lettore collocare le scene all’interno del fandom, e questo non l’ho apprezzato granché. Non c’è atmosfera intorno a loro, non c’è la tensione né della battaglia né della fuga. Perché corrono? E perché una che corre dovrebbe ferirsi o avere paura? Certo, erano inseguiti, si intuisce, ma la drabble comunque da questo punto di vista pecca.

Punteggio: 55.4/70

Recensore Veterano

Recensione premio per aver vinto il primo posto nel contest "Prof, lei com'era da giovane?" sul forum di EFP
Ciao Angels,
Eccoti qui a riscattarti per avermi proposto una Ship tra Remus e una che non fosse Tonks haha
Dici che la prima drabble l'hai riscritta più volte, ma devo dire che alla fine è quella che mi è più piaciuta quindi hai fatto bene! È dolcissima senza essere troppo sdolcinata, è romantica pur non narrando un momento di coppia, in quanto non sono ANCORA una coppia li. Mi piace che lei, nonostante non avesse avuto paura davvero, abbia chiesto un abbraccio pur di avvicinarsi a Remus. Nella seconda il bacio è molto veloce e frettoloso (ovviamente, è una drabble), ma è carico di amore e passione. Mi fa troppo tenerezza Remus che dice che, oltre a essere pericoloso, è povero e vecchio. Si sminuisce troppo, ma è in linea con il personaggio della Rowling. Amore... La frase finale è molto d'effetto e l'ho amata. Anche l'ultima è tristissima, narra la fine, e questo fa anche più male. Grazie per questo viaggio nel loro amore!
Marika

Ciao! 
Parto dicendo che non ho letto le storie del contest ma ho trovato la tua storia perché ha come personaggi una delle coppie che più amo. Ogni volta che inizio HP 5 o 6 torno su questo sito e sono molto felice quando trovo cose nuove di questa qualità.
I tre momenti sono splendidi, ben descritti trovo che vadano a racchiudere, anche se in poche parole, l’essenza di quei due. 
Devo ammettere che la mia preferita è la seconda, racchiude tutto quell’amore che Remus prova per Dora ma che non vuole ammettere di provare, quella passione che per la prima volta riempie il cuore dell’uomo ma che a causa dei suoi trip mentali non vuole lasciare andare.
Sono comunque tutte e tre meravigliose, la prima che raggiunge un livello di tenerezza altissimo e la terza che nella sua tristezza racchiude ancora una volta alla perfezione la coppia travagliata che Remus e Dora innegabilmente sono.
Ti faccio ancora i miei complimenti <3 
Un bacio 
LGP

Recensore Junior

Ciao :) sto pian piano leggendo tutte le storie in gara; il tema del contest è molto interessante e devo dire che i sentimenti "negativi", inevitabilmente, siano i più interessanti su cui scrivere e di cui leggere.
Ho apprezzato molto il tuo stile e la narrazione incalzante, quasi accelerata, che sembra una cosa in discesa.
I tuoi personaggi (Remus è uno dei miei preferiti in assoluto) sono assolutamente umani e reali e questo lo ritengo un punto di grande valore. Ho trovato le prime due drabble molto più forti dell'ultima, dove l'addio è struggente ma, per me, meno coinvolgente del gonfiarsi di sentimenti che si vede nei brani precedenti.
In generale ho apprezzato molto, complimenti.

Recensore Master

Non ricordo assolutamente niente di HP e ancor meno di questa coppia, ma il finale mi ha un po’ uccisa, perché ero convinta morissero insieme, così invece sembra che a morire sarà prima Remus… mentre le sorti di Tonks rimangono “sconosciute” (almeno ai tempi della flashfic).
Detto questo, le tre drabble sono molto carine – ho avuto un po’ di difficoltà nell’interpretare la parte in corsivo, soprattutto all’inizio in cui prima dice “no.” poi dice “sì.” E ci ho messo un po’ a capire fossero una risposta diversa per le due domande e non lei che cambiava idea XD
Per il resto, apprezzo che tu abbia scelto di trattare su questa coppia che la stessa Rowling ha un po’ dimenticato nel cantiere (se non verso la fine, giusto per ucciderli ç_ç) e mi piace anche la delicatezza con cui l’hai trattata. Inoltre sei un’altra dei pochi partecipanti al contest che ha usato la terza persona e ti voglio bene per questo, mi hai fatto sentire meno sola XD
In bocca al lupo!

Recensore Veterano

Ciao!
Partecipo anche io al contest e sono assolutamente contenta di aver letto questa piccola perla!
Adoro Tonks e Remus e avrei voluto anche io sapere qualcosa in più sul loro avvicinamento e sul loro amore, devo essere sincera.
Tuttavia, la tua storia ritrae perfettamente - a parer mio - loro due: è molto dolce, ho amato i dialoghi tremendamente IC e la dolcezza in questo comprendere e dichiarare (anche se inizialmente non all'altro/a) i propri sentimenti, fino alla terribile battaglia di Hogwarts in cui sappiamo quello che succede.
Lo struggimento c'è e l'ho provato sulla mia pelle, talmente è ben descritto: la certezza che non lo rivedrà mai, il voler essere al suo fianco.
Bella, molto bella davvero! Una delle migliori fanfic che abbia mai letto su di loro. Complimenti!
Ile

Recensore Master

Ciao cara Angels, ti dico subito che la scelta della coppia è stata sicuramente molto adatta al tema. Tonks combatte non poco per rivelare e affermare il suo amore, e la loro morte rimane uno dei più duri di tutta la saga. Nella tua raccolta hai proposto tre momenti che seguono il flusso di questo amore: nel primo c'è la scoperta dell'amore da parte di Tonks, nel secondo la rivelazione con il bacio e nel terzo l'addio con la consapevolezza di non rivederlo più. La prima drabble è quella che ho preferito, soprattutto nei pensieri taciuti di Tonks dove quel Baciami suona inappropriato: che doclezza. Per quanto riguarda la scena dell'addio, colpisce per quel "egoista" ripetuto mentre Remus si allontana, anche se ho un piccolo dubbio: la presenti come una what-if? Qualora fosse andato solo Remus a combattere? O come il momento prima che anche lei di fatto lo raggiunge nella battaglia, proprio perchè anche lei (come giustamente dici) vuole combattere?
Mi è piaciuto come tu abbia presentato tutto dal punto di vista di Tonks: rendi secondo me molto bene questo personaggio!
Purtroppo devo dirti che il titolo non mi ha conquistata ahah
In ogni caso, la flash mi è piaciuta. Brava!!
In bocca al lupo per il contest e alla prossima!
P.S. Le virgolette dei dialoghi sono giuste;)