Recensioni per
The kid is (not) alright
di D a k o t a

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
24/06/21, ore 01:44

Ciao.La storia è davvero molto bella,complimenti. Se proprio secondo fare un appunto,ci sono troppi "idiota".

Recensore Veterano
12/10/20, ore 15:48

QUARTA Classificata al Contest "GTO Style" di Laila Dahl


- Grammatica e Stile 5/5
Non ci sono errori, la lettura è piacevolmente scorrevole.
C’è tensione in ogni frase, in ogni descrizione. Ogni frase pronunciata da un giovanissimo Dean è carica di un’emozione indescrivibile, qualcosa che lo rende così stanco e perso agli occhi del lettore che è praticamente impossibile non provare tenerezza nei suoi confronti.
Sei stata bravissima come al solito, un capolavoro ^^

- Personaggi 10/10
Ormai è chiaro, con le tue storie riesci a dare vita e giustizia a questi personaggi.
I fratelli Winchester sono quello che sono, li hai resi vividi nella mente del lettore; è una cosa che apprezzo particolarmente e che ho sempre ammirato di te. Sam ci sta male, soffre perché anche le più piccole cose (un compleanno, qualsiasi cosa) diventano amare perché è l’assenza di suo padre e delle sue attenzioni a renderle tali.
Ma qui non si parla di Sam, ma di Dean. È lui il “protagonista” questa volta.
È lui che ha qualcosa che non va, se ne accorge anche suo fratello che ingenuamente pensa sia stata colpa sua e delle stupide frasi che gli ha rivolto in un momento di rabbia e confusione. Quanto è tenero quando va da zio Bobby e gli chiede di parlare con lui...! ^^ Ancora di più quando viene beccato a origliare la loro conversazione ^^
Dean è spiazzato, si sente perso, talmente perso che si ritrova a bere Scotch Whisky alle quattro di mattina a quattordici anni! Fortuna che c’è lo zio Bobby (che bello che è chiamarlo così).
Ne parlerò più avanti ma sappi che ho adorato il modo in cui hai sviscerato le emozioni di questo scorbutico cacciatore, ogni suo pensiero, ogni gesto... è stato emozionante, davvero, non esagero. Ne parli e immediatamente il lettore si ritrova a conoscere ogni sua più piccola sfumatura.

- Morale 10/10
Beh, se parliamo della famiglia Winchester le cose non sono mai facili, questo si sa.
Qui abbiamo un Dean che non trova più il suo appiglio: il litigio con Sam, l’idea di essere solo una maledetta esca per suo padre, di non essere abbastanza per lui, di non esse abbastanza per suo fratello, tutto il peso della famiglia è caricata sulle sue giovani spalle. Ancora di più che nella serie, ho imparato ad apprezzare il tuo Dean. Quello piccolo (anche se a quattordici anni lui si definisce già grande abbastanza da ubriacarsi!), quello che ancora deve imparare molto sul mondo, su suo padre, su se stesso.
E qui Bobby ha un ruolo fondamentale. L’ho adorato alla follia.
Data la quasi totale assenza del padre, è lui a dovergli insegnare le cose più banali. Come quello di saper chiedere aiuto quando si ha bisogno.
Gran bell’insegnamento, specie perché al giorno d’oggi ci sono tante persone orgogliose (anche più di Dean e John Winchester) e/o solo timorose di recare disturbo agli altri e che per tali motivi non allungano mai una mano in cerca di aiuto. Nella tua storia invece c’è uno zio Bobby che, preoccupato, ha giustamente teso la sua mano per aiutare il suo “idiota” a rialzarsi dopo una rovinosa caduta.
Per tutto il brano Dean continua a ripetere “sto bene”, “va tutto bene” ma in realtà non era affatto così e l’ha capito nel momento in cui si è ritrovato a scivolare nell’abbraccio di Bobby – un po’ rude, certo, ma una persona su cui si può sempre contare.
Non saprei come altrimenti descrivere la sensazione che ho provato mentre leggevo quella scena. Sta di fatto che mi ha scaldato il cuore, grazie ^^

- Giudizio Personale 5/5
Arrivata a questo punto rischio sempre di essere ripetitiva ma non ne ho mai abbastanza!
Bobby mi è piaciuto un sacco – ragion per cui hai vinto il premio Sign, complimenti ^^ Leggere di questo Dean mi ha fatto amare ancora di più il personaggio e ho capito che hai un talento innato nel dipingere i fratelli Winchester e, in particolare, le loro crisi esistenziali senza finire nell’OOC.
Hai fatto un ottimo lavoro!

