Recensioni per
Rewrite The Stars
di Miryel

Questa storia ha ottenuto 48 recensioni.
Positive : 48
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
22/10/20, ore 10:37
Cap. 1:

Prima si tutto bell'incipit! È profondo, ti esprimi bene e aiuta magnificamente a scivolare nella storia, anche quella poi scorre via bene. La seconda cosa che mi è piaciuta è come hai descritto bene, in neanche troppo spazio, il rapporto tra Tony e suo padre, hai dato voce magistralmente ai pensieri del protagonista e le parolacce che arrivano, così grezze, sono inaspettate ma divertenti e ti fanno calare nel personaggio. Se ho capito bene qui immagini dei matrimoni combinati 2.0, ed è ambientato tutto nel futuro? L'idea è molto originale. E immagino che Tony e Peter diventaranno un po' i romeo e giulietta della situazione, almeno questo è la sensazione che mi è rimasta. Quando i due si incontrano confesso che mi hai fatto battere il cuore, così impacciati, tony un po' meno, almeno all'apparenza, rimanendo fedele al personaggio, e vale anche per Peter l'ho trovato fedele a quello dell'ultimo film. Alla fine è un po' così che funziona tra loro due, ed è la cosa che piace, almeno a me. Quando Peter gli chiede se la sente anche lui quella cosa e Tony pensa si e dice no, ho pensato: oddio ma che romantico *.* Insomma in generale mi è rimasta una sensazione piacevole dopo aver letto, andrei volentieri avanti con i prossimi capitoli!

Recensore Master
21/10/20, ore 22:04
Cap. 4:

Ciao!
Sono in ritardo lo so, sono una persona terribile perché siamo a mercoledì ed io arrivo solo ora! Ma meglio tardi che mai no? <3 
Inizi il capitolo con una splendida introspezione di Tony, un ragionamento dopo l’altro in cui ci mostri quanto lui ora si senta oppresso dalla condizione di vita in cui deve fare avanti.
Ho amato come tu hai strutturato la cosa, lo so che sono semplici riflessioni ma sono molto carini, sono tristi perché ci fai avvertire il peso di ciò che prova e la cosa è… terribile.
Povero Tony che si ritrova ingabbiato in una gabbia dalle sbarre dorate, con una madre che vorrebbe volergli bene ma che non può per via del marito e un padre che si comporta da odioso pezzo di emme. 
So che i ragionamenti sulle anime gemelle di Tony sono sensati ma, dentro la mia testolina si sta formando la teoria che, forse, i suoi genitori non lo siano, che il loro matrimonio sia stata una cosa forzata e questo “potrebbe” distruggere l’equilibrio delle anime gemelle ma solo chi leggerà saprà giusto, tesoro? <3 
(indovina chi non sta più nella pelle per la necessità di sapere tutto?)
Il fattore che Jarvis lo aiuta mi fa tipo mettere a urlare felice perchè, come ti ho già detto, è un personaggio che io amo e che tu stai usando qui con maestria!
Il tragitto dalla sua villa alla casa di Peter in autobus penso che sia una cosa bellissima, una scena che dimostra anche quanto il giovane si stia allontanando dalla vita a cui era abituato in maniera radicale e mi piace come lo hai reso umano con dei dubbi del tutto plausibili! 
Insomma sto amando questa storia per ogni singola scena che inserisci <3 
Anche il fatto che porta Tony a fermarsi di fronte al portone di Peter è una cosa dolcissima, una sorta di pensiero di disturbarlo ma di doverlo vedere, si fa i viaggi mentali per un ipotetico futuro ed è fantastico, il fattore poi che Peter esca poco dopo da quel portone sa di destino e in una SoulMate è fenomenale, insomma sembra tutto direzionato da un burattinaio superiore che li vuole spingere l’uno nelle braccia dell’altro e questa cosa ha un che di poetico <3 
Camminano insieme e la solo immagine nella mia testa è una cosa dolcissima, due ragazzi così diversi ma legati da qualcosa di superiore che davvero io me li immagino! 
Peter che cammina con le mani nelle tasche dei jeans che calcia una lattina e Tony con le mani nel giubbotto molto più composto! Li adoro!
I loro discorsi sono inerenti alla loro situazione, alla paura di Tony di dover tornare a casa da suo padre e mi piace che lui voglia condividere con Peter questo suo dubbio, insomma mi piacciono sempre di più!
Il fattore che Peter lo metta di fronte alla consapevolezza che lui non voglia tornare a casa è evocativo, perché significa che l’uno c’è nelle debolezze dell’altro quindi ottima trovata, donzella.
Uuuuuu… un focoso bacio <3
Peter lo spinge verso il lato dei sentimenti, attraverso quella sorta di filo che li lega a confessare che anche lui si sente unito all’altro e la reazione di Tony è così da lui che servirebbe crearti una statua in tuo onore per la migliore rappresentazione IC di Tony e di Peter! Sì perché Peter che sposta lo sguardo dopo aver parlato per poi tornare a fissare l’altro con tutta la sicurezza è una scena dolcissima e spettacolare, lo ammetto.
Spero che questi due non si debbano dividere e che quella testa bacata del padre capisca e comprenda anche solo per un momento il figlio, insomma sto già sperando nel finale felice, sappilo perché sento di avere bisogno di vederli felici anche solo qui, dove il destino li ha messi insieme.
Ogni loro movimento o parola sembra studiata appositamente per completare l’altro e questo per ammettere quanto tu l’abbia ideata bene questa storia, bravissima donzella”
Ho riscontrato alcuni errori di battitura ma niente che mina la bellezza di questa storia e di questo capitolo <3
Hai lasciato il capitolo in sospeso con una promessa di abbandono e di addio nell’aria e ohmiodio sono sempre più curiosa di sapere cosa accadrà a loro due piccioncini e, sì, condivido il tuo pensiero riguardo al bacio, è sempre bello far baciare i propri personaggi <3
Al prossimo capitolo cara <3
ciao ciao!

