Recensioni per
Ode To Love
di Miryel

Questa storia ha ottenuto 39 recensioni.
Positive : 39
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/08/20, ore 12:42

Perdona il ritardo cara, ora che ho proseguito altre storie, posso leggere e approfondire con calma questo tuo nuovo progetto. Progetto leggero, in quanto si tratta di una raccolta di Flash e Drabble; ma non per questo meno intenso, anzi... a volte è proprio nella sintesi che si creano forti emozioni. 4 drabble; 4 "momenti diversi" ma collegati da uno stesso filo conduttore; un piccolo viaggio nel perdersi e nel ritrovare le persone amate, quelle per cui faremo di tutto, anche e soprattutto morire. Nella prima a prevedere è il senso di colpa di Tony, che fra tutti non è riuscito a proteggere proprio il ragazzo che amava; un ragazzo che era una Luce per lui, una vita pura che ancora doveva vivere la sua giovinezza. Porta con sé la disperazione di un Tony incapace di guardare avanti; ancorato al Cimitero dei Caduti dove una lapide spicca su altre. Nella seconda c'è un bel colpo di scena! Peter è tornato; ed è bello vedere come i due si prodigano per suparere insieme quel dolore invisibile; davanti a quella stessa lapide di un Peter di un altro tempo e universo, Peter troverà la forza per andare avanti. La Terza potremo definirla come un unione dei due momenti precedenti; un epilogo dove si misura il peso della Guerra e le sue conseguenze; "La guerra non finisce mai davvero. È qualcosa che ti rimane addosso, sulla pelle, e ti cambia." Eppure nonostante la "durezza" di Tony, è in questo frangente che Peter mostra una sincera maturità; non pentendosi affatto delle sue scelte. L'ultima oltre a chiude il cerchio; e qui ho trovato il dialogo molto bello e calzante, quasi recitato. Un tripudio di sincera gratitudine che l'uno prova verso l'altro; L’amore, che salva ogni cosa. E forse non sono i grandi ideali a salvare il mondo, a spingere gli eroi a combattere; quanto il semplice desidero di proteggere le persone amate. <3
La frase... posso stamparla su una maglietta?
Sono felice di essere tornata tra i tuoi iddi, aggiorna presto mo raccomando XD <3
Un abbraccio
Elgas

