Recensioni per
Il tepore del ghiaccio
di Sabriel Schermann

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/06/20, ore 14:08
Cap. 1:

Carissima, ciao!
Eccomi tornata da te e, con gioia, scopro che questa storia è dedicata ancora una volta all'infanzia di Sindy e si ricollega strettamente a "Creature nel bosco" e ne è il sequel.
Qui ritroviamo ancora la piccola Sindy alle prese con la terribilità del bosco e con le sue sconfinate insidie; in particolare, la piccola si ritrova ad avere a che fare con l'imminenza dell'inverno, una stagione cruda e dura, se non si ha un tetto sopra la testa e un fuoco che possa riscaldare. E, infatti, Sindy si trova in difficoltà, sola, affamata, stanca e priva di forze. Se ci si sofferma un istante a pensare che si sta parlando di una bambina di neppure dieci anni, vengono i brividi. La consapevolezza che questa bambina sia diventata poi una donna forte e in salute è confortante, perché so che quello che leggo non può avere un risvolto negativo, dato che lei è riuscita a diventare adulta, eppure non ho comunque potuto fare a meno di provare ansia e preoccupazione mentre scorrevo le righe di questo racconto e le divoravo, bisognosa di sapere cosa sarebbe accaduto.
Ormai lo sai, amo il tuo modo di scrivere e come riesci sempre a creare tensione e un senso di cupezza che fa sempre presagire per il peggio, anche in questi casi in cui so che il peggio non può accadere. Ma, mentre leggevo, non ci pensavo, perché ero talmente presa dalla lettura e dalle sorti della piccola da non pensare neppure di star leggendo del passato di una donna ancora viva. Hai descritto magnificamente le sensazioni che la bambina ha provato, la sua stanchezza, il freddo che sentiva, la sua paura, il suo abbandono e la sua disperazione. Quella di cui leggiamo è una bambina forte, che ha deciso di abbracciare l'ignoto piuttosto che rimanere in quell'orfanotrofio: ha deciso di gettarsi tra le braccia dell'ignoto, del bosco, perché meno spaventoso di quel luogo, e ha deciso di allontanarsi dagli uomini, che teme. In un certo senso, Sindy qui è assimilabile a un animale, che si nasconde nel folto del bosco ed è schivo nei confronti degli esseri umani, che rifugge impaurito. E questo è l'atteggiamento che assume la piccola Sindy, quello di un animale schivo, di un cucciolo solo e impaurito.
Mi ha spezzato il cuore leggere della sua disperazione e delle sue lacrime, della stanchezza che la fa cadere a terra, ma che non le impedisce di piangere, perché le lacrime non hanno bisogno di energie per cadere, come dici in una bellissima immagine. Sindy è sola, abbandonata nel bosco, in balia dei pericoli, e tutto ciò che le rimane sono le lacrime di una creatura che è per sempre una bambina e si trova ad affrontare qualcosa di più grande di lei. I bambini hanno bisogno di protezione, di amore, di calore, di qualcuno che dica loro cosa fare e che li tenga per mano, mentre Sindy non ha nessuno, ha solo se stessa. Si trova a doversi comportare da adulta con un corpo e una mente da bambina e questo è terribile, è straziante.
Sindy si lascia guidare dall'istinto, l'unica cosa che può salvarle nella situazione in cui si trova: non riesce a rendersi pienamente conto di ciò che accade, noi lettori lo capiamo bene, ma lei, con i suoi occhi di bambina, osserva e non capisce del tutto cosa sta succedendo, osserva e reagisce alle cose con paura e irrazionalità e per fortuna la fortuna (che infelice gioco di parole XD) è dalla sua parte e l'aiuta, come nel caso del cacciatore che è tornato indietro a cercarla, lo stesso che ha forse ucciso il lupo in "Creature del bosco"? Io, per lo meno, l'ho inteso così.
Sindy credeva di essere riuscita a fuggire da lui, che forse non si era nemmeno accorto di lei, e invece l'uomo è tornato indietro con il compagno. In un primo momento, ho creduto che fosse tornato per volerla aiutare e ho quasi sperato che Sindy non riuscisse a nascondersi e che fosse trovata, perché forse la sua paura era ingiustificata e non tutti gli uomini vogliono farle del male. Qualcuno, forse, ha buon cuore e vuole aiutarla davvero. E invece l'uomo è tornato solamente per riportare Sindy all'orfanotrofio e riscuotere la ricompensa: un altro uomo crudele e marcio in un mondo altrettanto terribile. Ovviamente, il cacciatore non è del tutto da biasimare: i suoi intenti non sono di certo nobili, ma non può neppure sapere cosa accade dentro quell'orfanotrofio. Se l'avesse saputo, forse si sarebbe comportato diversamente.
Ho amato il modo in cui hai descritto lo smarrimento e la paura di Sindy, il suo tentativo di nascondersi e la sua angoscia mentre i due uomini passavano, proprio a pochi passi da lei. Ho veramente temuto che si sarebbero accorti di Sindy, passando, e ho trattenuto il fiato tutto il tempo. Non sai che sollievo nel constatare che invece la bambina sia fortunosamente scampata al pericolo.
Ho sofferto con lei nel vederla fuggire, inciampare, cadere, piangere e soffrire., Ho sofferto con lei e al contempo ho ammirato la sua forza d'animo, la sua resilienza, il suo non volersi arrendere e andare avanti comunque, con puerile fiducia e speranza. Ha continuato ad arrancare nella neve, a stupirsi di quello che aveva intorno, del paesaggio che cambiava. Ha continuato ad andare avanti e la sua tenacia è stata pagata: di nuovo, ti faccio una valanga di complimenti per il modo in cui hai descritto la confusione della piccola nell'entrare nella casa, il suo essere così stordita e stanca da non comprendere appieno ciò che stava accadendo. Hai reso davvero benissimo tutte le sue sensazioni, il sollievo, il comportarsi con naturalezza, com'è proprio di quelli della sua età, il suo sedersi senza domandarsi se fosse permesso, o se potesse farlo. È arrivata a una scuola di pattinaggio e ha scambiato gli allievi per fate, fate che volano e fluttuano, fate che l'hanno incantata senza ancora che sapesse che sarebbe presto entrata a far parte di quel mondo. Hai saputo rendere l'immagine dei pattinatori una magia agli occhi di questa bambina che non li ha mai visti, hai saputo renderla spettacolare anche agli occhi di noi che leggiamo.
Insomma, carissima, non so più come dirti che questo primo capitolo mi è piaciuto veramente tantissimo e sono contenta che ci sia una seconda parte da leggere, perché questa storia merita davvero tantissimo. L'ho amata in ogni sua parte, dall'inizio alla fine, soprattutto per l'altalena di sensazioni ed emozioni che mi hai fatto provare leggendo. Il drammatico è il TUO genere, non c'è proprio niente da fare. Leggerti è sempre un piacere immenso.
Un abbraccio, alla prossima ♥

