Recensioni per
Scomparire
di VigilanzaCostante

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/03/21, ore 14:20
Cap. 3:

Ehi, eccomi tornata!
Ho deciso di condensare le mie impressione del primo e secondo capitolo in una unica recensione, per il semplice fatto che lo trovo più semplice e completare.
In questo primo capitolo, abbiamo un assaggio del tuo Scorpius e del rapporto con suo padre. Abbiamo un Draco che ama profondamente il figlio – IC alla massima potenza – ma che non riesce a dimostrarglielo con i gesti. Questa tua idea, in realtà, mi ha lasciata un po' sorpresa: ho sempre immaginato un Draco molto diverso da Lucius, più espansivo, però è anche vero che è cresciuto in un ambiente rigido e che questo, insieme alla guerra, può averlo trasformato in un adulto apparentemente “freddo”. Dico apparentemente, perché si vede che Draco ama Scorpius.
L'amicizia tra i Potter e i Malfoy – che mi piace immaginare nata non solo per il rapporto dei figli ma anche grazie alla maturazione dei genitori – è una nota di colore, una nota che contribuisce a dare alla tua storia una sfumatura molto dolce.
Questo rapporto amici/non amici tra Scorpius e Rose è molto intrigante ed estremamente realistico. Quello che mi è piaciuto di più è che non sei caduta nel cliché dell'odio/amore condito con tante parolacce e maleducazione. I botta e risposta ci sono ma sono sempre caratterizzati dal rispetto.
Il malessere di Rose si è evoluto, qui. Non sono una esperta ma il problema con il cibo è un serio campanello d'allarme di una mente che non sta bene. Non mi sorprende che nessuno dei suoi cugini si sia accorto di qualcosa, perché Rose è la prima a fingere che vada tutto bene. E solitamente quando si utilizza questa strategia, la gente fatica ad accorgersi di un problema.
La cosa più assurda, bella, illogica, è che, tra tutti, se n'è accorto proprio Scorpius. Scorpius che ce lo dipingi come indifferente ma che nasconde una natura gentile ed attenta. E' vero, la sua teoria si basa solo su una sensazione ma a volte l'istinto è sufficiente per farci scattare sull'attenti.
Va bene, non lo negherò: quando ho visto che quello Scorpius è riuscito a fare per Rose – donarle quella parvenza di tranquillità. Farla sentire bene – mi sono parecchio esaltata. Così come mi sono esaltata quando Scorpius si chiede perché ci tenga tanto. Sono piccoli passi ma mi fanno provare una gioia enorme.
L'ossessione per il cibo, sta peggiorando. Già contare le calorie mi sembra grave ma quando Rose parla addirittura di ridurre molto le dosi... ammetto di avere i brividi. Soprattutto per la scena finale, dove Rose si costringe a ingurgitare del cibo per assicurarsi che Scorpius non scopra nulla – dimostrando che effettivamente c'è qualcosa da scoprire –, per poi rimettere.
Che dire? Questa storia mi sta incuriosendo sempre di più.
Ci vediamo al prossimo capitolo,
Blue ;)

Recensore Master
02/02/21, ore 18:01
Cap. 1:

