Recensioni per
The best gift
di Nao Yoshikawa

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
25/09/20, ore 23:51

II CLASSIFICATO A PARIMERITO



"The best gift", di NaoYoshikawa



Grammatica e stile: 9,5/10

"...non se ne sorprendeva...": non è un errore, ma visto lo stile colloquiale che hai usato penso stia meglio la formulazione "non lo sorprendeva".
"...fradicia, ed in seguito...": niente virgola prima della "e", puoi togliere la virgola e la frase funziona comunque bene.
"...non con me», e dicendo ciò sistemò...": non serve la virgola dopo il discorso diretto, specie perchè dopo hai messo la "e".
"...da bambini, e poteva capire...": niente virgola prima della "e", puoi togliere la virgola e la frase funziona comunque bene.
"...Ah, è ha detto anche...": qui serve la e nomale non quella accentata.
"...in verità era stato anche colui che lo copriva ai suoi appuntamenti...": usando questo tempo verbale sembra che Victor coprisse Sherlock solo all'inizio, ma che ora non lo fa più... non lo trovo molto sensato.
"...portato ad inveire contro suo fratello e ad uscire...": la d eufonica serve solo se la parola successiva inizia con la stessa vocale.
"...così infuriato, e dire che era...": la virgola prima della "e" non serve.
"...sapere che quelli fossero...": tempo verbale sbagliato, "quelli ERANO".
"...ti sono acconto soltanto dalla tua vita...": errore di battitura, "accanto". E manca una parola, la formula corretta sarebbe "da tutta la vita".
"...sia piaciuto, ed io che pensavo...: niente virgola prima della "e", mentre la d eufonica serve solo quando la parola successiva inizia con la stessa vocale.
I paragrafi sono pieni di virgole: alcune pause nella frase ci stanno, ma quelle che hai messo tu sono troppe, intralciano solo la lettura. Ti consiglio di fare frasi più brevi per evitare questo problema, oppure di cambiare l'ordine delle parole per non doverne usare così tante.
Tutti gli errorini riportati sopra sono cose da poco conto, a parte un errore verbale, e sono tutti ripetuti più di una volta perciò ti ho tolto un punteggio minimo.
Il tuo stile è molto piacevole, leggero con un pizzico di comicità e il fluff inserito al punto giusto... in parole povere, hai fatto la scelta migliore possibile per la trama che hai creato.
La storia si legge tutta d'un fiato, è un tipo di AU leggero che colpisce per la sua tenerezza. Complimenti!


Sviluppo del pacchetto favola: 10/10

Prompt: forse un po' clichè, ma funziona sempre l'idea del regalo di compleanno. Mi è piaciuto che nonostante questo sei riuscita a dargli un tocco di originalità nel soggetto in sè, decidendo di far regalare proprio un libro di poesie a Sherlock. Nonostante suoni il violino, mostra una tendenza incredibile all'ignoranza per qualsiasi altra forma d'arte, a meno che non siano nozioni riguardanti trafficanti o cose del genere hahahah. Comunque, tornando al punto principale, è stato interessante vedere come hai mantenuto un clichè pur rinnovandolo nell'idea applicata al contesto della storia. Un connubio decisamente interessante che lascia sorridenti e allegri!
Obbligo: sia la parte del litigio che quella del rifugiarsi da una persona fidata ti sono uscite molto bene. Sherlock e Mycroft litigano spesso nella serie, pur collaborando, ma essendo questa una AU in cui tra sono ancora adolescenti lo trovo ancora più canon. Victor invece è stato stroncato troppo presto in circostanze a dir poco crudeli nel canon, perciò vederlo qui, ancora il migliore amico di Sherlock, è a dir poco commovente. Per non parlare del fatto che ho notato un parallelismo interessante: nella quarta stagione, quando Sherlock scopre di Eurus, Mycroft prima di confessare tutto dice che si tratta di un "affare di famiglia", ma Sherlock dice tra le righe che John ne fa parte. In un certo senso, vedere qui Sherlock andare da Victor mi ha ricordato di quella scena, perchè SHerlock non da peso al sangue quanto ne da alla persona in sè. Ed è la cosa che trovo più adorabile in assoluto di lui, perciò grazie mille per aver mostrato il suo lato più umano in assoluto.
Citazione: perfettamente utilizzata al momento giusto, dà quel tocco in più di drammaticità che colpisce sempre e al tempo stesso ha alleggerito l'atmosfera, specialmente quando è stata pronunciata nuovamente alla fine da Sherlock, che smaschera la citazione del suo amico.
In generale quindi il pacchetto della favola è stato sviluppato correttamente, tutti e tre gli elementi richiesti hanno la loro rilevanza all'interno del racconto e sono stati inseriti nel punto giusto per farli risaltare. Non ho altro da dire se non complimenti!


