Ciao! Finalmente riesco a trovare un po' di tempo per lasciarti una recensione degna di questa storia, anche se siamo "solo" al primo capitolo.
Che lo scrivo a fare, sai bene quanto ho aspettato, supplicato e fangirlato per questa threesome, e ora finalmente è qui, in tutta la sua decadente meraviglia.
Sapevo che la stavi scrivendo, ma non osavo sperare che arrivasse così presto. Sono rimasta piacevolmente sorpresa e ti dico grazie per questo bel regalo.
Come ti ho già scritto in privato, penso che tu abbia fatto un lavoro incredibile con l'introspezione, forse seconda solo a quella della Holmescest, che è qualcosa di inarrivabile, secondo me.
Comunque siamo lì, a livelli sempre altissimi.
Ammetto che se non fosse stato per la tua Pirate, non mi sarebbe mai venuto in mente di desiderare una threeshome con loro come protagonisti e di sicuro non te l'avrei chiesta. Anzi, probabilmente non l'avrei nemmeno letta, se l'avesse scritta qualcun altro.
Ma, al di là del fatto che di tuo leggerei qualsiasi cosa, c'è da dire che in passato hai creato delle dinamiche perfette per farmici pensare con tanta insistenza. Oltretutto il tuo Victor è qualcosa di davvero speciale, te l'ho già ripetuto cento volte, ma non sono mai troppe. Non mi perderò in digressioni sulla sua caratterizzazione, perché sai già quanto io ami la tua versione, no?
Qui ho ritrovato il Victor della Pirate e non ho potuto fare a meno di amarlo allo stesso modo, forse anche un po'di più, vista la triste sorte toccatagli. È lui in tutta la sua strafottenza e fragilità, è lui nel suo amore per Sherlock, nel suo modo di stargli accanto che non può essere etichettato. È un sentimento senza limiti, che non chiede nulla in cambio.
Victor ama Sherlock esattamente per quello che è, e lo fa da una vita. Nella loro infanzia, nel loro scoprirsi da bambini, ho ritrovato alcuni elementi di un'altra tua storia (... ti sto scrivendo proprio ora) Fuel to Fire, che mi era davvero piaciuta molto. Quello Sherlock con la fronte appiccicata ai vetri, a sentire sbocciare un sentimento sconosciuto per quel bambino che intravede solo da lontano, inizialmente, e col quale poi nascerà un legame indissolubile. Ovviamente, e te ne sono grata, perché è una cosa che ho adorato, qua e là ricorrono anche gli elementi della Pirate. Loro due legati da sempre, a difendere strenuamente un legame che nessuno capisce, a baciarsi sulla bocca senza essere davvero una coppia, e poi arriva questo sconosciuto a cambiare completamente le dinamiche della loro relazione. John Watson, qui estremamente virile, sexy, con una grande reputazione all'università, non è affatto di troppo, ma indubbiamente crea nuovi equilibri in quel rapporto ormai consolidato.
Sherlock se ne innamora follemente e Victor ne rimane certamente affascinato. Prova per lui un affetto sincero che non fa altro che crescere negli anni, e tuttavia, nonostante l'attrazione fisica e il volerlo avvicinare a Sherlock (esattamente come succede sulla Norbury) qui si dà la zappa sui piedi da solo, perché si rende conto che improvvisamente tra John e Sherlock e non c'è spazio per lui, che il loro modo di amarsi è talmente potente ed esclusivo da lasciarlo fuori.
Non so se è possibile far funzionare una cosa a tre a lungo termine. Di sicuro è necessario che il sentimento sia reciproco e ben distribuito. Qui non è cosi, perché Victor ama Sherlock, ma Sherlock ama John, che lo ricambia senza tuttavia essere innamorato di Victor.
E ovvio che prima o poi il cuore di qualcuno si spezzerà. E non c'è da stupirsi se sarà proprio quello del povero Vic.
Per quanto riguarda l'inizio del menage, trovo credibile che tra i tre non avvenga subito il rapporto fisico, non è una cosa che secondo me uno come John farebbe immediatamente, soprattutto essendosi dichiarato "non interessato ai maschi".
Poi però accade, dopo quattro anni, quando sono diventati amici stretti e coinquilini, complice l'adrenalina per quell'ultima avventura vissuta insieme. Accade e diventa una costante. Non succede di frequente ma succede. È come se Victor fosse stato la spinta che serviva a entrambi, per avvicinare John e Sherlock in quel modo, ma nel momento in cui sono vicini al massimo Victor non trova più il suo posto in quella relazione.
Straziante l'ultima scena su quella panchina, mi si è davvero stretto il cuore per lui, si trova in una situazione a cui difficilmente potrebbe trovare una soluzione, anzi io so che non la troverà, perché avendo visto il video (sotto tuo consiglio) so già come finirà.
La cosa triste è che Victor perderà entrambi, l'uomo di cui è innamorato e il suo migliore amico.
Oltre a loro non ho idea di cosa possa restargli. Forse solo quel lavoro a Roma, che può significare l'inizio di una nuova vita, lontano da quella sofferenza.
Secondo me hai iniziato alla grande, esprimendo al meglio ogni emozione, le ragioni del suo personaggio, i suoi dilemmi, le debolezze. Hai scavato molto in profondità e l'hai fatto con attenzione e delicatezza.
Ti faccio tanto complimenti e aspetto con ansia la seconda parte!
S. |