Recensore Master
21/10/20, ore 19:22
Cap. 4:

Sono in stramegagiga ritardo, e chiedo umilmente scusa per questo.
Avrei voluto passare prima ma sono stata impegnatissima! Qualcosa mi dice che da settimana prossima, invece, non avrò più un cazzo da fare xD
Ma veniamo a noi... un altro, splendido, splendente capitolo.
Ho apprezzato in particolar modo le riflessioni di Tony di inizio capitolo, sul fatto che essere anime gemelle non sempre porta ad una vita di felicità assicurata, non vuol dire che ci sia il per sempre, il lieto fine. Bisogna però prendersi il rischio, e sono felice infine che Tony il rischio se lo sia preso, e che il primo suo grande sostenitore in incognito sia il buon Jarvis.
Jarvis gli da la possibilità di scegliere che suo padre non gli ha mai dato, e se tu ci pensi quante volte accade nelle famiglie normali? Quante volte le persone non scelgono la vita che gli è imposta dalla propria famiglia, ma invece traggono beneficio e spunto dagli amici?
Nel caso di Tony - che non ha molti amici - la figura d'ispirazione è stata Jarvis, e mi è piaciuto tantissimo.
E anche ciò che dice Peter è assolutamente giusto: Tony non ha affatto tradito la fiducia di suo padre. Ha tradito le sue aspettative su di lui. Tutti i genitori si fanno aspettative sui propri figli, che se ne dica o no. Però arriva un momento nella vita in cui bisogna imparare a lasciare andare quelle aspettative, a fare i conti che un figlio non è più qualcosa di "tuo", quando arriva il momento in cui il figlio può scegliere.
Mi sono piaciute molto, quindi, le riflessioni che hai voluto portare con questo capitolo... beh, oltre che il capitolo stesso, la tenerezza negli sguardi tra Tony e Peter, il loro incontro, e il loro meraviglioso e disperato primo bacio che aspettavano da tanto e aspettavamo anche noi.
Non è arrivato velocemente, è arrivato al punto giusto, proprio dove doveva arrivare. Mi è piaciuto molto.
Che dire... è stato bello immergermi stasera in questa lettura che mi ha donato tranquillità ed emozioni positive, dopo una giornata trascorsa a odiare l'intero genere umano.
Odio tutti, ma tu sei parte di una delle poche persone che invece oggi mi ha fatta stare meglio. Ti ringrazio davvero di cuore, tesoro bello <3 Grazie, grazie, grazie!
Eevaa

Recensore Master
20/10/20, ore 19:03
Cap. 3:

My love my love my love <3
Implacabile come il nuovo DPCM arrivo e ti lascio un commento spero il più sensato possibile, anche se sono tutta in subbuglio perché, arrivata alla fine, m’è venuto un mezzo coccolone e non ho potuto resistere a dare una sbirciatina al capitolo successivo. Tranquilla che poi ci torno ma adesso ammetto di essere in uno stato emotivo piuttosto alterato – mannaggia-a-te-mi-devo-riprendere.
Ma quanto sono belli? Quanto? Così tanto che mi viene il magone a pensarci. Ho adorato tutto, il modo in cui si avvicinano, inesorabilmente, il legame che si rinforza con la vicinanza perché Peter non può che attrarre Tony con la forza di mille soli, lui splende e una volta incontrata la sua luce nessuno può più farne a meno – e Tony meno di tutti, perché ciò che li attrae l’uno verso l’altro ha la potenza dell’ineluttabilità e si possono costruire tutti i muri del mondo ma niente, cadranno uno per uno, frantumati, sbriciolati, perché davanti alla folta corolla di ciglia di Peter il giovane Stark non può far altro che capitolare. Al diavolo tutte le elucubrazioni, le angosce, il nichilismo distruttivo: Tony finalmente capisce che non c’è nulla che più desidera al mondo che stare accanto a Peter, averlo nella sua vita, è un bisogno fisico che quasi lo far star male, perché come puoi rinunciare alla parte mancante di te, una volta che l’hai ritrovata? Sai che quando si parla di queste cose, di connessione totale e inevitabile io vado in deliquio, e ritrovare qui questi elementi, con questi due splendidi protagonisti, mi ha scaldato il cuore. Era già nell’aria che qualcosa di fondamentale stava per succedere, già nel momento in cui lascia la sala giochi Tony non è più convinto di non volere – potere – separarsi da Peter, che è come una calamita e lo attrae verso di sé, facendogli mettere per la prima volta in discussione veramente tutto quanto. Finora la ribellione di Tony si è in qualche modo limitata a far incavolare il padre con qualche battuta indisponente o tramite atteggiamenti arroganti e indisciplinati, ma non ha mai fatto niente di attivo per rompere la bolla in cui la famiglia lo ha rinchiuso. Invece adesso qualcosa si è crepato del tutto e Tony sceglie finalmente da solo cosa fare, anche se questa decisione può avere effetti imprevedibili e portarlo anche alla distruzione. Ma è un primo passo, un punto di partenza fondamentale per cominciare a riscrivere le stelle, lui e Peter, insieme. Gli è bastato un pomeriggio vicino a Peter per dissipare buona parte delle sue paure, per arrivare a desiderare ardentemente di averlo e di appartenergli.
Bellissimo, bellissimo, davvero, adoro tutto.
Scusa se questa recensione è più delirante del solito ma sono in un tale stato di grazia al momento che faccio fatica a mettere insieme un pensiero coerente. Posso solo dire che sei proprio, come sempre, ciò di cui ho bisogno e di cui non posso più fare a meno. Grazie my love per scrivere di loro tanto splendidamente, e di regalarmi emozioni così vivide e intense.
Ti si ama ogni giorno sempre di più <3
Avrai presto (di nuovo) mie notizie!
Un bacione :*

padme

Recensore Veterano
20/10/20, ore 13:29
Cap. 3:

