Recensioni per
Perduti
di Rosmary

Questa storia ha ottenuto 52 recensioni.
Positive : 52
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/07/21, ore 14:58

Vorrei cominciare dicendo che anche per me cercare i tuoi James e Rose è diventato un moto naturale e istintivo. <3

Con tutte le volte che l’ho riletta ho capito perché me l’hai linkata, ho colto così tanto di quel linguaggio che usi solo per loro che mi esplode il cuore. Mi ricordano tantissimo i James e Rose di Pezzi in decadenza e Verso lui, lei, loro. Non li collego a Paradiso, anche le descrizioni di loro stessi, lui con quegli occhi capaci di annerirsi, lei le iridi azzurre ricacciate nel niente, mi ricorda la Rose spenta che si sveglia con Scorpius.

E quanto è bello – quanto??? – questo James che la raggiunge e la abbraccia. Non la bacia, lo bacia lei. Lui la chiude in un abbraccio eppure c’è in quel gesto così tanta passione da far girare la testa. L’immagine di Parigi che fa da sfondo a tutto questo, città dell’amore per eccellenza, accostata all’Inferno perché in qualche modo una parte di Rose si sentirà sempre sporca per quello che sente nei suoi confronti.

E infine il pezzo finale che è proprio la descrizione di quel circolo vizioso tutto loro, fuggire riprendersi, essere disposti a tutto per ritrovarsi e restare.
C’è anche una piccola apparizione della Rose di Paradiso (è sempre lei, lo so, ma le dinamiche la fanno sembrare un po’ diversa!) nella frase “trovava terrificante convivere con la certezza di essere disposta a tutto, mentire morire uccidere, per lui, perché non esisteva confine alcuno tra sé e l’altro – come se propria vita e James avessero natura equivalente.”
Questi sono quei pensieri così profondi contro i quali non c’è gara, concedimi la banalità, non intendo con un terzo intendo proprio con ogni eventualità della vita.
Nascondono qualcosa di così profondo da non poter essere smontato da niente e nessuno, ed è quello che mi ha fatto innamorare di questa coppia. Il fatto che siano inevitabili. Assopiti, confusi, incerti ma così meravigliosamente travolgenti. E io li amo, e sono tutta loro. Un istante e tutta la vita, per citarti l’ennesima volta.

Grazie per queste meraviglie che scrivi, grazie di cuore per tutta questa emozione che ogni tuo scritto mi lascia addosso!
Un altro abbraccio!
gabry
(Recensione modificata il 29/07/2021 - 02:59 pm)

Recensore Master
22/09/20, ore 12:20

Recensione premio per "Il contest delle prime volte" 3/3

Eccomi finalmente qui, Rosmary, nuovamente da loro.
Perché non potevo che scegliere i tuoi James e Rose per la mia ultima recensione premio, non quando tu scrivendo di loro sei così in grado di emozionarmi ogni volta come la prima — eppure di più, nonostante non sembri possibile.
Credo che il prompt che hai scelto, in particolare, si adatti a loro e al loro amore in maniera particolarmente perfetta; perché loro sono nati per cercarsi e per trovarsi sempre e comunque e lo fanno in maniera naturale, a tratti inspiegabile, seguendo l’istinto chi saprà sempre guidarli all’altro.
Parigi poi, non può che essere l’habitat naturale per loro due e per la loro storia d’amore, perché rimane comunque la più romantica città del mondo, ma Rose non riesce nemmeno ad amarla perché è troppo presa dall’entità del sentimento che la lega a James. Il confronto che hai creato con l’altra vita di Rose, quella che avrebbe potuto vivere rifiutandosi di amare James, è struggente e riesce a mettere in risalto sia la bellezza della capitale francese che la forza dirompente del legame tra Rose e James. Perché può provare a fuggire, lei, ma sa bene che James la troverà sempre, ovunque proverà a nascondersi, proprio come è stata Rose a trovare lui quando è stato James a scappare.
Il finale è meraviglioso, lascia uno spiraglio di happy ending che temo sempre non possano raggiungere, ma che qui invece pare essere alla loro portata. Certo, ovviamente non sarà qualcosa di semplice, ma loro lotteranno contro i demoni che cercano di tenerli separati — che hanno più che altro creato loro stessi — e ne usciranno vincitori, e più uniti che mai.
Il titolo è poetico ed evocativo: amo queste tue scelte sempre forti e ben definite, in esso ho colto sia l’ispirazione a quella splendida ballata che hai citato, che il ricollegarsi al Destino tessuto dalle Moire, cui hai accennato così bene nella flash.
Come sempre il tuo stile mi cattura sin dalla prima battuta, mi riesce a far vivere le emozioni dei protagonisti e a soffrire con loro; la scelta di inserire i richiami alla mitologia greca poi è stata un’aggiunta che ben si sposa con il Destino, anzi in questo caso direi più il Fato, che lega loro due — vista l’importanza che gli antichi riconoscevano a questa entità, tessuta dalle Moire come Rose ricorda. Credo che renda al meglio l’inevitabilità e l’ineluttabilità del loro legame, l’impossibilità di sfuggire a esso — malgrado tutto e tutti, nonostante le opinioni altrui, che non devono essere considerate. Perché Rose ama James, lo ama troppo, e non serve scappare da lui, non servirà mai.
Perdonami, al solito, per una recensione probabilmente priva di ogni filo logico, ti ho già detto che la colpa, anzi, il merito è solo tuo, e di questi due ragazzi.
Un abbraccio e alla prossima,
Francy