Recensore Master
03/08/20, ore 12:37

Ciao! In realtà sono un po' indietro con le tue storie, dovrei leggere "Serenata silenziosa" e finire la raccolta sulle Gemme dell'Infinito, ma ci arriverò, prima o poi! Questa raccolta mi ha attirata proprio perché temevo che non saresti più riuscita a scrivere e spero che rappresenti per te un nuovo inizio, anche grazie alle iniziative e alle amicizie del gruppo di cui fai parte e che sono sicura non vorrebbe mai che tu lasciassi la scrittura (vedi che avevo ragione quando ti scrivevo che tante persone sarebbero molto tristi se tu sparissi? E tu vuoi darla vinta a pochi individui gelosi e cattivi? No, non sarebbe giusto).
La prima flashfic è di un'intensità sconvolgente. Tony non riesce a perdonarsi, si dà tutta la colpa per la scomparsa di Peter e si tormenta, si strazia il cuore, non vuole nemmeno ascoltare le voci degli amici che gli dicono quello che in fondo è la verità: Peter è svanito per colpa di Thanos e nessun luogo al mondo sarebbe stato sicuro per lui, non è scomparso perché combatteva, sarebbe sparito comunque. Tony, però, non vuole ascoltare, vuole continuare a accusare se stesso, a tenere quel dolore stretto nel cuore, senza nemmeno condividerlo con chi, come Steve e altri, ha subito una perdita simile... E forse vuole tenere stretto quel dolore anche perché è l'ultima cosa che gli resta di Peter e se perdesse il dolore avrebbe perso tutto.
La seconda flashfic sembra tutto sommato più serena, in questa storia Tony e Peter si sono ritrovati, Peter è tornato, Tony non è morto, e possono ancora stare insieme. Ma la serenità è solo apparenza, perché entrambi hanno vissuto esperienze devastanti che non possono dimenticare, hanno vissuto la terribile paura di perdersi, il vuoto, la solitudine, e questi sentimenti li hanno cambiati. Nonostante tutto non possono più essere quelli di prima, non possono fingere che non sia successo niente. E per questo Peter vuole sempre andare a far visita alla lapide con i nomi degli scomparsi, perché quel Peter che è scritto lì è un altro ragazzo, non è più lui, è il ragazzino entusiasta e solare che viveva tutto come un'avventura e che pensava che la gioia della sua vita fosse combattere accanto al "signor Stark", un ragazzo che non aveva ancora capito che la guerra è dolore e morte e che non c'è niente di bello ad essere un eroe. In questo senso quel Peter è davvero ancora scomparso... e chissà se potrà mai tornare.
Già nella terza ff, però, la speranza torna veramente a riaffiorare negli sguardi e nei sorrisi che Tony e Peter si scambiano. E' come se entrambi avessero accettato ciò che è accaduto, ne avessero preso atto e fossero anche consapevoli che la loro vita e il loro rapporto non saranno più, non potranno più essere quelli di prima... ma sono ancora insieme e possono cercare di ripartire, curando pian piano le loro ferite. In questa storia Tony e Peter mi hanno ricordato un po' Steve e Bucky, anche loro lontani da un tempo più felice e segnati da cicatrici dolorose che non andranno mai via... ma che possono ricominciare perché sono insieme e possono appoggiarsi l'uno all'altro.
La quarta flashfic è per me la più bella, ovviamente perché è la più positiva, quella che regala il lieto fine (la mia fissazione!) anche se questa è una cosa da conquistarsi ogni giorno lottando contro le ferite e combattendo ancora, non più contro Thanos ma contro le cicatrici e i dolori che quei cinque anni hanno scavato in loro (splendida la metafora dei soldati!). Non è un lieto fine "in scatola", deciso una volta per tutte, è una conquista, una lotta, ma proprio per questo è forte, intenso e vero. E mi è piaciuto particolarmente il dettaglio della foto, che è una cosa che ho sempre pensato anch'io: Tony si era adagiato in una vita comoda, tranquilla, ma che in fondo non lo soddisfaceva, ha "finto che gli piacesse" (espressione perfetta per descrivere quello che era un Tony a metà nella prima parte di Endgame, legato a ruoli che non gli appartenevano). La foto di lui e Peter è stata la causa scatenante che lo ha obbligato a guardarsi dentro e ad accettare di essersi solo "nascosto", di aver messo il dolore e i sensi di colpa sotto il tappeto. Lo ha portato a uccidere e a rischiare la vita, ma anche a ritrovare non solo Peter, ma anche la parte più autentica di se stesso, quella che è completa solo con Peter accanto.
Complimenti davvero di cuore per queste quattro flashfic, tutte così intense e vivide, tutte così piene di emozione e sentimenti profondi, che fanno riflettere, fanno stare male, e poi alla fine regalano la speranza più bella, che è bella proprio perché nasce dal dolore e dalla lotta. Credo che questa sia una delle tue migliori storie e ne sono felice perché dimostra che non hai affatto perso la capacità di scrivere, anzi, forse sei anche migliorata, e spero veramente che sia solo l'inizio, che tu possa continuare con tutti i tuoi progetti di scrittura e regalare ancora a tutti noi delle storie bellissime, realistiche e intense come queste flashfic. L'ho sempre detto e lo ripeto: Tony e Peter hanno bisogno di te e anch'io avevo bisogno di una storia come queste flashfic per capire come esorcizzare veramente il trauma di Endgame. Questo non vuol dire che tu non possa, in seguito, scrivere anche storie canoniche o come vorrai, però questa me la tengo da parte per tenermi stretta la versione di Endgame che avrei voluto vedere.
Complimenti ancora e grazie per questa raccolta di flashfic.
Un caro saluto e alle prossime storie (spero molto presto).
Abby

