Ciao, Fede, ormai ho piantato le tende nel tuo profilo, quindi eccomi di nuovo qui a recuperare ♥︎ Il fatto è che ci sono così tante storie interessanti da leggere, qui, che mi chiamano come una calamita...
Adoro l'amicizia tra Harry ed Hermione, trovo che sia una delle più belle ed emozionanti dell'intera saga, anche se (sì, c'è un "anche se") ho sempre pensato che Harry "fosse più di Ron" che di Hermione, non so come spiegarti ciò che penso... con questo non voglio snaturare l'amicizia con Hermione, ci mancherebbe altro, ma è sempre stato Ron quello che l'ha ferito, che l'ha fatto scapocciare e stare male, penso che, forse, avrebbe sacrificato di più il rapporto con Hermione che quello con Ron, se fosse stato costretto a scegliere. Ma ripeto, con questo non tolgo nulla ad Hermione, e come ti ho scritto sopra, il loro rapporto lo trovo molto maturo e bello.
Ora passo a questa storia, che ho amato TAN.TIS.SI.MO. Davvero. Intanto, ti invito caldamente a scrivere altro sull'immediato post-guerra perché secondo me ne uscirebbe qualcosa di straordinario, un po' tipo, per farti capire, un'ambientazione temporale alla Edax Rerum di Ferao, ecco, con le vite dei nostri "eroi" che piano piano tornano in carreggiata, ma volendo anche qualcosa di ancora precedente, magari un anno dopo o giù di lì, come poi hai fatto in questa storia. Scusa per la divagazione ma ci tenevo a dirtelo.
Articoli questa storia in fasi, e ognuna di queste è strettamente legata e collegata a quella precedente, come un incastro che tu hai saputo condurre con maestria e attenzione. La decisione di Harry di accompagnare Hermione in Australia è tipica di Harry, che farebbe di tutto per le persone a cui tiene e che non si tira indietro mai. Figuriamoci se l'avrebbe mai mandata da sola! Le loro sono delle riflessioni da tempo di pace ancora pesantemente contaminato dalla guerra, dove si fa fatica a capacitarsi di ciò che è accaduto e ancora ci si interroga sui perché e sulle modalità, come se quasi non ci si creda, a questo scenario di pace dove l'unica cosa da fare è tirare le somme, rimboccarsi le maniche e ricostruire. Trovo credibile la ferma intenzione di Hermione di non perdonare Harry per non averle detto del suo sacrificio, ce la vedo, con le mani sui fianchi e il cipiglio serio. [ «Hermione, tu mi hai accompagnato dai miei genitori; io ti accompagnerò dai tuoi». ] → questo passaggio mi ha distrutto, l'ho trovato di una bellezza rara, una di quelle frasi che, leggendo un romanzo, mi appunterei e sottolineerei, quindi sentiti pure onorata u.u
La scena successiva, con corrispondente salto temporale, l'ho trovata molto intima e raccolta, a Villa Conchiglia, in un ambiente decisamente più familiare, e, difatti, Harry ed Hermione sono circondati dalla loro famiglia al completo. Ho trovato molto molto plausibile la motivazione che hai addotto per quanto riguarda la decisione di Ron di quittare gli Auror e di lavorare con George, l'ho trovata plausibile, appunto, e coerente con Ron e il suo modo di essere, ed è una cosa che mi sono sempre chiesta, effettivamente, cosa poteva aver spinto Ron a mollare tutto. Assistiamo ad una scena decisamente gioviale, grazie al pronto intervento di George e del Firewhisky che rasserena gli animi e riscalda gli stomaci XD È in arrivo il primo nipote Weasley, la piccola Victoire, e mi emoziono al solo pensiero ♥︎ Lo stato d'animo di H ed H (scusa, per praticità abbrevio LOL) è sereno, e le passate riflessioni post-guerra sembrano vertere verso un cauto ottimismo.
Successivamete, ripiombiamo nello sconforto, con il racconto del preoccupante stato di salute di Molly Weasley (che per quanto mi riguarda potrebbe pure schiattare, eh, #sorrynotsorry ; non mi ricordo se avevamo parlato anche di Molly, noi 🤔 W la mia memoria XD), che ovviamente è causa di angoscia e paura per tutti loro, e, alla domanda che viene riproposta sul "farcela", è inevitabile che la preoccupazione parli per loro e che, sul momento, la risposta non possa che essere negativa. Altri complimenti per la scelta fatta per Molly, di solito si tende ad immaginare un post-guerra quasi bucolico, dove tutto è perfetto e tutti sono di nuovo felici, ma qui abbiamo un post-guerra realistico, dove i problemi ci sono e sono reali e tangibili e gravi, come appunto il problema di Molly - che ha finito per mettere in pericolo, inevitabilmente, anche il resto della famiglia, vedi l'incidente occorso a Ginny.
Infine, arriva il pezzo forse più bello di tutti: H, H, R e G insieme in Australia, 23 anni dopo, tutti insieme, con i ragazzi, spensierati e felici in riva al mare, a giocare, a rincorrersi, fare il bagno e semplicemente divertirsi. Sono felici e tutto ciò che è successo nel loro passato è come una nuvola grigia, passeggera e che resterà per sempre dentro di loro, ma che ormai non può più minacciarli. Tu fai anche un bel excursus sulle loro vite, sui loro lavori, e sulla decisione di Hermione di accettare il posto da Ministro. E qui riemerge ancora una volta l'amicizia, il sostenersi a vicenda, l'aiutarsi e l'amarsi, tutti insieme. H ed H si scambiano un ultimo sguardo che sa di complicità e accettazione, una conferma che tutti i loro timori hanno finalmente trovato, se non una fine definitva, una bella tregua. La citazione finale chiude il cerchio ed è perfetta.
Io ho ciarlato tantissimo, me ne rendo conto, ma questa storia meritava davvero un'analisi accurata - anche se ho come il sentore di essermi persa qualcosa per strada, come mi succede sempre XD
Bravissima, come sempre!
Un bacione,
Marti ♥︎ (Recensione modificata il 12/08/2020 - 05:16 pm) |