Recensore Master
21/05/20, ore 22:09

Cara Rosmary,
ti avevo avvisata che sarei tornata ed eccomi qui, a recuperare un po’ di cosine prima di fiondarmi nella long **. Questa Parigi decadente è bellissima e fa da sfondo quasi tangibile a una passione incontrollabile la cui nascita viene imputata alle parche/moire. Sono loro le responsabili di un amore corrosivo e intenso, in cui Rose e James sono due calamite destinate a unirsi. Se lei scappa, lui la raggiunge e viceversa, per tornare in questa casa che potrebbe essere la Tana, Grimmauld Place o qualsiasi altro luogo, dato che casa è dove sono i nostri affetti.

A spaventare Rose, in balia di James, ma attiva (è lei che bacia, dopo essere fuggita altrove) è non tanto il sentimento in sé, che viene ammesso con trasporto a significare che la sua accettazione è totale e cosa nota per entrambi, ma le sue conseguenze dannose. Per James lei è disposta a fare ogni cosa, anche non lecita, sia per salvarlo e proteggerlo che per aiutarlo. E questa necessità di essergli accanto fisicamente e moralmente, anche agendo, è incontrollabile, stabilita dal destino e capace di rendere, come in questo caso, ogni fuga semplicemente inutile. Nella scorsa recensione non ho dato il giusto peso al titolo non menzionandolo, pur avendoci fatto caso, ma anche qui ne avrei di cose da dire. “Tessevano rovi e rose” è una frase incredibilmente bella, anzitutto, e poi i rovi non esistono senza le rose e viceversa. Inoltre se Rose è la rosa James è la spina e per James Rose è una spina con le rose. Il tessevano suggerisce un’altra interpretazione ancora: la costruzione di qualcosa (un roseto) bellissimo, ma doloroso e intricato (il loro amore in cui Rose ama senza ritegno, tanto da non avere istinto di conservazione se dall’altra parte c’è James). Un insieme di testi e sottotesti con una passione che li rende perduti, come Paolo e Francesca persi nella passione che se li allontana poi li riunisce, avvinti, per rimanere in tema. <3 Come sempre un lavoro splendido, mia cara.
A presto,
Shilyss

Recensore Veterano
14/05/20, ore 21:55

Eccomi qui, finalmente in possesso di nuovo del mio pc per commentare senza perdere ulteriori diottrie.
Che dirti?! James e Rose sono diventati - soprattutto per merito tuo - la mia ship della Nuova Generazione e ormai, povera me destinata alla sofferenza, non riesco a vederli separati. Ormai non riesco più a non pensare a loro con il tuo "motto": un istante e tutta la vita.
In questa flash, ci sono un po' i James e Rose tanto amati in Pezzi in decadenza, della quale quasi idealmente potrebbe costituire un prosieguo, un po' quelli della long (che spero finisca così), un po' ci sono sfumature inedite. Di queste la migliore è Rose che finalmente rincorre James e non il contrario, come siamo un po' abituati a vederli.
 E dai miei ricordi del mio amatissimo liceo classico, il riferimento alle Moire per questi due protagonisti e per questa ineluttabilità del loro ritrovarsi sempre mi sembra perfetto e calzante così come la scenografia di quello che sembra essere un piccolo cortometraggio, Parigi.
Rose che lo sente arrivare per il magnetismo nell'aria, il loro classico bacio senza grazia, l'impossibilità di scappare, casa loro, il timore legato a quello che lei sarebbe disposta a fare per lui (e qui, più che la Rose di Pezzi in decadenza c'è quella di Paradiso perduto) sono tutte immagini perfettamente incasellate e descritte.
Con me Rose e James vincono sempre facile però devo dire che tu con loro ti superi!
A presto, 
un abbraccio
Fede

