Ciao tesoro mio!
Tu scrivi una storia sulla mia bambina bellissima e io non posso che catapultarmi giù dalla cyclette per leggerlo.
Ho letto qualche capitolo di “True Colors”, quindi ricordo il particolare per il quale ci si rende conto di aver incontrato l’anima gemella perché si inizia a vedere i colori.
Devo ammettere che la trovo quest’idea di scoprire l’identità della propria anima gemella in questo modo davvero molto interessante ed simbolica perché, in fondo, quando ci si innamora, si vede il mondo diverso.
Mi piace tanto che, come per il fratello, il primo colore che Cersei nota è quello degli occhi della sua anima gemella, il Maestro Qyburn, che, in questo caso, si tratta del marrone. Poi arriva il rosa carne, della pelle, le unghia e delle labbra. Tutte piccole sfumature rispetto il bianco e il nero che è abituata a vedere, ma che fanno notevolmente la differenza e che cambiano il modo in cui lei vede il mondo che la circonda. Infatti, inizia a rendersi conto che il vino che ama tanto è di colore rosso scuro, come rosso è anche lo sfondo dello stemma di famiglia.
E’ suo fratello Tyrion il primo che si rende conto che anche lei, come loro fratello Jaime, ormai è capace di vedere i colori e, ovviamente, non può non essere curioso di sapere chi sia questa sua anima gemella. Ipotizza si tratti di Ser Gregor Clegane (meglio farsi suora che essere la sua anima gemella), ma ovviamente sua sorella non si degna di rispondere, limitandosi a insultare a suo modo Brienne e Shae (povere piccole, non fate caso a lei.).
Naturalmente, Cersei non può fare a meno di chiedersi come mai sia un uomo così avanti con gli anni, povero e con un temperamento opposto al suo ad essere la sua anima gemella. Lo capirà solamente quando, dopo la morte di Joffrey, si renderà conto che lui è il solo che le offre il suo supporto. Si sente così confortate da lui che, oltre a piangere, riesce a confessargli di essere stata a letto per anni con suo fratello, di aver fatto avvelenare suo marito e aver fatto uccidere altre persone. Qyburn non sembra affatto stupito dalle sue parole, ma, anzi, ammette di sapere o comunque sospettare queste cose e si mette a sua disposizione per aiutarla in qualsiasi modo, anche ad eliminare qualcuno. Immagino, però, il Maestro non si aspetti la reazione della regina che, infatti, inaspettatamente lo bacia.
L’ultima parte della storia è una vera stretta al cuore, perché, ovviamente, mi porta alla mente una delle scene più struggenti per me nella serie: Cersei che guarda, impotente, fuori dalla finestra il drago che brucia Approdo del Re, rendendosi conto che tutto sta finendo, che la sua fine è vicina.
Ed è proprio vero che, in quel momento, l’unica persona che è rimasta al suo fianco è proprio Qyburn, che in tutti quegli ultimi anni aveva fatto davvero tanto per lei, senza alla fine chiederle nulla in cambio: aveva trovato un modo per far tornare la Montagna e le ha costruito scorpioni capaci di uccidere i draghi, l’ha sempre ascoltata e consigliata. Non le è rimasto accanto neanche suo fratello Jaime, che invece le aveva sempre promesso che sarebbero sempre stati loro due contro il mondo.
Penso sia dolcissima la parte finale, dove Qyburn le chiede se vuole che faccia qualcosa e lei risponde semplicemente di guardarla, così che l’ultimo colore che vedrà sarà proprio il primo che ha visto.
Mi è piaciuta molto come storia e, ovviamente, l’ho trovata molto toccante. Sai che mi incuriosiva molto la coppia Cersei/Qyburn e sono davvero contenta di aver avuto l’occasione di leggere questa storia.
Ho apprezzato tantissimo che tu abbia voluto cambiare il verso di formattazione del testo a seconda se si trattava di una scena di narrazione o una più introspettiva. La trovo una scelta fantastica per dividere le due parti.
Ovviamente, oltre ad essere una OS molto bella, è scritta benissimo, cosa di cui non avevo dubbi visto che ormai conosco le tue fantastiche doti nel campo letterario.
Continua così!
A prestissimo tesoro,
Jodie |