Recensioni per
Tug on his Heartstrings
di ChiiCat92

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
08/10/21, ore 16:41

Bene, eccomi al capolinea.
Ho letto questa storia 3 volte: la prima in treno dove, anche senza auricolari, mi ha fatto rischiare di saltare la stazione...
La seconda volta con Youtube aperto dall'altro lato per potermi godere appieno l'esperienza della lettura con l'ascolto dei brani abbinati.
La terza per stilare nel dettaglio le mie ormai consuete recensioni chilometriche.
Non mi ha stancato nemmeno una volta.

Forse ho preferito leggermente i due capitoli precedenti, magari perché sono anche abituata allo slow(molto slow)-burn della storia originale, e questa svolta amorosa mi è parsa quindi forse leggermente brusca (un naturale handicap delle storie brevi immagino, io poi, nella mia ossessione per i dettagli, trovo sempre particolarmente difficile far sembrare tutto naturale in poche pagine)... ma con una scrittura bella come la tua è facile dimenticarsi di questi dettagli.

Stavolta mi è anche sembrato di notare un'opposizione più netta tra realismo, nella parte iniziale, e sensualità onirica, nella parte finale. Non è necessariamente un difetto, è solo diverso rispetto al perfetto connubio tra musicalità e realismo che mi sembrava di trovare nei capitoli precedenti.
Ad alternanza, le parti che più mi hanno incantato sono state rispettivamente quella iniziale ancora dentro l'istituto e quella finale nell'aula di arpa.

La prima, appunto, era fortemente realistica: le descrizioni dell'ambiente, le reazioni, i gesti e i dialoghi si alternano e susseguono tutti con incredibile naturalezza. Hai delineato alla perfezione la perfetta routine di due studenti universitari in un'esigente conservatorio di prima classe. Come sempre, avessi una migliore capacità di disegno, con le tue ottime descrizioni potrei immediatamente tracciare un ritratto di questi due giovani uomini così compatibilmente opposti a interagire sul muretto di primo mattino.

Anche la nuova sequenza dentro la mensa mi è piaciuta molto, si alterna sempre molto bene tra le descrizioni fisiche dell'ambiente e dei personaggi (mantengono costantemente il raro e grandissimo pregio di saper delineare subito, al contempo, sia le caratteristiche fisiche che caratteriali) e sprazzi di interiorità del protagonista. Lan Zhan in particolare, come al solito, è delineato alla perfezione, sia a livello di aspetto che di personalità: sai sempre coniugare con il massimo equilibrio, in brevi e poche frasi, le sue apparenze impeccabili e severe, la sua condizione sociale e i disagi accennati che ne derivano (di nuovo, rendi tutto in modo molto realistico, la sua è una solitudine molto comprensibile, è davvero ben contestualizzato) e i dubbi e le emozioni che prova nei confronti del compagno/rivale. E il finale "a sorpresa" di quella parte, con una sola frase concisa, colpisce davvero come una freccia nel rivelare di colpo l'attrazione.

La parte centrale del concerto, sempre scorrevole e realistica, è forse quella più normale, dove accade esattamente ciò che ci si aspetta. Col passaggio alla sua focalizzazione interna, la caratterizzazione di Wei WuXian è quella che ne beneficia di più, grazie agli accenni alla sua situazione familiare.
La scena dell'abbraccio a sorpresa è assolutamente adorabile. La tua scrittura poi (già lo ha rimarcato Twin Jades) è magistrale nel saper delineare le scene più tenere e/o romantiche senza sfiorare mai la minima sdolcinatezza, complimenti. È proprio grazie a questo tuo splendido modo di scrivere, raffinato e al contempo molto ironico, che riesci a rappresentare molto bene anche le svolte romantiche che, con uno stile anche solo leggermente inferiore, mi sarebbero sembrate molto più forzate.

Sempre belle, come al solito, anche le descrizioni degli ambienti, due parole e sono stata catapultata anch'io in quel teatro in velluto rosso e avvolto da luci soffuse.
(Certo che siamo tutte della stessa pasta, eh... anch'io per un po', come Twin Jades, ho fatto teatro, prima di mollare a malincuore per gli studi).

