Recensioni per
Avior, Quattro Principesse
di CedroContento

Questa storia ha ottenuto 26 recensioni.
Positive : 26
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/10/21, ore 19:02
Cap. 1:

ciaooo carissima,
eccomi per la catena, mi mancavaleggerti
oooohh le atmosfere da fiaba che si respirano in questa storia, a partire dall'immagine che hai scelto, così evocativa.
Adoro Astoria (un nome a caso eh? ;) ) , adoro il regno di Tabita e le sue usanze, adoro i gemelini con la loro irreverenza, ma poveri bimbi il padre è orribile se li picchia, sigh e sob

e così il re vuol conoscere le giovani in età da marito eheheheh vecchio (o giovane?) volpone
i fratellini che si raccomandano che Astoria boicotti tutto per poter tornare prima son l'amore

ora che succederà.

sai che mi sembra di essere tornata un po' a quelle atmosfere di Fantaghirò? *O*

alla prossima e complimenti per quest'inizio col botto ^^

Recensore Veterano
10/12/20, ore 10:57
Cap. 1:

Eccomi di nuovo da te mia cara!
Allora, questa storia inizia benino, anche se non ci vuole un genio per notare come alla nostra amica non sembri interessare il matrimonio col re...non è che per caso è innamorata di uno stalliere? O sto di nuovo confondendomi con qualcun'altra?
Ma lasciamo perdere i costumi di batman (bat-tute) e torniamo ad analizzare il racconto: comprensibilissime le ragioni per cui il re voglia tenere i suoi bambini lontani dalla capitale: meno si immischiano con le menate della politica e meglio è! Poi che millanti pure che è per la loro salute, ma in realtà è per il loro bene, quindi gli faccio i complimenti...
Ma se non fosse così?
Che mi dici, c'è per caso sotto qualcosa di meno limpido?

Recensore Veterano
25/11/20, ore 12:50
Cap. 1:

Ciao!
Ho deciso di iniziare questa long sia perché, nonostante conosca i fandom in cui scrivi, non amo particolarmente le fan fiction, sia perché ho notato una serie di storie correlate a questa, quindi ho preferito andare per ordine e partire dall'inizio XD Poi, come avrai capito, nel fantasy ci sguazzo con molto piacere!
Mi è piaciuto molto come hai introdotto sia il personaggio di Astoria, sia il contesto in cui è sempre vissuta: già dalle prime righe veniamo trasportati un una campagna soleggiata, dove la natura e la tranquillità regnano sovrane.
Astoria poi, nonostante l'appartenenza alla famiglia reale di Tabita, è una ragazza normalissima, cresciuta in semplicità e lontana dalla pomposità tipica di una corte. Ho apprezzato anche molto il fatto che sia stato suo padre a spingerla verso questo stile di vita semplice: solitamente, si legge di principesse "ribelline" che vogliono fare le maschiacce disonorando il rigido padre tiranno. La situazione familiare che invece rappresenti è molto equilibrata e serena e soprattutto realistica. Astoria ama la natura, le cavalcate e la tranquillità e ha già tutto quello anche le basta per essere felice.
Ma è anche perfettamente realistico che, in un contesto simil medievale, un re intenzionato a prendere moglie prenda accordi con il sovrano alleato senza curarsi del parere della principessa.
Astoria però dimostra una certa intraprendenza quando ruba la lettera dall'ufficio del padre, venendo a sapere con largo anticipo quale sarà il suo destino. Naturalmente la reazione non è entusiasta, soprattutto perché la ragazza non ha mai lasciato il "nido" ed è preoccupata da quello che l'aspetta.
Ma, se fino ad ora la prospettiva rimaneva comunque lontana, alla vista della carrozza reale ecco che Astoria comprende che ormai il suo destino è segnato.
Come inizio non c'è male, hai rappresentato in maniera semplice e chiara sia la protagonista che il mondo in cui si muove, piantando già i semi della curiosità nel lettore. E infatti sono proprio curiosa di scoprire se Astoria tenterà di ribellarsi o comunque persuadere il padre a cambiare idea o se accetterà il proprio destino.
Complimenti, alla prossima!

Zob.