30/30
+ 0 punti bonus
30

Storia Vincitrice del Premio Speciale: Sign (per un mentore speciale)

rosy (Laila)
 

Recensore Master
13/09/20, ore 18:36

Ciao, cara! ♥
Eccomi qui, come al solito hai fatto breccia nel mio cuore anche con questo racconto. Te l'ho ripetuto tante volte, ma il modo in cui sai raffigurare questi personaggi è un qualcosa di fortemente realistico, il tema della famiglia è sempre presente e io personalmente la sento tanto; ed è per questo che non riesco a non amare la caratterizzazione di Dean, è il mio preferito e non l'ho mai nascosto, ma in questo capitolo la figura di Bobby mi ha particolarmente commossa, perché lui ha accudito i due fratelli come se fossero suoi figli acquisiti, e il suo discorso con Dean è stato particolarmente vero e sentito. 
Mi ha colpito molto la frase che dice Dean a un certo punto, ovvero di quando afferma che lui ha quattordici anni solo quando fa comodo a loro, ecco. E' proprio in questa frase che si nascondono tante verità, alla fine Dean è un personaggio complesso, non sempre giusto nei modi di fare, ma è anche vero che è dovuto crescere più in fretta e stare dietro al piccolo Sam cercando di non fargli sentire le mancanze che lui stesso ha vissuto. 
Sam mi fa una tenerezza assurda, ho amato la sua trasparenza perché è proprio tipica della sua età, inoltre la frase finale dove afferma che l'altro ragazzino non aveva un fratello mi ha dato emotivamente il colpo di grazia. E' stato un capitolo molto forte emotivamente, introspettivo e con quella nota malinconica che io adoro profondamente. Non posso che farti i soliti complimenti, alla prossima.

Shakana

Recensore Junior
07/09/20, ore 00:04

Bella, molto carina e ben scritta. Si sente il ruvido affetto di Bobby per i due ragazzi, il conflitto interiore di un Dean ancora bambino ma che contien gia' il suo atteggiamento futuro e del peso che Sam si porterà dietro anche da adulto.