Ciao tesoro!
Spero che questa recensione sia scritta in italiano corrente e non in qualche strano dialetto unito a qualche antica lingua tribale, visto che purtroppo ho mal di testa e devo conviverci da giorni.
Già dalle prime righe, provo nuovamente un’enorme tenerezza nei confronti di Tony. Gli sembra così bello poter trascorrere del tempo in una sala giochi con dei suoi coetanei che proprio non riesce a goderselo. La sua mente, infatti, non fa altro che rimembrargli che quella non è la normalità per lui: la sua normalità è ben diversa, segnata da momenti di solitudine e responsabilità più grandi di quelle che dovrebbe avere alla sua età. Lo capisco perfettamente perché, purtroppo, può capitare che non si riesce a gustarsi a pieno il momento che si sta vivendo, perché la mente va avanti, preannunciando la tristezza che si proverà quando si tornerà alla normalità.
Tutto questo lo fa sentire davvero fuori posto rispetto a tutti gli altri che si stanno semplicemente divertendo.
Fortunatamente, Peter sembra cogliere subito il suo malessere e lo invita a giocare con lui, offrendogli la partita visto che l’altro non ha monetine per il gioco.
Sono davvero felice che questa partita lo abbia finalmente aiutato a sciogliersi ed avere più fiducia nel fatto di non essere fuori posto, ma di poter stare tranquillamente all’interno di una sala giochi con ragazzi come lui. Sono felice anche che non abbia ceduta alla voglia di trovare una scusa per correre via, per tornare a casa e “trovare rifugio” in quella che è la sua normalità. Al contrario, decide di lasciar perdere ogni pensiero e di godersi quella giornata: era certo che lo aspettava una conversazione con suo padre e che lui gli avrebbe fatto notare quanto profondamente lo aveva deluso, ma in quel momento voleva viversi al pieno al presente, certo che non avrebbe mai potuto vivere nella vita un altro pomeriggio come quello lì.
Sta così bene che, finalmente, riesce quasi ad ammettere a se stesso quanto trova piacevole la presenza di Peter, certo di voler che facesse parte della sua vita. Mi piace perché non è partito in quarta pensando al giovane Parker come al partner che avrà un giorno accanto, ma, per il momento, è una compagnia piacevole e desidera essergli amico. Mi piace questo voler procedere ‘step by step’, senza dover affrettare le cose.
Proprio per questa affinità che prova con l’altro ragazzo, si sente libero di parlare della sua vita, di quanto questa sia già tutta programmata per prepararlo un giorno a prendere in mano le redini della società, ma spera che, una volta diventato maggiorenne, sarà più semplice per lui prendere qualche decisione autonomamente.
Trovo carinissimo che Peter gli offra di trascorrere la notte insieme a loro: è già in grossi guai con suo padre, quindi tanto vale che si goda a pieno quella giornata e trascorra una serata divertente insieme a loro. Per quanto mi spiaccia che Tony debba declinare l’invito, mi fa davvero piacere che uno dei motivi principali per cui lo fa è per non mettere Jarvis ancor più nei guai: spesso ci fanno vedere i figli di famiglie facoltose trattare veramente male il personale che lavora con loro, quindi è veramente bello vedere quanto si preoccupa per l’uomo, segno dell’affetto e della stima che nutre per lui.
La conversazione sulle arance da portare in galera e la lima nascosta all’interno per tagliare le sbarre e scappare l’ho trovata davvero carinissima, segno che ormai i due ragazzi sono diventati davvero affiatati e si trovano entrambi a proprio agio l’uno con l’altro.
Il ritorno di Tony verso casa mi ricorda tanto la camminata di un detenuto che deve raggiungere la sedia elettrica, anche se penso che il ragazzo preferisca molto di più quest’opzione al dover parlare con suo padre.
A risollevargli l’umore, però, è la scoperta che, mentre evidentemente era un attimo con la testa da un’altra parte, Peter deve aver fatto scivolare un foglietto con scritto il proprio numero di cellulare nella sua tasca. È un gesto semplice, ma che nasconde dietro tutto il desiderio del ragazzo di poter rimanere in contatto. Effettivamente Tony prende seriamente in considerazione l’idea di scrivergli, ma purtroppo il suo ritorno a casa fa passare questo completamente in secondo piano.
Ora, per quanto riguarda la litigata che Tony e Howard hanno, io non me la sento di schierarmi dalla parte di nessuno dei due: da una parte capisco perfettamente il ragazzo che abbia voluto trascorrere un pomeriggio da normale adolescente e trovo che abbia fatto benissimo a dire ai suoi genitori quanto si senta oppresso da tutte le responsabilità che gli hanno messo sulle spalle, ma credo che la maggior parte dei genitori del mondo se gli dicono che loro figlio non si trovava dove credevano che fosse e non riuscissero a mettersi in contatto con lui in nessuno modo avrebbero reagito in quella maniera.
Capisco che Tony non li abbia avvisati proprio per questo bisogno di libertà che aveva, ma dovrebbe capire che, oltre ad essere arrabbiati perché non era presente all’incontro con i Carter, si saranno preoccupati. Come del resto i coniugi Stark dovrebbero capire che loro figlio ha bisogno, almeno ogni tanto, di fare qualche attività più consona alla sua età.
Alla fine a Tony viene sequestrato il telefono e non potrà uscire di casa per un mese (anche se penso che sia più che contento di saltare le lezioni di piano, nonostante erano comunque per lui una scusa per evadere per un po').
Ora sono davvero curiosa di scoprire che cosa escogiterà Tony e che “guaio più grosso della sua vita” avrà in mente.
Wow! Più capitoli leggo di questa storia e più ho voglia di andare avanti. È veramente interessantissima e, oltre in un futuro insieme per i due ragazzi, spero tanto che Howard si renda conto che suo figlio è una persona a sé, un’entità staccata dalla sua e che deve essere anche libero di vivere la vita che vuole.
A prestissimo, tesoro!
Un mega abbraccio,
Jodie
(Recensione modificata il 20/10/2020 - 01:31 pm)

Recensore Veterano
19/10/20, ore 21:05
Cap. 4:

Ciao cara!
Ma qui abbiamo una fuga d'amore a tutti gli effetti!!!
Questo schierarsi dalla parte di Tony da parte di Jarvis mi ha fatto quasi commuovere, è un po' come se sopperisse alle mancanze del padre diventnado per lui un punto di riferimento e un alleato prezioso. Anche se sa che potrebbe andare incontro a guai seri, si prende la responsabilità di farlo fuggire e questo denota anche una fiducia profonda in Tony.
Anche in questo capitolo c'è stato un piccolo accenno al ruolo sottomeso e messo a tacere della madre. Mi mettono sempre un po' di tristezza questo genere di personaggi che si meriterebbero di meglio e anche il fatto che la madre sia a tutti gli effetti l'anima gemella, la presona predestinata a stare col padre di Tony, smonta l'intero mito del concetto di anima gemella, mettendoci davanti a una riflessione pesante da digerire: il destino non è sempre e per forza un destino positivo, potrebbe anche essere un destino crudele a cui non possiamo sfuggire.
Ma spazziamo via questa negatività, perché invece Tony fugge e corre a casa di Peter, il quale lo accoglie a braccia aperte. E niente, i due cedono a questo bacio appassionato che ho trovato dolcissimo e mi ha fatto fangirleggiare! *^* Trovo davvero carino il loro amore totalmente fuori dagli schemi, ma allo stesso tempo pervaso da quell'ingenuità e purezza tipica dell'adolescenza. Sono sentimenti che ancora adesso mi fanno sognare! Comunque, come avvenimento non mi è sembrato particolarmente affrettato, può starci, anche perché i due desierano la compagnia l'uno dell'altro già da un po' e in un certo senso hanno bisogno di rimettere in ordine i propri pensieri, di capire realmente cosa provano e cosa vogliono. Soprattutto perché Tony rischia grosso andando contro la famiglia e l'aver incontrato Peter gli dà il coraggio di fare ciò che ha aspettato una vita a fare: ribellarsi. Eh~ la forza dell'amore!
Come sempre le tue storie mi permettono di perdermi in questa atmosfera dolce e passare attimi di spensieratezza!
Ti faccio come sempre i miei complimenti. Brava, brava!
A presto! <3