E infine il finale nell'aula di arpa, che rapisce, nella sua sensualità. Dopo il breve preludio al solito muretto (sempre realistico e ben contestualizzato rispetto agli eventi precedenti) è stato come immergersi di nuovo in una calda e romantica sinfonia. Per il modo stupendo in cui hai descritto quel rapporto così languido e sensuale tra l'arpista e il suo amato strumento susciteresti in chiunque una fitta di gelosia nei confronti di quella dannata arpa.
E forse è meglio sorvolare quell'atmosfera delicata ma così splendidamente erotica che trasudava dalla scena finale perché rischio di non concludere più il papiro (e meno male che dovevano venire più corti, mannaggia...). Posso solo immaginare quali vette avrebbe potuto raggiungere quel quasi capolavoro di MDZS se avesse potuto usufruire di uno stile come il tuo (almeno in traduzione, che sul mandarino non si può giudicare).

Tra l'altro, anche in finale tutte le battute e le interazioni dei due protagonisti risultano sempre assolutamente calzanti, rispecchiano perfettamente la loro personalità originale.
Non so come tu faccia a renderli così fedeli e al contempo a esprimere così tanto di tuo quando scrivi.

Dopo questa magica esperienza sensoriale non voglio proprio dover arrivare di nuovo ai refusi, leggermente aumentati (in legittima proporzione alla lunghezza maggiore del capitolo), ma anche ai gioielli ogni tanto serve una lucidatura:

- altro conflitto per "(s)battere le palpebre", ho in dubbio se si tratti di una scelta stilistica intenzionale
- "Alto e nodoso doveva essere lì da ancora prima [...]": credo vada una virgola dopo "nodoso"
- "sai vivono in America praticamente da sempre": è anche vero che sta parlando e in modo colloquiale, ma io metterei una virgola anche dopo "sai"
-"Con uno clack" (meglio "un clack"?)
- il nome ufficiale è "Lan WangJi", non "WanJi". - "La sua di risata": penso vada una virgola dopo "sua"
-"si sbracciò per salutarli cosa che fece rotolare verso l’alto": idem, virgola dopo "salutarli"
- "E (ad) abbottonare"
- "Un gruppetto di ragazzi fumavano" (a differenza dei nomi collettivi anglofoni, l'italiano vuole il singolare)
- "un abbagliante apparizione"

Bene.
Ora che ho finito, posso anche fare la mia confessione personale: hai meritato tutti questi miei lunghi complimenti anche solo per il fatto che senza di te io non avrei mai incrociato la strada con MDZS. Già. Tutto è partito da quando ho notato questo titolo nuovo tra i tuoi aggiornamenti un anno fa. Allora corsi su Wikipedia a controllare, lessi "trionfo globale di critica e pubblico per trama e personaggi" e da lì ovviamente caddi più o meno anch'io nella sua trappola risucchiante (... in effetti ora non capisco se sia stato grazie a te o per colpa tua, visto che MDZS ha l'effetto di droga su praticamente ogni malcapitato che apprende della sua esistenza...).

Ora vorrei tornare a riempire i tuoi prodotti più belli con almeno parte delle recensioni che non ho mai scritto in tutti questi anni, ma purtroppo ho ancora tante storie lunghe in sospeso in tante sezioni e tu, oltre che brava, sei anche un'autrice decisamente prolifica. L'angelo e il diavolo dello Yi City Arc dovranno aspettare.

Intanro, grazie per aver sopportato le mie chiacchiere, e soprattutto aver continuato a scrivere nonostante tutto.
(Recensione modificata il 08/10/2021 - 04:44 pm)

Recensore Junior
07/10/21, ore 18:15
Cap. 2:

Il capitolo precedente brillava di stile, che rimane invariabilmente di altissimo livello, ma questo brilla ancora di più per la caratterizzazione dei personaggi.

Tra i due protagonisti non c'è più semplice e riuscitissima contrapposizione, ma vera e propria alchimia. E questa profonda affinità elettiva è stata espressa magnificamente dalla scena del duetto, tra il tuo stile elegantissimo e la musica di sottofondo (... che viene dal capitolo successivo in realtà...).

