Recensioni per
Storia d'inverno
di Exentia_dream2

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/09/21, ore 22:33

Recensione premio per il contest "4 canzoni" 2/2

Ciao!
Eccomi finalmente a lasciarti anche la seconda recensione premio e, soprattutto, a passare da questa storia che più volte ho incrociato (visti anche i contest a cui ha partecipato) ma su cui non mi ero mai soffermata. Sono contenta di averne avuto l'occasione perché è stata una lettura piacevole. La Dramione non è una coppia che amo, ma ultimamente mi è capitato di leggere di più su di loro e sto apprezzando soprattutto la loro collocazione in dei what-if? che permettono di avere nuovi sguardi, come esattamente succede qui.
È una storia che ho percepito molto "onirica", portando avanti il cucire un percorso alternativo per Draco mentre si trova a cambiare fazione, e nel frattempo un avvicinamento continuo con Hermione. Il punto di forza è lsicuramente o stile, che come in altre tue storie ho riscoperto incisivo, poetico e che appunto si lega molto alla storia che hai voluto narrare. È uno stile che ha un'impronta precisa ed è ben riconoscibile. L'atmosfera che hai creato è suggestiva e passa soprattutto attraverso le descrizioni dell'ambiente intorno e le introspezioni di questi incontri, e viene rispecchiata anche solo dal titolo.
Mi è piaciuta!
Un bacio e alla prossima occasione!

Recensore Veterano
19/04/21, ore 12:24

3° classificata al contest "Cosa sarebbe successo se..."

Grammatica: 9,64/10
In merito alla grammatica, non ho nulla da dire!
Trovo tu abbia svolto un ottimo lavoro circa questo parametro, ti è sfuggito solamente un piccolo errore:
- Gli posò una mano sul cuore, mescolò il suo battito a quello di Draco e si lasciò toccare da quelle dita calde e le riconobbe con un’inaudita spudoratezza, come se le avesse sempre avuto addosso […] → […] come le avesse sempre avute addosso […] → ma credo proprio si tratti di un piccolo refuso (-0,01 pt).
Per quanto riguarda la punteggiatura, invece, trovo che per la maggior parte tu l'abbia inserita molto bene. Ci sono state delle frasi in cui, personalmente, avrei adoperato qualche virgola in più anche se troviamo la “e” congiunzione a fungere da pausa; ciononostante, sono favorevole all'inserimento di virgole anche in presenza della “e” in modo da dare un'ulteriore sosta al periodo che, altrimenti, appare eccessivamente lungo.
In ogni caso, ci sono stati dei punti (non molti, se si prende in considerazione l'intero testo) in cui delle virgole sarebbero state davvero necessarie. Te li riporto:
- Aprì la porta, lasciando che il cigolio dei cardini aleggiasse nell'ambiente e si protese in avanti: l'immobilità pesante di quella che doveva essere stata un'allegria di vita vissuta, e l'assenza di anime a riempire quelle stanze gli fecero tornare un rantolo di aria nei polmoni → trovo doveroso l'inserimento della virgola proprio in quel punto poiché, all'inizio, ho faticato a comprendere cosa volessi dire (-0,05 pt). Mi spiego meglio: in principio credevo che l'immobilità di cui parli riguardasse sia quella che doveva essere stata un'allegria di vita vissuta e sia l'assenza di anime a riempire quelle stanze – motivo per il quale credevo che avessi sbagliato anche il tempo verbale di “fare”, ponendolo al plurale (gli fecero tornare) piuttosto che al singolare (gli fece tornare), il quale si sarebbe collegato all'immobilità pesante da te citata.
Solo in un secondo momento, dopo molte riletture, ho capito che l'immobilità pesante di quella che doveva essere stata un'allegria di vita vissuta – e – l'assenza di anime a riempire quelle stanze fossero due cose diverse – e che, quindi, il verbo “fare” posto al plurale fosse corretto.
- "Draco, tu non sei un assassino" e aveva sentito quel legno di biancospino custode di crine di unicorno tremare, infondere in lui la verità di quella frase, e quel corpo esanime scivolare nel baratro degli addii sempre taciuti → anche qui reputo necessaria la virgola, così da donare un netto distacco ai due argomenti di cui si parla (la consapevolezza di Draco di non essere un assassino e la morte – immagino – di Silente) sebbene, in un certo qual modo, siano collegati (-0,05 pt).
- Era stato richiamato nel salone per riconoscere Harry Potter e riusciva a distinguere nettamente i contorni del suo viso, nonostante fosse deformato da un incantesimo che non riusciva a ricordare; fermo, quasi fosse una statua di sale, Draco aveva risposto che no, non era quello il Bambino Sopravvissuto, mentre alle sue spalle Bellatrix urlava, e quelle grida di pazzia erano state ricoperte subito dopo dalle urla di dolore di una ragazza che si stava ribellando al marchio di una lama affilata, intrisa di disprezzo e abusi → stesso discorso per quanto riguarda questa frase (-0,05 pt).
- A quel tocco di stoffa, Draco spostò il viso e lei strinse le labbra → (-0,05 pt).
- Guardò ancora quel legno spezzato rimasto sul pavimento e si abbandonò alle lacrime con la resa di chi, per troppo tempo, aveva dovuto fingere di poter sopravvivere senza mai scivolare nei fondali del passato → frase eccessivamente lunga che richiede una pausa (-0,05 pt).
- Nell'incedere delicato verso lei, sentì quelle ali di astio e rancore spezzarsi e cadere ai suoi piedi come se fossero state strappate dalla più potente delle magie → stesso discorso per questa frase (-0,05 pt).
- Hermione aveva cominciato a correre, i passi dei Mangiamorte che la colpivano dietro la nuca, nel punto in cui per giorni aveva avuto la mano di Draco a impigliarsi dolcemente nelle ciocche, e si nascose dietro una colonna → parlando inizialmente della fuga dai Mangiamorte e infine del nascondersi a questi ultimi, il riferimento alla mano di Draco sulla nuca di Hermione è un inciso che, come tale, deve trovarsi tra due virgole (-0,05 pt).