Recensore Master
31/07/20, ore 17:00

Tesoro buon pomeriggio ♥
Innanzitutto perdona il ritardo, ma da quando sono tornata a casa sono sorti “un paio” di impegni che mi stanno tenendo lontana da casa (perdona il gioco di parole). Finalmente oggi mi sono liberata, per cui eccomi quaaa. Tutte le volte che ritorno sul tuo profilo è sempre qualcosa di meraviglioso. Ma sappi che è quando trovo nuove storie che vado completamente in hype! Ed è proprio il caso di questa raccolta. Mi sono fiondata subito a leggerla e per prima cosa sono stata in adorazione per una decina di minuti davanti alla grafica. Potrei scrivere un poema in merito xD Dire che mi è piaciuta è un eufemismo, è semplicemente stupenda. Ti prego insegnami perché le mie fanno cag**e :’(

Ma lasciando da parte i miei drammi, passiamo alla prima flashfic dove assistiamo al dolore di Tony ed al suo sentirsi responsabile di fronte alla morte di Peter. Anche io la penso come Nat, Cap, Bruce e tutti gli altri, lui non ha nessuna colpa perché Peter sarebbe sicuramente “sparito” anche se non si fosse trovato su Titano. Però è facile a dirsi quando non siamo Tony, la sua sofferenza ed il suo senso di colpa si espandono a macchia d’olio, coinvolgendo tutto il suo essere. Non esiste nessun posto su cui piangere la morte di Peter, lui è svanito e non ha fatto nulla per proteggerlo. Era solo un ragazzo, dopotutto. E la colpa è solo sua, nessuno può accaparrarsi questo “privilegio”. Qui emerge il sentimento che Tony prova per Peter ed è così triste leggere della sua sofferenza.

La seconda flashfic è di una sensibilità ed intensità assurda. Peter è ritornato e si trova insieme a Tony (ed io non potrei essere più felice di così!!!). Eppure il ragazzo è cambiato, quella lunga mancanza durata cinque anni lo ha cambiato profondamente. Sarà forse questo il motivo che lo spinge ad andare al Wall of the Vanished, un luogo che rappresenta un passato che è ancora vivido nella mente del ragazzo: lui non può dimenticare, non può permetterselo. Ha bisogno di far visita a quel vecchio Peter che non tornerà mai più. Una necessità che sinceramente comprendo; tra l’altro è proprio questo il motivo che mi fa amare il tuo Peter <3

Uno è tornato da cinque anni di buio, l’altro il buio l’ha vissuto in attesa del suo ritorno: questa frase è pura poesia e ha in sé un significato meraviglioso. Ovviamente con queste affermazioni mi parte la ship (in realtà mi parte tutte le volte che vedo il tuo nick ahahah). I motivi che hanno portato Tony a combattere la battaglia li conosciamo perfettamente ed anche Peter li conosce. E niente insieme sono troppo bellissimi assai <3

Ma posso citare interamente l’ultima flash fic? Ahahahah. Vabbè non lo faccio per ovvi motivi, ma sappi che l’ho amata e niente mi sono innamorata ancora di più di loro, perché è vero che è il potere dell’amore che salva ogni cosa e va oltre ogni ostacolo e avversità. Concludo questa recensione dicendoti nuovamente che mi è partita una shippona assurda e quasi quasi vado a leggermi qualche altra tua storia. Sei meravigliosa, intensa, sensibile, divertente e spettacolare. Tutte le volte che ti leggo mi rendi proprio felice. Spero di leggerti prestissimo tesoro e complimenti per questo nuovo progetto <3

