Ciao, partecipo al tuo stesso contest e sto facendo un giro delle storie.
Il titolo della tua è indicativo del tema che hai trattato. Il testo scorre bene e si legge facilmente ^^
Parli di un tema che è comune nella vita e, quindi, nelle storie: dopo anni di matrimonio pare che si spenga qualcosa e che, in virtù della routine, tutto il resto perde di interesse e questo è un fatto molto triste. La tua protagonista pare prendere consapevolezza di ciò che vive solo quando viene messa davanti all'attrazione che prova verso un uomo più giovane di lei e pare vivere la tresca come un'occasione di riscoperta della propria femminilità. Personalmente, nonostante riconosca la difficoltà che vive una coppia in certe situazioni, non ritengo che tradire sia una risposta. Ovviamente non intendo dare un giudizio morale alla tua storia xD lungi da me... solo dire che ciò che manca e che poteva essere approfondito è l'implicazione morale del tradimento che avrebbe dovuto almeno in parte pesare su Nicoletta che, da quanto si capisce, è la prima volta che si accinge ad essere infedele al marito, sebbene questi non "le faccia mancare niente".
Mi sarebbe piaciuto vedere accanto al tema del risveglio amoroso una qualche forma di dissidio interiore che desse un po' di spessore a ciò che cade nel mondo di lei, a come poteva temere che si modificassero i rapporti con le persone della sua vita, specialmente suo marito, ecc. O ancora a cosa questa esperienza l'avrebbe portata: la consapevolezza dell'infelicità del suo rapporto l'avrebbe spinta a lasciare il marito? A lottare per ritrovare la passione con lui?
C'è, alla fine, un accenno alla possibilità di consumare un nuovo tradimento in futuro ma questo non tocca minimamente il suo rapporto col marito che scompare, quindi, del tutto.
Il corteggiamento procede in modo liscio e pianeggiante, si consuma presto e per breve tempo... troppo poco per giustificare il peso della parola 'amore' in questa frase finale: "da quel giorno in avanti, avrei visto con occhi diversi. Gli occhi dell'amore."
Avrebbe avuto un altro peso se l'amore di cui parla Nicoletta fosse stato piuttosto quello verso se stessa, se si fosse ripromessa, a partire da quella esperienza vissuta, di migliorare la qualità della sua vita e dei suoi rapporti anziché accettare la monotonia in cui si è trovata.
Come dicevo, la storia scorre bene, la bandiera bianca è perché manca l'approfondimento emotivo che ritengo necessario quando si tratta di un tema come il tradimento: sarebbe bastato anche una minima lotta in cui la protagonista si chiedeva se fosse giusto abbandonarsi a quanto stava per fare. L'unico dubbio presente, invece, è quello che sia capace di piacere, come in questo passaggio:
"Scossi la testa. Che sciocca che ero! Come potevo anche minimamente pensare di poter suscitare l'interesse di un ragazzo così giovane e bello come quello che suonava la chitarra alle mie spalle? Di sicuro doveva avere una fidanzata bella e giovane quanto lui con cui io, col mio fisico appesantito dalla gravidanza, il volto anonimo e la mia età, non avrei neanche potuto competere."
Insomma il marito non viene citato che per sottolineare che la passione si è esaurita, ma non aggiungere altro oltre a questo fa sembrare che tutto ciò che importi alla protagonista sia il sesso: infatti il suo rapporto non viene preso in esame per nient'altro, non il minimo senso di colpa nel tradire un uomo a cui comunque, al di là di tutto, dovrebbe almeno volere bene. Luca si limita a cogliere un piacere che gli viene offerto, sembra stringere un legame che però non si estende oltre la possibilità di cogliere l'attimo solo quando si presenta: è diciamo l'elemento 'mobile' della storia; Nicoletta era quello 'fisso' con una vita ben radicata nelle sua abitudini, per questo avrei voluto vedere un po' di lotta interiore.
Spero che la mia recensione ti offra uno spunto che possa prendere in considerazione ^^
In bocca al lupo per il contest **
Ryo13
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