Misa

Recensore Master
17/10/20, ore 00:24
Cap. 4:

Vai, Tony! *_*
Finalmente pare che Tony abbia deciso di prendere in mano la sua vita e, ancora una volta, ad andargli incontro è Jarvis. Penso che sia estremamente plausibile: nonostante la devozione verso Howard, credo che il legame tra Tony e Jarvis sarebbe andato oltre. Forse il maggiordomo potrebbe persino aver amato Tony come un figlio (penso alla serie TV in cui la Signora Jarvis ha perso la possibilità di avere bambini... a causa di una Peggy a caso, ma questa è un'altra storia è_é).
La cosa che mi piace di questa tua storia è che questo Tony è un personaggio tragico: ha tutto, ma in realtà gli mancano le cose fondamentali, la libertà di essere se stesso e l'amore incondizionato dei suoi genitori. Così, quando incontra Peter, non può fare a meno di pensare che lo perderà, che quel sentimento appena nato finirà presto o gli verrà strappato.
È un Tony fragile, che ha paura di amare perché ha sofferto già troppo.
Lo adoro.
Detto, questo, però, ti sono sfuggiti alcuni errorini, qualche disattenzione o cambiamento in corso d'opera.

"di quella campana di vetro che lo avvolgeva ormai Tony ne vedeva solo le crepe". -> "ne" non serve

"Piccole linee [...] sempre più numeroso" -> numerose

"quel velo di malinconia e infelicità che Tony ricordava di non averla mai vista sparire." -> questa frase ha qualcosa che non va. La frase potrebbe essere "di averle sempre visto (indosso/sul viso)" oppure, secondo me migliore, "non l'aveva mai lasciata"

"E se [...] ma poi quel desiderio di passare la vita assieme sarebbe poi sfumato?" -> "fosse poi sfumato", e doppio 'poi'

"arrampicancosi – arrampicava" ripetizione con solo 8 parole in mezzo. Ci sono anche due frasi consecutive con 'cosa/cose' ripetuto tre volte.

"la sua devozione era stata schiacciante per mettere in atto il suo piano" -> forse intendevi 'determinante'

"Il più grande rimpianto di una vita che gli aveva finalmente dato qualcosa, ma di cui presto lo avrebbe privato." -> anche qui la costruzione scricchiola. "ma che presto gliela avrebbe tolta" oppure dovresti togliere il 'ma' e ripetere 'qualcosa'.

Alla prossima. ♥

Recensore Master
16/10/20, ore 16:23
Cap. 2:

Ciao my love <3
Vedi che in qualche modo io torno sempre da te?
E questa storia è troppo emozionante per riuscire a restarle lontana a lungo.
Come avevo previsto, lungi dal dimenticarsi seduta stante dell’incontro con Peter, Tony non fa altro che rimuginarci sopra, consapevole che il momento in cui ha incontrato il ragazzo ha determinato una svolta nella sua vita ma incapace di ammetterlo perché, sebbene le catene sociali in cui il giovane Stark è impastoiato siano insopportabili e lui morda continuamente il freno per fuggire via, alla fine sembra essere rassegnato non potersene liberare. Tony, come ogni adolescente che si rispetti, è una contraddizione vivente, perché da un lato afferma di voler chiudere al più presto con la sua famiglia e le sue stronzate, e dall’altro continua a ripetersi come un mantra che no, tra lui e Peter non c’è niente perché non ci potrà mai essere niente. Insomma, se da una parte Tony scalcia per liberarsi, dall’altra si attorciglia ancora di più il cappio intorno al collo. Di cosa ha paura il nostro Tony? L’attrazione che prova per Peter – di qualunque tipo essa sia – è innegabile, e allo stesso tempo quasi commuove l’ostinazione con cui lui cerca in tutti i modi di negarla, ribadendo quel “tra noi non c’è nulla” con il quale non si accorge di ferire Peter – o forse sì, e in questo caso allora non è poi così diverso dal padre che tanto disprezza.
Peter è cresciuto in un ambiente modesto, circondato tuttavia da affetti sinceri e il suo approccio alla questione è di conseguenza totalmente diverso: non si aspetta che lui e Tony da un giorno all’altro annuncino al mondo intero il loro fidanzamento, ma non capisce nemmeno che bisogno c’è di negare che qualcosa fra di loro è scattato. La situazione è abbastanza destabilizzante di suo ed essere onesti con sé stessi è il minimo sindacale per non rischiare di uscirne pazzi (e distrutti): ma pare che a Tony questo particolare esercizio non venga bene, a dispetto di tutta la sua genialità.
Ci pensa MJ a metterlo sulla giusta strada – la ragazza (che, per inciso, mi piace moltissimo!) è schietta e a tratti brutale tanto quanto lui e gli sbatte tranquillamente in faccia tutte le sue contraddizioni, con buona pace di Peter che invece sembra in cuor suo rassegnato ad assecondare la volontà di Tony. Quest’ultimo anela la normalità dei ragazzi del Queens, vorrebbe sapere tutto di Peter, ma invece di seguire l’impulso che lo spinge inesorabilmente verso di lui, Tony lo sopprime, si nasconde dietro la facciata dell’adolescente miliardario e annoiato che vuole solo passare un pomeriggio facendo le cose che tutti i ragazzi della sua età fanno – ad eccezione di quelli della sua cerchia. Da un lato è comprensibile, ma dall’altro viene da chiedersi se mai Tony avrebbe agito in questo modo, senza Peter a dargli la spinta propulsiva.
E allora è evidente che il meccanismo è già in moto e che il nostro Tony, volente o nolente, dovrà presto fare i conti con il suo destino - che potrebbe anche non essere così terribile come crede.
Come al solito tesoro le tue introspezioni sono acute e mai scontate, il lavoro psicologico che fai su Tony è davvero lodevole e io non posso far latro che inchinarmi alla tua bravura e prometterti che non passerà molto tempo prima che io mi faccia di nuovo viva da queste parti <3
Complimenti e a presto my love!
Un bacione :*

padme

Recensore Master
13/10/20, ore 11:13
Cap. 1:

Ciaooo dolcezza! Ovviamente appena ti ho visto lì, libera nella catena, non potevo che fiondarmi immediatamente a prenotarti! *^* Ancora mi devo riprendere da Serenata Silenziosa eh, non credere di passarla liscia, ma sai che adoro te e le tue bellissime storie e poi il richiamo di questi due è sempre troppo, troppo forte, quindi eccomi qui cara! Pronta per cominciare una nuova avventura, o meglio, pronta per vedere il mio cuoricino venire tagliuzzato in mille pezzi! xD
Già questo primo capitolo non scherza, mannaggia!
Comincio col dire che io amo le storie soulmate! Da romanticona quale sono, il pensiero di due persone scelte dal destino per condividere la vita mi fa venire le farfalle nello stomaco. La trovo una cosa tremendamente poetica… ma anche tremendamente complicata. Perché dopotutto (ahimè) la semplice chimica non sempre basta in una coppia, una relazione è come un palazzo che ha bisogno di vedere costruire le proprie fondamenta un mattone alla volta, con tutte le stupide avversità che il mondo si diverte a piazzare lungo il percorso.
Ed è proprio questo il concetto che ho ritrovato in questo primo, bellissimo capitolo.
Tony è un ragazzo cinico e disincantato, reso tale soprattutto dall’educazione quasi glaciale di un padre dalla personalità dominante, con cui si trova in profondo conflitto. Ammetto che ho un debole per lui come adulto, anche rispetto al suo rapporto con Peter (che Dio mi perdoni, ma sì, la loro differenza di età è una delle cose che più mi affascina della loro coppia… sorry not sorry!) ma ho trovato questa sua versione giovane così ben delineata e perfettamente in linea con il personaggio che conosciamo, che non ho potuto non amarla. So che ovviamente, essendo soltanto il primo capitolo, ciò che abbiamo visto è solo la superficie del suo animo, ma – posso dirlo?- già mi sento un po' innamorata!
Dall’altra parte di questo filo rosso, anzi, di questa tela di ragno, abbiamo lui, Peter. Ed io perdo proprio la razionalità quando si tratta di lui, te lo dico! Peter è… beh Peter! In tutta la sua bellezza, in tutto il suo calore (ma su questo non avevo dubbi, perché qui lo sappiamo tutti che, come sai raccontarcelo tu, Miry, nessuno mai!). Peter è tutto ciò a cui Tony non è abituato: è genuino nei modi, nei pensieri, nelle parole. È timido, ma è molto più coraggioso di lui probabilmente, lo dimostra il fatto che accetta subito di sentire qualcosa di indefinito sì, ma forte e desidera così tanto costruirsi un posto, anche minuscolo, nella vita di questo ragazzo – ai suoi occhi- straordinario, che ha appena conosciuto, che sminuisce le sue stesse emozioni, pur di conquistarlo.
Ed ecco qui che il discorso sulla complessità dei soulmate torna: questo legame atavico che li lega, è abbastanza per andare al di là delle origini non fortunate di Peter? Tony riuscirà a superare la propria diffidenza, la propria paura?
Tutti interrogativi a cui non vedo l’ora di trovare una risposta nei capitoli che seguiranno!
Complimenti come sempre, dolcezza!
Un abbraccio stritolante
Violet :D

Recensore Master
12/10/20, ore 16:45
Cap. 3:

Ciao dolcezza!
Eccomi qui, appena ho avuto una mezz’oretta libera e mi sono messa a leggere questo terzo capitolo della tua storia <3
Ci delizi iniziando il capitolo con una sottile malinconia, uno stato d’animo che avvolge il nostro Tony, un groppo alla gola dato dal fattore che i suoi genitori non gli permettevano di uscire e di vivere la sua vita come un ragazzo. Mi piace come Peter sembra capire il genio senza bisogno di parlare, perché sono anime gemelle e sono adorabili :3
Questi due zucconi che giocano e Peter sorride e Tony si scioglie oh mio Dio li sto adorando, dico sul serio sono tenerissimi e io non sapevo di avere bisogno di tutto questo zucchero!
Ogni loro interazione, ogni loro sguardo è sentito, è intenso nonostante come dici tu ci sia quell’ombra sospesa sulla loro testa, sulla testa di Tony che sa cosa gli aspetta a casa.
La dolcezza di Peter è come quella del film, sei riuscita (per l’ennesima volta) a rappresentarlo nel suo carattere, nella sua timidezza e nel suo essere un semplice ragazzo di diciassette anni che si gode la vita con gli amici. 
Mi piace questa diversità tra Tony che ha i soldi ma che non sa “godersi” la vita e un Peter che, pur non avendo un granché, si gode la gioventù tra amici e cose semplici quanto emozionanti.
Tony si espone con la sua anima gemella, lo fa in modo totalmente spontaneo, in modo quasi del tutto irrazionale, quasi come se lo conoscesse da sempre e sapesse di potersi fidare di lui, ecco questo mi ha fatto pensare a quanta fiducia involontariamente l’uno depone nell'altro ed è spettacolare, divina questa sfumatura della storia <3
Le loro ultime battute sono malinconiche, sono pregne di un desiderio profondo di stare insieme, di passare il resto del loro tempo insieme, avvinghiati anima e corpo fino alla fine, sono già al che morte non li separi anche se penso che la morte non possa dividere queste anime così unite <3
Peter che gli lascia il numero di telefono scritto su un foglietto nella tasca della giacca è un’idea semplicemente dolce, è così da lui, è così tanto dal giovane ed impacciato Parker che, sono sicura, mi siano usciti gli occhi a cuoricino!
Questo rientro a casa è pesante, è sofferto ma mi piace come Tony dedichi un pensiero alla madre, lo mostri umano a differenza del padre, attaccato all’amore materno come nel film e nei fumetti insomma più IC di così <3 
Tony che si ribella, che si impunta di fronte a suo padre ha una forza d’animo che lo porta a vomitargli addosso le parole che, sono certa, si teneva dentro da troppo tempo. 
Questo appoggio da parte di Maria è bellissimo, è molto intenso ma limitato dalla figura del marito, ed è un peccato perché sono certa che se lui non ci fosse il rapporto tra madre e figlio sarebbe stato dieci volte più intenso e meraviglioso.
Il padre concedimelo è un grandissimo stronzo, insomma a diciassette anni non puoi pretendere che si riempia la testa di responsabilità e di lavoro, è giovane e lo avete sempre tenuto sotto una cupola dorata, è normale che si arrivi ad un momento in cui la ribellione è forse l'ultima ed unica spiaggia adatta! 
Ogni singola parola di questa discussione è perfetta, è singolare e molto adatta ai personaggi che tu muovi, sono loro in un universo alternativo fatto di fili invisibili e anime gemelle.
Finisci il capitolo lasciandomi per la terza volta in suspance, con la curiosità a strisciare dal mio povero cervellino alla ricerca di mille e più ipotesi di cosa potrebbe succedere!
Questa storia si sta facendo intensa, la trama si infittisce capitolo dopo capitolo rendendola sempre più gradevole alla lettura, desiderosi di sapere cosa accade dopo, insomma non vedo l’ora di sapere!
Nel testo ho riscontrato alcune sviste che si possono tranquillamente eliminare con una lettura del testo, niente di importante o di insormontabile <3
La storia è, come sempre, bellissima da leggere con quell’atmosfera magica che contraddistingue le tue ficcine <3
Non vedo l’ora di leggere cosa ha in mente Tony e di cosa c’entrerà in tutto ciò Jarvis!
Ci si legge al prossimo aggiornamento, 
ciao Miryel!!

