Ciao, Marti! ❤
Sono davvero incantata dalla bellezza di questo testo, lo stile che hai adottato ha delle sfumature che oserei definire poetiche, e le ho adorate.
L'impaginazione centrata, i momenti scanditi dall'elemento divisorio visivo, le sequenze prive di punteggiatura vanno a creare un insieme che adoro sia come lettrice che come autrice, e che non può fare altro che conquistarmi. Anche la prima persona narrante, che non rientra tra le mie preferite, trovo sia cucita su misura sull'atmosfera di questo racconto e sulla sua struttura, collabora a farlo apparire un componimento in versi più che uno scritto in prosa. Hai davvero sfruttato al meglio le potenzialità della brevità!
Arrivando al cuore del componimento, al tuo Rabastan, ho veramente apprezzato la sua caratterizzazione, ma ancora di più ne ho apprezzato l'introspezione, che schiude il mondo interiore del protagonista senza cedere dettagli al lettore: è tutto ovattato, sfumato, come se il racconto fosse il riflesso della confusione di Rabastan, della sua incapacità di capire cosa fare di questa libertà insperata, che in un primo momento sembra non aver alcun sapore dopo troppi anni di buio.
Non conosco Cassandra, ma amo che in lei lui riesca a trovare il senso della libertà, quel sapore che sino all'attimo prima non esisteva. Devo poi dire che il nome che hai scelto per lei, nonché la famiglia di appartenenza, promette davvero molto bene!
È fantastico come sia riuscita a farmi empatizzare con un personaggio così buio, bravissima anche per questo!
Insomma, sono proprio contenta che il pacchetto di Sev abbia ispirato questa meraviglia, posso solo farti i complimenti!
Un abbraccio, a presto! (Recensione modificata il 03/07/2020 - 11:32 pm) |