Recensore Veterano
24/11/20, ore 17:02
Cap. 1:

Ciao!
Ho deciso di iniziare questa long perché trovo la trama davvero molto interessante e mi sono anche resa conto che vi sono anche altre storie che poi si collegheranno a questa qui. Mi piace molto l’idea di base del Re Karl di Avior che, dovendo decidere quale principessa in età da marito proveniente dai Cinque Regni debba diventare la sua sposa, decide di invitarle nel suo castello.
In questo primo capitolo, facciamo la conoscenza di Astoria, la principessa di Tabita.
La troviamo seduta con la schiena appoggiata ad una balla di fieno all’ombra di una betulla, mentre il suo cavallo, Oscar, sta brucando il fieno accanto a lei.
Sembra proprio un’immagine molto tranquilla, di una semplice ragazza che si riposa dopo una cavalcata, riprendendo le energie per il viaggio di ritorno.
Peccato che tra le mani stringe la lettera che ha sottratto dallo studio di suo padre. È quasi strano pensare come un oggetto così leggero come un foglio per una lettera possano contenere delle parole che portano con loro un peso così grande. Infatti è stata invitata a recarsi ad Avior dove, se sarà gradita al Re, lui la chiederà in sposa.
Immagino che tante sue coetanee si sentirebbero lusingate da un invito simile, pronte a fare di tutto per essere scelte dal monarca, ma non Astoria. Già da queste poche righe, mi ha dato l’impressione di essere una persona semplice e tranquilla, che ama avere la sua libertà, come poter trascorrere del tempo in giro con il suo cavallo.
Devo ammettere che, leggendo la descrizione del reame di Tabita, ho avuto l’impressione che questo sia veramente un luogo pacifico, un piccolo paradiso che sembra così lontano dagli obblighi e rigori di un palazzo reale. Mi piace che suo padre abbia deciso che lei, i suoi fratelli e sua madre vivessero in queste zone più tranquille del paese, invece che nelle città più grandi che si trovano verso il confine. Immagino che in questo modo abbia dato loro la possibilità di vivere una vita un più spensierata e tranquilla.
Vita che per Astoria cambia improvvisamente non appena torna a casa. Infatti, proprio al fuori del suo palazzo, vi è parcheggiata l’elegante carrozza con lo stemma reale di Avior. Ed ecco che le parole scritte in quel pezzo di carta che aveva letto fino a poco prima diventano realtà. Sì, un conto è sapere che qualcosa dovrà accadere, immaginandocelo però come qualcosa di lontano e un conto quando, improvvisamente, quando quel momento arriva prepotentemente, quasi senza che ce ne accorgiamo.
Come primo capitolo di una long, penso che tu abbia proprio fatto centro.
Infatti, secondo me, un primo capitolo deve incuriosire il lettore e far venire in lui il desiderio di andare avanti con la lettura e infatti io sono veramente curiosa di scoprire come Astoria si troverà ad Avior, come saranno le altre principesse e che rapporto creerà con loro, ma, soprattutto, sono curiosissima di scoprire come sarà il Re Karl e chi sceglierà tra le pretendenti.
Oltre ad essere molto interessante, l’ho trovata scritta molto bene, tanto che mi è quasi sembrato di poter vedere Tabita con i miei occhi.Piccola cosa che volevo farti notare, proprio nelle prime è righe è quel “lo spesso figlio di carta” invece di “foglio di carta”, ma si tratta proprio di un piccolissima distrazione da nulla.
Non vedo l’ora di andare avanti con la lettura di questa storia così interessante.
Alla prossima,
Jodie

Recensore Veterano
08/11/20, ore 12:35
Cap. 1:

Ciao, eccomi per lo scambio del giardino :)

All’apertura del capitolo, mi sono immaginata un luogo ameno, in una campagna soleggiata molto armoniosa e pacifica. Visto lo sconforto che Astoria pare provare nei confronti della lettera rubata dallo studio del padre, mi ha fatto pensare ad un luogo felice in cui la ragazza può rifugiarsi per stare meglio.
In generale, il suo regno sembra dominato da natura incorrotta, sia per quanto riguarda i campi che per i boschetti e il mare.
Leggendo questo capitolo in una giornata invernale, mi ha fatto desiderare di essere lì ahah
Mi è piaciuta molto l’attenzione ai tipi di piante, di animali e di coltivazioni che hai inserito. Mi sembra realistico dato che la protagonista conosce bene quei luoghi rurali e di conseguenza si presuppone che sappia distinguere una betulla da un platano, cosa che magari non è così scontata per una cittadina.