E grazie al tuo modo di scrivere così raffinato queste scene riescono ad essere, di nuovo, tanto armoniche quanto al contempo incredibilmente realistiche: l'eleganza severa e la meticolosità "professionale" dei gesti di Lan Zhan si intrecciano alla perfezione con il suo stato interiore silenziosamente appassionato, tra legittimo sforzo umano per evitare errori e tacito, inaspettato e genuino divertimento giovanile.
Dall'altra parte Wei WuXian, in modo perfettamente speculare, sotto sorrisi spensierati a 32 denti, apparenza informale e gergo giovanile riesce ad essere perfetto tanto quanto l'altro (... bisogna essere grandi per coniugare e fondere gli opposti così bene). Il risultato sono due impeccabili ma al contempo umanissimi studenti in un istituto di alta classe animati e accomunati da quel fortissimo spirito di competizione l'uno per l'altro che è tipico dei giovani talenti.

Per Lan Zhan poi si raggiunge un livello di umanità particolarmente alto grazie al fatto che lo stuzzicante pensiero dell'altro gli si infila nel cervello al punto che non riesce più a suonare con la stessa "impeccabile freddezza" di prima, come può accadere alla prima cotta giovanile di chiunque (molto in sordina comunque, è come ha detto Twin Jades, il vero innamorato cotto dei due sembra essere soprattutto Wei WuXian. Ma è facile immaginare che sia così anche perché Lan Zhan come personaggio ha scarsissime esperienze affettive e quindi lui stesso, da bravo represso, probabilmente non sa esprimere adeguatamente i suoi sentimenti).

Non ci sarebbe bisogno di rimarcare di nuovo quanto tutto questo, oltre ad essere espresso con grande bellezza, sia anche perfettamente in linea con i personaggi originali: di nuovo, incredibile, è davvero proprio così che li avevo immaginati. Il volto di ghiaccio che parla per monosillabi (o, se sei fortunato, per monofrase paratattica) contro lo spirito libero chiacchierino e senza pensieri, la passione repressa sotto la divisa severa e formale contro le provocazioni innocenti e la solarità sbarazzina ostentata.

La caratterizzazione qui ha raggiunto il culmine anche e soprattutto in relazione ai personaggi minori esterni, che sono stati delineati non bene, benissimo (e da notare che sono inventati, alla bellezza si aggiunge creatività): la cerchia informale e sgangherata di Wei WuXian è stata resa perfettamente, con pochi dettagli esterni hai delineato benissimo sia l'aspetto fisico che il carattere (un tipico ragazzaccio che mastica gomme a manetta e un classico suonatore di sassofono fallito con velleitari sogni da teenager).

Il migliore però rimane, ovviamente (su tutt'altro livello), il professore di Lan Zhan: saggio come può esserlo il migliore degli insegnanti, sa convincere e fa molto riflettere con poche frasi, concise e profonde, anche lo studente più perfetto. Direi che vorrei aver avuto anch'io nella mia vita un professore così.

A costo di ripetermi, il tuo stile di scrittura ai miei occhi ha davvero ben pochi rivali. Le tue splendide descrizioni sono sempre molto scorrevoli eppure incredibilmente artistiche, e possiedi chiaramente una ricchezza lessicale di altissimo livello che sai sempre sfruttare al meglio per creare atmosfere magiche e mai profuse. Due frasi appena, di grandissimo senso estetico, sono bastate per farmi risuonare subito in testa quelle note del flauto di Wei WuXian (come sempre, l'effetto è raddoppiato se si mette il brano di sottofondo, anche se molto lungo comparato alla descrizione in sé). Per forza, si vede che scrive un'esperta dell'ambiente e dell'argomento...

Ma c'è sempre anche quella costante linea di ironia che mi piace moltissimo e che qui in particolare tu hai usato splendidamente per definire il carattere e lo stato interiore di Lan Zhan: in questo modo, grazie alle sue rimarcazioni interiori più o meno piccate, oltre che le sue esternazioni appena accennate, risulta sempre un personaggio a tutto tondo, molto vivo e realistico e niente affatto stereotipico. È un pregio davvero enorme, considerato che è il personaggio della storia originale che più rischia di essere banalizzato (fanservice femminile, accidenti).

... ma (detesto arrivare a questa parte). Soltanto un paio di velocissimi refusi di punteggiatura:

- "invadente, il pensiero del ragazzo e del suono cristallino del suo flauto, aveva messo a dura prova la sua concentrazione": credo andrebbe tolta la virgola dopo "flauto".
- " Il suo di tempo, poi, era particolarmente prezioso": qui andrebbe una virgola dopo "suo".
- accento a sproposito in "Con uno sbuffò".