IC / caratterizzazione dei personaggi: 10/10

Cominciamo con Victor, vuoi?
Usare un personaggio a malapena presente in una serie ha il vantaggio di lasciarti un ampio margine di manovra per investigare la psiche di quel personaggio. Perciò a mio parere inserirne almeno uno ti da modo di dimostrare le tue abilità nel dare profondità al personaggio che il lettore non conosce: di Victor conosciamo solamente il nome e l'importanza che la sua morte ha avuto sulla psiche di Sherlock, ma immaginarlo da adolescente ha fatto certamente vedere la tua bravura nel caratterizzare i personaggi. E sì, sei stata molto brava! L'ho trovato divertente e realistico, il tipo giusto per essere amico di Sherlock, un'anima pura e particolare, leale e comprensiva, perfetta per compensare ma anche comprendere la stravaganza di Sherlock. L'ho semplicemente adorato, è un vero tipetto!
E Sherlock è bello nella sua ribellione adolescenziale, nella sua consueta testardaggine e... poco da dire, uno Sherlock adolescente fa tenerezza in tutti. Vederlo arrabbiato con suo fratello non è una novità, ma vederlo che sbraita e fa scenate e cerca consolazione (senza chiedere ovviamente, sia mai!) mi ha fatto sia ridere che sciogliere. Anche il modo in cui supporta il suo amico ha perfettamente senso, stando il linea con il suo carattere. Il de-aging ha funzionato bene, è stato reso in modo interessante e suggestivo, pur nella relativa semplicità della storia.
John non è effettivamente presente, nonostante la sua relazione con Sherlock sia il motivo scatenante di tutto, ma va bene così: dare l'accento sul legame tra due amici, per una volta, era proprio quello che ha dato un tocco in più alla tua storia!


Gradimento personale: 10/10

Spero sia stato chiaro nelle mie parole precedenti, ma in caso contrario sarò più esplicita qui. Amo la tua storia!
L'ho adorata dal primo momento in cui l'ho letta, e poi di nuovo quando ho fatto la seconda lettura per rivederla meglio. Puro e semplice fluff, amicizia solida che sostiene e protegge, un pizzico di dramma familiare e l'accenno di un primo amore giovanile. Tutti gli ingredienti giusti per una novella che accarezza i cuori dei lettori, dandogli uno spezzato di vita quotidiana di un adolescente Sherlock.
La storia è scorrevole e piacevole alla lettura, lo stile adatto e il pacchetto scelto è stato rispettato perfettamente. Cos'altro potevo volere di più?
Grazie per questa bellissima storia, tanti complimenti! Vorrei avere parole migliori, spero che queste ti bastino. Bravissima!