Verso la fine del capitolo abbiamo la rottura dell’equilibrio iniziale, come nella più classica delle fiabe: sembra che Astoria dovrà presto rinunciare alle sue piacevoli cavalcate per il regno di Tabita o, almeno, quella carrozza con lo stemma reale di Avior non sembra promettere nulla di buono.

Ti segnalo quest’errore di battitura all’inizio: “Si rigirò lo spesso figlio di carta” => immagino fosse FOGLIO :)

Ho letto questo capitolo molto volentieri, mi sono gustata le descrizioni paesaggistiche curiosa di scoprire di più a mano a mano che l’ambiente veniva delineato.
Questo capitolo mi sembra molto promettente, mi invoglia a proseguire la lettura per scoprire di più.
Astoria mi è parsa una giovane che ama la propria vita semplice e, se dovesse cambiare le proprie abitudini, credo che potrebbe faticare ad adattarsi. Mi piacerebbe quindi vederla alle prese con un ambiente nuovo e anche scoprire di più sulla personalità della ragazza che qui troviamo appena delineata, ma che già ci fa presupporre qualcosa di lei. Soprattutto, vorrei capire se la sua ostilità alla prospettiva di matrimonio è legata all'abbandono della patria o piuttosto all'idea di sposare qualcuno in generale. Magari la ragazza non si sente pronta o, giustamente, non vuole accasarsi con qualcuno che nemmeno conosce.

Complimenti per questo capitolo, spero di poter leggere presto di più!

Alla prossima,

M.

Recensore Master
22/10/20, ore 12:16
Cap. 1:

Da quello che ho capito la maggior parte delle tue original si legano a questa longfic, quindi mi sembrava giusto partire proprio da qui.
Il capitolo è breve, è un’introduzione di quella che immagino sarà poi una storia più ampia incentrata su Astoria, che in questo capitolo vediamo impegnata senza che lo voglia in un probabile matrimonio combinato con il regnante di Avior.
Lo stile di narrazione è piacevole, mi piace come sei riuscita a mescolare storia e descrizioni senza mai renderla pesante e come sei riuscita a portarla avanti presentandoci non solo i personaggi, ma anche parte del mondo in cui siamo – in questo caso a Tabita, confinante con il regno di Avior.
Le premesse dunque sono parecchio interessanti – e poi ammetto che il trope del matrimonio combinato è uno dei miei preferiti, anche se ho avuto poche occasioni per leggerlo e apprezzarlo come si deve.
Del personaggio di Artoria per ora si sa poco, ma hai dato le prime spennellate, senza esagerare e questo ti è servito per accedere una certa dose di curiosità nel lettore, il che è sempre cosa buona e giusta. Ammetto comunque che inizialmente non mi era chiaro che Artoria fosse una principessa (forse perché se ne sta tra le balle di fieno…) e che suo padre fosse re e i suoi fratelli principi, perché il fatto che se ne viaggino mi aveva fatto venire in mente più che altro dei mercanti. A parte questo, come dicevo, il capitolo è interessante e sono proprio curiosa di scoprire di più su questa Artoria, sul marito che le toccherà prendere in moglie e soprattutto sulle altre “tre principesse” visto il titolo della storia.
Alla prossima.

Recensore Junior
02/09/20, ore 16:17
Cap. 1:

Bene, premetto di aver scelto questa storia perché mi allettava la trama e, leggendo questo capitolo, non avevo torto. Le premesse sono buone e l'introduzione del personaggio è molto lenta, così si può avere il tempo di elaborare il personaggio nella propria mente. La descrizione dei paesaggi è stata ben fatta, infatti mi sono immaginata alla perfezione questi campi enormi che caratterizzavano il reame. La principessa mi dà di quelle ragazze molto forti che non si legano facilmente all'etichetta, una di quelle a cui non interessa chi sei.
Passando all'analisi del testo, non ho riscontrato errori da far desistere dal continuare a leggere, l'unica cosa che ho notato nella prima parte del capitolo è l'assenza di qualche virgola in più, ma nulla di che.
Complimenti