Recensore Master
27/08/20, ore 19:03

Mamma mia! questa OS è una cosa che... Aww, contiene tante di quelle emozioni che alla prima lettura quasi mi girava la testa. E io amo quando succede, quando sento tutte queste sensazioni che rimangono sotto pelle per giorni e le parole che mi ronzano nella testa.
Ma andiamo con ordine.
La prima parte si concentra su Sam, è già quella basterebbe a fare della fic un capolavoro. Ha un'introspezione perfetta, sviscerata sotto ogni punto di vista; mi è piaciuto soprattutto il metodo narrativo che hai usato per sottolineare ciò che inizialmente Sam non nota, soprattutto questa frase, che oltre ad essere strutturalmente bella e narrativamente molto incisiva, ha anche il pregio di essere una grande verità: In quel momento Sam semplicemente non pensa: non pensa a tutto ciò che Dean ha fatto per costruire, in mezzo alle macerie, una parvenza di normalità, mentre suo padre sembrava ballare sulle rovine di quella che era stata la loro famiglia .
In generale comunque ho amato tutta la parte di Sam bambino, dall'iniziale malumore, che trovo realistico e anche IC, all'evidente empatia che prova, nonostante tutto, nei confronti di suo fratello, mostrando di essere il primo (insieme a Bobby) ad accorgersi che qualcosa non va.
Mi è piaciuto anche il fatto che si sia fatto avanti con Bobby per risolvere un potenziale problema, che lui non è oggettivamente in grado di sostenere. Questa è una caratteristica strettamente legata all'empatia e molto presente nel personaggio di Sam anche nella serie: sente il disagio di Dean e agisce per risolverlo, mentre la cosa più comune (e sbagliata), anche nella vita reale, è empatizzare con una persona, ma restare immobili senza fare niente per aiutare.
Poi veniamo a Bobby.
Bobby qui è meraviglioso, come in ogni altra tua storia. Caratterizzato alla perfezione, con quella sua marcata predisposizione genitoriale che gli viene innata, nonostante lui sostenga il contrario e l'amore incondizionato che prova verso Sam e Dean, Dean specialmente, e io lo amo con tutto il cuore per questo. È stato bellissimo soprattutto vedere come Bobby abbia cercato di approcciare Dean, tentando varie direzioni, un po' come se andasse a sentita, come se avesse paura di fare altri danni, di rompere definitivamente qualcosa che è già incrinato; è stata una scelta davvero azzeccata e trasmette tutta l'attenzione e la premura che Bobby dedica a Dean. E sottolinea anche le caratteristiche principali del carattere del ragazzo: il fatto di sentirsi sempre al secondo posto, di non pensare di valere, di sentirsi in colpa; sono tutte caratteristiche che rendono Dean davvero fragile e stanco, e spingono Bobby ad avvicinarsi a lui con grande delicatezza. E ha diritto di esserlo perché Bobby non ha ancora capito se sia più difficile uccidere un demone o stare dietro al dannato demonietto con gli occhi da cucciolo; poco importa, perché il maggiore dei Winchester a quattordici anni deve occuparsi di entrambe le cose.
Ho apprezzato tantissimo il fatto che dietro ogni tua frase, dietro ogni parola, ci fosse qualcosa da trasmettere e sottintendere e ci credo che ti sei sfinita a scriverla, deve essere stato davvero estenuante questa continua ricerca. Il risultato però, te lo garantisco è un capolavoro.
Arriviamo poi al punto centrale.
E come ti dicevo, aspettavo una scena simile da sempre. Io volevo questo pianto liberatorio, a volte lo avrei voluto anche nella serie, sarebbe stato più salutare di tanti altri meccanismi di difesa. Ma quando penso al pre-serie, cavolo! Dean ha il diritto di sfogarsi.
Bellissima la parte dei sensi di colpa: ma una parte di lui non poteva fare a meno di prendersela con sé stesso – per non aver saputo sparare al momento giusto, per aver osato fargli presente che quello fosse un comportamento da idiota - quale John Winchester inderogabilmente era - , per non aver pensato al ragazzino morto e persino per quello sfogo. E’ questo - più di qualsiasi altra cosa – che lo sta distruggendo., anche questa un'altra frase che racchiude tantissimo, è praticamente il sunto di tutto il canon di Dean Winchester. E niente, sei stata bravissima. L'intera scena mi è rimasta nella mente, le mani aggrappate alla maglia di Bobby, le proteste iniziali a tanto conforto, al quale non è abituato, il modo in cui Bobby le ignora, tenendolo stretto a sè, insomma, l'intera scena è coinvolgente e tenera e sono contenta di aver avuto l'occasione di leggerla, sono contenta che tu l'abbia scritta! ^_^
Bella anche la parte finale, il mattino dopo, con Bobby che racconta il primo incontro con John, ideato alla perfezione tra l'altro, ce lo vedo John a rifiutare l'aiuto di tutti e poi ad averne bisogno. E sì, concordo con Bobby, avrebbe dovuto comprare una bella casa, crescere i suoi figli e smettere di dare la caccia alla cosa che aveva ucciso sua moglie.
Che dire, è stata davvero una bella lettura e io non posso fare altro che ringraziarti per averla scritta.
Ah, e ovviamente finisce tra le mie preferite! ^_^
Un abbraccio, Joy.