Recensore Master
08/05/20, ore 11:16

Oh, santo cielo.
Questa flash... non lo so, la sto rileggendo per la terza volta, ma faccio davvero fatica ad emergerne, perché mi ha scombussolata tutta. È bellissima, e mi ha colpito così tanto proprio a livello emotivo, "di pancia", che non sono nemmeno sicura di riuscire a spiegarmi per bene, ora. O meglio, so che cosa mi ha colpito, quanto c'è di bello qui, ma non so se riuscirò a dirtelo.

Ora, non so se ci ho letto molto più di quanto avrei dovuto, ma in questa storia non ho potuto fare a meno di continuare a sovrapporre mentalmente Paradiso perduto a questi James e Rose che sono cresciuti, si sono diplomati e si sono ritrovati a viverr questa passione struggente e terribile, piena di dolore e fughe e decadenza, sì, direi che hai trovato proprio il termine giusto per loro.
Mi è piaciuto tanto, davvero tanto tutto questo tessuto di richiami alla mitologia classica, con questi Campi Elisi che da Parigi portano subito a una dimensione diversa, assai più tragica, tragica come può esserlo solo per quei personaggi che hanno il loro destino già tracciato.
Mi è piaciuto davvero tanto viaggiare su questi due distinti piani dell'esistenza, che forse ho visto solo io, o forse no, però davvero non ho potuto fare altro che leggere ogni dettaglio alla luce di Paradiso Perduto. Non perché questa storia ne sia in un certo senso un proseguimento, ma quasi questa fosse una parentesi, un sogno, un dirsi che, in qualsiasi universo, in qualsiasi piano dell'esistenza, tra Rose e James questa passione irresistibile e così sporca di tragedia ci sarà sempre.
Non lo so, quegli occhi blu che si sporcano inevitabilmente di nero, e Rose che sceglie di annegarci, di precipitarci dentro, incurante dell'Averno in cui si sta immergendo. E non lo so, quel perdersi, James che la implora di restare con lui, quell'amore che sembra quasi un peccato che li fa insesorabilmente precipitare, e i rovi che hanno il sapore di un labirinto...
Lo so che hai scritto (anche) di molto altro, e mi rendo ben conto di aver dato una lettrua del tutto arbitraria e forse irrazionale di questa storia, e per questo ti chiedo scusa.
Però mi sei piaciuta tanto, tantissimo, così tanto che mi viene quasi da piangere (e non è un modo di dire).
Grazie davvero per averci dato la possibilità di immergerci in questa storia, e scusa ancora per la follia di questa recensione.
Un abbraccio!

Recensore Master
08/05/20, ore 02:52

Ciao, Rosmary!
 
Dato che questa raccolta, come hai detto nelle note al primo capitolo, è una fanfiction sulla fanfiction, mi sembra ovvio che se la prima flashfic era su una coppia crack, questa riguarda una fanon: sappiamo benissimo quale sia quella canon… Una volta chiarito questo punto fondamentale (!), ci si può dedicare a Rose e Alb – ehm, James (perdonami, ma il crossover non poteva mancare, anche a costo di sentirlo ringhiare XD!).