Ciao Vigilanza (posso chiamarti così?),
ora che ho finalmente un po' di tempo libero, ho deciso di leggere questa tua storia. Credo che sia la prima RosexScorpius da tanto tempo. Visto è stata per lungo tempo la mia coppia preferita del fandom, ho sempre un po' di paura di imbattermi nei cliché (che apprezzo fino ad un certo punto).
Tuttavia, siccome avevo già letto una tua storia e la presentazione che avevi fatto sul gruppo mi aveva incuriosita parecchio, ero relativamente tranquilla con “Scomparire”.
Te lo devo dire: il prologo mi è piaciuto molto!
Non l'ho trovato pesante né infarcito di chissà quali considerazioni sulla morte – che, secondo il mio modesto parere, rallentano solo la lettura – ma composto da semplici riflessioni. E la semplicità è la carta migliore: ti permette di arrivare al cuore del lettore senza perderti in arzigogolati giri di parole.
Lo so che è strano ma, fin dalle prime righe, ho sorriso. Certo, era un sorriso triste e malinconico ma non sono riuscita a trattenermi perché mi hai mostrato in maniera chiara e semplice – ripeterò questa parola fino alla nausea. Spero che tu non la prenda come una offesa perché non voglio sminuire il tuo stile, ma di questo parliamo dopo – il rapporto tra Rose e Molly. Leggere del nomignolo con cui chiamava sua nonna, dell'affetto che traspare dai suoi pensieri... sì, il sorriso mi è spuntato.
Altro aspetto che mi è piaciuto molto è la contrapposizione tra la solitudine emotiva – il dolore che prova è così forte, così bruciante che le scava dentro – e folla che la circonda – una folla che percepisce a malapena durante il funerale, spintonata tra le condoglianze di rito.
Del rapporto tra Rose e Scorpius, qui abbiamo appena un assaggio. Tuttavia è abbastanza per darci un'idea: una conoscenza superficiale dovuta probabilmente ad Albus. Ho trovato incredibilmente dolce il tentativo di conforto di Scorpius, quella stretta appena accennata.
Sicuramente il tema che hai scelto per questo capitolo – la paura che Rose sviluppa nei confronti della morte con tutte le conseguenze che ne derivano – è molto interessante. Ti sei cimentata in un lavoro non facile ma questo prologo è bastato per incuriosirmi e spingermi a continuare la lettura.
“Sua nonna sì che aveva affrontato il lutto, e se adesso fosse qui potrebbe insegnarglielo. Ma, pensandoci bene, se fosse qui non ce ne sarebbe nemmeno bisogno. “
Questa frase è sicuramente quella che mi ha colpita di più. Forse perché in queste poche parole mi sono rivista e mi ha ricordato la mia di nonna.
Per quanto riguarda lo stile: è semplice, d'effetto e scorre con una facilità impressionante. A me piace molto perché è in grado di mostrarti scene chiare e precise della vita di Rose.
Spero che queste mie considerazioni non ti abbiano annoiata.
A presto,
Blue

Recensore Master
06/07/20, ore 09:26
Cap. 3:

Ciao di nuovo! Cosa posso dirti? Credo tu stia procedendo davvero sempre meglio, apprezzo davvero tantissimo la delicatezza e allo stesso tempo la concretezza con cui parli del disturbo alimentare di Rose: sei stata davvero accurata nel rappresentare la dimensione psicologica, innanzitutto, e poi anche gli atteggiamenti materiali di chi lo vive. I pensieri - dallo "spezzeresti la scopa" - e le situazioni - dall'invidia delle compagne per il dimagrimento, al collegare l'idea di non mangiare al controllo su se stessa - sono perfettamente adatti. La scena finale, con Rose che si trova "costretta" a mangiare la cioccolata calda per non far vedere che succede, spinta dallo sguardo degli elfi e di Scorpius, e poi vomita, colpisce molto e anche questa è molto ben tratteggiata - emoziona perchè ben scritta.
Da parte di Scorpius, ho amato come hai mostrato il suo percepire qualcosa di diverso, ma il non riuscire a cogliere cosa. Nelle sue giornate, tra le lezioni e gli aiuti reciproci per le lezioni, lui cerca di capire ma anche di ritrovare forse quella normalità. Che diavolo gli sta succedendo? Weasley si sta comportando normalmente e lui cosa fa? Rende le cose strane. Questo non è per niente giusto. Questa frase rende benissimo l'atteggiamento esterno: un po' è quello di girare in punta di piedi comportandosi in modo diverso dal solito senza accorgersene. Ma quella normalità è ciò a cui Rose si aggrappa e anche questo è un aspetto che hai descritto bene.
Bellissimo il riferimento alle lettere scambiate con Astoria, e davvero doloroso il legame della cioccolata calda con il ricordo di Molly.
Davvero bravissima, spero continuerai presto la storia. Non sono fan della Nuova generazione, ma questa tua storia è davvero ricca di spunti.
Un bacio e spero a presto!

