Recensioni per
Conchiglia di diamante
di Crudelia 2_0

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/08/20, ore 09:18

Crudelia 2_0 - Conchiglia di diamante
Pacchetto: Diamante
Coppie Ron/Daphne

Grammatica e stile
Lo stile è perfetto per il genere in questione. Malinconico, introspettivo, sentimentale. I generi sono ben presenti e definiti, l’amore che sboccia tra Ron e Dafne è toccante, il ritmo e le descrizioni gli danno una marcia in più; si adeguano ad ogni scena come se la mano delicata di Dafne passi tra le pieghe del racconto, mutandolo secondo i propri desideri, sia nei momenti in cui funge da punto di vista, sia quando il protagonista è Ron.
L’uso che fai delle descrizioni è poetico, si legano a Dafne come una corona fatta di vocaboli brillanti; la scelta di dividere i punti di vista è chiara ed efficace, non si perde mai il filo. In sintesi, la gestione dello stile è ottima, anche a livello grammaticale non ho rilevato nulla da segnalare.
Solo, deciditi come gestire i trattini. Delle volte li trovo attaccati alla parola che li precede, in altre sono completamente staccati; in altre ancora varia anche il tipo. Un altro giudice penalizzerà quest’aspetto.

IC
Ecco, qui la valutazione, se già è stata impegnativa, diventa logorante. Non so molto di Dafne Greengrass, intendo a livello canonico. Sicuramente il fandom avrà prodotto una versione mirata, ma, qualora esistesse, non la conosco.
Posso solo teorizzare con quel poco che so. Ha conseguito i G.U.F.O., che non è male. Vive lontana dalla cerchia dei “bulletti” Serpeverde, ed è la futura cognata di Draco.
Anche il suo nome è più significativo.
Il mito di Dafne e il personaggio che si definisce in questa trama presentano delle affinità. La differenza: Dafne non fugge da Ron, cerca compagnia, anche se non vuole ammetterlo; aspetto, questo, che non verrà considerato nella valutazione IC.
Dafne è una buona Serpeverde quando si trova insieme ai suoi compagni, si trasforma nella solitudine. Viene da una famiglia purosangue, è avvezza a modi “aristocratici”, in particolar modo quando riprende Astoria e pensa che la gara di bevute a cui partecipa Ron sia stupida. La camicia che indossa, uno dei punti cardine su cui si delinei la sua bianca perfezione, è un’evidenza che eleva la sua condizione. Come Draco, il suo comportamento pare cambiare quando si trova in presenza o meno dei suoi compagni; ciò si ricava a contrario dal semplice fatto che esplora le sue passioni in solitudine, come se volesse nasconderle agli altri.
Guai a parlare male delle sue passioni, è comunque una Serpeverde. La pittura, l’arte: babbane, non dei maghi; sebbene, il dipinto che viene affisso nel Ministero è di chiaro riferimento al mondo magico. Ed anche in questo caso, appare lampante il motivo.
Tutto sommato, credo che la versione che ne fornisci rispecchi i punti essenziali di un Serpeverde.
Quanto a Ron... È Ron.
L’unico aspetto che cambia è l’amore verso Hermione: più debole, lo riempie di frustrazione. Fattori essenziali per scrivere di Ron e Dafne.

Adeguamento al pacchetto
L’attinenza agli elementi “bianco” e “disegno” c’è, ma solo uno dei due trova in una forma predominante rispetto agli altri. Nessuno in una situazione accessoria.
La descrizione di Dafne, della camicia, della sua figura, la pelle, si sposa all’oro della sua chioma, all’azzurro del suo sguardo. Il bianco è una parte del tutto, e paradossalmente è proprio la qualità delle descrizioni che eleva anche altri colori. Se dovessi descrivere la Serpeverde con un colore dominante, me ne verrebbero in mente molteplici.
Il disegno ha un ruolo centrale, un ruolo chiave. Rappresenta il memento di ciò che Ron avrebbe potuto avere, e non ha mai avuto, ed è stato costruito dalle loro prime chiacchiere riguardo l’arte; culminata con la domanda di Ron sul perché non ha provato a dipingere un ritratto, invece che le loro mani disegnate col carboncino.