Recensore Veterano
11/10/20, ore 23:34
Cap. 3:

Ciao Cara! ❤
Come ti capisco per il fatto di non avere tempo! Ma, nonostante ciò, posso affermare con certezza che hai fatto uno splendido lavoro anche questa volta.
Tony ha trovato il coraggio di godersi un pomeriggio come un ragazzo normale, in compagnia dei suoi nuovi amici. Ciò che segna irrimediabilmente il suo tempo, però, è la consapevolezza che sia qualcosa di limitato nel tempo e che quando tornerà a casa sarà dura sopportare il disappunto e le punizioni di suo padre. E infatti è proprio così: gli viene addirittura confiscato il cellulare! Però, una volta assaporata la libertà non è affatto facile rinunciarvi... ed ecco che Tony pensa a come mettere fine una volta per tutte alla propria "prigionia". Per ora sono solo minacce, o meglio, dichiarazioni fatte di fronte ai genitori, ma sono abbastanza certa che qualcosa farà e sono molto curiosa di scoprire come agirà! Arriverà a fuggire di casa? Ma qualcosa mi dice che sarebbe più semplice evadere dal carcere xD figuriamoci se lo lasciano senza sorveglianza!
La madre di Tony sembra semplicemente asservita al padre, mi ha dato la sensazione di una madre che vorrebbe stare vicina al figlio e supportarlo, ma non ne ha il coraggio o la forza. Credo che l'ambiente in cui vive abbia finito per opprimere anche lei.
E poi abbiamo Peter, un personaggio che ogni volta dipingi in maniera così dolce che mi mette una tenerezza infinita! È una persona fondamentalmente buona e piena di sentimenti, ogni volta he appare trasmette come una sensazione di comfort. Ho adorato il fatto che abbia di nascosto fatto avere il proprio numero a Tony! Ciò vuol dire che è stato bene con lui e che lo vuole rivedere. E quando scherzano sul far evadere Tony dal carcere... beh... io credo che in qualche modo Peter lo aiuterà ad evadere da quel carcere di casa sua! Quindi in un certo senso c'è un fondo di verità in questo semplice dialogo scherzoso tra amici.
Che dire dunque se non che questa storia così originale mi sta piacendo proprio tanto? Anche perché scrivi davvero bene. È sempre un piacere leggerti!
Alla prossima~

Misa

Recensore Master
11/10/20, ore 14:07
Cap. 3:

O.O Adesso ci lasci una settimana ad aspettare di scoprire cosa combinerà Tony??
Bel capitolo. Forse non è successo molto sul piano dell'azione, ma è successo tanto in quello dell'interiorità di Tony.
Le parole di Howard sono state crudeli (e la risposta di Tony l'ho capita fin troppo bene), ma... Ma lui ha detto una grande verità: per Tony il tempo dei giochi è finito, comuncia quello della responsabilità verso se stesso, verso il proprio futuro, che non ha nulla a che vedere con suo padre e i suoi programmi.
La ribellione è un passaggio fondamentale della crescita, e Tony ha trovato una ragione per farlo, per scuotersi il torpore di dosso e diventare adulto.
Quella ragione è in parte Peter, ma credo sia soprattutto se stesso, perché non potrebbe stare accanto a Peter se non fosse lui.
Pur con un po' di tristezza per il dolore di Tony, questo capitolo mi fa sperare per il meglio!
Mi dispiace per Maria, però, perché qui sembra completamente in balia di un marito-padrone e, no, non può finire così nemmeno per lei! >.<
Al prossimo capitolo! *_*

Recensore Master
11/10/20, ore 12:49
Cap. 3:

Ciao tesoro mio bellissimo!
Che bello iniziare la domenica con un nuovo capitolo di questa meraviglia.
Già dall'inizio si può notare quello che differenzia Tony dagli altri rEgazzini della sua età. La normalità, l'amicizia, il fare schifo e puzzare di frittume da sala giochi insieme agli amici.
Per è esattamente la rappresentazione di tutto ciò che Tony vorrebbe, ma che non può permettersi solo perché ha la carta di credito. Sono due personaggi contrapposti, ma simili nell'intrecciarsi. Hai reso davvero bene questo dualismo e trovo perfetta la descrizione dei sentimenti di Tony nei confronti di ciò che è così lontano dalla sua cultura, dalla sua vita, dal progetto impostogli per il futuro.
La reazione di Howard è stata violenta ed esasperata esattamente come me la immaginavo, e mi è dispiaciuto davvero un sacco per il povero Tony. E' chiaro, oramai, che il suo piano è quello di calarsi giù dalla finestra in stile Dawson's Creek e scappare da lì.
Perché per "porre fine alla sua vita" intendevi quello, vero? Non altro, VEROOO? Non è che Tony sta pensando di fare la Neil Perry dell'Attimo Fuggente, VEROOOOOOOO?!
Peter, pensaci tu. Salvalo, portalo al sicuro, fagli provare la vita come deve essere vissuta a quell'età!
Sono molto felice di sapere che ci saranno ancora tanti capitoli e sono curiosissima di vedere come diavolo potrà andare a finire, come farà Tony a sfuggire alla pressione sociale della sua famiglia e come farà Peter a convincerlo :)
Bravissima, cara, è sempre un piacere per gli occhi e per l'animo leggere le tue storie!
Un bacio,
Eevaa