Recensore Veterano
29/07/20, ore 11:46

Buongiorno carissima Miryel!
Ho visto questa tua nuova raccolta e mi ci sono subito fiondata! Avevo proprio voglia di leggere dei piccoli pensieri che mi dessero degli spunti di riflessione, in più grazie alla grafica sempre così curata delle tue storie mi è sembrato di leggere un piccolo libro di poesie tutto decorato ed è stato bellissimo! Anche l'occhio vuole la sua parte e io adoro tantissimo tutte queste cosine molto aesthetic!
Mi dispiace sapere che sei in un periodo che ti ha un po' costretta a mettere da parte la scrittura. A volte capita che la vita ci tenga troppo concentrati sulle cose urgenti da risolvere e ci tolga l'energia e il tempo per fantasticare e appunto poi scrivere, ma la passione non se ne va! Sono sicura che tornerai ad avere l'ispirazione e ti auguro che succeda presto! <3
Passando alla raccolta vera e propria, come sempre l'ho trovata scritta magnificamente: hai uno stile pulito, scorrevole e riesci bene a dare enfasi ai sentimenti dei personaggi.
Nella prima parte è struggente vedere come Tony si sia salvato, abbia salvato altre persone, ma allo stesso tempo sia finito per perdere l'unica persona per la quale vorrebbe veramente vivere, Peter. Il tutto è reso più tragico dalla considerazione sul fatto che Peter sia ancora molto giovane, "è solo un ragazzo", come dice Tony nel suo flusso di pensieri, e vederlo sparire è sentito da lui come profondamente ingiusto.
Nella seconda parte Peter è stato ritrovato, ma il ricordo di chi non c'è più ancora grava sulle sue spalle e su quelle di Tony. I due infatti decidono di far visita al Wall of the Vanished come se fosse un dovere. Insomma, il loro cuore è ancora appesantito dalla perdita, dalla lontananza, e in queste poche parole lo hai saputo esprimerlo molto bene.
Della terza parte mi ha colpito molto la frase "La guerra non finisce mai davvero. È qualcosa che ti rimane addosso, sulla pelle, e ti cambia." L'ho trovata così vera da far male. Ogni guerra, ogni crisi, mondiale o personale che sia finisce per cambiarti, per lasciarti delle cicatrici, visibili e invisibili, e non è facile andare avanti e definire un nuovo sé. Anche questa volto Peter, nella sua ingenuità giovanile, dimostra maturità quando dice che non si è pentito di aver combattuto questa guerra perché aveva delle motivazioni valide per farlo.
Infine, nella quarta parte troviamo la gratitudine di entrambi per aver creduto l'uno nell'altro, per essersi sostenuti, e la volontà di continuare a supportarsi a vicenda e recuperare il vuoto, l'assenza che c'è stata.
Sono tutti e quattro dei brevi racconti, ma mi hanno regalato un momento di riflessione molto importante. Sei davvero brava!
Alla prossima~

