Mamma mia! questa OS è una cosa che... Aww, contiene tante di quelle emozioni che alla prima lettura quasi mi girava la testa. E io amo quando succede, quando sento tutte queste sensazioni che rimangono sotto pelle per giorni e le parole che mi ronzano nella testa.
Ma andiamo con ordine.
La prima parte si concentra su Sam, è già quella basterebbe a fare della fic un capolavoro. Ha un'introspezione perfetta, sviscerata sotto ogni punto di vista; mi è piaciuto soprattutto il metodo narrativo che hai usato per sottolineare ciò che inizialmente Sam non nota, soprattutto questa frase, che oltre ad essere strutturalmente bella e narrativamente molto incisiva, ha anche il pregio di essere una grande verità: In quel momento Sam semplicemente non pensa: non pensa a tutto ciò che Dean ha fatto per costruire, in mezzo alle macerie, una parvenza di normalità, mentre suo padre sembrava ballare sulle rovine di quella che era stata la loro famiglia .
In generale comunque ho amato tutta la parte di Sam bambino, dall'iniziale malumore, che trovo realistico e anche IC, all'evidente empatia che prova, nonostante tutto, nei confronti di suo fratello, mostrando di essere il primo (insieme a Bobby) ad accorgersi che qualcosa non va.
Mi è piaciuto anche il fatto che si sia fatto avanti con Bobby per risolvere un potenziale problema, che lui non è oggettivamente in grado di sostenere. Questa è una caratteristica strettamente legata all'empatia e molto presente nel personaggio di Sam anche nella serie: sente il disagio di Dean e agisce per risolverlo, mentre la cosa più comune (e sbagliata), anche nella vita reale, è empatizzare con una persona, ma restare immobili senza fare niente per aiutare.
Poi veniamo a Bobby.
Bobby qui è meraviglioso, come in ogni altra tua storia. Caratterizzato alla perfezione, con quella sua marcata predisposizione genitoriale che gli viene innata, nonostante lui sostenga il contrario e l'amore incondizionato che prova verso Sam e Dean, Dean specialmente, e io lo amo con tutto il cuore per questo. È stato bellissimo soprattutto vedere come Bobby abbia cercato di approcciare Dean, tentando varie direzioni, un po' come se andasse a sentita, come se avesse paura di fare altri danni, di rompere definitivamente qualcosa che è già incrinato; è stata una scelta davvero azzeccata e trasmette tutta l'attenzione e la premura che Bobby dedica a Dean. E sottolinea anche le caratteristiche principali del carattere del ragazzo: il fatto di sentirsi sempre al secondo posto, di non pensare di valere, di sentirsi in colpa; sono tutte caratteristiche che rendono Dean davvero fragile e stanco, e spingono Bobby ad avvicinarsi a lui con grande delicatezza. E ha diritto di esserlo perché Bobby non ha ancora capito se sia più difficile uccidere un demone o stare dietro al dannato demonietto con gli occhi da cucciolo; poco importa, perché il maggiore dei Winchester a quattordici anni deve occuparsi di entrambe le cose.
Ho apprezzato tantissimo il fatto che dietro ogni tua frase, dietro ogni parola, ci fosse qualcosa da trasmettere e sottintendere e ci credo che ti sei sfinita a scriverla, deve essere stato davvero estenuante questa continua ricerca. Il risultato però, te lo garantisco è un capolavoro.
Arriviamo poi al punto centrale.
E come ti dicevo, aspettavo una scena simile da sempre. Io volevo questo pianto liberatorio, a volte lo avrei voluto anche nella serie, sarebbe stato più salutare di tanti altri meccanismi di difesa. Ma quando penso al pre-serie, cavolo! Dean ha il diritto di sfogarsi.
Bellissima la parte dei sensi di colpa: ma una parte di lui non poteva fare a meno di prendersela con sé stesso – per non aver saputo sparare al momento giusto, per aver osato fargli presente che quello fosse un comportamento da idiota - quale John Winchester inderogabilmente era - , per non aver pensato al ragazzino morto e persino per quello sfogo. E’ questo - più di qualsiasi altra cosa – che lo sta distruggendo., anche questa un'altra frase che racchiude tantissimo, è praticamente il sunto di tutto il canon di Dean Winchester. E niente, sei stata bravissima. L'intera scena mi è rimasta nella mente, le mani aggrappate alla maglia di Bobby, le proteste iniziali a tanto conforto, al quale non è abituato, il modo in cui Bobby le ignora, tenendolo stretto a sè, insomma, l'intera scena è coinvolgente e tenera e sono contenta di aver avuto l'occasione di leggerla, sono contenta che tu l'abbia scritta! ^_^
Bella anche la parte finale, il mattino dopo, con Bobby che racconta il primo incontro con John, ideato alla perfezione tra l'altro, ce lo vedo John a rifiutare l'aiuto di tutti e poi ad averne bisogno. E sì, concordo con Bobby, avrebbe dovuto comprare una bella casa, crescere i suoi figli e smettere di dare la caccia alla cosa che aveva ucciso sua moglie.
Che dire, è stata davvero una bella lettura e io non posso fare altro che ringraziarti per averla scritta.
Ah, e ovviamente finisce tra le mie preferite! ^_^
Un abbraccio, Joy. |