(Sono inoltre leggermente in conflitto per quel "voltandosi sui tacchi"... da un lato amo molto il tuo stile, dall'altro mi verrebbe naturale seguire convenzionalmente l'idioma fisso "girando i tacchi" senza variazioni stilistiche. Più che altro non vorrei che sembri che lui porti i tacchi fisicamente... inoltre forse "voltarsi" implica una fissità sul posto che forse non è adeguata per il significato dell'idioma).

A domani con l'ultima recensione.
(Recensione modificata il 07/10/2021 - 10:45 pm)

Recensore Junior
06/10/21, ore 18:23
Cap. 1:

Inizialmente avevo intenzione di lasciare un’unica recensione per tutte e 3 le parti di questa raffinatissima mini-long. Anche perché in genere faccio molta fatica a commentare le storie capitolo per capitolo, anche solo per scrivere per ciascuno qualcosa di consistente. E anche perché in realtà mi ritrovo a concordare con praticamente tutto quello che ha scritto Twin Jades nelle sue recensioni, quindi in teoria non avrei molto di nuovo da dire.

Poi però una vocina interiore mi dice: "pigra, proprio tu che recensisci sempre con papiri chilometrici, ma perché diamine non fai un minimo di sforzo e non ti impegni per raddoppiare le recensioni positive di un prodotto che ne meriterebbe molte di più?"

E quindi eccomi a penare per stilare 3 poemi di complimenti per una donna dalla penna d’oro che, nonostante ammetta di non aver letto in realtà molto di suo (anche perché con lo slash/shonen-ai/yaoi io non andrei tanto d’accordo... con MDZS eccezione perché sarebbe eresia dire che è "soltanto" uno yaoi. Anche con tutti i difetti del caso), mi ritrovo a considerare tuttora la mia autrice preferita ogni volta con più fierezza di prima.

Quanto tempo è passato da quella volta che ho osato, praticamente infante, lasciare quella ancora immatura recensione sul tuo account? ... saranno ormai 6, se non 7 anni. Kingdom Hearts se non sbaglio, "The Four Cardinal Points", 2014, fu la mia prima storia preferita.
Perdono, ieri notte ho rivisto Farewell My Concubine e mi sento ancora piuttosto sentimentale. Passiamo alla storia.

I personaggi: la caratterizzazione è... assolutamente perfetta. Lan Zhan è stato delineato al massimo della perfezione, è proprio come me l’ero immaginato: elitario, talentuoso, frigido e distaccato come una statua di cristallo. Al contempo la descrizione, magistrale, della sua condizione sociale e delle sue emozioni mai espresse è estremamente naturale e umana, e suscita molta empatia. Ed è perfettamente contestualizzata nell'ambientazione (elitaria e selettiva) in cui si trova il personaggio.

Trovo bellissimo poi il modo in cui tu sappia destreggiarti così bene tra quelle che sono le descrizioni esterne e da parte di esterni del personaggio e le descrizioni emotive ed interiori, mai profuse (i meno bravi ci si perdono dentro, e ammetto di non fare eccezione…), c'è sempre un equilibrio e un'armonia perfetta che delinea il personaggio a tutto tondo.

E poi, in un momento di transizione perfettamente al centro del racconto, ecco che nel mondo della perfezione di Mr. Perfezione piomba, in perfetto stile WWX, il flautista sbarazzino orientale più amato dal pubblico. Sono bastate pochissime e rapide pennellate per farmelo comparire davanti, un accenno ai vestiti e alla gestualità ed eccolo lì, davanti a me, col suo costante sorriso sempre così maledettamente solare e allegro. Ma poi all'ultimo hai dato un po' di focalizzazione interna anche a lui, e anche lui è perfetto nel suo linguaggio sbarazzino, brillante ed estremamente ironico, proprio inconfondibile. E anche lui esprime una condizione umana perfettamente naturale e contestualizzata, tra tipici fastidi sociali da “immigrato" e la rivalità giovanile con un genio più bravo di lui.

La contrapposizione così dannatamente compatibile tra i due già solo qui è perfetta, proprio acqua (gelida) e fuoco, e riesci subito a far amare entrambi.

