H^o^la Lacus!
Nonostante la ripresa lavorativa stia lentamente erodendo il mio tempo libero, DOVEVO commentare questo capitolo. Quando Alexander ha afferrato Kate dicendo che era sua, ero così agitata da non riuscire a proseguire subito la lettura, ho dovuto prima saltellare entusiasta, tornare a respirare, rileggere quello che aveva detto, fare qualche altro saltello e poi impormi di darmi una calmata. Anche se, fino al momento in cui lui ha imposto ad entrambi di darsi un attimo una regolata, l'entusiasmo è rimasto sulla cresta dell'onda di pari passo con la tensione crescente tra i due. Eppure, non me la sento di dire “era ora”, perché sia lei che lui sono ormai perfettamente consapevoli dell'attrazione reciproca, non si sforzano neanche più di nasconderla, eppure non è ancora il momento “giusto”. Non finché Kate continuerà a sentirsi in colpa per la morte di Trevor. In questo, il dialogo con Selina, l'incitazione a mettere da parte l'attenzione per gli altri per curare se stessa, mettere al primo posto un po' di meritata felicità, forse rappresenterà la giusta spintarella... Forse.
Di certo sono molto felice del già prevedibile affido del piccolo Nicholas alla nostra Doc. Si era già capito dal modo cupido in cui lo aveva guardato sin dalla prima volta, che aveva un desiderio di maternità insoddisfatto, e che il bambino sarebbe stata la soluzione perfetta per esaudirlo, e continuare lo stesso ad essere la mascotte del gruppo. Quindi, everybody wins.
Continuo ad essere molto inquietata da quello che potrebbe incombere su questa fragile felicità appena conquistata, ma non vedo l'ora di leggere il seguito!
A presto,
XOXO
Evee
Ps. sarà stato che ho letto questa parte al cellulare, ma soprattutto nella parte iniziale, in cui Kate è partita in retrospettiva sugli ultimi accadimenti e paranoie, che ho sentito la necessità di un paragrafo un po' più respirato. Piccolo suggerimento per spezzarlo un po' quando inizia ad accrescersi in modo spropositato, imporsi giusto di andare accapo ogni tanto.
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