Recensioni per
Brevi indugi in malinconie inessenziali
di Lisbeth Salander

Questa storia ha ottenuto 38 recensioni.
Positive : 38
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/08/20, ore 17:42
Cap. 1:

Ciao, cara! Sono passata immediatamente stavolta, approfittando del fatto che la fic sia veloce da leggere!
E cavoli, è breve ma è intensa e stupenda!
Il personaggio di Petunia ha avuto poco spazio, ma se ci si riflette a fondo non si può, da una parte, non comprenderla: lei si è effettivamente sentita esclusa e non voluta dal mondo della magia, un bambino, a maggior ragione, ha queste percezioni. Ed era logico che da bambina accompagnasse anche lei con i genitori la sorella alla stazione, quindi è normale che rimanesse affascinata da quella magia che tuttavia metteva, anno dopo anno, delle barriere evidenti tra lei e Lily.
Il treno partiva ma le barriere si chiudevano e Petunia non poteva evitare di rimanere indietro, da sola. Indietro a guardare, sentendosi rifiutata e sentendo di non essere mai abbastanza.
E' bellissima l'ultima parte che invece parla di Harry, con la piccola speranza che Harry abbia comunque qualcosa di Lily, che riporti a casa qualcosa di lei.
Insomma, è una fic densa di significati e di riflessioni, scritta benissimo, molto profonda, con parole che colpiscono e un'introspezione accurata che sa giocare bene sul concetto delle barriere. L'immagine poi, l'ho vista, non può non farci stringere il cuore.
Un lavoro di tutto rispetto e una dignità che hai saputo restituire a Petunia, facendocela capire e amare.
Complimenti davvero!

Recensore Master
13/08/20, ore 15:36
Cap. 1:

Eccomi qui, a leggere e recensire questa storia che avevo già adocchiato quando l'hai pubblicata. Poi l'hai presentata con tanto trasporto sul gruppo e mi sono detta di non poter temporeggiare oltre.
Mi ha emozionata, e potrei chiudere qui il commento, perché davvero ciò che mi ha lasciato è una forte emozione che sa di amaro e tempi perduti, di ingiustizie che sanno di fiele, di occhi che guardano senza capire e si abituano troppo presto alla rassegnazione.
Petunia è solo una bambina quando capisce che al mondo non siamo tutti uguali, che esistono privilegi e diversità che condizionano la vita intera e obbligano a percorrere binari diversi, mai coincidenti, che possono solo guardarsi mentre sfrecciano l'uno in una direzione e l'uno in un'altra. Mi è piaciuto tanto, ma veramente tanto, come tu sia riuscita a rendere emotivi i mattoni che separano i due mondi, come tu sia riuscita a dar vita e a spiegare in ogni sua amarezza la barriera che si viene a creare tra queste due sorelle.
Lily torna e torna ogni volta diversa, con un pezzo di esperienza in più che Petunia non può capire. La voragine tra loro si amplia e assieme ad essa cresce anche quel risentimento tradito di Petunia, che da bambina delusa si avvia a divenire un'adulta ferita dalle barriere insormontabili, che si convince che nulla sia migliore della normalità, della propria normalità, e che tutto ciò che sia al di fuori di essa è male, contestabile, sbagliato (e quanto risuona in tutto questo "anormale", un aggettivo cui lei si aggrapperà con le unghie e con i denti).
E ho amato il riferimento a Harry, che è una parte di Lily, e che da un lato le ricorda quella che ha vissuto come un'ingiustizia e dall'altro la costringe a fare i conti con la mancanza (anch'io ho sempre creduto che, al di là di tutto, la morte della sorella non possa averla lasciata indifferente).
Petunia non è una bella persona, e questa storia non dice il contrario, ma si è indurita per dei motivi, ha avuto una sua emotività sgretolatasi nel tempo, e mi è piaciuto tantissimo come tu sia riuscita a metterla in evidenza.
Bellissimo anche lo stile, così lineare eppure così efficace e diretto nel comunicare le emozioni della tua protagonista (ri-benvenuta nel mondo della brevità, a proposito!).
Complimenti, spero di riuscire a passare al più presto anche dalle altre letture in sospeso!
Un abbraccio! ❤