Stile e Lessico: 8,90/10
Quando ho iniziato a leggere, non credevo mi sarei trovata di fronte a uno stile così poetico, contornato da vocaboli che si sposano alla perfezione con esso. Amo tantissimo i testi di questo tipo, caratterizzati da una struttura così suggestiva che, personalmente, trovo adatta al genere drammatico/sentimentale. Inoltre, ho apprezzato tantissimo l'utilizzo di metafore e analogie che hai disseminato in tutto il testo e che hanno contribuito a dar vita a frasi davvero profonde ed eloquenti, cariche di una bellezza malinconica. Alcune di esse mi hanno colpito da morire e desidero riportartele, sebbene l'intera storia sia assolutamente degna di nota:

[…] il corpo posato sul pavimento come fosse un mucchio di cenere di stelle e abissi di fango.

Lei stringeva le gambe al petto, le braccia ad avvolgerle in un lieve dondolio che aveva il potere di far muovere le stelle, di farle vorticare in costellazioni di catene d'oro e frammenti di cielo al tramonto.

In quegli aloni di isolamento e silenzio, Draco si chiese con striature di meraviglia dove finiva la notte e dove cominciava lei, trame di capelli e dita intrecciate, granelli di ossidiana trasparente che si chiudevano su loro stessi e non lasciavano entrare nessun altro nelle sue sfumature più complesse.

Chiuse gli occhi e affondò la coscienza nell'universo in cui la magia non esisteva, gli incantesimi erano soltanto formule scritte sulle pagine di un libro e lei era soltanto una ragazzina che si affacciava incerta alla vita.

Grazie” le disse in quel penultimo battito di cuore. Le sorrise per la prima volta un attimo prima di chiudere gli occhi, scoprendo la leggerezza di sentirsi libero da tutte le sue catene e il nero della sua anima trasformato in colori d'arcobaleno.

Altra cosa per la quale voglio complimentarmi con te, riguarda l'accortezza che hai avuto nel non ripeterti, evitando così di creare un brutto effetto cacofonico.
L'unica iterazione che ho notato e che, essendo la sola, stona nel contesto, è la seguente:
- E la battaglia finale era esplosa intorno, tra le mura distrutte di Hogwarts che li guardava combattere fianco a fianco, proteggendosi a vicenda per mantenere la promessa di tornare sani e salvi, quando i contorni dei tatuaggi che avevano sulle braccia sembravano aver perso consistenza fino a sparire, a non esistere più, con le bacchette rubate dalle mani di chi aveva perso la vita e giaceva immobile sulle pietre fredde di Hogwarts → per esempio, avresti potuto scrivere: E la battaglia finale era esplosa intorno, tra le mura distrutte di Hogwarts che li guardava combattere fianco a fianco, proteggendosi a vicenda per mantenere la promessa di tornare sani e salvi, quando i contorni dei tatuaggi che avevano sulle braccia sembravano aver perso consistenza fino a sparire, a non esistere più, con le bacchette rubate dalle mani di chi aveva perso la vita e giaceva immobile sulle pietre fredde della Scuola/del Castello (-0,10 pt).

La sola nota dolente riguarda il possessivo “suo” e di come questa sia l'unica forma che hai utilizzato (-1 pt). Trattandosi di una narrazione avente due personaggi principali, nella quale il punto di vista passa velocemente da uno all'altro, a volte si fa un po' fatica a comprendere a chi dei due quel suo si riferisca. Per evitare tale caos, sarebbe stato meglio se avessi utilizzato anche la forma proprio in modo da trasmettere maggior chiarezza, specie in frasi come questa:

Nell'incedere delicato verso lei sentì quelle ali di astio e rancore spezzarsi e cadere ai suoi piedi come se fossero state strappate dalla più potente delle magie. Senza dolore, senza rumore.
E trovò la sua bocca a un respiro da quella di Hermione, già schiusa, quasi come se non aspettasse altro che smettere di respirare, che fermarsi su quei tagli che esistevano ormai soltanto nella sua mente. Si appoggiò a lei, gli occhi chiusi, le mani intorno al suo viso pronte a lasciarla se lei avesse chiesto di andar via.
Non lo fece. Gli posò una mano sul cuore, mescolò il suo battito a quello di Draco e si lasciò toccare da quelle dita calde e le riconobbe con un’inaudita spudoratezza […].


