Recensioni per
Potrò mai amare così?
di kiara 69

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/06/20, ore 15:42

Quando ho letto questa tua poesia in prosa mi sono venuti i brividi, li ho visti, loro due, disperati, innamorati, che non possono stare insieme ma neppure separati. Molto bella.

Recensore Master
22/05/20, ore 21:34

Buona sera, inusuale punto di vista, sintetico e coeso, chapeau.. sempre più brava JQ

Recensore Master
05/05/20, ore 20:44

Leggendo mi hai fatto ricordare le due scene clou
La notte delle lucciole e lo strappo della camicia e per un momento ho pensato che tu abbia unito le due sequenze..
Bravissima come sempre
Cla

Recensore Master
03/05/20, ore 18:51

Se fosse stata aggredita fisicamente in una situazione ben diversa, Oscar avrebbe saputo cosa fare: il soldato che è dalla nascita.
Avrebbe vinto qualsiasi avversario con la spada perché lei è abile.
Ma qui è spiazzata, non'è una sprovveduta, ma semplicemente è un "campo di battaglia " a lei non congeniale.
André la ama,non sa come reagire,non osa chiamare aiuto perché, non sa cosa fare.
Sei stata brava ad entrare nel suo inconscio e le ultime strofe sono particolarmente struggenti.
Bella anche l'immagine che hai scelto .
A presto,buona serata.

Recensore Veterano
01/05/20, ore 21:58

Ciao Kiara 69
Non ricordo bene Oscar ma nel tuo scritto sento l'intensità di voler trasmettere un senso di disagio nel decidere chi si vuole essere. Una scelta che spaventa quasi come in una strada che si è incerti di percorrere.
Ciao

Nuovo recensore
01/05/20, ore 15:49

Semplicemente poesia, cara Kiara.❤️
Poesia che parla di una resa inevitabile, dello stupore per una scoperta che mai, Oscar, avrebbe immaginato possibile.
E poi si leggono le lacrime di un amore non corrisposto, quelle di André, e quelle di Oscar per quell'amore talmente forte (e al contempo silenzioso e discreto) che non si sente in grado di ricambiare.
Avevo già letto qualche tuo scritto, e ribadisco il mio pensiero: questa tua capacità di concentrare così tante emozioni in poche righe é meravigliosa.🌹
Spero di rileggerti presto. 🥰
Un bacio 😘
Juliet

Recensore Veterano
01/05/20, ore 13:12

Oscar di fronte alla più grande crisi esistenziale della sua vita: non è uomo, non è donna. Teme di aver deluso tutti, il padre, André ma soprattutto sé stessa. L'educazione maschile ha sicuramente fatto danni, se lei è risultata un soldato perfetto si sente un essere umano incompleto, privo della capacità di amare. Fersen, secondo me, era uno schermo. Adesso lei vede, sente l'amore di André e si rende conto che, forse, lei non sarà mai in grado di amare qualcuno così. Non si sente all'altezza. Molto bella questa interpretazione dell'episodio 28. Bravissima.

Recensore Master
01/05/20, ore 11:53

Cara Kiara69, buongiorno.
Questa è la prima volta che mi capita di leggere un tuo scritto, pertanto è un piacere per me poter fare la tua conoscenza.
Hai chiuso gli occhi e hai immaginato ciò che Oscar ha potuto provare nel breve istante in cui è stata sovrastata da André e ha sentito quello squarcio sulla sua camicia che le ha fatto scaturire altri pensieri profondi.
Ti sei insinuata nella sua mente e hai prodotto un testo molto introspettivo, dando voce a quei pensieri carichi di turbamento, rimpianto e pentimento che le echeggiano nella mente.
Credo che il miglior modo per scrivere bene sia riuscire a sentire dentro di sé quelle sensazioni che vogliamo rappresentare e penso che tu ci sia riuscita perché leggendo ho potuto percepire la paura e il turbamento di Oscar.
Un breve scritto ma carico di sentimento al quale hai anche aggiunto una splendida immagine conclusiva.
L'unico appunto che vorrei farti e che spero tu possa prendere come un consiglio spassionato è la punteggiatura: le virgole o i punti vanno attaccati alla parola che le precede, lo spazio va lasciato dopo.
A parte questo, non ho nulla da ridire su questa tua drubble ma, come già ti ho accennato, spero tu non la prenda come una critica perché, davvero, non lo è.
Spero davvero di poterti risentire più avanti con un nuovo scritto, per adesso ti saluto e ti auguro di trascorrere una buona giornata ed un sereno fine settimana.
Colgo, inoltre, l'occasione per farti anche un augurio per la festa di oggi, pertanto buon 1 maggio.
Alla prossima! :)

Recensore Master
01/05/20, ore 01:14

Libera e sola. Oscar, ma non solo lei, paga la propria libertà col prezzo della solitudine.
Si sente sconfitta, sovrastata da una forza sconosciuta e impossibilitata a reagire. Si vergogna più di questo che della sua nudità.
André piange l'amore rifiutato mentre lei piange la sua incompletezza sia come uomo sia come donna.
Si spezza un'amicizia e inizia il baratro che li porterà alla malattia e alla morte.
Trovo molto calzante e riuscita la prima parte. Sulla frase finale, invece, devo ancora riflettere, perché Oscar è ancora troppo vicina al suo amore per Fersen e già determinata a vivere come un uomo per rimpiangere di non potere amare così e per rammaricarsi di un'occasione mancata con André.