Bonus:
Il tradimento di Ronald è evidente.
Il tradimento è una pietra pesante sulla coscienza di Ron.
Il tradimento lo perseguiterà ogni volta che alzerà lo sguardo su quel quadro.
Mi chiedo a cosa penserà, più passeranno gli anni, quando l’osserverà nel silenzio della notte. A Rose, a Hermione, a Dafne? Continuerà a provare rimorso o, alla fine, si convincerà che quella è stata la scelta giusta?
Queste sono riflessioni da lettore, non da giudice.

Gradimento personale:
La storia mi è piaciuta. Molto. Trova la sua forza in Dafne, e Ron soccombe al suo fascino, sembra così inarrivabile eppure vicina. La Greengrass è un concentrato di paradossi e il tuo stile poetico la rende quasi un’astratta ninfa dei miti; un paragone che non è casuale. Delicata e pungente, bella e orgogliosa, una corazza (una conchiglia) di diamante, un cuore di cristallo.
Rapisce sin dalla prima scena. Più ci s’immerge in lei, più si viene trascinati in una spirale d’emozioni. Sempre delicata, gradevole, e tutto ciò che circonda la vita di Ron diviene improvvisamente privo di significato. Esiste solo lei. Ciò giustifica pienamente il dolore di Weasley e il suo cuore infranto quando lei decide di andare via.
La maturità del sentimento che provano è anche la loro condanna. Entrambi sanno che quei pomeriggi passati insieme non si ripeteranno mai più. L’allontanarsi da Ron rende più bui gli ultimi momenti del racconto, come se la sua angelica luce sbiadisse alla distanza, per mai più tornare...

Un lavoro sontuoso, complimenti!
Buon proseguimento.
Spettro94

Recensore Junior
30/07/20, ore 17:11

Ciao,
avevo volutamente evitato di leggere questa storia prima di valutare l'altra per non essere influenzato e ora sono riuscito a recuperarla (e a distribuire la prima delle recensioni premio).
Devo dire che mi ha sorpreso: sembra quasi scritto da un'altra persona, e vuole essere un complimento!
Ora mi spiego meglio: in Four degrees tutto è molto didascalico, Ron ripercorre gli errori fatti, quasi analizzandoli in maniera logica e distaccata, guardandoli da un punto di vista esterno. Qua invece è tutto molto più evocativo, riesci a far trasparire quello che vuoi utilizzando le parole, senza dirlo apertamente. Per esempio il bacio tra i due: al massimo dici che si avvicinano, non scrivi mai esplicitamente che si baciano. Si capisce solo dal "sapore delle sue labbra".
Fai trasparire molto bene le sensazioni di Ron, la confusione, la rabbia, la colpa e anche la rassegnazione. E quello che descrivi è proprio il Ron dei libri.

Mi è piaciuto molto il dettaglio delle sigaretta che hanno sapore di fiori, ma se devo essere onesto (anche se so che è un espediente che ti è servito per far rompere il ghiaccio tra i due) mi ha stupito e lasciato perplesso che Ron abbia bisogno di un accendino quando ha una bacchetta, ma sono dettagli.

Venendo a Daphe, tra questa storia e quella che ha partecipato al mio contest devo dire che ho trovato una certa somiglianza nella caratterizzazione. Entrambe le storie mi hanno fatto venire voglia di approfondire di più questo personaggio e ora mi sa che andrò in cerca di altri racconti su di lei.

In conclusione devo dire che mi è piaciuto parecchio, ma non quanto Four degrees che forse è una delle storie più belle che ho letto qua sopra (anche se il titolo continuo a non digerirlo).

Sei riuscita a farmi digerire molto bene la deviazione dal canon e ora sono curioso di leggere altre tue storie, ma non credo sarà altrettanto facile con Hermione/Piton. Ma sarei contento di ricredermi! :)

A presto! :)