D’accordo, ora torno seria e mi concentro sulla recensione!
Rose e James sono quelli della long – e allo stesso tempo non lo sono, perché qui manca un grandissimo ostacolo al loro amore, che quindi, nei limiti del possibile di questa relazione così complessa, trova soluzione più facilmente –, con questa atmosfera di decadenza e proibito a perseguitarli sempre, ed è stato quindi interessante poterli osservare in un diverso contesto, per capire ancora meglio le dinamiche tra loro.
Soprattutto mi è piaciuto vedere la reazione di Rose al legame per James qui: se nella long a prevalere è il suo aspetto egoistico, qui indubbiamente prevale la codardia – sentimento che in ogni caso mi pare di rintracciare anche là, con da una parte la paura di ciò che comporterebbe lasciarsi andare con James, dall’altra quella di poter perdere l’altro (probabilmente mi sbaglio, ma a volte credo che sappia nel profondo – per quanto ne chieda conferma –  che James ci sarà sempre, lo dia per scontato a prescindere da qualsiasi cosa farà; ad ogni modo lo sa James, e sicuramente lo sa il James di questa flash!) (credo di non aver mai fatto tanti incisi, spero si capisca qualcosa). È significativo, a questo proposito, il momento in cui lui afferma che non può avere paura di lui (se non ricordo male la incita a non aver paura anche nella long, ma potrei sbagliarmi: non sono le loro parti che ho riletto a oltranza!) e la risposta che riceve è che Rose teme quel che potrebbe fare per lui. Di nuovo la situazione è diversa, ma quel mentire morire uccidere è un richiamo fortissimo alla long (e si adatta benissimo anche a qualcun altro) e solo l’ennesimo tassello di questo amore complicato, indomabile, quasi dannato.
E, sì, di nuovo leggo di questa coppia e non riesco a negare la potenza e profondità di quel legame che intercorre tra loro. È ineluttabile, non possono sfuggirvi, come se fosse già tessuto nel loro destino. Ecco, credo che tu abbia sfruttato in modo magistrale i riferimenti alla mitologia, che si adattano benissimo al contesto che hai creato (ah, non so se sia voluto, probabilmente sì, ma mi ha fatto impazzire che la scena si apra sui Campi Elisi – un po’ la “versione” greca e romana del Paradiso – e che tu scelga questa ambientazione per narrare un amore tra perduti!), e soprattutto ho amato l’immagine della Senna che sfocia nell’Averno durante il bacio tra Rose e James. Bellissime, davvero, se volevi conquistarmi anche con una storia incentrata su di loro ci sei riuscita!
E interessante è anche la scelta di ambientare questa storia d’amore tormentata proprio a Parigi, la città degli innamorati per eccellenza, che generalmente si collega a fughe romantiche e atmosfere ben diverse da quella che avvolge i due perduti.
Nota a parte per l’accenno a questo loro appartamento: inutile dire che l’ennesimo collegamento alla long sia stato apprezzato (perché in quell’appartamento ci sta anche qualcun altro, anche se James vorrebbe relegarlo al divano-letto…).
Ormai sai più che bene quanto ami il tuo stile, e non posso che amarlo ancora di più nelle flash, dove ti ritagli lo spazio per giocare tanto con questo parametro offrendo sempre testi che, stilisticamente, sono efficacissimi e pregnanti. I giochi di parallelismi (anche e soprattutto pensando alla flash precedente), le strutture che si richiamano e bilanciano tra loro… insomma, nulla è mai lasciato al caso, e il risultato è sempre sorprendente. Per non parlare delle due frasi che aprono e chiudono la flash e racchiudono tutto il mondo esplorato dal testo che racchiudono.

Insomma, ho davvero apprezzato questo salto nel fanon, anche se credo che tornerò nel mio amatissimo canon (a questo proposito non vedo l’ora che arrivi il momento di quella flash!). In ogni caso chiedo perdono a James per aver citato, seppur non per nome, Lor (ehm XD): il punto è che ovunque veda Rose e James, legati anche labilmente a “Paradiso perduto”, parto subito alla ricerca di qualche cenno, traccia, sorriso sghembo – è più forte di me! Probabilmente ci sarebbe ancora altro da dire, di sicuro rinnovarti i doverosi complimenti che tu e la tua scrittura meritate sempre.

Un abbraccio e a presto,
Maqry

Nuovo recensore
07/05/20, ore 23:52

Penso che le due parole che hai usato per descrivere nelle tue note il rapporto di James e Rose non potevano essere più azzeccate, perduti e decadenti... Hanno il loro fascino proprio per questo, per non parlare poi del titolo: Tessevano rovi e rose, anche questo li rispecchia perfettamente.