Recensore Master
30/04/20, ore 23:03

Cara Kiara, meno male che le sensibilità di voi autori sono differenti l’una dall’altra perché così possiamo leggere come un episodio, di cui si è scritto moltissimo, possa essere visto e sentito in mille modi diversi. Oscar al momento dello strappo ha vissuto una sconfitta cocente che le brucia sulla pelle per non essersi mai accorta di quello che il suo amico d’infanzia sentiva per lei. Si sente sconfitta come amica, in quanto il rapporto che avevano ormai si è spezzato e difficilmente potrà essere ricostruito e comunque se ricostruito lo sarà su altre basi, sconfitta come donna che ha sentito sul suo corpo violato la frenesia da cui è stato colto André, in quei minuti interminabili ha percepito tutto di lui, il suo corpo possente che sovrastava il suo, le sue mani che le stringevano i polsi, e poi il suo odore inconfondibile perché famigliare, che dava sicurezza, che sapeva di casa e cose condivise. Ora tutto il loro mondo è stato distrutto, tutte quelle che erano le sue certezze cancellate, ma nonostante tutto questo tumulto che l’ha investita non è riuscita a chiamare aiuto, forse per la vergogna, più probabilmente per salvaguardare André da un castigo che sarebbe stato terribile. André di fronte alle sue lacrime, dove ha letto il terrore e la sorpresa di chi non si capacita di avere di fronte un amico che la sta oltraggiando, è tornato in sé, ora piange, perché lei ha rifiutato il suo amore, mentre se ne va, ma anche Oscar piange la sua incapacità di arrendersi al sentimento dettato dall’amore e soprattutto perché prende coscienza che un amore forte e profondo come quello che le ha donato André durante i lunghi anni di vicinanza, è qualcosa di raro e prezioso e lei non sarà mai in grado di provarlo e forse di contraccambiarlo. Le parole finali di questo tuo scritto intriso di dolore sono lapidarie per Oscar che è convinta di aver perso l’occasione della vita e le vive come una condanna. Ora si sente veramente sola e vuota. Sei entrata in empatia con Oscar mentre scrivevi questo brano, facendoci pervenire tutto il dolore e l’angoscia provati anche utilizzando una cadenza di parole e gesti che hanno reso visiva la scena che si stava srotolando davanti ai nostri occhi. Sono stata in grado di avvertire la presenza di entrambi, l’odore della paura e perfino il rumore dello strappo. Veramente complimenti. Un caro saluto.

Recensore Master
30/04/20, ore 15:54

Ciao Kiara! Hai proprio ragione, lo strappo è un must e tutti, prima o poi, ci troviamo a rivisitarlo. Trovo la tua versione molto profonda e soprattutto delicata, nonostante l'argomento, oltre che indubbiamente originale per l'assunto da cui parte, ossia il chiedersi da parte di Oscar, sul finale, se sarà mai capace di provare un amore così immenso. Una riflessione che ritengo coerente con personaggio ma, senza nulla togliere alla bellezza del tuo scritto, forse più adatta a una rielaborazione da parte.di Oscar in un momento successivo (come in effetti avviene in Normandia) piuttosto che nell'immediato dello strappo, quando a dominare sono soprattutto la rabbia, lo stupore e la vergogna di cui tu stessa hai parlato e perché no, anche l'amara consapevolezza di qualcosa che si è spezzato per sempre. Ovviamente la mia è l'ennesima rilettura 😉 Un abbraccio

Recensore Veterano
30/04/20, ore 15:45

C'è veramente tanto da leggere nei sentimenti di Oscar in quel drammatico momento. C'è il turbamento di trovarselo addosso, avvinghiato, pesante, eccitato e pieno di voglia di possederla e di amarla. Lei di fronte a tutto questo ardore si sente impotente, paralizzata, quasi si chiede se sia veramente lui. Se non nei modi e nei gesti ne riconosce l'odore. L'inconfondibile odore.
Oscar si sente sconfitta, sia fisicamente ma anche per tutte le sensazioni contrastanti che quei momenti le stanno provocando. Ancora peggio però è il distacco, che genera solitudine e sofferenza. Si sente persa, immersa in una dimensione che non le permette di concedere nulla.
L'ultima frase è quella più controversa e drammaticamente vera per il suo cuore di donna.
"Mi hai fatto star male e io mai potrò amare così e temo questa, come la mia unica e sola occasione mancata ..." in questa frase leggo un sentimento molto forte che le fa temere di non avere una seconda possibilità di poterlo amare.
Non so, cara autrice, se ho interpretato bene il pensiero di Oscar. In ogni caso ho trovato tutto splendido, soprattutto per la cura e la sensibilità delle parole scelte per interpretare i suoi pensieri e i suo sentimenti.
(Recensione modificata il 30/04/2020 - 03:46 pm)

Recensore Master
30/04/20, ore 14:10

Oscar arresa ai propri limiti, uomo mancato, donna a metà. Il gesto estremo di André le rivela dove sono i confini del suo cuore. Un cuore di donna bloccato tra i ghiacci dell'etichetta e dell'educazione che le fa dubitare di tutto, compreso la sua vera capacità di ricambiare un amore così grande e totale come quello di André. Brava, chapeau.