Totale: 39,5/40

Recensore Master
28/06/20, ore 18:38

Nonostante abbia visto ed adorato Sherlock, non avevo mai letto nessuna storia a riguardo ma la tua mi è sembrata diversa dalle altre perciò ho deciso di leggerla.
Innanzitutto adoro che tu abbia scelto di focalizzarti su un avvenimento specifico del passato di Sherlock, dal momento che nella serie è molto schivo e evita di parlarne se può. In secondo luogo hai descritto benissimo il rapporto che c'è tra Mycroft e Sherlock che non è poi così diverso da quello della serie, ma quello che mi ha colpita di più è il rapporto che hai creato tra Sherlock e Victor.
Il carattere di Victor mi piace tantissimo e suscita molta tenerezza, è così comprensivo con Sherlock e gli dà sostegno come un vero fratello, anche più di Mycroft. Un'altra cosa che hai trattato molto bene sono i sentimenti di Sherlock per John e di come non abbia paura di nasconderli perché è una cosa assolutamente normale.
Alla prossima!

Recensore Master
18/06/20, ore 15:12

Ciao Nao! Sono felicissima che tu abbia pubblicato di nuovo nel fandom, oltretutto una storia così particolare.
Mi fa sempre piacere trovare Victor nelle fanfiction, se ben caratterizzato e non come mero espediente. È anche vero che non sono una fan della Vic!lock, non quando è definitiva almeno, perché per me la Johnlock è sacra e il motivo principale per cui leggo nel fandom è proprio vederla trionfare, anche se solo alla fine. Qui tu hai scelto un ruolo a mio avviso perfetto per Vic, perché come amico d'infanzia è semplicemente adorabile. Oltretutto gli hai dato una caratterizzazione che mi è piaciuta molto, rendendolo un artista, un poeta, un giovane dall'animo buono e sensibile. Non mi meraviglia che Sherlock lo adori e che si fidi ciecamente di lui.
Molto IC la lite con Mycroft, così come l'atteggiamento da drama queen sfoggiato dal giovane Sherlock. E la presenza di John, anche se solo nominata, mi ha resa davvero felice. Amo quando Victor fa un po' da cupido tra i due, quando li spinge l'uno verso l'altro. Qui addirittura copre Sherlock quando escono insieme ed è un particolare che ho adorato.
Ma il libricino che gli dona alla fine è la cosa che mi ha intenerito di più. Penso che questo genere di regalo sia il mio preferito in assoluto, sia da fare che da ricevere.
È stato davvero molto dolce e sono certa che anche Sherlock avrà apprezzato tantissimo.
Una storia davvero tenera che mi ha fatto tanto piacere leggere!
Spero che tornerai presto a scrivere qui!
Complimenti e a presto!
S.

Recensore Junior
17/06/20, ore 19:08

Ciao!
Devo ringraziarti per avermi fatta tornare, anche se per poco, nel mondo di Sherlock. Mi è piaciuta veramente tanto questa tua one-shot, corta ma comunque carica di significato.
Mi è piaciuto molto il personaggio di Holmes, secondo me hai fatto un bel lavoro!
Il tuo stile limpido e pulito mi ha catturata, facendomi divorare parola dopo parola. Quasi ci sono rimasta male alla fine quando è finita la storia. Non è stato per nulla difficile calarmi nella storia e più in particolare nei panni di Holmes e sentire tutto quello che provasse.
Ottimo lavoro!
Spero di aver di nuovo occasione di leggere un tuo scritto.
Alla prossima,

H. A. Stratford

Recensore Master
16/06/20, ore 19:46

Ciao, credo di non riuscire a esprimere bene a parole la mia gioia nel trovare una storia che abbia, tra i protagonisti, Victor Trevor. Tu sai bene quanto io tenga a lui, quanto mi piaccia scrivere di Victor, ma soprattutto leggere su di lui e purtroppo mi trovo di fronte al deserto più totale e sconvolgente. Trovare una tua storia che lo riguarda è stato davvero bellissimo, oltre che una sorpresa. Hai dato una tua visione di Victor molto precisa e che, credo, "deduco" un po' a naso, in parte ti rispecchi anche e sotto diversi punti di vista come una la passione per la scrittura o una certa ritrosità nel definirsi "scrittore", poeta, in questo caso ma il concetto è quello. Ma anche un animo dolce e sensibile, pronto a tutto per difendere i propri amici. Ti ho rivista molto, per quanto poco conosco di te, in questo Victor. Mi è piaciuto ecco. Hai tirato fuori di lui dei tratti davvero originali, dandogli uno dei ruoli che preferisco in assoluto ovvero il migliore amico, che non soltanto spinge Sherlock ad aprirsi, ma lo appoggia e lo copre nella sua storia con John.

