Ciao! In realtà sono un po' indietro con le tue storie, dovrei leggere "Serenata silenziosa" e finire la raccolta sulle Gemme dell'Infinito, ma ci arriverò, prima o poi! Questa raccolta mi ha attirata proprio perché temevo che non saresti più riuscita a scrivere e spero che rappresenti per te un nuovo inizio, anche grazie alle iniziative e alle amicizie del gruppo di cui fai parte e che sono sicura non vorrebbe mai che tu lasciassi la scrittura (vedi che avevo ragione quando ti scrivevo che tante persone sarebbero molto tristi se tu sparissi? E tu vuoi darla vinta a pochi individui gelosi e cattivi? No, non sarebbe giusto).
La prima flashfic è di un'intensità sconvolgente. Tony non riesce a perdonarsi, si dà tutta la colpa per la scomparsa di Peter e si tormenta, si strazia il cuore, non vuole nemmeno ascoltare le voci degli amici che gli dicono quello che in fondo è la verità: Peter è svanito per colpa di Thanos e nessun luogo al mondo sarebbe stato sicuro per lui, non è scomparso perché combatteva, sarebbe sparito comunque. Tony, però, non vuole ascoltare, vuole continuare a accusare se stesso, a tenere quel dolore stretto nel cuore, senza nemmeno condividerlo con chi, come Steve e altri, ha subito una perdita simile... E forse vuole tenere stretto quel dolore anche perché è l'ultima cosa che gli resta di Peter e se perdesse il dolore avrebbe perso tutto.
La seconda flashfic sembra tutto sommato più serena, in questa storia Tony e Peter si sono ritrovati, Peter è tornato, Tony non è morto, e possono ancora stare insieme. Ma la serenità è solo apparenza, perché entrambi hanno vissuto esperienze devastanti che non possono dimenticare, hanno vissuto la terribile paura di perdersi, il vuoto, la solitudine, e questi sentimenti li hanno cambiati. Nonostante tutto non possono più essere quelli di prima, non possono fingere che non sia successo niente. E per questo Peter vuole sempre andare a far visita alla lapide con i nomi degli scomparsi, perché quel Peter che è scritto lì è un altro ragazzo, non è più lui, è il ragazzino entusiasta e solare che viveva tutto come un'avventura e che pensava che la gioia della sua vita fosse combattere accanto al "signor Stark", un ragazzo che non aveva ancora capito che la guerra è dolore e morte e che non c'è niente di bello ad essere un eroe. In questo senso quel Peter è davvero ancora scomparso... e chissà se potrà mai tornare.
Già nella terza ff, però, la speranza torna veramente a riaffiorare negli sguardi e nei sorrisi che Tony e Peter si scambiano. E' come se entrambi avessero accettato ciò che è accaduto, ne avessero preso atto e fossero anche consapevoli che la loro vita e il loro rapporto non saranno più, non potranno più essere quelli di prima... ma sono ancora insieme e possono cercare di ripartire, curando pian piano le loro ferite. In questa storia Tony e Peter mi hanno ricordato un po' Steve e Bucky, anche loro lontani da un tempo più felice e segnati da cicatrici dolorose che non andranno mai via... ma che possono ricominciare perché sono insieme e possono appoggiarsi l'uno all'altro.
La quarta flashfic è per me la più bella, ovviamente perché è la più positiva, quella che regala il lieto fine (la mia fissazione!) anche se questa è una cosa da conquistarsi ogni giorno lottando contro le ferite e combattendo ancora, non più contro Thanos ma contro le cicatrici e i dolori che quei cinque anni hanno scavato in loro (splendida la metafora dei soldati!). Non è un lieto fine "in scatola", deciso una volta per tutte, è una conquista, una lotta, ma proprio per questo è forte, intenso e vero. E mi è piaciuto particolarmente il dettaglio della foto, che è una cosa che ho sempre pensato anch'io: Tony si era adagiato in una vita comoda, tranquilla, ma che in fondo non lo soddisfaceva, ha "finto che gli piacesse" (espressione perfetta per descrivere quello che era un Tony a metà nella prima parte di Endgame, legato a ruoli che non gli appartenevano). La foto di lui e Peter è stata la causa scatenante che lo ha obbligato a guardarsi dentro e ad accettare di essersi solo "nascosto", di aver messo il dolore e i sensi di colpa sotto il tappeto. Lo ha portato a uccidere e a rischiare la vita, ma anche a ritrovare non solo Peter, ma anche la parte più autentica di se stesso, quella che è completa solo con Peter accanto.
Complimenti davvero di cuore per queste quattro flashfic, tutte così intense e vivide, tutte così piene di emozione e sentimenti profondi, che fanno riflettere, fanno stare male, e poi alla fine regalano la speranza più bella, che è bella proprio perché nasce dal dolore e dalla lotta. Credo che questa sia una delle tue migliori storie e ne sono felice perché dimostra che non hai affatto perso la capacità di scrivere, anzi, forse sei anche migliorata, e spero veramente che sia solo l'inizio, che tu possa continuare con tutti i tuoi progetti di scrittura e regalare ancora a tutti noi delle storie bellissime, realistiche e intense come queste flashfic. L'ho sempre detto e lo ripeto: Tony e Peter hanno bisogno di te e anch'io avevo bisogno di una storia come queste flashfic per capire come esorcizzare veramente il trauma di Endgame. Questo non vuol dire che tu non possa, in seguito, scrivere anche storie canoniche o come vorrai, però questa me la tengo da parte per tenermi stretta la versione di Endgame che avrei voluto vedere.
Complimenti ancora e grazie per questa raccolta di flashfic.
Un caro saluto e alle prossime storie (spero molto presto).
Abby |