1) In merito al primo suo che troviamo (Nell'incedere delicato verso lei sentì quelle ali di astio e rancore spezzarsi e cadere ai suoi piedi come se fossero state strappate dalla più potente delle magie […]), ammetto di non aver capito se quel possessivo si riferisca a Draco o a Hermione poiché, secondo me, potrebbe riferirsi benissimo a entrambi e avrebbe comunque senso.
2) Passando al secondo suo (E trovò la sua bocca a un respiro da quella di Hermione […]), ho capito si riferisse alla bocca Draco dato che, successivamente, viene descritta come a un respiro da quella di Hermione.
Ecco, sarebbe stato più corretto se avessi scritto: E trovò la propria bocca a un respiro da quella di Hermione […].
3) Il terzo suo lo troviamo nella continuazione della frase precedente e, in questo caso, è stato utilizzato nella forma corretta: il focus iniziale è di Draco, il quale ritrova la propria bocca vicino a quella di Hermione; da questo momento in poi l'attenzione si sposta sulla bocca di quest'ultima, e ci viene spiegato di come fosse già schiusa, quasi come se non aspettasse altro che smettere di respirare, che fermarsi su quei tagli che esistevano ormai soltanto nella sua mente, ossia nella mente di lei – di Hermione.
4) Per quanto riguarda l'ultimo suo, invece, il focus si sposta da Draco a Hermione. Per cui: (Hermione) Non lo fece. Gli posò una mano sul cuore, mescolò il suo battito a quello di Draco e si lasciò toccare da quelle dita calde e le riconobbe con un’inaudita spudoratezza […].
Sarebbe stato opportuno scrivere: (Hermione) Non lo fece. Gli posò una mano sul cuore, mescolò il proprio battito a quello di Draco e si lasciò toccare da quelle dita calde e le riconobbe con un’inaudita spudoratezza […].
Questo è solo un esempio, quello più eclatante, che ho voluto riportare. Ti invito davvero a rileggere il testo e diversificare tra le due forme del possessivo, in modo così da evitare confusione nel lettore.

Originalità: 2,50/5
In merito a questo parametro, ammetto di essere combattuta.
Se da un lato ho trovato originale l'escamotage adottata per rendere credibile la dramione (coppia questa che, personalmente, non riuscirei a vedere felice e contenta in un happy ending), dall'altro ci sono stati degli elementi risultanti OOC e, di conseguenza, poco originali.
Partiamo da Draco che scappa da casa propria, divenuta covo dei Mangiamorte e di Voldemort, per poi rifugiarsi alla Tana. Ciò che mi è sembrato assurdo non è stato tanto il fatto che Malfoy sia scappato da quella situazione perché, in fondo, sappiamo tutti che il suo non è mai stato un animo totalmente capace di far del male – se non con le parole; non mi è sembrato assurdo nemmeno che si sia rifugiato in casa Weasley, luogo abbandonato (data la tua premessa del trasferimento della famiglia a Grimmauld Place) e quindi “sicuro”, nel quale poter trovare un attimo di respiro. Quello che mi è suonato strano, invece, è stato il coraggio avuto nell'uscire dal portone di casa per fuggire via: sappiamo tutti quanto Draco sia vigliacco, motivo per il quale questa sua presa di posizione non mi ha convinta moltissimo.
Troviamo poi Hermione che, senza lottare più di tanto, accetta che Malfoy resti nello stesso luogo in cui anch'ella si è rifugiata, arrivando persino a confidarsi con lui. Ecco, se non mi è sembrato strano che Harry abbia continuato la ricerca degli Horcrux da solo (cosa che avrebbe voluto fare dall'inizio per non esporre gli amici al pericolo e che mi ha fatto ipotizzare una fuga da parte del Prescelto, consapevole che Hermione e Ron non l'avrebbero mai abbandonato), non mi ha invece persuasa la scelta della Granger di parlare degli Horcrux a Draco. Cosa l'ha spinta a fidarsi di lui e a parlargli di un argomento così delicato che è sempre stato un tabù, dal quale – lei lo sapeva – sarebbero dipese le sorti dell'intero mondo magico?
Tornando a Draco, solo in un secondo momento, quando l'hanno legato e torturato, ho capito che non fosse fuggito definitivamente ma che si fosse solamente rifugiato altrove per evadere dalla situazione divenuta insostenibile. Se mi è sembrato plausibile che l'abbiano seviziato a causa della sua fuga e che Voldemort sia entrato nella sua testa non ritenendolo più degno di fiducia, è stata assolutamente OOC la scelta del Signore Oscuro di tenerlo in vita: quest'ultimo uccide per diletto, non ha coscienza alcuna, per cui non avrebbe avuto alcuno scrupolo nel far fuori uno come Malfoy, a maggior ragione se l'avesse ritenuto inaffidabile.
Passando al sentimento nato tra i due ragazzi, non mi sarebbe sembrato affatto strano se fosse sbocciato nel contesto nel quale entrambi si sono ritrovati e che ambedue hanno vissuto; quello che non mi è tornato non è stato tanto il perché quanto il come tutti e due si siano ritrovati alla Tana.
Per cui, tirando le somme, la situazione è la seguente: se avessi dovuto valutare la storia in quanto dramione, allora avrei chiuso un occhio sugli elementi OOC poiché – a mio parere – una dramione non può che essere OOC; ma, dal momento che il contest non era incentrato su questa ship, mi trovo costretta a valutare l'originalità complessiva e, per quanto abbia davvero apprezzato la tua storia per determinati motivi, non posso dire lo stesso in merito all'attuale parametro.