Recensore Master
06/07/20, ore 09:05
Cap. 2:

Ciao cara, mi ero prefissata di continuare la tua long ma purtroppo non sono riuscita a passare prima di adesso.
Anche questo capitolo mi è piaciuto molto! Sì, è decisamente chiaro adesso quale sia il problema di Rose e che il lutto sia, come dice lei stessa, una "scusa" utile a mascherare tutto. Sei stata bravissima a tratteggiare il malessere in punta di piedi, dandone una visione chiara e onesta sia dal di dentro (Rose che non capisce e crede di avere tutto sotto controllo) che dall'esterno (chi è più vicino come i genitori e Albus che appunto credono alla scusa del lutto, e chi è un po' più distante come Scorpius che però si ritrova a notare ancora una volta qualcosa di strano nel suo sguardo). Ti sei accostata benissimo al tema, marcandone l'idea di gradualità e anche non percezione immediata che la caratterizza, essendo una malattia davvero subdola.
La tua Rose è caratterizzata molto bene e mi piace questa tua idea del percepirla come un po' in carne come punto di partenza (qualcosa che non avevo ancora visto). Del rapporto con Scorpius è significativa l'idea di "arricchirsi reciprocamente" nonostante non sia chiaro neanche loro come classificare la dinamica che li lega.
La lettura procede davvero scorrevole: nuovamente riproponi delle immagini (come quella dell'incontro tra i Malfoy e i Potter in stazione) che sono vivide e precise, e permettono di immergersi nella scena.
Per rispondere alle tue domande: secondo me l'avvertimento non serve, lascerei un generico "tematiche delicate", mentre credo che la lunghezza dei capitoli sia giusta (nè troppo corti nè troppo lunghi), anche perché sono da un punto di vista contenutistico ricchi di spunti.
Passo a leggere il terzo capitolo, a presto!

Nuovo recensore
04/07/20, ore 18:26
Cap. 3:

Ciao,
ho scoperto questa fic un po'per caso e mi sta piacendo moltissimo!
Il primo capitolo mi ha portata alle lacrime, hai espresso molto bene come ci si sente dopo un lutto (o almeno come mi sono sentita io).
Trovo che stai gestendo molto bene e con il tatto e la calma giusta anche la malattia, il credere di avere tutto sotto controllo e il senso di colpa quando si sgarra.
Mi piace molto anche il modo di scrivere, rende la lettura molto scorrevole e piacevole!

Recensore Master
25/06/20, ore 23:09
Cap. 1:

Ciao cara! Eccomi qui a iniziare questa tua long!
Ho avuto già modo di dirti che la nuova generazione mi lascia un po' diffidente nel complesso, ma mi incuriosiscono molto Rose e Scorpius, specialmente nel loro rapporto di opposizione e reciprocità, dunque inizio a leggere con grande curiosità! Ancora una volta scopro la tua bravura nel rendere le loro emozioni e nel caratterizzarli - una caratterizzazione che non passa per rappresentazioni dirette ma che emerge nelle azioni e nelle percezioni. Ecco che di Rose ad esempio ci dici molto nel riportare a galla i suoi ricordi con la nonna (in dettagli come ciò che facevano insieme, ma anche la mostri attraverso gli occhi di Scorpius (la luce negli occhi che scompare e che lui spera di ritrovare) e ancora nel quotidiano (lei che cucina o che dice che vuole una scopa solo perchè sa Ron vuole sentirsi dire).
Il rapporto con Scorpius, poi, è rappresentato attraverso una scena invece che con un riepilogo: lo stato delle cose tra loro è chiaro al funerale di Molly - nelle parole scambiate, nello scambio di mano fugace.
Ho trovato interessante partire dalla morte di Molly e usare questo evento per presentare tutta la psicologia quasi a ritroso della tua Rose. Hai descritto indirettamente anche Nonna Molly in modo azzeccato e ho adorato l'immagine della Tana traballante che sembra instabile dopo la sua dipartita. Certamente questo lutto così importante per Rose offre anche un parallelismo (che tu hai esplicitato en passant per ora) con Scorpius che ha perso la madre.
Bel prologo e ben scritto, il tuo stile mi piace molto, specialmente per il modo in cui procede per "immagini" quasi. Davvero ho adorato il tuo "show, don't tell": hai raccontato molto senza dirlo e non è una cosa affatto facile. Resto curiosa di leggere di più, intanto la metto tra le seguite. Un bacio!
(Recensione modificata il 25/06/2020 - 11:10 pm)

