Carissima Mo,
che bella questa shot. Bella la profondità che hai dato al tema della pace e le varie interpretazioni che tutti danno, a modo loro, a parte Harriet.
Incapace di dare una definizione a quella parola, quando forse è proprio lei portatrice di pace, tra qui bambini, specie William e nei riguardi di Finn. Finn, che la sente la pace dentro, quando è con lei. Un brav'uomo, una persona affine, una persona buona, che riempie la sua vita con la sua presenza e ne fa tesoro.
Harriet è un personaggio assolutamente umano, forte, che forse dimentica troppo spesso se stessa per dedicarsi agli altri. Fingersi una maestra, per lei, sembra quasi un tradimento, quando in tempi come quelli è solo un modo in più per rendersi utile, per mettere in atto le proprie conoscenza e condividere, invece di tenersi segretamente il sapere per sé. Una ragazza altruista, orfana, che sa cosa vuol dire perdere e forse solo dopo scopre cosa significa trovare.
Per William fa tutto, sin dal primo momento in cui hanno cercato di cacciarlo, dove le hanno imposto di prendersene cura e lei, senza battere ciglio ha accettato e non ha mai fallito nell'intento di crescerlo in un ambiente sano, lontano da quello che lei ha passato, insegnandogli tutto. La maestra occasionale che però ha tanto da dare e che forse, così finta, non è.
Divisa tra la bontà pura e le paure di William e l'amore caldo di Finn, che ha sempre una buona parola per lei, Harriet trova se stessa. Trova uno scopo, trova un percorso, trova persone con cui condividerlo e, infine, trova la pace.
Dice che la pace è una coperta calda che scalda il cuore. e questa frase, più di ogni altra, è umana e incantevole. Sono sempre ammaliata dai tuoi scritti perché non sono solo scritti bene, sono anche delle esperienze di vita e un viaggio nei sentimenti dei personaggi, che è impossibile non farli propri.
Complimenti, come sempre, ♥
Miry |