Siamo nel pieno di un Universo Alternativo. Non soltanto Victor è vivo, e di Eurus non viene fatta menzione, ma a quindici anni, Sherlock e John già si conoscono. John Watson è entrato prestissimo nella vita di Sherlock, e in questo caso c'è anche Victor formando un trio che si districa tra amicizia e amore. Victor ci sta un po' nel mezzo, nel senso più bello del termine. Lui è molto amico di Sherlock, forse il suo unico amico, ma è amico anche di John e non soltanto credo li abbia anche un po' aiutati a mettersi insieme. Mi ha dato quest'impressione qui, ecco. Forse perché continua ad aiutarli coprendo Sherlock con la sua famiglia. Questo aspetto mi è piaciuto molto, il fatto che Mycroft si metta un po' di traverso fa quasi sì che lui sia il cattivo di questa storia. Sappiamo, perché lo conosciamo, che il suo è soltanto un goffo tentativo di difenderlo e il punto di vista che Victor ci offre in proposito è piuttosto chiaro. Mycroft non crede davvero che sia una fase, quella che passa il fratello, non è un commento omofobo il suo (mi rifiuto di pensarlo), è più che altro un modo per preservare Sherlock da una possibile delusione futura. Che potrebbe anche succedere, se si parla in termini assoluti, in realtà ci rendiamo conto del fatto che John è John Watson, e che non potrebbe mai fare del male a Sherlock. Non se le premesse sono diverse da quelle della serie, ovviamente. Insomma, sono due adolescenti, hanno Victor a fare da cuscinetto... ci sono tutte le premesse perché il loro rapporto maturi nella giusta direzione. Nel frattempo però questa storia parla anche di altro. Di amicizia principalmente, perché Victor e Sherlock qui sono esattamente questo. Hanno un'intesa profonda, questo è chiaro e a legarli c'è un sentimento genuino e bellissimo. Sarebbero disposti a buttarsi nel fuoco per salvare l'altro (e Sherlock sappiamo che lo farebbe letteralmente), ma non soltanto, si parlano anche in modo schietto e senza tenersi dentro niente. Questa è un po' una novità, lo Sherlock che conosciamo al contrario tende a nascondersi, a celare i propri sentimenti (specie quelli negativi), tende a dire poco di sé. E invece qui è diverso, qui ha un amico con cui confessarsi, a cui dire ciò che lo tormenta. E qui qualche tormento ce l'ha. La sua famiglia e Mycroft, che non lo capiscono e invece di ignorarlo, come proclama di desiderare (ma io non credo sia vero), gli danno contro. O almeno così Sherlock lo recepisce. Hai ritratto io credo perfettamente l'indifferenza un po' ingenua dei genitori di Sherlock e Mycroft. Non credo siano volutamente cattivi, sembrano soltanto un po' ingenuotti ecco... E invece che appoggiare il proprio figlio più piccolo tentano di mediare una faida che non comprendono sino in fondo e lo fanno nella maniera peggiore. E Sherlock ci sta male, e scappa. Bellissima e struggente l'immagine di questo Sherlock che dopo aver camminato sotto la pioggia, crolla a piangere nella camera da letto di Victor. Davanti a lui può farlo, può permetterselo. E ho amato da morire questo Sherlock fragile e sensibile, che proclama di volere indifferenza quando in realtà vuole solo essere capito. Mi piace, si avvicina molto all'idea che ho di lui e ti faccio i complimenti per questo e per la storia nel suo complesso. Originale e bellissima.

Ho letto che partecipa a un contest, quindi ti faccio l'in bocca al lupo.
Alla prossima.
Koa