Recensore Veterano
07/10/20, ore 19:26
Cap. 2:

Ciao mia amichevole tesoro di quartiere!!
Approfitto di questo piovoso pomeriggio di ottobre per trascorrere un po’ di tempo insieme a te, Tony e Peter.
Devo ammettere che, quando ho letto che il signor Stark impedisce a suo figlio di rincontrare Parker, non so perché, ma il mio pensiero è andato dritto su mia madre. Non che mia madre mi abbia mai vietato di frequentare qualcuno in vita mia, ma, al contrario, mi ha obbligato a frequentare diverse persone per una svariata serie di motivi che variava da caso in caso. Ti dico solo che “Non puoi non invitare tizia al tuo compleanno” era all’ordine del giorno ogni volta che facevo la lista per la mia festa. Quindi, visto quanto ho sofferto io a dover frequentare persone perché mi venivano imposte, posso immaginare quanto possa soffrire Tony perché gli viene impedito di trascorrere il suo tempo con determinate persone.
Certo, se Peter fosse stato un delinquente che avrebbe potuto portarlo sulla cattiva strada, avremmo tutti concordato con il signor Stark di tenerlo lontano da suo figlio, ma usare come criterio la “classe sociale” di appartenenza per decidere le persone che con cui si possono o non possono fare amicizia è davvero incondivisibile (non penso che questa parola esista, ma spero rendi l’idea ahahaahaha)
Immagino che Tony abbia paura di aver perso l’occasione non solo di aver potuto conoscere meglio la sua anima gemella, ma soprattutto di conoscere un ragazzo più o meno della sua età, con il quale condivideva davvero molte passione e con cui, se non proprio l’amore, sarebbe potuta nascere una bellissima amicizia.
È davvero un peccato che suo padre non riesca ha vedere che suo figlio, più di oggetti costosi, ha bisogno di affetto e rapporti umani, soprattutto di frequentare persone della sua età e chiacchierare con loro di argomenti che non hanno nulla a che fare con lavoro e affari.
Il signor Stark si sente potente, ma fortunatamente il destino lo è ancora di più e, mentre un pomeriggio Tony passa con l’auto di fronte alla scuola, vede proprio Peter chiacchierare con un gruppetto di ragazzi.
Il giovane Parker sembra davvero molto stupito di vederlo lì, certo che fosse loro vietato incontrarsi. Non posso nemmeno immaginare come ci possa sentire dopo che ci è stato detto da qualcuno che non appartiene ad una classe sociale abbastanza elevata per poter frequentarsi con suo figlio, come non posso immaginare come si possa avere il coraggio di dirle certe cose.
Mi piace che Tony se ne frega altamente che suo padre lo sta aspettando per una riunione e, al contrario, decide di scendere dall’auto per poter trascorrere un po’ di tempo con Peter e i suoi amici.
Ned mi ha fatto davvero morire dalle risate perché mi ha ricordato tanto io e le miei amiche quando ci siamo ritrovate a qualche sessione di autografi con qualche attore che ci piaceva. Si vede proprio che gli sembra impossibile averlo proprio davanti ai suoi occhi e che è davvero gasatissimo di poterlo conoscere. Grazie al cielo Tony non è una persona che detesta tipi del genere, ma, anzi, si dimostra molto disponibile, dicendogli che può dargli del tuo e che risponderà a tutte le sue domande non appena avrà finito di parlare in privato con Peter. Mi è piaciuto molto quel “…non mi lascio mica sfuggire l’occasione di fare cose normali con gente normale!” perché l’ho trovato molto autentico: non si è presentato a una riunione con suo padre e sa che gli aspetta una bella strigliata una volta arrivato a casa, ma non gli interessa proprio perché lui ha bisogno di fare le cose che fanno tutti e con persone tranquille e che non hanno in mente solo modi per fare più soldi.
A quanto pare, il Stark padre non solo ha vietato a Peter di contattare anche Tony, ma di fare persino finta di non conoscerlo se, per caso, lo avesse mai incontrato per strada.
Devo ammettere che, durante la conversazione che i due ragazzi hanno, ho concordato con Peter in tutto quello che ha detto.
In primis, è veramente triste che, dopo tutto l’impegno che gli Stark ci hanno messo per trovare l’Anima Gemella di loro figlio in tutto il globo, hanno cancellato ogni traccia della cosa quando si sono resi conto che si trattava di un ragazzo non nella loro cerchia, come se bastasse solo il conto in banca a capire quanto vale veramente una persona.
In secondo luogo, comprendo perfettamente che lui voglia la sincerità da parte di Tony e che lui gli ammetta che vuole trascorre del tempo con lui sì per ribellarsi a suo padre, ma anche perché sente dentro il bisogno di conoscerlo meglio, cosa che sente anche lui.
Ho apprezzato tanto che lui non abbia deciso di pressare troppo Tony perché ammettesse i suoi veri sentimenti: comprende che la situazione per lui non è per nulla facile, che si sta mettendo contro suo padre e preferisce più “fargli da spalla” e fargli trascorrere un pomeriggio spensierato che non opprimerlo ancora di più.
Quella che invece non ci va molto leggera con lui è MJ. Comprendo perfettamente anche lei perché siamo sempre più portati a chiudere un occhio quando si tratta di noi stessi, ma è più difficile farlo quando vediamo che è una situazione che far stare male una persona a cui si vuole bene. Al contrario di Peter, lei mette davvero Tony sotto torchio. Di tutto quello che ha detto mi è piaciuto soprattutto quando dice che è un’ingiustizia non poter provare ad uscire con qualcuno per vedere se può nascere qualcosa perché è qualcosa che qualcuno ti vieta di fare e non si può solamente considerarlo come “qualcosa che può capitare” e, soprattutto, se è vero che vuole trascorrere del tempo con Peter solo perché è una persona “normale” e non perché ha provato qualcosa appena l’ha visto, da tutta l’impressione che lo sta usando.
Fortunatamente ci pensa Peter stesso a porre fine a quella conversazione, chiedendo ai due di smetterla con tutta quella storia e di cercare solamente di passare il loro tempo in modo spensierato.
La frase finale con la quale termini il capitolo ha un gusto davvero agrodolce “era certo che, a fine giornata, avrebbe dovuto fare i conti con il bisogno di vivere quella libertà per sempre, ma troppo consapevole di non averne il diritto” e spero davvero tanto che, invece, a fine storia, Tony comprende che lui ha il diritto di sentirsi libero e felice come tutti quanti e nessuno può fargli credere il contrario. Spero anche che, mano a mano che la sua conoscenza con Peter andrà avanti, riuscirà a dirgli a voce alta tutte quelle cose che fino ad adesso sono rimaste ancora dentro di lui.
Spero che il padre di Tony non si arrabbi troppo con lui, ma soprattutto che le sue parole non facciano solo danni.
Come diceva una vecchia canzone di Battisti, “lo scopriremo solo vivendo” e quindi non posso nasconderti che non vedo l’ora di poter leggere il proseguo.
Continua così perché sto davvero amando questa storia.
A prestissimo!
Un mega abbraccio mia amichevole Miryel di quartiere,
Jodie