Recensore Master
22/06/20, ore 18:41
Cap. 1:

Beh, allora, ben tornata. ^^ Le pause fanno bene, a volte: ci permettono di ricominciare, di concedere a noi stessi l'insicurezza che ci permette di migliorare. ... almeno per me è stato così. ^^''
Veniamo a noi: questo primo capitolo è scritto bene. Un po' didascalico, ma forse è il modo migliore per far percepire al lettore il malessere di Rose. Si sente insorgere in lei il malessere, l'incapacità di superare il lutto e di mantenere la propria presenza. In realtà ho trovato molta aderenza agli studi di de Martino sul lutto e le sue conseguenze ("Morte e pianto rituale"), quindi non posso che approvare questa introduzione della condizione di Rose.
Per quanto riguarda l'aspetto più tecnico, ci sono alcune piccole sviste che, dato il tuo invito a segnalarti eventuali errori, mi sono segnata.

"Rose Weasley non ha mai conosciuto la morte prima di allora." -> stai scrivendo al presente, quindi è "prima di ora/adesso", altrimenti avresti dovuto scrivere "non aveva mai conosciuto".

"Si, un infarto" -> il sì affermativo va accentato.

"Ti ammoniva con il dito puntato al viso sporco di fuliggine perché aveva appena finito di pulire" -> qui c'è un problema di collocamento dei termini nella frase: la nonna aveva appena finito di pulire, quindi è presumibile che il dito sporco di fuliggine sia suo, ma abbiamo un "viso sporco di fuliggine". Sempre che non ci sia un nesso diverso, che però non si evince dalla frase.

"come l’aveva iniziata a chiamare" -> così la frase risulta un po' troppo discorsiva. Meglio sarebbe "come aveva iniziato a chiamarla". Se fosse un parlato o un pensiero ci starebbe, ma non in questo caso.

"A Rose sembra di non essere più un corpo," -> forse intendevi "più di un corpo", inteso come guscio vuoto, ma serve quel "di". Altrimenti forse starebbe meglio "non avere più un corpo", ma concettualmente non credo andrebbe bene col seguito.

"tra la cerimonia, e le condoglianze." -> toglierei quella virgola.

"un tempo avrebbe gioito a quella vittoria, come se la sua vita dipendesse da quello." -> fosse dipesa.

"po‘ " -> l'apostrofo è al contrario. In due casi.

"Ron le da un bacio" -> manca l'accento sul "dà".

Riassumento, mi sembra un prologo interessante, anche se non troppo avvincente, ma dato l'argomento credo sia normale.
L'apatia di Rose si sente, il suo disinteresse per quello che le accade attorno anche. Direi che non è niente male. ^^

Recensore Junior
16/05/20, ore 22:20
Cap. 3:

Come promesso torno a recensire, e lo faccio con grande piacere. Nel precedente scambio di messaggi mi sono concentrata molto sull'aspetto più tecnico, ma qua vorrei dedicarmi al lato più emotivo. Stai trattando bene un argomento parecchio delicato, spesso sottovalutato e proprio per questo motivo credo che leggere una storia che ne discute con tanta sensibilità possa aiutare a comprendere meglio determinati meccanismi mentali. I toni sono stati ben equilibrari: sei passata da diversi scambi di battute a momenti molto intimi e complicati, in un crescendo di emozioni che hanno trovato il culmine nella scena finale, cruda e potente. Ci sono stati parecchi passaggi che mi hanno emozionato, tra cui, come già detto tra di noi, l'immagine di Rose che cerca di proseguire nel suo personale percorso ad ostacoli a passi scalzi, senza voler appesantire la vita già fin troppo complicata della sua famiglia. Ma appesantirla con cosa? Perché per Rose di problemi seri non ce ne sono. Crede di essere semplicemente triste, in lutto, e non concepisce che la sua guerra con il cibo è causata da un malessere ben più profondo. La sua convinzione di avere tutto sottocontrollo la sprona a far credere a tutto che vada tutto bene. I vari sotterfugi che trova per non mangiare - o meglio, per mangiare lo stretto necessario per restare in piedi - non sono sentiti come tali. Dall'altra parte invece troviamo Scorpius, più acuto e attento rispetto a tutti gli altri personaggi. È chiaro che abbia una cotta per Rose e, probabilmente, è proprio il motivo per cui percepisce per primo qualcosa che non va. Abituato com'è ad osservarla, a punzecchiarla e ricercare la sua attenzione, non può non capire che c'è qualcosa di strano, anche se non capisce cosa. Il dubbio credo durerà più poco, visto che il capitolo si è concluso con una Rose in fuga dopo lo spuntino di mezzanotte, il tutto sotto lo sguardo sbigottito di Scorpius, il quale sicuramente non si aspettava un simile cambio d'umore. Non vedo l'ora di scoprire se e come Scorpius capirà la reale situazione in cui versa Rose, ma, soprattutto, in che modo reagirà. Per il momento ti saluto! Un abbraccio, Giulia

