Ciao carissima!
era troppo tempo che non passavo dalle tue parti...
Come sempre, ci rendi vivi e vicini i grandi personaggi della storia. Ci fai conoscere Giselle, figlia di una madre che forse non avrebbe voluto figli, assente e lontana. Storie tristi, affascinanti, spesso tragiche. Sissi morì pugnalata da un anarchico, Rodolfo morì suicida... e insomma, la cripta dei Cappuccini, con i suoi rituali secolari (nemmeno nella morte i regnanti erano esentati dai rituali) ha accolto persone morte in circostanze perlopiù tragiche e dolorose.
Come sempre, hai il pregio di rendere vive per noi queste persone, di dar loro emozioni e sentimenti, per poi comunicarli a noi.
Come sempre bravissima.

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Carissima, che bello. Quanto è bello il tuo modo di raccontarci la storia prendendoci per mano e accompagnandoci "dietro le quinte" delle grandi corti europee. I tuoi racconti sanno evocare, con brevi e suggestive pennellate, interi mondi. Come vedere la grande storia da dietro un raffinato ventaglio, con tutto il gioco del vedo-non vedo. La strana e misteriosa fine di Rodolfo d'Asburgo Lorena e della sua amante, Maria Vetsera. Sissi come madre anaffettiva e distante (e chi l'avrebbe mai detto). Il rito della sepoltura, quanti mai significativo perché "di là" non si porta nulla, né ricchezze né titoli,. ma solo l'anima nuda.
Un altro mistero ancora, quello dei fiori sempre freschi sulla tomba di Sissi. Tu li tratteggi appena suscitando nel lettore quella curiosità che spinge ad approfondire, e ciò vuol dire che il tuo testo sa catturare, sa affascinare. Complimenti quindi, e come sempre!

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Quando ho visto " Sissi " non ho potuto astenermi dal leggere e recensire questa storia!
Con la memoria ho sempre impressa la famosa trilogia di sceneggiati che andò in onda per la prima volta nei spensierati anni della mia verdissima età.
Visti e rivisti più volte, eppure sempre piacevoli da rivedere anche oggi, ogni qualtanto!
Io mi ricordo della piccola Giselle solo come comparsa e ricordo il rammarico (purtroppo)e la delusione di tutti quando si seppe che era nata un' altra femmina.
Tutto il resto ce lo racconti tu ed è sempre molto bello scavare nelle dinastie dei regnanti....forse questa passione mi viene dalla mia nonna materna che lavorava come governante nel castello di Torre e Tasso.
Inevitabilmente il finale scivola nella tristezza, anche io come Giselle mi sento una specie di superstite e allora è inevitabile il pensiero del" nulla eterno " e delle generazioni che si portano via fondamentali pezzi della nostra Storia.
Bravissima sempre a creare suggestioni🙋‍♀️
(Recensione modificata il 22/08/2020 - 04:15 pm)

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Buongiorno.
L'antico rituale ci ricorda che siamo tutti uguali, al cospetto della morte...
Altro raccontino breve ma assolutamente molto intenso a livello emotivo.

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