Recensioni per
Poi cento, poi ancora mille, poi di nuovo cento
di padme83

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/04/21, ore 15:21
Cap. 4:

Credo di aver capito perché le tue poesie riescono a toccarmi il cuore come in genere non mi succede: il tuo stile è evocativo anche quando scrivi in prosa e quindi le poesie sono una logica prosecuzione delle tue storie. In questa poesia, scritta per il compleanno di Albus (non sapevo che fosse il 26 agosto!), ancora una volta trasmetti tutta l'intensità, la bellezza e il dolore del rapporto tra Albus e Gellert. La loro vita, purtroppo, quella che vivono davanti agli occhi del mondo, li allontana, ma i momenti in cui possono essere insieme, fondersi l'uno nell'altro, amarsi, baciarsi fino a mordersi, gridare il nome dell'amante, quelli sono i momenti in cui i due si sentono davvero "vivi", il resto rimane fuori, non esiste più. La schiena di Albus è l'unica porta che Gellert vuole varcare, il nome di Gellert è l'unico che Albus vuole invocare, quando sono insieme diventano una sola essenza e il dolore è sempre e solo quello di doversi, comunque, ogni volta separare. Questa è la triste e meravigliosa storia del loro amore, che ritorna nelle tue storie e che è perfettamente evocata nei versi di questa poesia.
Complimenti ancora una volta, le tue poesie sono davvero suggestive e intense e trasmettono tutta la passione e l'amore bruciante di Albus e Gellert.
Un abbraccio, torno appena posso!
Abby

Recensore Master
26/08/20, ore 23:15
Cap. 4:

Tesoro ♥
Sai, a volte ci si immedesima molto in un personaggio, ed è vero che quando ami una coppia è un po' come stare in una relazione con entrambi, ma ci sono personaggi con cui ci si sente più in sintonia e, in questa storia, tu e Albus condividete un amore forte, fortissimo che fa male. Un dolore che dilania e questa drabble è così breve ma così intensa, che le racchiude tutte queste ferite e le fa grondare sangue ma come si fa a smettere di amare?
Scrivere è un dolore, lo è ancora di più quando hai tanto dentro da esprimere e lo gratti su una superficie che rilascia schegge che feriscono ancora, eppure smettere è peggio.
Ed è come loro. Loro che non possono smettere di guardarsi, di pensarsi, che l'allontanamento non è contemplato, è solo un eco infinito di paura e di solitudine, quella che sono costretti a sentire quando sono lontani. Hai usato delle frasi che descrivono così bene, che ad ogni lettura sono come proiettili dentro al cuore, come una lacrima fra le vertebre, i dardi acuminati in ogni punto dove il corpo di uno si è fuso all'altro, i morsi sulla pelle che sono tanti quanti le volte che è stato invocato il suo nome...
e potrei citarla tutta. 115 parole, che per i contenuti sembrano il quadruplo ma per l'unico colpo mortale che infliggono sembrano una sola.
Il dolore tuo è qui dentro, ma allo stesso tempo lo hai rilasciato su carta, lo hai cosparso nell'aria e spero che ora non stringa più così forte nel tuo cuore.
So che l'amore e la scrittura sono anche dolore, ma tu sei anche altro. Non lasciarti schiacciare dal di fuori; sei sensibile, ed è questo che ti rende tanto poetica, profonda e perfetta ma anche così fragile e vittima del mondo... solo che al mondo c'è anche chi ti ama, chi ti vuole bene, che non ti abbandona e non sei sola. Stringi le dita, muovile nel buio, troverai sempre delle mani pronte a tirarti su. Le mie ci sono, te lo giuro su qualunque cosa e non sai che darei per permetterti pure di volare, tornare qui, fregartene di ogni cosa, pensare a te e al dolore che tu, solo tu devi infliggerti per tirarti fuori qualcosa. Un dolore conosciuto, con cui convivi, che alimenta la testa e l'anima e non ti rende apatica, ma insieme a altre emozioni la persona che mi tocca il cuore con poche parole e le trasforma in farfalle che volano e illuminano la vita.
Tra le cose di cui ringrazio il destino è sempre quello di aver avuto modo di incontrarti; qualunque cosa deciderai di fare io sarò con te, purché tu stia bene ma una cosa devo dirla: il mondo (e egoisticamente dico anche il mio mondo non sarebbe lo stesso sapendo che le tue mani e la tua testa non hanno più intenzioni di incontrarsi su un foglio... e allora mi auguro che anche tu prendessi una pausa di ore, mesi, anni, tu tornerai un giorno a raccontarci qualcosa. Parli di loro, li ami, ma su questi fogli ci sei anche tu. Non permettere a nessuno di cancellarti dalla carta che è tua amica.
Scusa per la recensione sentimentale, e se magari ho dilagato ma mi sentivo di dirti tutto questo, e se ci sono riuscita in questo modo è anche grazie alla freccia d'oro che ha trafitto il mio cuore e questa freccia sono le tue parole ♥
Ti si adora mon amour, non andare via e anche se fosse io ti aspetto ♥
Tua, Miry

Recensore Master
26/08/20, ore 20:12
Cap. 4:

Questa è una raccolta stupenda, che evidenzia le emozioni di Albus e Gellert in modo puro e totalitario.



Certo che mi è piaciuta!




Mi è rimasta nel cuore, hai fatto un ottimo lavoro.



Brava, e a risentirci nella prossima avventura... 💞