Recensore Master
11/06/20, ore 11:19
Cap. 1:

Rieccomi qua!
Piano piano imparo a conoscere Sindy e il suo passato, e come ormai ben sai mi piace moltissimo questo scoprire di lei a piccole dosi, percorrendo il suo stesso cammino a piccoli passi. Ho riflettuto molto durante la lettura: si è percepito chiaramente sia il coraggio della bambina, che non ha esitato a scappare dall'orfanotrofio nonostante non sapesse dove sarebbe potuta andare a finire, vivendo per mesi nel bosco e riuscendo a sopravvivere, cosa ancor più imporante; sia la paura che prova nei confronti degli uomini, per timore di essere riportata indietro. E molto ha rischiato, quando i cacciatori le sono passati accanto. Per sua fortuna non hanno aguzzato troppo la vista, e la neve le è stata amica.
La sua curiosità, però, mista al bisogno di cercare un nuovo nascondiglio, ecco che la portano ad accostarsi agli uomini che tanto teme, come se fosse un piccolo animaletto sperduto. Mi è venuto un po' da paragonarla a Mowgli de "Il libro della giungla": in fondo anche lui, benché allevato dai lupi, alla fine sente il bisogno di riunirsi alla sua razza, e questo è quello che succede forse anche a Sindy, come è normale che sia per la sua età.
Mi è piaciuto moltissimo il paragone con le fate per descrivere i pattinatori e le pattinatrici: in effetti la loro grazia, specie per chi non li ha mai visti, ricorda proprio queste figure eteree.
E vogliamo parlare del banner? L'ho ADORATO!
Bravissima davvero, e corro subito a leggere il secondo e ultimo capitolo!
Bacioni e a presto!