Gradimento personale: 8,50/10
Tolto l'inconveniente dell'originalità, la storia mi è piaciuta davvero e mi ha molto colpita.
Innanzitutto sappi che è alquanto strano che una dramione mi affascini, poiché, come dico sempre, col tempo ho imparato ad apprezzare sempre più il canon e difficilmente una ship (ai miei occhi) impossibile riesce a intrigarmi.
Della tua storia ho amato da morire lo stile, ritenendo (come già detto) che si sposasse benissimo con i generi riportati, ma anche con i personaggi protagonisti: dove c'è dramma – specie se si tratta di drammi d'amore – ci sono io!; per cui, sotto questo punto di vista, non poteva non piacermi.
Ho apprezzato anche il modo in cui hai strutturato l'andamento della trama, scorgendo a volte alcuni punti un po' confusionari che, tuttavia, si addicevano alla confusione vissuta dai protagonisti e che quindi, nel contesto, non stonavano affatto. Praticamente è stato come scoprire ciò che sarebbe accaduto man mano, insieme ai due ragazzi, senza che nessun elemento anticipasse le sorti delle varie vicende e che quindi spoilerasse l'epilogo finale. Non mi aspettavo che il sentimento tra i due sbocciasse così forte, così come non mi aspettavo che Draco morisse – anche se, devo ammetterlo, hai scelto un finale (secondo me) azzeccato, sia per la trama che per la dramione. E, a proposito del finale, sei stata tremendamente brava perché ho trovato fosse assolutamente struggente e strappalacrime. Mi è piaciuto da matti!
Mi spiace solamente per l'OOC dal quale, purtroppo, a mio parere, ti sei un po' lasciata trascinare e che ti ha penalizzata. Nel bando del contest ho scritto che avrei accettato un OOC moderato dal momento che, trattandosi di una What if, sapevo che l'indole di alcuni personaggi avrebbe potuto essere leggermente modificata. Nella tua storia, però, ci sono stati troppi elementi inauditi: il coraggio e la presa di posizione di Draco con conseguente fuga, la fiducia di Hermione nei confronti di Malfoy e il parlargli degli Horcrux, l'amore nato tra i due e la scelta di Voldemort di non uccidere il giovane Mangiamorte.
L'unico elemento che avrei accettato senza penalizzazioni, è il sentimento sbocciato tra la Grifondoro e il Serpeverde. Malgrado ciò, quest'amore è stato contornato da troppe situazioni OOC che, sommate, sono state un tantino eccessive e, credimi, mi dispiace molto per questo...

Totale: 29,54/35

Recensore Veterano
06/09/20, ore 11:51

SETTIMA CLASSIFICATA A PARI MERITO, con 27/35
Exentia_dream2, “Storia d’inverno”

Grammatica, lessico e stile:

Hai uno stile elevato, con un lessico scelto con cura e che risulta adatto a una poesia, quasi. Trovo che ogni tanto le tue frasi siano un pelo troppo lunghe, il che rischia di confondere il lettore e costringerlo a rileggerle più volte. Forse sarebbe bastato aggiungere qualche virgola, ma fossi stata in te avrei direttamente spezzato le frasi. Sembra, e ti prego di non prenderla male perché è solo l’impressione che ho avuto, che sia uno stile un po’ forzato.
A parte questo, avrei giustificato il testo, ma è solo una mia preferenza, che non incide sulla valutazione.
Per quanto riguarda la grammatica:
> “Aprí la porta” errore di battitura, l’accento è sbagliato, stessa cosa in “capí”.
> “un'allegria di vita vissuta e l'assenza di anime a vivere” la ripetizione “vita”/“vissuta”/“vivere” è un po’ pesante.
> Non lo considero come un errore perché l’italiano è in continuo mutamento e nel parlato si sente sempre, ma “ed io ho così tanta paura”/“ed un attimo” la d andrebbe aggiunta solo quando la parola dopo inizia con la stessa vocale. Ripeto, non lo conto come errore.
> “E si tese come corde di violino quando lui aveva preso posto” qui secondo me i tempi verbali cozzano tra loro, forse sarebbe stato meglio un “prese”.