Recensore Master
10/08/20, ore 22:18

Ciao, Fede, eccomi qui finalmente a leggere e recensire questa storia ♥︎

Intanto, amo il prompt assegnato da Severa, l'ho trovato molto, molto interessante, e ormai sei decisamente destinata a scrivere di rapporti padre/figlio, tu ♥︎ La circolarità di questa cosa mi piace.

Passando alla storia, mi è (ovviamente) piaciuta tantissimo, sei stata bravissima nel dosare nel modo giusto due diverse visioni della paternità e della nascita. Intanto hai scritto una bella introduzione e ci hai fatto capire in quale contesto ci troviamo e cosa voglia dire, la guerra, per le persone che l'hanno vissuta e combattuta, direttamente o indirettamente. La parte su Lucius l'ho trovata estremamente composta e ordinata, ma nonostante questo sei riuscita a far trasparire la gioia di un padre che vede per la prima volta suo figlio, un esserino perfetto (chissà Draco com'era bellino già da neonato *sospira* ok, torno seria) tutto suo, a sua immagine e somiglianza, colui che porterà avanti la stirpe dei Malfoy e onorerà il suo nome - e qui si denota quello che è il concetto di parternità di Lucius: è felice, sì, MA pensa anche alla parte pratica, cioè il proseguimento della sua linea di sangue, concetto molto caro ai Purosangue, da sempre, e lui non è da me. Passando a James, qui troviamo la gioia pura e immensa e solare che è propria di James, una persona assolutamente diversa da Lucius sotto tantissimi punti di vista, quindi anche la sua reazione l'ho trovata commisurata al suo personaggio e al suo modo di essere. Bellissimo il parallelismo degli occhi, molto evocativo. Azzeccatissima la conclusione, con una bella - seppur amara - riflessione finale sul concetto di "essere padre" sul modo in cui i figli vedono i padri - anche in guerra, rimangono pur sempre dei padri, nè più nè meno.

Che dire, ancora una volta non deludi ♥︎

Un abbraccio,
Marti ♥︎

Recensore Master
10/08/20, ore 17:13

Hai centrato in pieno i personaggi!
Lucius è lì, orgoglioso del figlio maschio che porterà avanti il suo cognome, la razza dei purosangue Malfoy. Riconosce i suoi occhi in quelli di Draco come un filo conduttore della purezza e se compiace.
James vede negli di suo figlio l"amore: realizza che Harry ha gli occhi di Lily e ne è felice perché nel buio della guerra sa che suo figlio è la luce della sua famiglia... è l'inizio di un futuro possibile, un futuro dove c'è pace e umanità.
Due padri fieri dei loro figli, ma così diversi a causa dei loro ideali.
Come si può non essere dalla parte di James??

Recensore Master
10/08/20, ore 15:55

Aw ma che bella flashfic!!
Mi piace un sacco come hai usato il prompt e anche lo stacco tra le due parti della storia.
Lucius lo hai caratterizzato molto bene, con l'ossessione per la prosecuzione della stirpe, il sangue purissimo e mi è piaciuto anche il riferimento a Narcissa con lo sguardo emozionato e orgoglioso di chi ha adempiuto correttamente al suo dovere di Purosangue.
Se Draco finisce tra le braccia di Lucius tramite una levatrice, a James Harry viene consegnato da Lily, disfatta e scomposta, anche a segnalare un diverso stile di vita e status sociale.

La parte di James si sente quanto è sentita e si percepisce che la Jily è la tua otp, ma ti dico che non è che sia scritta decisamente meglio di quella dei Malfoy, c'è un equilibrio tra le due parti e l'entusiasmo di James sembra attribuibile più al suo carattere (così come l'austerità della prima parte ai Malfoy) che a una capacità dell'autrice. Se tu non avessi scritto che senti il distacco, io avrei pensato che fosse una precisa scelta stilistica per enfatizzare i diversi modi di vivere la paternità.