Misa

Recensore Master
27/07/20, ore 18:14

Ciao!
Non potevo non catapultarmi su questa tre piccole flash per farmi un po’ del male mentale riempiendo un po’ il mio povero cuoricino di Starker (romantico e non <3), non potevo proprio non passare da qui!
Ho letto la prima flash con il cuore in gola e le lacrime pronte a sgorgare dagli occhi, è una scena semplice quanto distruttiva, completamente attaccata a ciò che erano i personaggi, inconsapevoli di ciò che arriverà dopo ma consapevoli di ciò che hanno perso.
Tutti loro hanno perso qualcosa, qualcuno; Steve ha perso il suo Bucky e Tony lo sa ma se ne frega altamente perché non sono gli altri la sua priorità, è il ragazzino del Queen che lui stesso ha reclutato, che lui stesso ha inaugurato come Avengers giusto prima di perderlo e vederlo dissolversi nel vento.
Mi è piaciuto come hai cercato di tirare su il nostro eroe tramite gli altri e di come lui reagisce quasi che Tony non tolleri che gli altri  non capiscano il suo dolore, stanno solo cercando di aiutarlo, di alleviare quel peso immane che si vede sulle sue spalle, che si sente tra le tue parole.
Ho apprezzato anche tantissimo il modo in cui alla fine paragoni Iron Man ad un soldato, cosa che non è mai stato perché Steve è il soldato, addestrato alla possibilità di perdere dei compagni per un bene superiore mentre Tony è solo un uomo che si è costruito un’armatura e con la quale ha deciso di difendere gli innocenti. Ottima idea quella di farglielo credere anche e nessuno crede che lui stia bene, non dopo quella terribile scena di Peter che si dissolve.
Carinissimo anche il fatto del passare le dita sulle lettere incise, bravissima.
La seconda flash è tinta di una malinconia molto ma molto sottile, una persona che si trova a leggere il proprio nome tra quello dei caduti e che ne rimane quasi intrappolato, ecco quale è stata la mia sensazione.
Peter è fragile e Tony lo capisce, lo percepisce ed è meravigliosa questa loro intesa perché Iron man l’ha vissuta quella lontananza, quei cinque anni di polvere e ricordi mentre Peter no, se li è visti strappare dalle mani, con quell'ultima sensazione di non stare bene, quell'ultima frase rivolta al proprio mentore chiedendogli implicitamente di non lasciarlo morire e di salvarlo.
Ecco cosa mi ha portato a vedere oltre a questa poche parole, insomma complimentissimi perché in poco mi hai portato in mente alcuni di momenti più brutti (belli a livello recitativo e di trama ma i miei poveri feels).
Anche il fattore che tu abbia aggiustato End Game l’ho trovato bello, insomma, quel film ha fatto un’enorme cilecca e ai più non è piaciuto ma qui sembra tutto perfetto, ottimale, equilibrato.
La terza l’ho trovata delicata, nonostante tratti comunque del ritorno da una battaglia è di una tranquillità e di una pace fittizia che è gradita dopo le memorie che hai richiamato con le precedenti due flash.
Questo loro incontro e affronto è sia dolce che amaro, i loro sguardi sono dolci ma pieni di quel qualcosa che ho avvertito a metà tra la malinconia e il dolore, dolore per aver perso l’altro di vista, chi in un modo e chi nell'altro.
Ho adorato come Tony si incolpa per aver permesso al giovane di aver partecipato alla guerra contro Thanos e adoro ancora di più il loro scambiarsi battutine sui motivi che li ha spinti a combattere. Brava perché me li sono immaginata lì, seduti intorno ad un tavolo, occhi negli occhi a mettere la propria anima a nudo nonostante le loro paure.
L’ultima flash è dolcissima, è un tripudio di sensi di colpa e di sopravvivenza, è quell cosa che tutti ci aspettavamo dopo end game, non un funerale ma una riunione, una cosa dolce e spettacolare come questo breve scritto.
Hai fatto provare a Peter un insieme di emozioni negative, delle colpe che non ha nemmeno veramente e tutto mentre si comporta da sé stesso, con quel modo di fare così imbarazzato ed impacciato ed è tenerissimo leggere di lui <3 
Li ho adorati semplicemente!!
Che dire, devo dire che in tutte e quattro c’è il richiamo ai soldati e devo dire che, anche se era una cosa assai difficilina con i personaggi che muovi, ammetto che sei riuscita a giostrartela in modo proverbiale. Non sei caduta nel banale e non hai storpiato i loro caratteri mantenendoli pienamente IC quindi complimenti.
Veniamo al testo di per sé: c’è qualche piccola svista di battitura ma niente che comprometta la bellezza delle storie; si fanno leggere anzi si fanno divorare in un men che non si dica e sono tutte e quattro fenomenali perché ci riporti senza scrivere nel film, insieme a loro.
Per fare un ultimo commento sulle tue note finali oserei dire a quelle persone che ti vogliono scomparsa dal fandom di andare a quel paese (per le indicazioni: sempre dritti, svoltare a sinistra e pedalare fino ad andare aff….U.U).
Detto ciò ci leggiamo al tuo prossimo aggiornamento <3
Ciaoooo
Ps: Sei una persona magnifica, non farti mettere i piedi in testa da nessuno, vali molto di più di ciò che credi <3