3 / 5



Trama e originalità:

L’idea di base non solo è interessante, ma anche originale. Ci mostri una situazione pericolosa e terribile che già J.K. ci propone, solo che stavolta la vediamo dall’altro lato della barricata; anziché restare fermo a subire ciò che sta accadendo, qui Draco prende in mano le redini della sua vita e scappa. Mi è dispiaciuto che abbia lasciato dietro Narcissa, visto quanto è canonicamente legato alla madre, ma immagino fosse un’esigenza di trama.
Devo dire che non è stato facile, all’inizio, capire dove Draco fosse diretto, né con chi parlasse, perché okay, ho letto l’avviso della coppia e ho visto le note, ma nella storia stessa questo dettaglio non compare, o almeno non subito.
Mi ha poi sorpresa come Hermione parli degli Horcrux a Draco, perché è sempre stato un dettaglio che il Trio ha custodito gelosamente, la cui importanza non è mai sfuggita, perciò ecco, mi ha sorpresa. Soprattutto perché lui viene sottoposto alla Legilimanzia e quindi rivelare il segreto degli Horcrux è un enorme rischio — mi rendo conto che lui riesce a proteggere le memorie in cui compare Hermione, però lei non poteva sapere che ci sarebbe riuscito, non con totale certezza.
A ogni modo la trama si delinea con una certa dolcezza, con pochi momenti di tensione e più di poesia o persino pena, come nel momento in cui Voldemort lo fa abbandonare fuori, senza nemmeno ucciderlo, e ne sottolinea la vulnerabilità. Molto suggestivo lo scambio "<< Non ho ancora ucciso nessuno. >>/<< Hai ucciso me. >>, complimenti.
Penso poi che con quel “Lì, sospesi in quella storia d’inverno,” tu abbia racchiuso l’intera storia, perché è così che ci si sente nel leggere: sospesi. Quasi immersi in questa nebbia complicata, se vogliamo, e devo ammettere che anche dopo averla letta attentamente sono convinta di essermi persa qualcosa.
L’ultima scena, infine, non lascia speranza per alcun happy ending, ma l’ho trovata azzeccata. Dolce, com’è dolce l’intera storia, e quell’ultimo — quel primo — tocco di colore a tingere una storia altrimenti dipinta di nero.

7 / 10



Rappresentazione Serpeverde:

Penso che tu abbia rappresentato Draco molto bene; l’ho trovato IC e trattato con grande attenzione al personaggio che è al di là dei libri, perché si sa: se un evento cambia, cambia anche la persona che la vive. Quindi mi è piaciuto molto (anche Hermione, eh! Parlo di lui perché è lui, il Serpeverde).
“Si chiese come sarebbe stato spegnere quel fuoco con il suo pianto” è una frase che toglie il fiato, per la poetica del tuo stile, ma anche per tutto ciò che rappresenta, con la delicatezza e disperazione di Draco e allo stesso tempo l’ammirazione che prova per lei.
Ho apprezzato molto come rappresenti la fragilità e vulnerabilità che forse non è propria solo dei Serpeverde, ma che vi si adatta davvero bene; qui non è più nascosta, è sulla superficie, così come la consapevolezza di chi è e chi è stato, cosa deve fare e cos’ha fatto. Il richiamo di tutta la storia all’oscurità è poi azzeccato e anche il modo in cui Draco osserva ciò che lo circonda e Hermione. Un’attenzione al dettaglio che mi è piaciuta molto.
Insomma, un’ottima rappresentazione.

10 / 10



Gradimento personale:

La storia mi è piaciuta, mi è piaciuta molto, anche se purtroppo ho fatto un po’ fatica a leggerla per via dello stile. A ogni modo credo che in questo genere di fanfiction tu sia molto brava, perché la Dramione non è il mio tipo di coppia preferita, nel senso che non mi fa né caldo, né freddo, ma tu la tratti molto bene. C’è dolcezza, in loro, e tanta tristezza all’idea che alla fine non potranno stare insieme, che la morte li divide — e pur essendo triste, è una fine che ho apprezzato e che ricorda che si tratta di una guerra, e che solo perché un personaggio è il protagonista non significa che sia immune.

7 / 10


TOTALE: 27 / 35

Recensore Junior
15/08/20, ore 22:01

Eccomi anche qui. Era da giorni che avevo intenzione di leggere questa storia e finalmente riesco a dedicarle un po' di tempo. Inutile dire che mi è piaciuta moltissimo. Poetica, delicata e intensa al tempo stesso. Il finale mi ha lasciato i brividi, le immagini erano così nitide e vere che quasi mi sembrava di poter toccare Draco ed Hermione solo allungando una mano. Hai questa capacità di far espandere la visione di chi legge e di rendere l'esperienza quasi fisica. Ti faccio di nuovo i miei complimenti, non mi stancherò mai di farteli <3
Bravissima cara.
Un abbraccio. 