Recensore Junior
13/05/20, ore 21:55
Cap. 2:

Cara VigilanzaCostante,
 
Mi sono imbattuta per caso in questa tua long e, ispirata dal prologo, ho deciso di dare un’occhiata.
Inizio rispondendo alla tua domanda a fine del secondo capitolo: sì, metti l’avvertimento. Fin dal primo episodio cominciano a delinearsi in modo nitido i sintomi del disturbo di cui soffre Rose, quindi mi sembra appropriato avvertire il lettore della presenza di tematiche forti.
Per quanto riguarda il contenuto, di solito non leggo con particolare interesse storie in cui non vi è una trama principale movimentata. Per mio gusto personale mi piacciono racconti in cui sono presenti misteri da risolvere o nemici da affrontare, ai quali poi si intrecciano diverse sottotrame tra cui anche quelle romantiche. Però l’argomento che hai deciso di affrontare mi ha incuriosito, soprattutto perché mi sono chiesta come, in un mondo come quello di Harry Potter, in cui di perdite e sofferenze ce ne sono state di ogni genere, si potesse inserire una tematica così delicata senza svilirla. Mentre leggevo, la domanda mi è sorta spontanea: perché, tra tutti i personaggi che hanno affrontato davvero di peggio, qualcuno dovrebbe stare così male? Ciò che mi ha spinto a leggere anche il secondo capitolo, oltre al tuo stile di scrittura, è stato che proprio tu hai dissipato di volta in volta questo dilemma:
 
“Sua nonna sì che aveva affrontato il lutto, e se adesso fosse qui potrebbe insegnarglielo. Ma, pensandoci bene, se fosse qui non ce ne sarebbe nemmeno bisogno.”
 
È chiaro che c’è chi ha affrontato di peggio. Molly ha sotterrato un figlio, Scorpius Malfoy ha perso la madre fin troppo presto, una compagna di scuola ha dovuto vedere il padre spegnersi lentamente sotto i propri occhi. Eppure è Rose, la cui nonna è morta per circostanze che potremmo cinicamente definire fin troppo banali per gli standard del mondo magico, a consumarsi a causa del dolore. Questo aspetto lo ritengo molto importante, in quanto rispecchia la realtà. Non tutti affrontiamo il lutto nello stesso modo, non importa in quali sembianze arrivi. Nella vita reale,  così come c’è chi è più forte e riesce perciò ad andare avanti, c’è anche chi è più fragile e per questo motivo non sa come uscire dalla spirale del dolore.
La Rose da te descritta rientra in quest’ultima categoria. Figlia di un mondo magico rinato, lontano dagli spettri della guerra e della paura, Rose Weasley sapeva dell’esistenza della morte, ma non credeva che l’avrebbe mai toccata con mano così presto. Era impreparata a questo tipo di dolore. Mi piace molto come hai descritto la presa di coscienza di ciò che stava vivendo, la lenta consapevolezza che da quel momento in poi nulla sarebbe stato più come prima. Sei stata molto nitida nel comunicare certe sensazioni, pur mantenendo una certa gentilezza nel mettere nero su bianco una scena impregnata dal lutto. Hai utilizzato bene la medesima delicatezza per descrivere il disagio, psicologico e fisico, che la ragazza si trova a vivere. In molte storie Rose viene descritta come testarda e maniaca del controllo, e in questo contesto sei riuscita a combinare bene questi tratti del suo carattere all’aspetto patologico della malattia. La morte di Molly Weasley ha destabilizzato Rose, la quale si rende conto che nella vita esistono cose che non possono essere previste o controllate:
 