Recensore Master
27/07/20, ore 18:05

Cara Mirycosa,
vederti postare per me è sempre una gioia immensa e trovo che tu abbia reso magnificamente il tema dei soldati, creando delle flash che pur essendo i grani di un rosario funzionano anche da sole, ma insieme formano una collana stupenda e toccante. Nella prima spicca il senso di colpa di Tony e un certo suo egoismo che io trovo molto realistico: metà dell’universo è morto, anzi, è svanito, ma Iron Man si preoccupa di ciò che lui ha perso, struggendosi e ritenendosi responsabile della scomparsa del migliore tra di noi, quello ancora puro e con un futuro brillante davanti. E in questo concetto di purezza, bada bene, non voglio dire che Peter sia innocente o abbia un qualsivoglia tratto dell’infanzia, ma che sia promettente e pieno di belle speranze come un giovane di quasi vent’anni, scevro dalle brutture che l’età adulta porta con sé. La seconda flash è terribilmente angst e ha una nota ancora più inquieta, come inquieto è il cuore dei due soldati di fronte al muro dei caduti e alle suggestioni che evoca. C’è la difficoltà di Spiderman di sapersi fuori dall’incubo, il segnale che un simile trauma segna l’anima in maniera irrimediabile, il bisogno di stare davanti a queste lapidi con tutti i nomi scritti sopra, leggere il proprio, c’è quella frase in corsivo, “farsi visita” che è pura introspezione e si rifà a tutta la letteratura e la cinematografia in cui, per un caso assurdo, il protagonista si trova ad ammirare con orrore la propria tomba e a valutare la propria vita.
Il contrasto di colori, poi, è degno di un’artista come te, in questa ridondanza del cremisi che è il ponte, l’armatura, la maschera e mille altre cose, sangue compreso. Sul ritorno dei soldati a casa si aprirebbero parentesi che, credo, sarebbero infinite. Hai espresso un concetto che credo molto vero e che ritrovo nelle pagine dei libri che sto leggendo ultimamente. La guerra non si supera, le ferite e i silenzi durano una vita intera – e anche oltre. Da persona che tiene all’altra, Tony avrebbe voluto risparmiare a Peter un simile evento, ma una cosa voglio dirla. Qui sono dalla parte di Peter, che non si pente e che segue sapendolo, probabilmente, la scia di coloro i quali, giovani come lui, hanno combattuto in ogni angolo del mondo e del tempo – ma basterebbe ascoltare i vecchi di certi paesi, finché ci stanno, per sapere e ricordare. Nell’ultima c’è la foto e c’è un dialogo che ho immaginato recitato, che ho amato profondamente e che, te lo confesso, avrei tanto, ma tanto voluto vedere. Perché ovviamente Tony si era creato una vita in cui tutto quadrava, ma in cui mancava, irrimediabilmente, qualcosa. E questo qualcosa erano le vite di coloro che ha lasciato andare, di cui si sente ancora responsabile. E sono d’accordo, l’amore salva ogni cosa.
Sono stata fin troppo seria, cosetta mia, ma la verità è che come al solito colpisci al cuore chi legge.
Un abbraccio forte forte (mannaggia a te, ho scritto una shot). Ti si lovva,
Shilyss

Recensore Master
27/07/20, ore 11:02

Per prima cosa, ben tornata! ^^
Mai, mai, MAI! Permettere ad altri di toglierti qualcosa che ami. è_é
Non sono brava con le iniezioni di positività, ma hai tutto il mio sostegno.

Ora veniamo a queste quattro flash deliziose.
La prima mi è piaciuta moltissimo: il dolore di Tony è vivo e il gesto di accarezzare il nome di Peter è così realistico che pare di vederlo, di sentirlo sotto i polpastrelli.
Mi è piaciuto tantissimo anche l'accenno di interazione con gli altri, lo sprone di Natasha, il "rifiuto" (rimasuglio in parte dell'ostilità passata immagino) verso il dolore di Steve, perché ognuno sente in proprio. C'è poco da fare.
E poi mi è piaciuta un sacco l'espressione "il sole nelle tasche": è bella e rende bene l'idea del personaggio.