Recensore Veterano
07/06/20, ore 10:49
Cap. 1:

Interessante! Molto interessante!
Credo che mi fionderò a leggere anche il capitolo successivo!
Perché chi sarà questo sconosciuto?
Cosa vorrà?
Tutto è ancora avvolto nel mistero!
Dopo il "Puoi aiutarmi" Mi aspettavo una risposta del tipo "Si può fare" tipo in quel film di netflix...come si intitolava...boh...non mi ricordo!
Comunque è interessante, brava!

Recensore Master
02/06/20, ore 13:07
Cap. 1:

Oddio, Sabriel, ODDIOOOOOO!!!!
Oh mamma, sono veramente senza parole… intanto devo assolutamente copiarti una frase che mi ha veramente colpito nel profondo, è stata stupenda e così maledettamente drammatica e poetica, che io boh, ti darei almeno un Premio Nobel o la inserirei in quelle liste di citazioni di autori famosi:

Sindy non aveva forze, ma le lacrime non avevano bisogno di energia per scivolare sulle guance e suicidarsi nella neve.

Cioè, questa è pura e semplice magia, poesia, altro che le fate con i pattini ai piedi! *____*
TI ADORO, sappilo.
Tu DEVI arrivare prima al contest di Frenz, ho deciso! ù.ù
No vabbè, ma come scrivi di Sindy a me si scalda il cuore e mi si congela allo stesso tempo, perché specialmente quando era una bambina ne ha passato davvero di ogni colore. Ma povera stella! ç___ç
Ahahahahahah ma i tizi che volevano trovarla per prendersi la ricompensa? Oddio, quei mostri dell'orfanotrofio hanno anche osato appendere dei volantini per ritrovarla e riportarla in quel luogo delle torture? Io sono senza parole, veramente!
Però è molto credibile che qualcuno voglia ritrovarla per prendersi i soldi, non di certo perché gliene frega qualcosa di lei… meno male che ora è arrivata da Jan, dopo tanto camminare, patire, soffrire… poverina, sono contentissima che finalmente sia giunta da lui! *___*
Che tenera quando pensa che lì potrà diventare una fata, con quelle strane scarpe ai piedi… povera, è così ingenua anche se ha subito davvero il peggio dalla vita, anche se è stata maltrattata in orfanotrofio e ha vissuto come un animale nei boschi per diversi mesi… certamente lei non è come la mia Faith, AHAHAHAHAHAH XD
Aspetto anche il seguito, sono molto contenta che tu abbia scritto di Sindy per Frenz *___*
Alla prossima e davvero complimenti, riesci sempre a tratteggiare tutto alla perfezione <3

Recensore Master
31/05/20, ore 09:03
Cap. 1:

FINALLY.
GIADINA.
F I N A L L Y.
Eccomi! Gesù. Vabbè scusa la smetto di esaurire e niente passiamo alla storia. Innanzitutto, figurati per il titolo, non devi assolutamente ringraziarmi (sto morendo dalle risate comunque, sarò ben felice di essere ingaggiata da te come spacciatrice di titoli, mo lo scrivo sul curriculum).
Poi, questa storia. Hai un vaga idea dell'ansia con la quale l'aspettassi? NO?! EBBENE, CON MOLTA ANSIA! Era una vita che desideravo leggere del momento in cui Sindy dalla strada (o, in questo caso, dalla foresta) torna nella civiltà. Mi aveva sempre incuriosito moltissimo quella parte del suo passato, sapevamo che dopo la fuga dell'orfanotrofio aveva vissuto per qualche tempo in condizioni critiche, ma ecco solo a grandi linee, io ti giuro anelavo proprio al leggere il primo incontro fra lei e Jan! E quindi cioè hai una vaga idea di quanto abbia saltato su come una molla al pensiero di leggere questa fanfiction? ALTRO CHE HINATA, EH. (scusa, è sempre un buon momento per nominare i miei figli).
Comunque, tornando a noi. La parte iniziale in cui ci mostri la vita di Sindy è davvero traumatica, ma mi è piaciuta moltissimo. Ho percepito proprio tutta la sua stanchezza, la sua spossatezza, il limbo in cui si trova perennemente fra la vita e la morte, provata dalla fame, dalle condizioni metereologiche, insomma da quella vita di stenti assoluta. Me la sono perfettamente immaginata sporca di sangue, camminando piano, a tratti scivolando perchè non riusciva nemmeno a reggersi in piedi. Cioè, hai descritto delle immagini davvero evocative, che mi si sono proprio stampate nelle iridi, di certo mi hai teletrasportato lì nel tuo testo senza proprio manco darmi il tempo di respirare! Bravissima. (tra l'altro, mi è piaciuto il tocco di classe degli uomini all'inizio che non si preoccupano per lei, quanto per i soldi.)
Passiamo ora al fatidico istante. QUello che proprio AH. Mi ha fatto volare. Il momento in cui Sindy vede le fate, cioè le pattinatrici, sul ghiaccio. Sabriel. Senti. SENTI. AAAAAAAAAH.
Cioè, il mio cuore ha urlato. Ho veramente percepito come una marea tutto lo stupore e la meraviglia e la felicità e il tepore e l'ammirazione che prova Sindy quando le vede. Una bambina il cui viso si sgrana, veramente straripante di gioia e cioè POTREI aver pianto, giusto qualche lacrimuccia. Così, a caso. Ma poi la descrizione cioè ma già che ci sono parliamo un po' delle tue descrizioni sempre così vivide e che ti fanno proprio trasportare fra le pagine ed ecco torniamo a Sindy (ho così tanto entusiasmo che non riesco nemmeno a inserire la punteggiatura) quando vede queste ragazze e le paragona alle fate... Non so, mi è sembrato un tocco di classe allucinante, perchè una bambina le scambierebbe proprio per fate! Cioè, mi è sembrata una frase, un pensiero, veramente troppo adatto a lei e alla sua età, cioè di un realismo allucinante e me la sono proprio immaginata entrare sbigottita e percepire tutto quel calore e restare lì felice VABBÈ MI AVRAI SULLA COSCIENZA, OKAY?
Insomma, dal punto di vista evocativo con questa storia mi hai conquistato, sei stata estremamente tangibile e ho visto e percepito sulla mia pelle tutto ciò di cui hai parlato! T U T T O.
Le emozioni sono state così intense, e tra l'altro il fatto che sia stata Sindy a trovare Jan e il ghiaccio è meraviglioso, io ho sempre pensato che fosse stato il contrario (ma così mi piace molto di più, eh!!).
Davvero, bravissima Sabriel, sono contentissima di questa storia, credo sia una delle mie preferite!
Ti mando un forte abbraccio, a presto. ♥

Recensore Master
30/05/20, ore 21:45
Cap. 1:

Recensione premio per il contest "Scriptophobia" - 2/3

SABRIEL, ECCOMI!!!!! *__________*
Potevo non precipitarmi a leggere questa storia, dopo che me ne hai parlato per tantissimo tempo e mi hai fatto incuriosire all'inverosimile???? Cioè, io NON VEDEVO L'ORA di leggere questa storia, e ora che ho letto il primo capitolo mi vengono in mente solo due parole: TI AMO!!!!!!!!
Veramente, ma io quanto posso amarti???? Ma quanto è bella questa storia???? MA QUANTO MERITA DI VINCERE IL CONTEST???? Cioè, se Frenz non ti fa arrivare prima giurro che lo picchio ù.ù
Vabbè, ma forse è perché io sono di parte. Innanzitutto ADORO con ogni fibra del mio corpo la Sindy bambina, l'infanzia è uno dei periodi della sua vita che amo di più (come se poi potessi davvero sceglierne uno preferito...)!! Ma poi QUESTO... cioè, tu non hai idea da quanto stavo aspettando di leggere il suo incontro con Jan!!! È una cosa di cui hai sempre parlato, sì, ne hai sempre accennato ma io non l'avevo mai veramente visto coi miei occhi e FINALMENTE È GIUNTO IL MOMENTO!!!! AAAAHH quanto sono felice!!!
Ma sai una cosa?? Mi sta venendo una voglia incredibile di andare a rileggermi le storie più vecchie di questa serie, perché ora che ci penso me le ricordo abbastanza vagamente, e poi penso che ora che conosco meglio tutte le dinamiche e tutti i personaggi avrebbero tutto un altro senso!!!
Ma questo era un off topic e non era attinente alla storia, quindi...
Una cosa che mi ha particolarmente colpito, prima dell'incontro con Jan, è il modo in cui hai raccontato la disperazione di Sindy nella foresta, tra la neve, sola, affamata e impaurita. Se in autunno se la poteva cavare, nella stagione più fredda era praticamente impossibile che sopravvivesse e, per quanto stesse lottando con tutte le sue forze, l'ho vista veramente allo stremo. Stava perdendo energie ed era stordita dal freddo, talmente intontita che forse non si stava nemmeno rendendo conto di quanto fosse grave la situazione. L'unica cosa a cui pensava è che voleva un po' di sollievo, poco importava se questo avrebbe significato morire... e questi sono pensieri davvero terribili, tremendi... nella mente di chiunque, ma a maggior ragione nella mente di una bambina di nove anni.
Agghiacciante (e no, non è un gioco di parole col ghiaccio XD AHAHAHAH ecco, se non dicevo la fesseria non ero io XD).
Devo assolutamente copiarti questa frase, perché mi ha lasciato senza parole da quanto è bella:
"Sindy non aveva forze, ma le lacrime non avevano bisogno di energia per scivolare sulle guance e suicidarsi nella neve."
Sembra una cretinata forse, invece ho trovato che la crudezza e allo stesso tempo la delicatezza di queste parole fossero... disarmanti. Anche se il "suicidio" delle lacrime è metaforico, in questa frase ogni singolo dettaglio sembra pensato per far percepire la disperazione, la sofferenza, la volontà di lasciarsi andare.
Bella da far paura, veramente. Io non so nemmeno con che parole farti i complimenti!!!
Mi è piaciuta comunque la genuina curiosità con cui Sindy arriva alla pista di pattinaggio, osserva le persone definendole delle fate e infine si reca da Jan; mi piace perché comunque Sindy è una bimba e, anche in mezzo a mille avversità, non ha perso quella dolce e spontanea curiosità propria dei bambini, quella voglia e quel bisogno di fidarsi, di cercare appiglio da qualche parte, di fantasticare e trovare del bello in tutto.
E poi... hai fatto caso che è stata Sindy a trovare Jan e non il contrario? ADORO QUESTO DETTAGLIO *_____*
Insomma, cos'altro dire? Hai scritto qualcosa di STUPENDO, veramente, e DEVI ASSOLUTAMENTE PUBBLICARE IL SECONDO CAPITOLO, DEVIIIIII!!!! Perché io VOGLIO SAPERE!!!!
Brava, brava, bravissima!!! Ti adoro e adoro ciò che scrivi, questo è ORO per me :3
Alla prossimaaaaa, e spero molto presto, e sì è una velata richiesta, che se non esaudirai si trasformerà una minaccia... niente, ti adoro!!! ♥