“Ma adesso non capisce: solo il giorno prima della sua morte avevano pranzato insieme e le aveva chiesto fino allo sfinimento se avesse qualche spasimante. Allora funziona davvero così? Il secondo prima sorridi, cucini, vivi e quello dopo tutto diventa freddo e immobile?”
 
Accertato ciò, la piccola Weasley si concentra su l’unica cosa che può controllare: il suo corpo.
Chi ha sofferto di disturbi alimentari può riconoscere distintamente tutti i sintomi che affliggono Rose, e allora ho compreso cosa mi ha attratta della tua storia. È vero, non c’è un mistero da svelare o un mago oscuro da fermare, perché il vero mostro in questo caso è la malattia. E si tratta di un mostro molto pericoloso, perché, come ben chiarisci, si tratta di un nemico invisibile, di cui ci si accorge quando ormai ha messo le radici troppo in profondità.
Il cambio di prospettiva aiuta molto a sottolineare questo aspetto. Rose è formosa, non ha mai dato importanza ai vestiti e in più sta affrontando un lutto. Chi mai potrebbe immaginare che dietro a quella vispa parlantina e a quel carattere forte possa celarsi una ferita così profonda e disturbante?
 
“Si fa d’un tratto pensieroso, ma poi collega il dimagrimento al lutto. Rose sembra aver sofferto più di tutti in questi mesi, per quanto anche gli altri fossero distrutti dalla morte della nonna. Deve essere quello il motivo […]”
 
Mi piace molto il cambio di punto di vista, soprattutto quando aiuta a mostrare come il cambiamento psicologico e fisico della protagonista viene percepito da chi le sta attorno. Per Albus, in questo caso, è chiaro che c’è qualcosa che non torna, ma non è in grado di avvertire il campanello di allarme. Perché è solo un ragazzo, pensa ai pettegolezzi, ai suoi due migliori amici che si piacciono ma non lo ammettono, all’ultimo anno di scuola. Perché, semplicemente, anche lui ha subito la medesima perdita della cugina, ma erroneamente crede che, come lui e il resto della famiglia hanno superato il lutto, così farà anche Rose.
Il tragico errore di misurarsi sempre con il proprio metro.
Eppure, qualcuno che si accorge di qualcosa di anomalo c’è. Scorpius Malfoy.
Lui e Rose non sono amici, si conoscono solo perché Albus è l’anello di congiunzione tra i due. Ciò nonostante si cercano, si stuzzicano, perché è chiaro che si piacciono. Però il loro è un sentimento che si sta evolvendo proprio nel momento in cui colpisce la tragedia. Diventa quindi chiaro come mai è proprio Scorpius a notare per primo i comportamenti malsani di Rose, sebbene si senta in difficoltà, dal momento che essendo il loro un rapporto non definito non sa ancora come comportarsi a riguardo:
 
“Ma Rose, Rose ha qualcosa negli occhi che lo sconvolge e gli fa venire voglia di prenderla e portarla lontana da quel cumulo di persone che continuano ad abbracciarla e piangerle addosso.
Non è il momento, lasciatela stare
Ma non può fare niente per lei, non ne ha il diritto, neanche lontanamente. La lascia in quel vespaio e si allontana. Sperando di rivedere, tra un paio di mesi, di nuovo quegli occhi vispi ammonirlo divertiti.”
 
A livello di contenuto sei riuscita a catturare la mia attenzione, hai affrontato bene le difficili tematiche che ha deciso di inserire ed hai curato bene la caratterizzazione dei personaggi. Anche quelli secondari, come ad esempio James Potter, sono ben descritti nonostante tu abbia dedicato loro poche parole:
 
“Non è molto bravo con queste cose, James è più spontaneo, immediato, spiritoso. Lui è più chiuso, più silenzioso, sicuramente più ironico e meno, molto meno, arrogante.”
 
