Ciao!
Ho deciso di iniziare questa long perché trovo la trama davvero molto interessante e mi sono anche resa conto che vi sono anche altre storie che poi si collegheranno a questa qui. Mi piace molto l’idea di base del Re Karl di Avior che, dovendo decidere quale principessa in età da marito proveniente dai Cinque Regni debba diventare la sua sposa, decide di invitarle nel suo castello.
In questo primo capitolo, facciamo la conoscenza di Astoria, la principessa di Tabita.
La troviamo seduta con la schiena appoggiata ad una balla di fieno all’ombra di una betulla, mentre il suo cavallo, Oscar, sta brucando il fieno accanto a lei.
Sembra proprio un’immagine molto tranquilla, di una semplice ragazza che si riposa dopo una cavalcata, riprendendo le energie per il viaggio di ritorno.
Peccato che tra le mani stringe la lettera che ha sottratto dallo studio di suo padre. È quasi strano pensare come un oggetto così leggero come un foglio per una lettera possano contenere delle parole che portano con loro un peso così grande. Infatti è stata invitata a recarsi ad Avior dove, se sarà gradita al Re, lui la chiederà in sposa.
Immagino che tante sue coetanee si sentirebbero lusingate da un invito simile, pronte a fare di tutto per essere scelte dal monarca, ma non Astoria. Già da queste poche righe, mi ha dato l’impressione di essere una persona semplice e tranquilla, che ama avere la sua libertà, come poter trascorrere del tempo in giro con il suo cavallo.
Devo ammettere che, leggendo la descrizione del reame di Tabita, ho avuto l’impressione che questo sia veramente un luogo pacifico, un piccolo paradiso che sembra così lontano dagli obblighi e rigori di un palazzo reale. Mi piace che suo padre abbia deciso che lei, i suoi fratelli e sua madre vivessero in queste zone più tranquille del paese, invece che nelle città più grandi che si trovano verso il confine. Immagino che in questo modo abbia dato loro la possibilità di vivere una vita un più spensierata e tranquilla.
Vita che per Astoria cambia improvvisamente non appena torna a casa. Infatti, proprio al fuori del suo palazzo, vi è parcheggiata l’elegante carrozza con lo stemma reale di Avior. Ed ecco che le parole scritte in quel pezzo di carta che aveva letto fino a poco prima diventano realtà. Sì, un conto è sapere che qualcosa dovrà accadere, immaginandocelo però come qualcosa di lontano e un conto quando, improvvisamente, quando quel momento arriva prepotentemente, quasi senza che ce ne accorgiamo.
Come primo capitolo di una long, penso che tu abbia proprio fatto centro.
Infatti, secondo me, un primo capitolo deve incuriosire il lettore e far venire in lui il desiderio di andare avanti con la lettura e infatti io sono veramente curiosa di scoprire come Astoria si troverà ad Avior, come saranno le altre principesse e che rapporto creerà con loro, ma, soprattutto, sono curiosissima di scoprire come sarà il Re Karl e chi sceglierà tra le pretendenti.
Oltre ad essere molto interessante, l’ho trovata scritta molto bene, tanto che mi è quasi sembrato di poter vedere Tabita con i miei occhi.Piccola cosa che volevo farti notare, proprio nelle prime è righe è quel “lo spesso figlio di carta” invece di “foglio di carta”, ma si tratta proprio di un piccolissima distrazione da nulla.
Non vedo l’ora di andare avanti con la lettura di questa storia così interessante.
Alla prossima,
Jodie |