Buongiorno di nuovo! Sono veramente senza parole... Quanto ho pianto con questa os! Dico davvero non ho parole è qualcosa di semplicemente unico!

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Ciao cara :D

torno dalle tue parti perchè mi ero segnata anche questa bellissima storia <3
la morte di Anakin è un momento che adoro e che trovo super toccante: quel suo dialogo col figlio lo so a memoria, è uno di quelli che mi piace ripetere nella mia testa quando sono agitata e ho bisogno di pensare alle cose che amo. Nella tua storia ti sei concentrata soprattutto sulle percezioni di Luke, sul suo dolore e sulla sua momentanea disperazione che lo porta a credere di aver fallito. Più avanti se ne farà una ragione, riuscirà a ritrovare il sorriso e a ripensare a suo padre, senza alcun rimorso, ma ora, di fronte a quella perdita, tutto ciò che rimane è un dolore atroce, un vuoto che nessuno potrà mai colmare. E io vorrei solo abbracciarlo forte.
Hai reso un grandissimo omaggio a questo splendido rapporto padre/figlio e ti ringrazio moltissimo di averlo condiviso con noi :D

un abbraccio e alla prossima <3

Leila

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Mentirei se dicessi di non avere un debole per i riferimenti alla trilogia originale. Perciò, appena ho letto l’introduzione mi sono fiondata a leggere. Il titolo è già un programma: ed è una verità enorme. La morte di Darth Vader/Fener, alias di Anakin Skywalker, rappresenta la fine di un’era durat per ben sei film, in cui abbiamo visto il personaggio nascere, crescere, maturare, corrompersi, redimersi e morire. Che lo si voglia ammettere o meno, è morto da Jedi, e come hai qui riportato è lui stesso a dire a suo figlio di essere stato salvato da lui. Il modo in cui hai riportato la scena è molto teatrale, in perfetta coordinazione con la scena del film. Dai dettagli si evince il tuo coinvolgimento emotivo, che si riflette molto bene con la tragicità del fatto. Un redento Anakin esprime il desiderio di vedere per la prima e ultima volta il volto di suo figlio, con i suoi occhi stanchi. In pochi istanti si sentono finalmente padre e figlio, prima di dover tornare alla realtà. Infine, Anakin si spegne dopo una vita piena di dolore e di sofferenza, con in cuore la consapevolezza di aver salvato la vita di suo figlio: al contrario, Luke ancora non è in grado di capire che cosa suo padre abbia voluto dirgli, dicendogli di essere stato da lui già salvato. Tutto ciò che vede è suo padre ormai morto senza aver potuto conoscerlo davvero. Ciò che resta nel suo cuore, ed in quello di noi lettori, è un vuoto cosmico che l’assenza di Anakin lascerà per tutto il resto della saga.
Complimenti per l’opera e l’introspezione, scritta in modo emozionante e fedele.



N.

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Questo è senz'altro uno dei momenti più intensi di tutta la saga di Star Wars. Nel momento in cui la guerra finisce, quando scopre di poter avere un padre, Luke perde tutto. Il suo è un sacrificio davvero pesante, che gli fa davvero crollare addosso tutte le speranze a cui si era aggrappato.
Certo ha ancora Leia, Han e tutti gli altri amici; e sappiamo che i jedi, in realtà, non lo hanno affatto abbandonato, e che anche suo padre resterà con lui. Però lui in questo momento non può saperlo, in questo momento è soltanto la sofferenza a farsi largo dentro di lui, e ciò che avverrà dopo ancora non può prevederlo.

Trovo che tu abbia saputo interpretare e analizzare alla perfezione questa sequenza così drammatica: il dolore di Luke, sia quello fisico che, soprattutto, quello psicologico - l'idea del fallimento, dell'abbandono, la tentazione sempre più forte del lato oscuro come unica via per salvarsi - e la disperata redenzione di Anakin, che uccide l'Imperatore e se stesso per riportare l'equilibrio nella Forza.

È sempre un grande piacere poter ritrovare storie ambientate ai tempi della Trilogia Classica, specialmente se sono scritte così bene.
Complimenti e un saluto!

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