Recensore Master
17/07/20, ore 22:05

Ciao ^^
Partecipo anche io al contest, oltretutto con il tuo stesso pacchetto, quindi... Dannata curiosità! XD
Ma sono davvero felice di essere passata, perché è una storia stupenda. Affascinante. Bellissima. Sono quasi convinta - anzi, sicuramente - che vincerai.
Da amante e studiosa di Storia dell'Arte, ho adorato le opere che hai scelto di citare (Bernini, che sia benedetto).
Credevo fossi l'unica (insieme alla un mia co-autrice) a immaginare e scrivere della coppia Ron/Daphne. Ma leggere la tua storia mi ha fatto sentire meno sola 🤣
La storia è complicata e semplice insieme, il tuo stile rende pienamente giustizia a due personaggi diametralmente opposti come sono Ron e Daphne. Come si intrecciano, si conoscono, si confondono uno nell'altra. E quel paragone con la ninfa Daphne... Spettacolare.
Mi è piaciuto tutto, dall'inizio alla fine. Rischierei di scrivere cose insensate, quindi mi fermo qui. Ma sappi che la tua storia mi ha davvero emozionata.
In bocca al lupo per il contest e alla prossima lettura
Morgana

Recensore Junior
24/06/20, ore 18:48

Eccomi, di nuovo ho dovuto prendere appunti perché continuavo ad elaborare teorie e pensieri ad ogni paragrafo. Avevo paura che leggere prima "storia di un matrimonio" mi avrebbe influenzata in modo negativo, ma alla fine forse aver letto il prequel dopo il sequel potrebbe aver avuto un senso, sai? 
Prima cosa: Daphne. Non ci sarei mai arrivata, non l'avrei mai immaginato ma è la scelta migliore che potessi fare. Qui entrano in gioco diversi sentimenti: primo fra tutti il mio orgoglio Serpeverde. Sono una Serpeverde nata e cresciuta da più di quindici anni e sono tra quelle persone che odiano la discriminazione che la stessa JK riserva alla nostra casa. Quindi capirai la mia gioia quando leggo di una Daphne Greengrass dolce, umana e soprattutto colpita dalla guerra come un qualunque essere umano. 
Grazie per aver reso una Serpeverde umana, e non uno stereotipo da massacrare. 
In secondo luogo ho apprezzato molto il piccolo spazio che Ron ha dedicato ai gemelli. Credo sia importante ricordare come i gemelli, molto più che gli altri fratelli maggiori, si siano sempre preoccupati e presi cura di Ron e Ginny, e sottolineare la solitudine di George è stato un colpo al cuore ed allo stomaco. 
Ma passiamo alle cose serie. 
La relazione tra Ron e Daphne, nata per puro caso da gesti semplici come le mani di lei tra i capelli di lui. È stato tutto incredibilmente delicato e l'ho trovato avvolgente, come una carezza. 
Mi ha colpito molto il modo in cui Ron già vedeva Hermione. Ad un certo punto hai scritto "l'unica strada per attirare la sua attenzione: la rabbia". Era già palese a quel punto che la loro relazione fosse terribilmente forzata. Hermione non aveva tempo da dedicargli, e probabilmente se anche l'avesse avuto non glie l'avrebbe concesso. Lui si sentiva già messo da parte. 
Mi ha intristito molto il momento in cui Ron paragona Hermione a Daphne. E qui ho deciso che, benché io sia ancora convinta che la colpa sia di entrambi, il primo errore di Ron non è stata la distrazione, ma questo esatto momento. Quando si è ritrovato a paragonare Hermione nella sua semplicità alla bellezza più ricercata di Daphne ho pensato a quanto fosse ingiusto. Sono due persone diverse, con due bellezze diverse e due caratteri diversi, eppure Ron ha baciato Daphne poco dopo aver pensato che Hermione non si trucca. E quindi tutto questo per dire che eccolo il suo primo errore: nel momento in cui ha realizzato che Hermione era rabbia e Daphne sollievo avrebbe dovuto semplicemente trovare il coraggio di chiudere la sua relazione. Con il rischio che Daphne se ne sarebbe comunque andata, ma si è deliberatamente "accontentato" di Hermione per il semplice fatto che Daphne è partita. E no, questo non lo accetto. Per quanto difficile Hermione potesse essere credo che nessuno meriterebbe di essere trattato in questo modo. 
Quindi sì, insomma, sono un po' arrabbiata con Ron. 
Il finale mi è piaciuto molto perché non è stato scontato. Poteva diventare un "ti rivedo dopo 8 anni e mollo tutto per te", ma qui è uscito fuori l'amore di Ron per sua figlia. La prima cosa di cui ha parlato è lei. Ed è per lei che ha resistito alla tentazione di fermare Daphne, almeno secondo me. 
Mi è piaciuto davvero. 