Recensore Master
04/08/20, ore 09:09

Exentia_dream2 - Storia d’inverno
Pacchetto: Ossidiana
Coppia: Draco Hermione

Grammatica e stile
A livello grammaticale, la storia si presenta ben gestita. Ci sono giusto un paio di errori, di battitura.
Sullo stile c’è molto da dire.
Premetto che adoro quelli poetici, che il tuo mi è piaciuto molto, e proprio per questo devo essere più oggettivo. Inutile negarlo: sai il fatto tuo. La padronanza del linguaggio si riflette nella precisione, nella ricchezza dei termini e nell’atmosfera che con essi riesci a creare. Il problema è che questo potere, che possiedi, non sei riuscita a imbrigliarlo benissimo. Questo stile poetico deve essere retto per mezzo di un ritmo praticamente perfetto. Va benissimo puntare su periodi lunghi, ma la punteggiatura, soprattutto l’uso delle virgole, è essenziale per dare respiro al lettore.
Comprendo la voglia di rendere quest’ultimo più presente, trascinato dalla scorrevolezza narrazione, tuttavia pause mirate sono essenziali; altrimenti, si rischia di soffocare l’attenzione e far smarrire chi legge in un vero e proprio universo, pur gradevole.
C’è da segnalare anche una leggera confusione sull’alternarsi dei punti di vista tra Draco ed Hermione, sempre per i problemi sopra elencati.
Occorre un equilibrio, tra punteggiatura ed estro poetico. Quando lo raggiungerai, e lo farai, sarà dura restare al tuo passo.
Stavolta la valutazione risentirà di qualche punto, ma non ho dubbi che in futuro sarà molto più elevata.


IC:
Ho già esplicato in altre valutazioni la mia personale interpretazione di Draco ed Hermione.
Ho trovato Draco più eroico, più maturo. Un’evoluzione che risente dell’amore che sviluppa per la giovane Granger e raggiunge l’apice non nella morte, no, quanto nel momento in cui trova, nel suo cuore, la forza di proteggerla da Voldemort.
Un ragazzo ravveduto che indossa vesti da eroe; anche Narcissa, volendo essere precisi, protegge Harry da Voldemort per amore del figlio.
Alla fine il giovane Malfoy è un’anima candida. Macchiata sì dal male e dal pregiudizio della sua famiglia, non sporca.
Hermione è difficile da decifrare. Mi sono chiesto perché non si trovasse insieme a Harry e Ron, quale fosse il motivo per cui si è rintanata lontano, incastrata in un’inattesa convivenza con Malfoy. Molti passaggi della trama sono stati sacrificati in luogo dello stile ricercato. Non sempre è un errore. Ai fini di una valutazione IC, però, non posso fare a meno di chiedermelo; a cosa, nello specifico, avrebbe fatto Hermione se non fosse riuscita a scappare con Harry.
Sarebbe rimasta indietro, l’avrebbe cercato? Ricordiamoci che Hermione ha “sacrificato” Ron per aiutare Harry nella ricerca.
Alla fine, ho preferito non cercare l’ago nel pagliaio e soffermarmi sul lato caratteriale del personaggio.
La giovane strega è prevenuta, all’inizio, ma il suo buon cuore e un inatteso sentimento emergono e si sovrappongono quasi combaciando con gli stessi comportamenti che mostra, canonicamente, verso Ron; la scena in cui cura Draco, post torture del Signore Oscuro, è un richiamo netto alla famosa Essenza di dittamo, con cui cura Weasley.
Motivo che mi ha suggerito una valutazione alta.

Adeguamento al pacchetto:
Gli elementi “nero” e “catene” sono localizzati nel testo; e sottolineati. Prevale il primo sul secondo, complice l’atmosfera, nel concreto ma anche in astratto, dove l’oscurità abbonda. Le notti saranno anche pervase da spicchi di luce, ma le tenebre sono sempre in agguato, e nei cuori dei protagonisti, che trovano conforto nei sentimenti dell’altro come fossero lucciole che illuminano la via.
Il secondo elemento è meno pregnante. Vive di qualche sfumatura poetica, ma non c’è un vero e proprio riferimento diretto. Forse il legame che unisce Hermione a Draco, una catena metaforica, ma l’amore in questo caso traspare come emozione non restrittiva, quanto il collante che impedisce ai protagonisti di separarsi davvero.
C’è, l’elemento delle catene, solo non così forte come il nero.

Bonus:
L’elemento della drammaticità, devo ammettere, l’ho rilevato a stento prima del finale. La morte di Draco è stato un colpo che ha fatto salire le quotazioni. Dispiace sembrare così cinico, ma la sua dipartita è stata un toccasana per il tuo punteggio, e per il mio personale gradimento della storia. Come ho detto, alcuni tratti del racconto risentono dell’eccesso di estro. In generale, inoltre, avevo rilevato che la storia sembrasse più costruita sulla malinconia, sulla purezza dell’amore che sta sbocciando, che vera e propria drammaticità; prima della morte di Malfoy, molto pallida.

Gradimento personale:
La storia mi è piaciuta. Ho apprezzato lo stile, l’avvicendarsi del sentimento tra Draco ed Hermione, la sua bellezza astratta. Non so se rendo l’idea: le tue parole mi hanno proiettato attraverso i gesti concreti, mi hanno spinto ad abbracciare l’essenza del sentimento, ed è stato sublime. Con il giusto ritmo avrebbe toccato corde splendide.
Ciò non toglie il bene che c’è, e merita di essere riconosciuto.