Ambientazione: mi hai fatto respirare un’atmosfera, ancor più che esotica, direi... aristocratica. Sono solo una profana (sono praticamente evasa da quel poco che ho fatto di musica) quindi la mia impressione è da prendere con le pinze, ma è decisamente degna di un grande conservatorio elitario di alta classe (ma immagino di non potermi aspettare di meno da un’esperta dell’ambiente, o raffinata arpista).
Ma tu hai proprio la penna d'oro, perché riesci al contempo a combinare con il massimo equilibrio la raffinatezza degli strumenti musicali di aule silenziose con l'umanità e il realismo di una mensa chiassosa affollata di studenti.

Anche l’alternarsi dei registri è perfetto, si passa con la massima naturalezza dal linguaggio elitario ed elaborato di Lan Zhan alla colloquialità studentesca della cerchia di Wei WuXian (breve parentesi sull'uso del nome doppio: di norma faccio la pignola e faccio sempre notare come non li si dovrebbe alternare in modo arbitrario nella narrazione generale, eppure… per qualche motivo, in tutto il racconto usare il nome proprio “intimo" di Lan Zhan così contrapposto al nome di cortesia di Wei WuXian mi è sembrato così naturale… hai proprio un dono, tu).

Aggiungo, trovo la scelta di questo AU davvero molto intelligente: essendo occidentali è normale non poter delineare con la massima coerenza un personaggio cinese nel suo ambiente, ma l’ottima trovata del trasferimento in America permette di poterli caratterizzare al meglio sfruttando le convenzioni occidentali.

E ora il punto forte che rende le tue opere una vera gemma per gli occhi: lo stile. È proprio bello come lo ricordavo. Riesce ad essere al contempo elegante, delicato, estremamente raffinato e (già che siamo in tema) magnificamente armonioso, dal lessico alla grammatica, è proprio come una sinfonia. Decisamente molto più che degno del tema musicale che hai scelto. E naturalmente la musica è anche un elemento fondamentale nella storia stessa di MDZS, non potrebbe esserci tema più calzante. Al contempo però, riesce ad essere anche incredibilmente realistico e squisitamente ironico. Anche dopo tanti anni è bastato un attimo per tornare ad amare la tua scrittura. Tante volte ho pensato di aver trovato un "bello stile", poi mi immergo fra le parole di questa donna e mi ritrovo a pensare di non aver mai saputo prima cosa significasse "bello stile".

E sì, concordo assolutamente, eventuali dettagli tecnici non pesano affatto, non danno proprio il minimo fastidio, anzi. Al contrario, esercitano un effetto di grande fascino su noi lettori profani. Perché le descrizioni sono un vero spettacolo, ricercate ma mai lunghe, delicate ed estremamente evocative, letteralmente "musicali". Da ogni gesto traspare un senso estetico di altissimo livello, fa immergere completamente il lettore in un altro mondo e dona davvero un’atmosfera quasi onirica.

Già solo la descrizione d’ingresso dell’esecuzione di Lan Zhan vale da sola tutta la lettura, sembra di stare in un sogno (con effetto raddoppiato se uno intanto si ascolta i brani). Durante la lettura ho quasi dimenticato di stare dove stavo... mi sembrava di camminare davvero per quelle sale e quei corridoi, tra arpe nuove di zecca, note soffuse e musicisti in camicia bianca (la sensazione è uguale a quella descritta da Twin Jades, a leggerti fai davvero venire voglia al più ignorante dei profani di correre a procurarsi uno strumento a corda per diventare parte integrante del tuo mondo).

... ma. Odio dover dire ma (soprattutto quando c'è di mezzo l'autore preferito, e/o un autore è chiaramente anni luce più in alto di me). C’è qualche piccolo refuso. Davvero microscopico. Ma proprio perché questo è un prodotto che merita di raggiungere la perfezione, ti invito caldamente a sistemare quelle piccolissime sbavature. In questo caso abbiamo:

- "da ogni dall’altra parte del mondo"
- "Sì hai capito bene" (a quel sì manca la virgola)
- "le urla stridule [...] lo faceva sentire".

A breve compilerò le dovute recensioni anche per gli altri 2 capitoli… niente paura comunque, il prossimo papiro verrà decisamente più corto.

A presto.