Il mio unicissimo, minuscolo e totalmente trascurabile appunto negativo riguarda l'aspetto Draco-Harry-Ron-Goyle. Nel senso che dopo una guerra del genere non trovo molto coerente che Draco abbia ancora voglia di litigare con Harry Potter in mezzo al corridoio della scuola. A maggior ragione dopo che Draco gli ha salvato la vita fingendo di non riconoscerlo e dopo che Harry ha salvato Draco dalla Stanza delle Necessità. Ma ancor più per tutto quello che è successo dopo, per Narcissa Malfoy che ha salvato Harry, per il fatto che Draco non ha combattuto la battaglia di Hogwarts e se ne è semplicemente andato con la sua famiglia. Questa è stata l'unica minuscola nota che mi ha fatto un po' storcere il naso, ma davvero trascurabile considerando il tema centrale della storia che invece ho decisamente amato. 

Finisco l'ennesimo monologo complimentandomi ancora per un'altra fan fiction per niente banale e ben scritta. 
A presto! 

Parse

Recensore Veterano
10/06/20, ore 09:38

Oh, finalmente!
Finalmente ho potuto leggere anche questa - fra le storie che partecipano al contest - e sono così felice di averla recuperata! Non so se sia ritenuto accettabile, che un partecipante sia così entusiasta nei confronti della storia di un altro partecipante, ma … be', pazienza!

Allora, innanzitutto, ciao! ^^ Partecipo anche io al contest (come se non si fosse capito già capito, poi) e la tua storia mi ha incuriosito fin da subito.
In primo luogo, per la coppia: non avevo mai letto una Ron/Daphne (come scrivo praticamente in ogni recensione - giusto per farmi conoscere subito - sono fissata col canon e solo ultimamente sto un po' allentando le mie convinzioni). Ma, dopo aver concluso questa lettura, sono convinta che ben poche storie avrebbero potuto farmi apparire questa coppia così credibile e comunque, quasi nessuna lo avrebbe fatto ai livelli in cui ci sei riuscita tu (a proposito, ora spero davvero che tu ne scriva di altre!!).

E poi, be', come non sottolineare l'originalità della storia? O la caratterizzazione dei protagonisti?
Questa tua Daphne così appassionata - di una passione impetuosa e nascosta, come i diamanti celati nelle viscere della terra -, una ragazza e poi donna ricca e complessa. Quanto ho adorato tutti i passaggi in cui, in questo Ron così diviso (un Ron che ti è riuscito sorprendentemente bene, a mio avviso), si contrappongono Hermione e Daphne (come quando sottolinei il trucco sul viso della Serpeverde o l'incapacità di Hermione di celare le proprie emozioni, il suo essere un libro aperto - diversamente dalla "stratificata" Daphne -).
Insomma, non solo hai delineato Daphne in maniera "positiva", lasciando parlare i suoi gesti e le sue parole, ma hai arricchito il suo ritratto anche per via negativa, ossia - appunto - tramite la contrapposizione con Hermione. E ho adorato (!) il leitmotiv della conchiglia.

E poi, ancora, come non spendere due parole sullo stile? Sicuramente il commento del giudice sarà più illuminante del mio, ma - la tua - è una storia davvero delicata (solo che la delicatezza, a suo modo, sa essere anche molto incisiva ed è questo il caso), trapela grazia da ogni paragrafo.
Ci sono tante altre cose che vorrei dire, ma - ripeto - il giudice sarà in grado di dire tutto molto meglio di me, perciò - intanto - ti saluto dicendoti questo: sono proprio felice di essere in gara con storie di questo calibro, rende l'esperienza molto più gratificante.
Ora levo il disturbo però, mi raccomando, non abbandonare questa coppia! Credo che, da come ne scrivi, possa quasi diventare la tua firma, il tuo "marchio di fabbrica".
Bene, a presto (spero). Un bacio!