Il modo in cui non riescono a stare lontani l' uno dall' altro fa capire quanto il loro sentimento sia forte, nella prima parte della storia potrebbero apparire quasi morbosi, ma la seconda parte quando Rose dice "Ti amo, ti amo troppo" e poi "Ho paura di quello che farei per te." si capisce che il loro è un sentimento vero e poi quando la storia si conclude con "Per tutta la vita" behdirei che non c' è bisogno di dire nient' altro.
Io proprio non me li riesco immaginare qui, ma anche in Paradiso Perduto lontani l' uno dall' altro, magari per un breve periodo si, ma prima o poi i loro sentimenti torneranno, sempre.

Recensore Veterano
07/05/20, ore 11:37

Ciao, Rosmary!
Mi è piaciuta moltissimo anche questa flash. Ho qui rivisto i James e Rose di "Pezzi in decadenza", storia bellissima che ho amato ma devo ancora recensire, purtroppo!
Il richiamo alle Moire, e al concetto di fato in generale, è davvero calzante. Dà l'idea di un amore dal quale non si può scappare, un amore ineluttabile e talmente forte e sbagliato da avere il sapore di una condanna irrinunciabile.
Proprio bella l'idea di questa Rose codarda, che fugge da James, ma viene puntualmente rincorsa e ritrovata. Anche nella mia idea di questa coppia è lei quella più codarda, con più difficoltà a vivere quell'amore.
Mi è piaciuto, però, il fatto che qui anche James sia fuggito, per poi essere rincorso, cercato, infine ritrovato da Rose; come a dire che non è solo lei a scappare e a essere rincorsa, anzi, anche lei è disposta a (e non può fare a meno di) correre verso di lui quando se ne va.
In più, si darebbe per scontato il fatto che Rose scappi da lui perché sono cugini, perché il loro è un amore sbagliato... però, poi, si capisce che la sua vera paura riguarda ciò che sarebbe disposta a fare per lui. Una paura così tangibile... hai descritto un amore così forte, così irruento, così totalizzante che la porterebbe addirittura a "mentire morire uccidere" per lui.

Le fughe di James e Rose, l'uno dall'altra, non sono tanto un tentativo di scappare realmente da quell'amore... non so se mi spiego, è come se scappassero solo per essere ritrovati! Non è veramente una fuga quella di Rose, perché lo dice lei stessa, non può ribellarsi, anche fuggendo continuerà a cercarlo.

Mamma mia, quanto amo questi due! L'atmosfera di decadenza è imprescindibile, è vero, però c'è tantissimo amore... un amore che è più forte della decadenza, perché nonostante tutto quella paura che li opprime, l'amore vince sempre, resteranno sempre insieme, si rincorreranno e ritroveranno in eterno.
Questa flash descrive un amore travolgente, dal sapore tragico, perduto, decadente - ma, allo stesso tempo, un amore che lotta contro la tragedia cui è destinato! Secondo me il fatto che si ritrovino e si abbandonino l'uno all'altra non è una sconfitta, ma una vittoria, un mettersi in gioco, perché sono l'uno la vita dell'altra e resteranno insieme a discapito di tutto.

Ti rinnovo i complimenti sullo stile: ho paura di risultare ripetitiva, ma ti confermo che senza la tua scrittura graffiante, i tuoi frammenti carichi di poesia, la storia non sarebbe la stessa!

Perdonami per la valanga di parole con cui ti ho investita, è che questi due insieme mi fanno davvero impazzire, non posso fare a meno di adorare letteralmente il loro amore, un amore di cui percepisco, ogni volta, l'irruenza e la naturalità (naturalità nel senso che non può fare a meno di essere così, non possono non amarsi, nonostante tutto!).

Mentre scrivevo la recensione, giuro, continuavo a pensare a "Pezzi in decadenza". Sbaglio o c'è una forte connessione tra queste due storie?

Ti mando un abbraccio, Rosmary, grazie di aver dato vita questo gioiellino!
Giulia

P.S. Spero si capisca quello che volevo dire e le mie parole non sembrino un flusso di coscienza senza senso! :)

Nuovo recensore
06/05/20, ore 10:34

Ciao, come sempre le tue storie sono una bellissima sorpresa!
Aspettavo con ansia l'aggiornamento di Paradiso Perduto ma ecco che anche questa raccolta riesce a conquistarmi.
Rose e James li adoro da sempre, ma questo legame che hai creato tra di loro è veramente unico!
Infine come sempre complimenti per l'ottima scrittura...non vedo l'ora di leggere le prossime :-)