Complimenti e buona continuazione!
Un saluto, 
Spettro94

Recensore Master
02/07/20, ore 12:28

Questa storia è "straziante", nel senso buono del termine, se ne esiste uno.
E' intensa e triste e piena di un sacco di emozioni che vanno crescendo dalla prima parola, fino a culminare in quel tragico urlo di Hermione. Così forte, che sembra quasi di avvertirlo anche oltre lo schermo del PC.
"Poi il Signore Oscuro lo aveva fatto trascinare al suo cospetto, lo aveva guardato per un solo secondo e gli era entrato nella testa, barriere crollate su cui era quasi facile camminare e vivere quei giorni di silenzi ed emozioni e, con le ultime scie di fiato, Draco aveva edificato attorno a lei mura di ferro e pareti di diamante." - Credo che questo sia uno degli atti più coraggiosi che Draco abbia fatto nella sua vita. E l'ha fatto per lei, per proteggerla anche se in fondo ancora non rappresentava niente per lui. E credo che sia davvero il punto focale di tutta la storia, come se da qui in avanti ci fosse una vera svolta a tutta la vicenda.
La scena in cui si baciano per la prima volta mi ha fatto davvero venire i brividi, delicato e rude al tempo stesso, un insieme di contrapposti come in fondo lo sono loro.
Davvero bella, complimenti. Rischio di essere monotona, ma credo che tra queste righe ci sia del potenziale.
In bocca al lupo per il contest (a cui partecipo anche io, se mai riuscirò a produrre qualcosa XD) e alla prossima lettura!
Morgana

Recensore Veterano
28/06/20, ore 13:24

Ciao di nuovo! Ho seguito il tuo consiglio e sono andata a fare un giro sulla tua pagina per leggere qualcosina sulla dramione. Non sono una grande fan della coppia, ma il mondo è bello perchè è vario, no? Personalmente leggo sempre fic di tutte le coppie possibili e immaginabili ahahah
Il titolo è bellissimo, io sono un frana nei titoli in generale :/
Il finale è la parte che ho apprezzato maggiormente. Solitamente preferisco le dramione che finiscono male (sono un po' sadica ahahah) ma questo! Mi ha lasciato col fiato sospeso fino all'ultima riga. Troppo straziante e romantico.
Bhe che dire, in generale questa shot merita moltissimo!
Baci e a prestissimo!
Miss Wendy

Recensore Junior
24/06/20, ore 15:38

Ciao cara, eccomi qui! Mi avevi promesso una storia ricca di dettagli e sono felice di essermi fidata del tuo suggerimento. 
Parti dal presupposto che ho un passato da Dramione accanita. Negli anni ho cambiato idee, opinioni, ship a non finire, ma la Dramione mi è rimasta nel cuore. Per quanto possano sembrare OOC è innegabile che il fascino dei nemici che finiscono per amarsi ha quel qualcosa in più che le coppie canon e scontate non riusciranno mai a darmi (coff coff: sono una antiRomione e so che il mondo mi odia per questo).
Fatta questa premessa passiamo alla tua storia, che è la cosa più importante. 
La prima cosa che mi sento di dirti è che hai creato un'atmosfera davvero particolare. Non so nemmeno bene come definirla. Mi sono sentita come se avessi letto l'intera storia senza respirare ed avessi ripreso solo alla fine. Sembrava di stare in una bolla. E un'altra cosa è stata una sensazione di confusione che però non è negativa. L'intera storia è sembrata un susseguirsi di eventi che si sono intrecciati e reintrecciati di continuo creando nodi e trami che alla fine hanno trovato il loro senso in un finale tristissimo, ma coerente con la storia. 
Un'altra cosa meravigliosa che vorrei appuntare è il bellissimo uso che hai fatto delle analogie e delle metafore. Alcune frasi ed espresioni che hai usato mi hanno fatto venire un brividino, e mi piacerebbe nello specifico citartene due. 
La prima in assoluto è questa: "Draco si chiese con striature di meraviglia dove finiva la notte e dove cominciava lei". Non so davvero trovare le parole per spiegare quanto sia potente questa frase. Sembra semplice, ma secondo me nasconde una serie di sentimenti. La notte di Draco è il suo passato, l'odio che prova verso sé stesso e la sua famiglia. Un tunnel buio che all'improvviso trova una fine. Finisce la notte perché arriva lei che porta luce e colore nella sua vita. Quindi questo concetto di notte che finisce con lei mi ha colpita ed affascinata enormemente. 
E poi l'altra è questa: "Si chiese come sarebbe stato spegnere quel fuoco con il suo pianto". Semplicemente bella. Sembra voler sottolineare la disperazione di Draco, la sua solitudine, perché persino le lacrime di Hermione nella sua testa sono in grado di renderlo migliore. 

Davvero, mi è piaciuta molto. E poi il titolo è meraviglioso. Mi riporta ad un'opera che ho letto anni fa e che ho amato, ma sono felice che tu ti sia discostata dalla trama del libro (sempre appurato che il riferimento fosse intenzionale).
Complimenti ancora, in conclusione. Mi è piaciuta moltissimo la storia!