Recensore Veterano
09/06/20, ore 09:59

Ciao!
Sto leggendo tutte le storie del contest per farmi un'idea generale. Devo dire che a questa coppia non avrei dato un'euro e invece sei riuscita a renderla davvero reale e intensa. Avevo tante cose da dire ma il testo è lungo e alcune le ho dimenticate, perdonami! Comunque mi è piaciuto molto come sei riuscita a far evolvere il loro rapporto in una sola One Shot, io ci avrei messo capitoli! Hai descritto molto bene cos'ha spinto Ron tra le braccia di lei, era triste, si sentiva solo e incompreso, nel posto sbagliato lontano da suo fratello, Hermione gli sembrava così diversa da lui... e poi c'era lei, Daphne, una sorta di ancora salvezza, di vento fresco. Lei è così indipendente, sicura di ciò che vuole, solitaria, in qualche modo direi già adulta.
È molto carina anche l'idea di farli incontrare di nuovo diversi anni dopo, ed è triste che Ron abbia accettato una vita che non gli appartiene davvero, una sorta di piano B, ma credo che questo tipo di cose accadano al 90% delle persone nel mondo reale (purtroppo) perciò ha reso la storia più veritiera.
Ti faccio i miei complimenti, è una storia davvero bella mi è piaciuta molto.
A presto!

Recensore Veterano
09/06/20, ore 08:52

Anche io partecipo a questo contest e appena ho visto che era stata pubblicata un'altra storia sono corsa a leggerla e, ti dirò la verità: quando ho letto la parte iniziale ho pensato "povera Daphne, chissà come è morta.", quindi mi aspettavo un finale triste, ma il tuo finale è andato oltre la tristezza che credevo di poter provare, perché lei è viva e lui non può averla... La parte centrale di questa storia mi è piaciuta tantissimo: il balcone, lei che ha un sogno nel cassetto, il loro avvicinarsi piano... Molto molto bello. Il disegno che Daphne gli ha lasciato come ricordo poi, ad immaginarlo, sembra una vera opera d'arte. La scultura e il quadro che hai scelto di raccontare, poi... I personaggi sono caratterizzati benissimo: Hermione è proprio così, semplice e un po' rabbiosa e Ron, sì, ce lo vedo come uno pieno di ripianti che sceglie la via più facile per non restare da solo. E Daphne... Peccato si parli poco di lei, ma anche io la immagino così : un po' diversa dagli altri. Ho adorato la scena nella Sala Grande quando si svolge la gara e Ron vince, dolcissimo il modo in cui lei lo chiana idiota e sente il cuore battere forte... Brava, davvero.

Recensore Junior
08/06/20, ore 09:54

Ciao Crudelia,
come ho letto l'avviso in Luna sono corsa qui.
Mi piacciono insieme Ron e Hermione, mi piacciono, ma non mi fanno impazzire di gioia.. Hermione meritava qualcosina di più, forse.. e Ron qualcosa di diverso..
Ron e Daphne è una coppia curiosa ma particolarmente azzeccata.. Più di tutto ho sempre amato Ron con una Serpeverde, non so perché, ma penso sia un fatto di pregiudizi.
Lui, che del Golden Trio è il più pieno di pregiudizi, proprio lui con una Serpe... che dire, secondo me lo avrebbe fatto maturare molto... Lo avrebbe reso più consapevole che nella vita non è sempre tutto o bianco o nero, ma che il bianco accecante lo puoi trovare anche mescolato al nero più puro..
Questa storia mi è piaciuta molto, nonostante non sia un'appassionata di finali dove i due protagonisti non stanno insieme.. ma in fondo questo finale è giusto così... rispecchia la vita di ognuno di noi.. non sempre si fanno le scelte giuste... talvolta si fanno le "meno peggio"... e poi se ne subiscono le conseguenze...
Mi spiace per Ron, destinato a stare con una donna a cui vuole bene, ma non ama davvero.. mi spiace per Hermione, illusa di stare con un uomo che ha occhi solo per lei.. mi spiace per Daphne, che si è resa conto troppo tardi che partire sola, forse, non era la scelta migliore di tutte... forse non ha realizzato davvero TUTTI i suoi sogni...

Ti faccio i miei più sentiti complimenti per questa storia: come sempre il tuo modo di scrivere è bellissimo, scorrevole e piacevole.

Mi piace molto come hai reso i sentimenti di Ron, sinceri, semplici, reali proprio come è lui..

Bellissimo tutto

Un bacio

Lupacchiotta