Nuovo recensore
21/04/20, ore 15:34

Sono tornata a recensire l'ultimo capitolo di questa breve eppure adorabile storia che non poteva concludersi in modo migliore.
Quanto è bello vedere Lan Wangji che passa dall'essere forzato ed evitare qualsiasi contatto allo sciogliersi pian piano.
Wei Wuxian poi è cotto come una pera sin dall'inizio ed è evidente, ma giustamente deve fare lo gnorri. Tutto nella norma insomma, lo perdono perché alla fine si è ripreso e ha capito di essere totalmente perso (come biasimarlo).
Non puoi nemmeno immaginare quanto mi piacciano le dinamiche che hai saputo descrivere, dolci al punto giusto e mai forzate.
Mi stanno particolarmente a cuore questi WangXian, che esplorano le proprie emozioni a vicenda, si scoprono pian piano per quello che sono, reagendo e confrontandosi in maniera incredibilmente verosimile.
Sono catapultati in un universo totalmente opposto a quello si partenza, eppure rimangono totalmente loro stessi. Non è scontato, sei stata davvero formidabile.
Bellissimo il pezzo che hai linkato, è davvero facilissimo immaginarsi i WangXian duettare magistralmente.
Scrivi davvero molto bene, le tue descrizioni sono sempre coincise e allo stesso tempo piacevoli da leggere, la scelta della parole è talvolta davvero delicata ed evoca alla mente delle immagini bellissime.

Voglio complimentarmi ancora e ringraziati per aver arricchito la sezione con questa bellissima storia.
È stato un debutto davvero riuscito!
Spero di leggere altro di tuo in futuro, a presto.
-Katia

P.S. Piccolo appunto personale. Faccio teatro e la descrizione dell'atmosfera prima del concerto mi è molto familiare (la quarantena me la sta facendo mancare terribilmente ahah).
In ogni caso, brava davvero per come sei riuscita a renderla alla perfezione!

Nuovo recensore
20/04/20, ore 16:08
Cap. 2:

Eccomi di nuovo qui a recensire!
Che dire, questa storia non fa altro che interessarmi sempre di più.
La voglia che ho di proteggere Lan Wangji è direttamente proporzionale a quella che ho di schiaffeggiarlo, piano ovviamente.
Ciò che mi piace particolarmente, però, è come tu abbia sottolineato che nonostante possa sembrare perfetto non è infallibile, anche lui vacilla e credo che questo sia molto importante. Spero di vederlo presto fare i conti con la sua interiorità, così che riesca ad esprimere tutte le emozioni che è in grado di provare e trasmettere.
E Wei Wuxian poi si rivela un vero e proprio genio del male, lo conosce a malapena eppure sa perfettamente come fare per attirare Lan Zhan nel suo tranello eheh.
Chissà da quanto tempo si osservavano a vicenda.
La scena del duetto è la mia preferita, adoro come attraverso i propri strumenti riescano a comunicare forse anche meglio che a parole. Penso sia questo uno dei motivi per cui Lan Wangji ci tiene così tanto alla musica.
Chissà perché, ma ho il presentimento che, al contrario di quello che pensa Lan Zhan, questo non sarà un capitolo isolato per nessuno dei due.
Al prossimo aggiornamento e continua così!
-Katia

Nuovo recensore
19/04/20, ore 23:51
Cap. 1:

Salve!
Mi fa molto piacere vedere una AU in questa sezione (che ho cominciato a frequentare da poco in ogni caso).
L'idea mi fa impazzire, non me ne intendo di musica eppure grazie alle tue descrizioni mi è appena venuta voglia di diventare una musicista a tempo perso ed esibirmi per strada per qualche spicciolo (viva gli stereotipi!).
A parte gli scherzi, si prospetta una storia davvero molto interessante.
Lan Wangji nelle vesti di arpista è un'immagine a dir poco perfetta, ce lo vedo troppo. Aggiungici il fatto che sia straordinariamente talentuoso (non mi sarei aspettata diversamente da lui) ed ecco il connubio perfetto!
Anche Wei Wuxian l'ho trovato molto azzeccato, non solo per il fatto che suoni il flauto, ma anche per il modo in cui l'hai presentato.
È soltanto il primo capitolo ma mi hai già rapita, complimenti.
Non vedo l'ora di vedere come si evolveranno le cose.
Alla prossima!
-Katia.