James non ci viene ancora presentato, però, grazie a questo breve scorcio, capiamo bene com’è. Hai fatto un buon lavoro, perché ci hai mostrato pian piano diversi personaggi, ma sei riuscita a dare ad ognuno il giusto spazio lasciando quelli che per il momento sono meno influenti alla trama sullo sfondo.
 
Dal punto di vista della scrittura, mi piace il tuo stile. È pulito, non ci sono errori grammaticali, l’uso della punteggiatura è corretto e la lettura per lo più è scorrevole. Ci sono comunque dei punti che potrebbero essere resi in modo migliore. Ad esempio:
 
“Tutti e tre si lasciano cullare per l’ultima volta dai Thestral, Scorpius è l’unico a vederli, nel loro ultimo viaggio verso il castello. Rimangono così in silenzio, per non rischiare più di intaccare quel momento.”
 
Il fatto che solo Scorpius riesca a vedere i Thestral è interessante, però questa informazione messa lì nel mezzo della proposizione non ha senso, oltre a non dare modo di accennare qualcosa di più a riguardo. Avresti potuto scrivere: “Tutti e tre si lasciano cullare per l’ultima volta dai Thestral nel loro ultimo viaggio verso il castello.” E dopo il punto spiegare che Malfoy è l’unico a vederli, per poi aggiungere qualche riga sulla morte di Astoria e come questo ha influenzato il ragazzo. Questo espediente ti avrebbe permesso di approfondire un aspetto caratteriale molto importante, conferendo spessore a questa informazione che, invece, inserita in questo modo, rimane fine a se stessa.
È come se avessi affrontato la questione in modo troppo sbrigativo ed è un difetto che ho notato anche in un altro paio di punti. Hai un modo di scrivere molto lineare, è piacevole leggerti, quindi non avere paura di appesantire il testo aggiungendo più elementi quando invece sono necessari.
Un altro elemento che non mi piace sono le date. Credo che il più delle volte non aggiungano nulla alla storia. Diventano funzionali quando devono indicare un avvenimento specifico oppure un salto temporale (come ad esempio l’anniversario della battaglia di Hogwarts, oppure come quando nella saga principale la Rowling ha volto mostrarci i protagonisti 19 anni dopo); ma se mi descrivi l’incontro dei ragazzi al King’s Cross (a proposito, credo ci sia un errore di battitura nel testo, hai scritto King invece che King’s) dopo le vacanze estive non serve a nulla leggere “1 settembre 2023”, perché non è rilevante dal momento che l’elemento temporale ci viene fornito dalla loro partenza verso la scuola. Lo stesso vale quando specifichi che è il 5 settembre: al lettore basta leggereSono passati solo pochi giorni e […]” per orientarsi, non ha bisogno di leggere la data come se si trattasse di un diario.
 
Per quanto riguarda la lunghezza dei capitoli, a mio parere potrebbero essere più lunghi. Come ho già scritto poc’anzi, è bello leggerti, quindi se ogni episodio fosse un po’ più lungo credo che i lettori lo apprezzerebbero.
 
In conclusione, ci sono alcune cose che secondo me possono essere migliorate, però la storia è interessante e scrivi bene. Per questi motivi penso proprio che la inserirò tra le seguite, sei riuscita ad incuriosirmi abbastanza da voler vedere come svilupperai i prossimi avvenimenti.
 
Spero di non essere stata troppo rude nell’esporti alcune mie considerazioni, per me il tuo lavoro vale e mi auguro che un punto di vista esterno possa aiutarti e spronarti nel migliore dei modi.
 
In attesa del tuo prossimo aggiornamento, ti saluto e ti auguro buon lavora per la stesura del prossimo capitolo.
 
Giulia.

Recensore Veterano
01/05/20, ore 14:50
Cap. 1:

Ciao
Mi piace un sacco questa storia.
È originale, ben scritta e la nuova generazione è molto interessante sotto diversi punti di vista💜