Sono super felice di averti dato questo prompt e sono soddisfatta di come lo hai sviluppato! ❤️❤️❤️
Un abbraccio
Sev

Recensore Master
09/08/20, ore 14:59
Cap. 1:

Ciao, Fede ♥︎

Ho già avuto il piacere di leggera questa storia in diversa sede e, come già ho avuto modo di dirti in quel frangente, l'ho veramente amata. Sai benissimo cosa penso di Petunia, trovo che sia un personaggio interessantissimo da approfondire, un personaggio da prendere così com'è, con il suo carico di difetti e imperfezioni e buttarlo su carta, un personaggio vivo e reale, talmente vivo e reale da far male. Come anche sai, non l'ho sempre pensata così: in passato, ai miei occhi di ragazzina che si approcciava alla saga per la prima volta, Petunia era sempicemente la cattiva Petunia, la zia senza cuore di Harry, uno dei tanti personaggi negativi, quasi un'antagonista. Ovviamente, con ciò non dico che si sia trasformata improvvisamente in Maria Teresa di Calcutta (?) ma comunque ora, alla bellezza di 31 anni, riesco forse a comprendere meglio le sue sfumature e i suoi spigoli.

Perdona questa introduzione, ora arrivo alla storia. La tua Petunia è una Petunia a tutto tondo, è una Petunia che cresce man mano che la storia procede, è una Petunia tratteggiata magnificamente, contrapposta a Lily ma non per questo così diversa. La prima è una Petunia ragazzina, ha solo 13 anni quando vede sua sorella sparire, risucchiata in quella scuola "stramba" e lontana da lei, scuola dove lei non sarà mai accettata. Lily assume improvvisamente una connotazione "speciale", proprio per ciò che sa fare e per ciò che ha scoperto di essere. E Petunia rimane indietro. Qui comincia la parabola discendente. E mettiamoci un attimo nei panni di questa tredicenne che capisce di essere "meno", rispetto a quella sorellina così "speciale", appunto.

Ritroviamo una Petunia "ragazza", nella seconda fase di questa shot, ma la storia è sempre la stessa, ancora e ancora. Un treno porta via Lily e un treno, sempre lo stesso, riporta Lily a casa, ma è una Lily, come scrivi tu, "sempre diversa, sempre più lontana", una Lily distante ormai anni luce da Petunia e dal suo mondo, una Lily cambiata, trasfigurata, una Lily che Petunia capisce sempre meno, e alla quale ormai è legata solo per via del sangue, e per null'altro. E Petunia accumula e accumula, strati e strati di malcontento e rancore e infelicità e inadeguatezza. E le "barriere" si sommano una sull'altra, fino a formare un muro.

Infine, arriviamo alla Petunia ormai più che adulta, una Petunia forse più consapevole, ma una Petunia che secondo me non ha ancora fatto i conti con il ricordo della sorella, con le "barriere" che le dividevano, con la sua morte. E in Harry ritrova quella sorella, giorno dopo giorno, dopo giorno, ricordo vivente di  quella Lily che lei ha lasciato andare, e che ormai non potrà più tornare da lei, anche volendo. 

Per concludere, mi ripeto: hai umanizzato Petunia, ci hai fatto entrare nel suo mondo e mettere nei suoi panni, ci hai fatto comprendere il suo punto di vista e ci hai fatto empatizzare con questa ragazzina, poi donna, che ha fatto un sacco di scelte sbagliate, e ne porta il fardello, che voglia ammetterlo o no. L'unica cosa che dobbiamo riconoscerle è non aver rifiutato Harry, di averlo sempre tenuto a Privet Drive, nonostante tutto.

Ottimo lavoro, amica.