Nella seconda c'è la quiete del "dopo". Per un momento ho pensato a una fantasia/un sogno/un'illusione... spero di non aver preso un altro granchio. ^^'
Spero di aver capito bene e che Tony sia sopravvissuto, quindi c'è davvero un "dopo" in cui lui e Peter possono iniziare una nuova vita, diversa per forza, ma assieme.
È un tentativo di tornare alla normalità dopo la tragedia, lo sgomento. Di questa seconda flash ho apprezzato il senso si smarrimento che si respira tra le righe. Tu l'hai definita "maliconia", ma credo sia di più: un mix tra il senso di colpa del sopravvissuto e l'incredulità di aver compiuto un'impresa titanica. Credo ci si senta svuotati con un centesimo della consapevolezza di aver "salvato il mondo". Letteralmente.
Ti segnalo "Ed è quasi un rassicurante che sia così." -> c'è "un" di troppo.

Veniamo alla terza flash. C'è un ritorno alla normalità, anche se ancora velato di incredulità di essere vivi e di avere vinto, ma c'è anche un pizzico di "felicità" di essere vivi (o forse è più sollievo o gratitudine), e di essere insieme. Il dialogo è più articolato e leggero, ma occhio che ti sono sfuggiti una nota (1) che non rimanda a nulla e un Ton al posto di Tony che mi ha fermata per due minuti cercando di capire "chi o cosa" fosse "Ton" ^^'''' (perché se sei stordita, lo rimani sempre, e io lo sono).
Ti segnalo anche "il male non va mai per davvero" -> secondo me manca un "via" che dia un senso più netto alla frase. Non che così sia sbagliata, ma mi suona incompleta.

Infine, la quarta. C'è decisamente un ritorno a schemi "normali" nel rapporto tra Peter e Tony: l'insicurezza del primo e l'ironia del secondo. I pezzi tornano a incastrarsi anche se il mondo non è più quello di prima. Non per loro, almeno, né per chiunque sia più profondo di una pozzanghera (e verrebbe da chiedersi "come" dopo un'esperienza simile, possa ancora esistere qualcuno di "malvagio", ma temo che la risposta sia nella natura umana... sto divagando).
In questa quarta flash ti segnalo "che provano un caleidoscopio emozioni dietro agli occhi" e "che tinge ogni cosa colori diversi" -> in entrambe manca un "di".

Poi, siccome ti sto facendo le pulci, nelle note conclusive, nella frase "In sostanza spero che tantissimo, in primis, che abbiate gradito" -> il primo "che" è di troppo.

Basta, ho finito (per fortuna, starai pensando). È bello tornare a leggerti. Spero di poterlo fare ancora presto. ^^

Recensore Master
27/07/20, ore 09:54

Ciao mia dolce, cara Miryel di quartiere.
Lo dico? Lo dico: mi sei mancata un sacco.
Trovare le tue storie il sabato mattina è sempre stato un dolce risveglio, era un po' come entrare nel week end in punta di piedi.
E quindi oggi, anche se è lunedì, ho la sensazione che sia ancora un poco week end e sono stata felicissima di bermi un buon caffè amaro leggendo questa tua nuova produzione.
Che dire... non deludi mai. Connubio perfetto tra malinconia e speranza. La prima delle shot forse è in assoluto la mia preferita, evocativa di ricordi e anche sensazioni tattili non indifferenti.
Posso sentire ancora sotto le dita le zigrinature del nome di Peter e, ahimè, non solo di lui.
Il senso di colpa di Tony mi stringe il cuore, perché sappiamo tutti che non è affatto colpa sua. Così come non è colpa di Peter e nemmeno di Cap, di Nat o chicchessia. Si evince che quel senso di colpa però non svanirà mai del tutto, le sensazioni della guerra nemmeno.
Ma tutto ciò porta ad avanzare, ad andare avanti ed il fatto che Tony sia ancora tra noi dopo l'ultima battaglia mi fa sempre tirare un gran sospiro di sollievo. Credo che, a più di un anno dall'uscita di Endgame, ancora non sono proprio riuscita ad accettare del tutto la sua dipartita.
Quindi è sempre bello leggere le tue "fixing".
Hai usato una delicatezza nelle parole che ti contraddistingue e che mi apre il petto ad emozioni particolari, per questo ti ringrazio e ti ripeto quanto io sia felice che tu sia tornata.
Mi dispiace di leggere del tuo periodo difficile, spero davvero che tutto possa tornare a posto. Ovviamente, se hai bisogno di uno sfogo, sai dove trovarmi.
Bentornata patatì!
Un bacio,
Eevaa

