Ciao!

Non so se leggerai perche' ti sto recensendo una storia vecchia, ma non potevo non dire niente perche' mi e' piaciuta moltissimo. E' interessante che tu voglia esplorare le origini del male per Deidara, perche' per lui mi pare proprio che ci sia pura cattiveria. Non della serie "lo hanno reso cosi', il male non nasce ma si fa". Per me e' cattivo purosangue, ma ppunto umano, pieno di vita e di passione, super attento al suo ambiente e ai suoi sensi. Ho adorato tutte le descrizioni sensoriali, l'attenzione a rumori e alle sensazioni, e la rivelazione di co' che sta accadendo, lenta, passo a passo per massimizzare l'effetto e la forza della scrittura.
Hai fatto intuire il rapporto di amicizia con Kurotsuchi, che Deidara ha sacrificato...fra altre cose.
E si sente tantissimo il suo entusiasmo, la sua follia.
E il calore, il casino della sua arte.

Complimenti!

Dark

Ho visto Deidara talmente tante volte (troppe) falsato da essermi quasi dimenticata che è uno dei miei personaggi preferiti. Non so perchè tendono tutti a dimenticarsi che lui è folle, dominatore, se vogliamo mettere anche un tantino egoista quando si tratta di inseguire le cose che ama, eccentrico (sembra quasi soffrire quando la gente non si accorge di lui), chiassoso e vistoso ma allo stesso tempo sicuro di se e irrimediabilmente irresistibile. Nonostante tutto rimarrà per sempre nel cuore di Kurotsuchi, inevitabile per il biondo fare breccia, in un modo o nell'altro, nel cuore della gente. Il suo modo di farlo è questo, è lui, inutile voler far finta che sia diverso. In nome dell'arte tutto è lecito, e si finisce quasi un po' a invidiarlo Deidara che si compiace eccitato e senza rimorsi guardando l'incendio danzare (bellissima immagine).

Ciao,
sono qui per lo scambio a catena.
Snaturato Deidara? Per niente! L'hai reso più vivo che mai! Mi è piaciuto molto come hai trattato l'origine della sua "follia", "dell'arte è un'esplosione." A mio modestissimo parare, hai saputo rendere appieno la personalità di Deidara, un uomo/ragazzo orgoglioso, che è enormemente e follemente fiero della sua arte e, della sua convinzione, che questa sia un potere perfetto, imbattibile. Mi è piaciuto come hai tratteggiato la sua follia, che non ha cura delle persone, della sofferenza, della morte che provoca; perché tutto è lecito se viene sacrificato sull'altare dell'arte perfetta.
Dal punto di vista della narrazione, della sintassi e della grammatica nulla da eccepire. Complimenti.
Felice di aver recensito la tua storia.
A presto!
Mask.

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