Recensioni per
Poi cento, poi ancora mille, poi di nuovo cento
di padme83

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
21/03/21, ore 19:48

Stavolta sono ritornata qui, alla raccolta poetica e a Albus e Gellert (ma presto passerò di nuovo anche da Dorian e Zachary, non me li perdo, peccato che non siano anche loro qui su EFP, per me sarebbe stato più comodo!).
Ecco, devo ammettere che ho aspettato un po' a commentare queste poesie perché non è propriamente il mio terreno, non so scriverne affatto e quindi mi è difficile anche commentarle, spero di farmi capire!
La poesia è comunque molto intensa ed esplicita e questo mi aiuta, è bellissima l'immagine di Albus visto come un raggio di sole per la luce nei capelli, un pezzo di cielo nei suoi occhi, poi la passione divampa, la pelle brucia, i baci si fanno sempre più appassionati (bellissima l'espressione "carnivori", è perfetta per descrivere i baci di questa coppia!). Gellert non può che arrendersi al desiderio, all'amore, si arrende e capisce che già prima di possederlo Albus l'ha fatto suo, non solo in quel momento, ma già da molto tempo. Loro sono una sola essenza, non c'è grado di separazione, si appartengono comunque vada e l'atto sessuale è la logica conseguenza dell'unione di tutto il resto di loro.
Come sempre sai coinvolgere e conquistare, far vivere la passione di questa coppia, sia nella prosa che nella poesia, come in questo caso. Albus e Gellert sono sempre loro, hai fatto benissimo a mettere qui la raccolta, questa è la loro storia, non solo semplici poesie. E' la passione, l'amore vero, l'appartenersi.
Complimenti, come scrittrice e adesso anche come poetessa. Sei ammirevole per tutto quello che sai fare e esprimere in ogni forma, e ogni volta mi incanti.
Alla prossima!
Abby

Recensore Master
13/08/20, ore 00:27

Ciao!
Confesso di essere molto in difficoltà con questa recensione (più del solito, ahimé), perché i versi sono un terreno in cui mi muovo con moltissima incertezza (nonostante ultimamente ci stia pasticciando un pochino).
Non leggo tanta poesia quanta vorrei, e quando lo faccio, lo faccio comunque in maniera molto "istintiva", senza avere la minima coordinata, senza avere strumenti per andare oltre il recepire "di pancia" le sensazioni più superficiali.
Insomma, non so leggere la poesia, ma per quel che può quindi valere il mio parere, ciò che ho letto qui è stupendo.
Mi ha molto colpita soprattutto il ritrovarti in maniera così forte anche con un mezzo espressivo leggermente diverso (in realtà, la tua prosa è sempre stata intrisa di moltissima poesia, ma insomma, spero che tu abbia capito cosa intendo dire). E non è solo una questione di contenuti (nonostante Albus e Gellert, la tua concezione dei personaggi e il loro modo carnivoro di interagire – caspita, questi baci carnivori sono un'espressione davvero stupenda, che sembra quasi aspettasse solo di essere incontrata per trovare il suo posto con Albus e Gellert, perché è assolutamente perfetta per loro, e tu hai saputo farla vostra in maniera sublime – siano sempre presenti, a dare una direzione precisissima alla storia. Intendo proprio il tuo stile, il respiro con cui muovi le parole e le immagini che sai intrecciare: è un universo così coeso e coerente che, nonostante il passaggio a dei versi "verticali", la tua voce resta inconfondibile, pur facendosi in qualche modo più essenziale, più ridotta a immagini precise, nettissime.
Insomma, so che sto affastellando un po' di considerazioni generiche, senza riuscire a entrare davvero nel merito di questo testo, ma quando si tratta di poesie ho sempre l'impressione di dire solo banalità, quando cerco di avvicinarmi un po' di più. E questo testo non si merita nessuna banalità.
Insomma, ormai scorrere la lista delle storie e vedere un tuo aggiornamento è sinonimo di un miglioramento della giornata, perché la bellezza delle tue parole è davvero qualcosa di prezioso, e non ti sei smentita neppure in questo caso.
(E ho amato moltissimo come hai giocato con i titoli delle due raccolte!).
Arrivo prestissimo al prossimo capitolo!

Recensore Master
09/08/20, ore 16:17

Cara Padme,
Non mi stupisce più di tanto trovarti in vesti di poetessa perché la tua prosa è già molto lirica e densa e questo genere ti si confà, decisamente. Ho sempre delle difficoltà a fare l’analisi dei testi poetici perché tendo a pensarle come si facevano al liceo, all’università eccetera. Il fulcro sono sempre loro, gli Amanti e il loro bisogno, la loro necessità reciproca. Uno è luce che abbaglia e incanta in un’alba che è fisica, ma che a mio parere lo rappresenta, come suggerisce anche il nome. Ci troviamo ancora di fronte ad Albus che ammalia Gellert con la sua grandezza, luminosità, bellezza e intelligenza (e l’incantesimo cosa non è se non una fascinazione, come diceva il buon De Martino (lo studioso, sic) nel suo celebre testo. E brucia come la passione, il fuoco e la fenice che il suo casato rappresenta.

Poi c’è l’amplesso, che segue il risveglio ed è visto attraverso dei focus incentrati sulla gola che palpita esposta, sul bisogno di stringersi e fondersi proprio del fare l’amore, che è un po’ come fare la guerra (e allora si combatte e ci si arrende, in una tenzone che fin dai trovatori ha avuto la sua dicotomia con la battaglia. Una cosa che amo delle tue descrizioni è che sono intense, eleganti e viscerali. In questo senso, i baci carnivori sono un termine stupendo che hai usato e preso in prestito, ma che si adatta perfettamente alla tua poetica. I tuoi amanti e amati Albus e Gellert non sono solo invaghiti della mente brillante l’uno dell’altro, ma anche del corpo giovane e aitante che bramano, cercano e posseggono. L’atto d’amore appare in tutta la sua poesia e furia, rinnovandosi ogni volta, perché ti leggo da quando hai iniziato a scriverne e ogni volta mi perdo e li riscopro senza mai avere la sensazione di averli già letti.

C’è sempre un particolare in più, un dettaglio di caratterizzazione squisitamente headcanon che li rende più veri e che trasforma la loro passione in qualcosa di reale e riscontrabile, vero, sincero, studiato nella scelta della terminologia curatissima eppure anche istintivo e viscerale come deve essere un’alba all’insegna dell’amore, del cedere le armi alla passione. Mi incanti ogni volta e seguo sempre con interesse i tuoi consigli librari, motivo per cui mi segnerò Besson e lo infilerò nella mia infinita lista di libri da leggere. Un abbraccio forte,
una sempre felicissima di leggerti e di vedere tue cose nuove,
Shilyss

Recensore Master
09/08/20, ore 08:42

Una poesia molto bella, e accorata.




Si nota chiaramente come Albus e gellert, siano sentimentalmente legati.


In ogni parola, di questo componimento in versi.



Complimenti davvero.



Ottimo lavoro, e al prossimo aggiornamento... ❤
(Recensione modificata il 09/08/2020 - 08:43 am)