Recensore Master
27/07/20, ore 03:41

Ciao carissima Miry ^^

La mia specialità sono le notti in bianco occupate nella lettura e direi anche di spenderle molto bene con storie che possiedono un simile carico emotivo **
Ormai sono diventata esperta di questo mondo per almeno un quarto grazie a te e nomini spesso il distacco tra Peter e Tony; il primo risale a quando Tony non riesce a salvare Spider-Man e lui è costretto a scomparire per anni per una serie di motivi che per me sono oscuri ... ma poco importa, perché credo che nelle tue storie ci sia l'essenziale dei flash che catturi, i sentimenti che i personaggi serbano nel cuore sono ciò che conta e che vale sempre la pena narrare.
Inizi subito a sviscerare i sentimenti di Tony e come di consueto, non perdi di vista l'uomo che ho imparato a conoscere grazie alla tua mano. Sta vivendo un momento di forte dolore e impotenza, verso Peter, ma anche verso i sentimenti che bollono dentro di lui e che non riesce a controllare; percepisce nell'anima un rabbia intensa che non vorrebbe perché lo fa sentire debole agli occhi del mondo, pieno di sensi di colpa e, cosa più importante, ha perso la persona a lui più cara. Sì, i sentimenti, caro Tony, ci rendono vulnerabili ed è proprio dolorosamente bello per noi lettori che sia sempre Peter - nel pensiero o in presenza - a mettere a nudo l'anima di Iron Man. Anche dietro a questi forti rimpianti che smorzano il suo orgoglio, io leggo il suo forte carattere, il tentativo di gridare al mondo che lui non ha bisogno di spalle su cui piangere o che lo aiutino a rialzarsi (lui resta un guerriero che ha perso, ma pur sempre un guerriero), ha solo bisogno di Peter che è lontano.

Ci presenti poi il ritorno di Peter, ma ovviamente non lo fai tra canti di gioia e soffiate di corni, sia mai, non avresti trasmesso in fondo lo stesso messaggio. Peter, il giovane uomo che io sempre grazie a te sto imparando a conoscere, è stato temprato nell'animo dalla battaglia. Ho letto il cimitero come una sorta di azione catartica, si scontra con ciò che ha vissuto per realizzarlo e provare a superarlo.

Il filo rosso che unisce queste flash è rappresentato dalla battaglia; è una battaglia interiore che non finisce sul campo anche se hanno vinto (so che era il prompt, ma è necessario sottolineare come tu lo abbia interpretato), ce la presenti nei suoi lati più indelebili, come un'esperienza che cambia, è il male stesso che lascia orme sull'anima di chi lo ha attraversato. Solo il loro legame riesce a sopportarlo; negli occhi dell'altro trovano pace, normalità, casa. La malinconia è un'emozione che ritorna spesso ed è il mood che infondi al lettore.
Tony è il più maturo tra i due, capisce la sensazione che stanno provando al termine di questa battaglia e la spiega a Peter, il quale è più giovane e inesperto.

In chiusura ci mostri come Peter e Tony insieme riuniscano i pezzi dell'esperienza che hanno vissuto; Tony viene sempre descritto con una marcia in più, è quello che razionalmente dà voce alla realtà, guida Peter nella lunga salita verso la pace interiore e culla la sua anima tormentatata dai rimorsi.
I rimorsi di Tony all'inizio e quelli di Peter alla fine ... io non trovo qualcosa di più perfetto **

Lasciami spezzare anche una lancia in favore del meraviglioso e suggestivo modo in cui hai gestito e suddiviso questa storia, è completa in ogni sua parte, è un cerchio, ha un inizio, una fine e racchiude un immenso e bellissimo significato che viene costruito come un puzzle pezzo dopo pezzo ❤.

Ormai il tuo profilo per me è dipendenza e non importa quando aggiornerai, tanto ho l'immensità ancora da leggere❤.

A presto!
Un grande abbraccio
-Vale (sempre tua fan)

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