Ciao, Rosmary!
L’ho già detto che con questa raccolta hai avuto un’idea meravigliosa? Beh, se non l’ho fatto te lo dico ora: è stupenda, un piccolo regalo – più di uno, a dire il vero! – e ogni volta che noto l’aggiornamento mi sento una piccola bambina a Natale (appunto!) intenta a scartare un dono (*aggiungi una manciata generosa di cuoricini, ché a sentir parlare di regali ora diventa doverosa*). È una raccolta che spazia tra gli stili e le atmosfere, regalando (nuova parola-ritornello della recensione) una diversa gamma di angolazioni da cui osservare cosa sia l’amore per i tuoi personaggi.
Vabbeh, ormai lo sai che se penso all’amore in Paradiso perduto io penso a loro (<3), ormai basta il pronome per individuarli! E posso, un po’ tanto frivolamente, gongolare per averti involontariamente dato lo spunto per scrivere proprio su questa coppia (anche perché sarebbe stato divertente se si fosse trattato di altri XD… ma vedi, James, che penso anche a te nella recensione di Lor?)?
Questa recensione sta leggermente degenerando e siamo solo all’inizio, ma credo partirai comunque prevenuta non appena vista la notifica: si sta parlando di Lorcan e Rose – adorabili bambini, per giunta –, e di una mia recensione per te. Spero tanto che non ti dispiaccia se mi prendo la confidenza di un fangirlamento in tua compagnia su loro due (mi rendo conto di farlo spesso, tu fermami quando inizio a diventare noiosa), ma ormai tu sai e io so dell’amore per loro e quindi niente, ti allungo una tazza di camomilla data l’ora e diamo inizio alle danze!
Lorcan che va alla Tana e la prima cosa che fa, prima ancora di cercare Potter primo (che, miracolo!, per una volta non ha interrotto nulla – come hai fatto a distrarlo così a lungo?), è cercare lei, la sua Rose, credo sia una delle scene più belle di loro due, pur nella sua semplicità: avevano appena undici anni uno, quasi undici l’altra, eppure c’era già un legame oltre la semplice amicizia – che magari non era nulla di definito, essendo così piccoli, ma c’erano già tutti i presupposti di quel che ci sarà un domani tra loro. Tra l’altro, l’immagine di Lorcan che entra alla Tana e si trova sommerso da saluti, baci (odiosi – ma si può non adorarlo?), convenevoli e simili, che vuole fuggire al più presto per raggiungerla, mi ha ricordato la raccolta di drabble su di loro in “Caos”: tutti questi parallelismi sono bellissimi, come se il tempo potesse passare, la situazione evolvere (ché mica si lascia sbaciucchiare, nemmeno controvoglia, quel Lorcan!), ma quello che c’è tra di loro è sempre lì – sono sempre loro (ecco, ora mi senti piangere?).
Oh, e ovviamente adoro tantissimo come Rose sappia benissimo distinguere Lys e Lorcan, e si diverta a fingere di non saperlo per indispettire Lor: ma esiste qualcosa di più tenero di un piccolo Lor che ci rimane male all’idea che lei non lo sappia riconoscere? Forse sì, lui che le schiocca un bacio sulla guancia e lei che poi ricambia (bene, sono qui a fangirlare su due bambini e un bacio sulla guancia: io ti avviso, non so come ne uscirò dalla “loro loro” flash).
Ma veniamo al regalo di Lorcan. A parte che già solo il fatto che lui le porti il regalo in anticipo perché a gennaio non potranno vedersi è una cosa tenerissima, ma l’idea in sé è stupenda e così loro (un domani le regalerà una giacca, di Corvonero, per rimediare all’errore del Cappello Parlante di non mandarla in Casa con lui), che ne leggevo con gli occhi a cuoricino, letteralmente. Ma anche Rose, però, perché non si è applicata a sufficienza l’anno successivo? Uff, sento che c’è lo zampino di James, qui… (scherzo, ovviamente, non riuscirei a immaginarmela a Corvonero, ora come ora, Grifondoro la rispecchia molto bene).
Ah, e poi adoro come in tutta questa scenetta ci sarebbe anche il povero Lys di cui non si curano troppo, anzi!, a momenti Rose manco lo vede tutta presa da Lorcan (e come possiamo darle torto? Undici o diciassette anni che siano, Lorcan ha sempre la capacità di attirare le nostre attenzioni, possiamo solo fare compagnia a Rose e perderci nei suoi sorrisi).
Questa è una di quelle storie che scaldano il cuore (e un po’ lo fanno scricchiolare per quello che sta accadendo nella long…), regalano un’infinità di sorrisi e fanno tanto, tanto bene. E io ti chiedo infinitamente perdono per questa recensione che non è una recensione, è uno sclero nemmeno troppo ordinato, pieno zeppo di frivolezze, unicorni, cuori e deliri poco seri. Però ti ringrazio tantissimo per aver scritto questo missing moments, per averlo condiviso, per avermi fatto sognare in compagnia di questi due e avermi fatto innamorare ancora di più di loro (e sopportata pazientemente fino a qui).
Complimenti, davvero, è una storiella bellissima!
Un grande abbraccio (a te, Rose e Lorcan, ovviamente) e a presto,
Maqry |