Ciao Cin! Eccomi qui e grazie per questa nuova avventura! I tuoi personaggi “originali” s’ incastrano a pennello nella storia, come se ne facessero davvero parte. Questo demone Oblivius mi inquieta non poco perché ha le caratteristiche per essere un cattivo di tutto rispetto! Stavolta parti subito in modo piuttosto “diretto”, concitato. Vengo immediatamente proiettata in uno dei tanti momenti “chissà se stavolta me la cavo!” alla Dean (a partire dal motivo che lo ha fatto finire in trappola…tenero il nostro “cowboy”, sempre sensibile al fascino femminile…ogni tanto gli costa caro!). La prima parte è tutta azione e mi piace l’ingresso di Sam con la battuta pronta. La lotta, quei momenti frenetici ben riassunti in una frase semplice, breve, che però mi dà il senso di ciò che prova il maggiore “Il suo sguardo saettava frenetico tra le sue azioni e la lotta di Sam con il demone, ansioso di poter raggiungere il fratello e affiancarlo nello scontro.”. Poi succede ciò che non vorrebbe mai succedesse…Dean non arriva in tempo e quella dannata sfera dal potere occulto colpisce…e colpisce il suo Sammy. Una morsa di puro panico alla bocca dello stomaco. Sentì il demone grugnire. Udì un respiro ansato e spezzato provenire dal fratello.
Dean cerca ferite sul corpo di Sam ma è molto peggio. Ciò che lo attende è molto peggio di scoprire uno squarcio in pieno petto. E lui lo sa. Oblivius gli ha spiegato i poteri della sfera. Quella sfera gli ha portato via Sam, tutta la sua “essenza”, ciò che rende il fratello…suo fratello: Svuotato di ogni sua volontà, sensazione, emozione facciale. Privo di quella luce negli occhi che riusciva sempre a farlo cedere quando il minore insisteva con un’idea ben precisa.
A questo proposito apro una piccola parentesi. Il potere di questa sfera dell’oblio che annulla ogni volontà, espressione facciale, emozione…insomma…che priva di “tutto il pacchetto” come spiega bene il suo “creatore” mi incuriosisce particolarmente. Ci sono ottime premesse dal punto di vista psicologico perché cosa saremmo noi senza il nostro passato, il nostro volere, il nostro “sentire” ed “essere”? Cosa sarebbero i nostri bros senza tutto quel bagaglio di amore, sofferenza, coraggio, odio, forza e debolezza… che li rende così meravigliosamente, semplicemente Winchester?! Sottrarre a uno dei due la propria linfa vitale è come spezzare anche l’altro. E lo vedo Dean spezzato, lo vedo che avverte crescere quel senso di colpa che lo attanaglia, che si “nutre” degli eventi, della tragicità di quelle “coincidenze” che, ogni volta, finiscono per dargli modo di percepirsi causa, diretta o indiretta, di ogni male. In mezzo Castiel. Castiel sempre più debole, Castiel che accorre comunque, Castiel l’amico che tutti vorrebbero. Probabilmente, anche lui avverte di non aver compiuto il proprio dovere e, in qualche modo, prova rabbia al pensiero che, se Sam è in tali condizioni, in parte è anche responsabilità di quegli angeli che, pur rimasti senza guida, avrebbero dovuto agire, impedire la realizzazione di un simile oggetto, capace di annientare ogni essere “senziente”. Trovo affascinante l’idea della “coltre” che avvolge l’anima. Non è privare della propria grazia o psiche ma imprigionarla, in modo che non possa essere raggiunta da chi potrebbe riportarla indietro dall’oblio. Ci sono spunti squisitamente filosofici…la volontà, il trasformarsi in marionetta, l’essenza e...l'assenza (il potere delle parole...una vocale stravolge il significato evocativo del termine!), il “guscio vuoto”…sono curiosa di leggere gli sviluppi! Estremamente delicato quel gesto di Castiel che chiude gli occhi di Sam…che bello Cin! Lo fa per entrambi e in particolare per Dean: Così che Sam, anche agli occhi di Dean, potesse sembrare solo dormiente e non così tristemente assente. Perché Sam “guscio vuoto” ,con lo sguardo fisso è inaccettabile ma Sam che, pur immobile, si “riposa” dopo una caccia, terrorizza di meno.
Dean cerca soluzioni, soluzioni su un pc che (mi fa sorridere la battuta sui cartoni porno!) Sam ha pensato bene di “attrezzare” con i file dei letterati, solitamente, più “suo pane”. Sam l’uomo di lettere, la ragione, la mente, contrapposto al Dean tutto istinto, azione, lama in pugno…ma stavolta è talmente annientato che persino picchiettare sulla tastiera, forse la cosa più lontana da lui, serve ad anestetizzarlo. Quando alla fine Castiel lo scuote facendolo tornare alla realtà, a un piano da mettere in atto, ecco l’effetto sorpresa: Rowena!
Mi pare di vederla con il suo solito piglio, gli occhi da gatta, allungati dal trucco e qualche vestito attillato nelle tonalità del blu o del rosso. Mi pare di sentirla con quel suo accento inglese e il tono altero che si addice alla regina dell’Inferno. Davvero gran colpo di scena e un piacevole ritorno! Ora abbattere Oblivius sarà più semplice con un’alleata di questo calibro. Altro momento che ho adorato: lei che fissa e accarezza il suo Sam o meglio “Samuel”…credo che Oblivius si pentirà amaramente!
Brava come sempre e accattivante al punto giusto…ora aspetto fiduciosa l’evolversi! |