Un abbraccio,
Marti ♥︎

Recensore Master
09/08/20, ore 01:15
Cap. 1:

Ciao cara Fede ^^

Hai iniziato una nuova raccolta ed io la inizio insieme a te. Stavolta, a partire da questa prima flash, mi porti in un mondo che non ho mai approfondito né attraverso la scrittura né attraverso la lettura. Nonostante io non mi sia mai approcciata a Petunia fuori dalla saga, devo ammettere sia un personaggio complesso a livello emotivo e quando trovo scorci profondi come questo mi rendo conto valga la pena soffermarsi su di lei.
A mio parere la flash si concentra su tre piani: l'opinione che Petunia ha costruito sulla sua condizione di babbana, il rapporto di Petunia e Lily ed infine il rapporto di Harry con la zia.
Trovo tu abbia interpretato molto bene le sensazioni di una bambina/ragazza che vive accanto ad una sorella i cui poteri si rinvigoriscono sempre più e viene apprezzata per le sue doti. Hai menzionato spesso il concetto di normalità; per Petunia è dispregiativo, vuol dire vivere una vita a metà a confronto della sorella, vuol dire essere un passo indietro a Lily, proprio perché si trova in assenza di abilità speciali. Non è intesa attraverso le tue parole, ma io leggo un po' di invidia da parte di Petunia, quando sostiene che la normalità in cui vive possa essere paragonata ad un'ingiustizia.
Si crea un muro tra le sue sorelle, ancora più alto da quando Lily ha esperito Hogwarts, un mondo che la accoglie e comprende i suoi poteri. Dalle tue parole può essere interpretata anche come una barriera con significato allegorico; Lily lascia una parte di sé ad Hogwarts ogni volta che torna a casa, questo lede ulteriormente il rapporto tra le due, allarga abissi già aperti tra speciale e normale.
Fai un accenno anche al rapporto con Harry, ma non ce lo mostri sotto la luce dell'orfano detestato, poni i riflettori sui suoi occhi; è su questo dettaglio che chiudi il cerchio, dissolvi invidia, rancore e differenza, poni l'accento sull'affetto tra due sorelle che supera lo stato di Sangue. Mi hai ricordato tantissimo il dialogo finale tra Harry e Petunia, lei ha perso una sorella; Harry è l'emblema della vicinanza/lontananza tra le due, ma l'affetto va oltre ogni sorta di barriera. Harry racchiude in sé la sorella, ma anche anni di inadeguatezza per i sogni di bambina e ragazza infranti. Questo spiega il suo carattere spesso frainteso (ma poi neanche troppo) e l'astio verso James, un mago che ha contribuito ad allontanare Lily dalla sorella.

Ci hai raccontato la controparte di una coppia che ami, bravissima, anche questa raccolta promette molto bene ed io non vedo l'ora di scoprire su quale altro personaggio deciderai di farci riflettere. Per il momento grazie, le tue analisi sono sempre molto utili, concrete e profonde ❤.

A presto!
Un abbraccio grande
-Vale

Recensore Master
08/08/20, ore 23:47
Cap. 1:

Ciao :-)
Che bella storia! Un po' triste, ma purtroppo la storia di Petunia e Lily lo è.
Mi è piaciuto molto come lo stile che hai usato. Mi sono sentita dispiaciuta per quella bambina che è rimasta sempre indietro e ho quasi desiderato che la facessero salire di nascosto!
Il finale mi ha sorpreso e mi ha anche fatto riflettere: non avevo mai pensato che in fondo Petunia c'era stata a King'Cross e quindi le sapeva che il binario nove e tre quarti esiste, eppure lasciano Harry alla stazione prendendolo in giro!
Molto bella l'ultima frase: Harry potrebbe riportare a casa con sé un pezzo di Lily. Chissà se l'ha mai pensato? Petunia è proprio un personaggio che non comprendo.
Complimenti per la storia breve ma intensa.
A presto,
Carme93

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