Recensioni per
Non era amore, ma almeno era Amyl
di NPC_Stories

Questa storia ha ottenuto 100 recensioni.
Positive : 100
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/03/22, ore 17:15

Cara Npc!

Finalmente riesco a passare da te – ma possibile che domani è di nuovo lunedì?? Mah. Hinistel mi piace molto come personaggio, soprattutto mi piace il suo rapporto con Tazandil e queste realistiche incertezze su cosa scrivere nella lettera. La veggente è divisa tra la necessità di far tornare il marito in tempo per il parto al bisogno di farlo stare tranquillo e non mettergli pressione. Oscilla tra l’essere la moglie del capo e una semplice moglie, insomma, capace anche di mitigare quelle che sono le impressioni dei suoi familiari verso un padre/nonno esigente come Tazandil. Non è un compito facile, l’essere genitori, e qui ne abbiamo una dimostrazione, dato che Johel ha risentito per tutta la vita della necessità di assecondare ed essere all’altezza di un genitore severo. Anche Jaylah sembra essere sulla stessa strada, ma Hinistel è sicuramente già pronta all’evenienza e riesce a spiegare alla bambina che l’amore del nonno è a prescindere dai suoi risultati – e non è un concetto facile da spiegare, sono dinamiche familiari sempre molto complicate e contorte.

Di Jaylah ho adorato il sogno, perché era difficile da scrivere e ho trovato che tutto sia perfettamente realistico, nel senso: hai descritto una bambina di quattro anni che per un momento vive una sorta di esperienza extracorporale, per cui oltre a parlare con delle divinità riesce a vedere suo nonno e a essere lui, provando emozioni, accedendo ai ricordi, sentendo dolore. Essendo una bambina piccola che crede di sognare, ella non si spaventa per tutto ciò – anche perché Tazandil è una figura a cui vuole bene, ma di fronte a una serie di emozioni che non ha mai provato la vediamo assorbire senza capire appieno e tutto ciò è assolutamente credibile, perché il narratore esterno sa quali sono le emozioni e le sensazioni che Jaylah prova inconsapevolmente in questo delicato momento. Ciò rende la bambina erede di sua nonna e sottolinea la necessità che si avvicina alla cultura elfica di suo padre per meglio possedere un potere di chiaroveggenza forse destinato a manifestarsi.
Daren e Amyll sono sempre adorabili, col loro fare un passo avanti e due indietro. La scorsa volta li abbiamo visti parlare chiaramente, ma già ecco che Amyll non domanda – e Daren non dice – se anche lei sia tra i cari affetti del drow. Nella delicatezza che entrambi dimostrano nel voler non parlare io vedo il legame che li avvince e, come sempre, li adoro. Augurandoti di trascorrere una serena domenica, ti mando un abbraccio,
Shilyss

Recensore Junior
18/06/20, ore 22:26

Ho apprezzato moltissimo l'inizio di questa storia infatti la scena di Lady in Hinistel che al mattino si riprende e si dedica alla lettera per il suo Amato scegliendo con cura cosa scrivere o meno mi ha ispirato un profondo senso di profonda dolcezza.
Per quanto riguarda invece la piccola Jaylah Sono rimasto incredibilmente sorpreso di scoprire dove si si è risvegliata, infatti in un primo istante stavo cercando di capire chi fossero i soggetti con quale stesse parlando, però allo stesso tempo mi sono fatto una serie di idee infatti ti chiedo per favore di spiegarmi un pò di più sono molto curioso in merito.
Per quanto riguarda la parte successiva non pensavo che l'istruzione di Jaylah ad un istruttore, è stata una scena molto dolce per continuare a seguire il desiderio di viziare ancora la sua nipotina.
Mentre la scena della piccola Jaylah che chiede al precettore di insegnare a suo nonno a comunicare i propri sentimenti anche se adulto quelle è stata dolcissima.
Per quanto riguarda la torre evanescente non ho voluto indagare anche per mancanza di tempo però sono curioso di sapere se ritornerà come luogo o se e presente in altre storie.
Mi è dispiaciuto un po' per Amyl, devo ammetterlo però che ho adorato come loro due interagiscono anche se posso capire che i loro sentimenti non siano cosi chiari, infatti mi sembra che anche stanno insieme i loro sentimenti siano ancora acerbi e sono curioso di capire come si evolverà questa situazione.
Comunque per quanto riguarda invece l'ultima parte sono stato molto contento di leggere che Johel o per meglio dire il valdekwen di Daren, anzi uno dei valdekweni di Daren, comunque sono contento che quell'Asino di un Elfo come il nostro Drow preferito di solito lo definisce se la stai cavando così bene sostituendo il padre.
Ho ho apprezzato moltissimo questo capitolo la storia di per sé è ricca di nuovi elementi, ed è tutto molto scorrevole infatti non vi sono punti nei quali uno si deve fermare a rileggere perché ci sono troppi dettagli non vi è un ristagno del quantità di materiale presente anzi la varietà è tale che ti sprona solo ad andare avanti cos'è che effettivamente mi fa anche desiderare tantissimo di leggere il prossimo capitolo quando poi uscirà. Comunque ti ringrazio per questo stupendo capitolo Non vedo l'ora che esca il prossimo e alla prossima recensione

Recensore Master
12/06/20, ore 23:08

C'è TAAAAANTA roba in questo capitolo, ma proprio tanta.
A partire dal sogno di Jaylah che porca puttana, dove cavolo è finita 'sta teppa di 4 anni? E' imboccata a casa di un dio?
A quanto pare.
E poi il momento con il vecchio precettore e lei che continua ad essere la cosina più adoraile del mondo - e sì, Hinistel, quello era precoce sarcasmo made in drow di campagna.
Può solo peggiorare.
Mi è piaciuta anche la parte con i cagnoni, ma anche il fatto che Daren ormai si sia convinto che quel posto è pieno di gente a cui tiene, anche se gli dà una parola in elfico antico. Che poi il concetto di "valdekwen" mi piace moltissimo.
Non farò battute sul fatto che potrebbe tradursi con "congiunti", ma praticamente l'ho fatta. :P
Vedi di scrivere presto un altro capitolo, sù!

Recensore Master
10/06/20, ore 18:55

Ottimo world building e introspezione sebbene ti consigli di mettere più spazio tra un dialogo e l'altro. Ansioso di leggere i prossimi eventi, buon lavoro e a presto.