Ciao donzella!
Eccomi qui a recensire questo secondo capitolo di questa favolosa storia marcata DC!
Partiamo con il dire che il collage grafico che hai fatto ed usato per questo tuo secondo capitolo è fantastico!
Partiamo con la bellissima grafica che hai abbinato a questo capitolo, questo semplicissimo collage che adoro, è fatto benissimo <3
Questo primo paragrafo in cui ci descrivi la pazzia di Harley è bellissimo, descritto con le parole giuste, con dei toni leggeri che fanno sembrare questa follia qualcosa di semplicemente perfetto.
Harley che dà di matto è una scena bella, così da lei e così giusta da portarmi quasi a dire che, il paziente che l’ha provocata, meritava una morte lenta e dolorosa perché è giusto così ahahha
La scena della stanza in cui la protagonista si immagina e studia i modi più atroci per farsi vendetta e per schiacciare l’uomo che tanto l’ha distrutta è bellissima, l’hai descritta in maniera magistrale, semplice e con un forte impatto. Anche i movimenti aiutano a costruire questo quadro magnifico che è la mente di una donna spezzata ma che non vuole mollare per niente al mondo!
La nostalgia di Harley è toccante, una sorta di lampo di sanità mentale di fronte al suo vecchio studio è semplicemente perfetto, umano oserei dire, soprattutto visto che lei ha buttato via tutto per colpa di uno che poi si è rivelato un meschino torturatore che l’ha usata fino alla fine.
Okay, forse sono entrata in empatia con lei xD
La scena della seduta è così simile a quella che ha avuto lei con Joker, il suo sporgersi verso il terapista, sorridendogli in maniera ambigua è come se lei avesse voluto emulare in parte la scena per sottolineare quanto lui potesse cedere alle sue lusinghe e quanto lei non volesse una replica della cosa, meraviglioso!
Il fatto che lei, nonostante la sua nuova condizione di vita, continui ad esercitare aiutando chi ha bisogno è fantastico, è strategico perché come ci scrivi tu, lei da questa cosa ci guadagna sempre qualcosa come informazioni o favori, diciamo che unisce l'utile a qualcosa di più effimero come la soddisfazione mentale di essere ancora una delle migliori.
Batman va a trovare Harley e, non so se l’hai capito ma….
adoro le tue descrizioni, così se no si era capito! Riesco ad immaginare ogni scena come se stessi guardando una scena di Suicide Squad o altri film della dc che non conosco (okay, ammetto che ho guardato acquaman perché, beh, Momoa non si può non guardare xD).
Quindi complimenti!
Ho apprezzato in maniera particolare la leggera empatia che Bruce ha nei confronti della donna quando scopre che tra lei e il Joker è finita, quasi che ne sia sollevato ed è bello poterci leggere tra le righe, brava!
Una donna che era stanca di nascondere i lividi con il trucco, una donna stanca di un amore malato e senza sbocchi, sei riuscita a far passare l’immagine di una donna che ha saputo superare tutto. Ed è un tema così attuale e così ricorrente in questo mondo che, non a questi livelli estremi, ma tutte le donne dovrebbero essere un po’ Harley, prendere il coraggio a due mani e ribellarsi.
Complimenti perché è stato un capitolo ricco di scene e di pensieri, c’è una ricca introspezione che ho adorato ed infine c’è un breve colpo di scena: lei è libera!
Ovviamente penso che sia grazie a Batman ma sono curiosa di sapere!!
Come sempre è un testo molto scorrevole e molto piacevole da leggere, privo di errori e l’ho adorato quindi non vedo l’ora di poter leggere il continuo, ciao ciao!
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