A presto! 
Parse

 

Nuovo recensore
09/06/20, ore 10:14

Ciao! Premetto che sono una lettrice seriale di Dramione ( ne avrò lette un centinaio,non scherzo!! LOL) e che non sono il tipo che scrive recensioni, (difatti è da tre anni che ho un account e ne ho scritte solo due) ma devo essere sincera se ti dico che questa OS mi è piaciuta molto. Innanzitutto ho apprezzato il linguaggio utilizzato, mi è sembrato ricercato e curato nei minimi dettagli, (e sono sicura sia così) mi è piaciuto il fatto che hai curato l'aspetto interiore dei personaggi prima di far subentrare quello fisico (in tante storie si parte subito con il lato fisico senza dare importanza a come la loro storia sia iniziata). Mi hai saputo far appassionare alla storia ed infatti l'ho finita nel giro di dieci minuti. Complessivamente mi è piaciuta molto. Spero di leggere ancora qualcosa di tuo.
Baci Cassy ♥

Recensore Veterano
08/06/20, ore 00:29

Ciao, cara, eccomi! :)
Mi sembra assurdo che io sia qui, dopo aver letto una Draco/Hermione (anche io, come quelli che mi hanno preceduta, sono per il canon, a livelli quasi patologici!).
Eppure, innanzitutto, vorrei fare una annotazione relativa allo stile: ne hai adoperato uno davvero peculiare, ricercato nel linguaggio e, oserei dire, evocativo (che si sposa bene con l'intento fortemente introspettivo della storia).
Credo sia stato positivo imbattermi in questa storia per una mia prima lettura incentrata su questa coppia (o, almeno, la prima che io abbia concluso!), perché ammetto che ho apprezzato il modo in cui hai "indugiato, preferendo indagare a fondo i rispettivi stati d'animo, prima di introdurre il contatto fisico tra i due. È stato uno sviluppo molto graduale, hai cercato di contestualizzare i reciproci sentimenti e, secondo me, è stata un'ottima scelta.
Di solito, ci sono sempre dei dettagli di una storia che mi colpiscono, magari anche secondari, e anche stavolta non mi sono smentita. Per esempio, mi sono piaciute le parentesi in cui hai inserito scene legate alla Legilimanzia e, in particolare, la scena tra Draco e Voldemort (in quella scena, ho apprezzato anche l'intervento di Bellatrix che, nella sua dedizione assoluta verso il suo Signore, andrebbe contro persino suo nipote ed è un aspetto che hai ben delineato!). Infine, ovviamente, non potevo non apprezzare la scena finale! È bello che, almeno nella tua versione, Draco diventi un combattente e che combatta fianco a fianco con Hermione. Almeno nella tua versione, può forse sentirsi fiero di sé, anche se solo alla fine, proprio prima di morire. Insomma, ho apprezzato la "circolarità della storia", se così posso dire: dall'inizio, in cui i pensieri di Draco si tingono di malinconia e scontento (pensa al fallimento, al coraggio mancato e così via) fino alla Battaglia in cui, invece, combatte attivamente, tenta di difendere Hermione, anche se, appunto, è un atto isolato ed effimero, destinato a non avere conseguenze (se non in Hermione).

Be', che dire: sono lieta di averti conosciuta e grazie ancora di tutto!♡

Recensore Junior
07/06/20, ore 09:25

Ciao, sono finalmente riuscito a passare dalla tua storia.
Premetto che io sono per le coppie originali, quindi, per me, Hermione ha occhi solo per Ron.
Questa storia però, presa fuori dal contesto dei libri (viste anche le varie divergenze come la bacchetta rotta e Draco che muore), direi che è molto riuscita!
Leggendo si riesce a respirare il clima freddo e teso della situazione, ma al tempo stesso si coglie il rapporto tra Draco e Hermione.
Molto d'impatto le frasi con cui descrivi i dettagli delle immagini.
Ottima storia.
A presto! :)

Recensore Veterano
05/06/20, ore 14:45

Ciao!
Sono rimasta incredibilmente sorpresa da questa One Shot, mi sembra diversa da ciò che scrivi di solito, o perlomeno dalle due storie che ho letto. Sopratutto da quella nuova che hai appena iniziato, forse inconsciamente mi aspettavo qualcosa di simile, sta di fatto che l'ho apprezzata molto. Sei riuscita a trasmettere angoscia tra queste righe drammatiche e percepisco una certa precisione nella scrittura, credo che tu ti sia impegnata molto ed è stato tempo speso bene, ne devi essere soddisfatta a parer mio! La fine è davvero straziante, ma io odio i lieti fine perciò la approvo pienamente ahahaha. Mi ha colpito molto -le disse in quel penultimo battito di cuore- è un immagine davvero forte, lo immagino lì sul punto di morte... brava!!

Recensore Master
04/06/20, ore 09:13

Anche io sono stata mmolto colpita dalla tua storia. Premetto di non amare ciò che non è canon, ma al di là di questo non posso dirti che la storia sia fatta male, anzi il contrario. È una one Shot Ricca  di emozioni e mi ha trascinata fino alla fine, proiettando le emozioni più dense. Davvero bravissima! Sono felice di aver letto qualcosa di tuo,  brava brava brava