Recensore Master
07/10/20, ore 18:39
Cap. 2:

E rieccomi qui a mettermi in pari ^^

Apri questo capitolo descrivendo la fortissima tensione che si è creata tra Tony e suo padre dopo la visita di Peter. Se i contrasti tra padre e figlio erano molto forti finora, gli ultimi eventi li hanno resi incandescenti e hanno accentuato il disaccordo e l’insofferenza del ragazzo verso il genitore. Il confronto con Peter ha fatto comprendere a Tony quanto sia ingiusta la chiusura del padre verso altri ambienti che non siano socialmente elevati, ciò fa sentire Tony ancor più diverso dai suoi coetanei. A Tony manca la semplicità e il processo di crescita di qualunque bambino/ragazzo, soffre della costrizione e della chiusura nei confronti del mondo.
La separazione tra Tony e Peter non dura molto, al secondo capitolo corrisponde un secondo incontro tra loro; sono entrambi consapevoli di andare contro le convenzioni, ma c’è alla base un “caotico bisogno di conoscenza” irrefrenabile.
La complicità - anche se un po’ restìa al pensiero delle conseguenze - del maggiordomo è commovente, c’è qualcuno che lo capisce, forse perché è al confine tra le due realtà, forse perché è quello che ha vissuto la parte più naturale e spontanea di Tony e comprende perciò la sua sofferenza, il suo bisogno di evadere dopo che “la campana di vetro ha iniziato a creparsi”; situazione che tra l’altro sono stati gli stessi signori Stark a causare, come ammette anche Tony, cercando ad ogni costo l’anima gemella del figlio.
La genuinità e la spontaneità degli amici di Peter sono la rappresentazione di un mondo semplice, attraente per Tony, un tipo di “casa” che non ha mai avuto l’occasione di vivere, visto che anche le amicizie vengono ben selezionate dalla famiglia.
Il rapporto che hai creato tra Peter e Tony mi ricorda un po’ quello che descrivi nelle altre tue storie che ho letto: Tony invidia Peter per il modo in cui vive , per la spensieratezza dei suoi anni, per la spontaneità che può permettersi; in questo contesto il tema della concessione è ancora più forte, più potente, investe totalmente un giovane Tony che non ha margini per muoversi, ma deve lasciarsi guidare come una marionetta esplodendo dentro. Resto sempre del parere che il Tony che noi tutti conosciamo sia emerso proprio dal quadro familiare che hai descritto tu, da nulla di diverso, perciò grazie, perché ogni tua storia nella mia mente aggiunge sempre un tassello, imparo e approfondisco tutto ciò che può ruotare intorno a questi personaggi, lo completo.
Ritorna la riflessione sul destino e stavolta sono i pensieri di Peter filtrati da Tony; stavolta però c’è un’evoluzione, Peter prevede un destino funesto proprio perché loro stessi stanno assecondato quel simbolo e non riguarda più la resistenza di Tony a trovare l’anima gemella. Ora Tony ha trovato l’anima gemella e la scoperta ha spiazzato persino lui, aveva paura di affrontarla, ora pare abbia solo paura di perderla e di allontanarsi dal mondo che, forse senza saperlo (o forse sì, visti i forti contrasti con il padre), bramava da una vita.
Tony vorrebbe approfondire la loro conoscenza e le domande che gli piacerebbe rivolgere a Peter sono le più disparate, da quelle più personali (sull’amore ad esempio, Tony ha persino il timore di distoglierlo magari da un rapporto amore che lui già intrattiene, da un sentimento sincero che magari nutre per una donna, teme che lui e il simbolo possano essere di troppo. Indovina un po’? Rivedo sempre Tony con il suo animo premuroso verso un giovane che davanti a sé una vita e che merita di meglio) ad argomenti più soft che accomuno due adolescenti. È molto affascinante la confusione e l’enigmaticità sul loro rapporto, qualcosa tra loro è scoccato (e scusa, ma io non riesco a non far riferimento per l’ennesima volta ai Peter e Tony che mi hai dato modo di conoscere, perché anche lì sono confusi sui loro sentimenti, provano una grande attrazione indecifrabile, finché non scocca la passione). Gli amici di Peter sono tutto tranne un contorno, sono un po’ la voce dell’inconscio delle due anime gemelle; secondo me aiuteranno loro e i lettori a fare chiarezza su questo rapporto (a capire se sono più simili al rapporto che c’è tra i signori Stark o tra gli zii di Peter) e forse anche a consigliarli quando la situazione sarà troppo sofferta da gestire all’interno di una famiglia così chiusa al diverso che considera inferiore.
Hai terminato il capitolo con malinconia, sappilo, ho il magone <3
Non li farai mica rimanere solo amici, no vero???? Dai, non farlo!!! <3

Ricapitolando: hai scritto il tuo what if in un AU, pur restando canonica, io ti leggo così e cavolo se tutto ciò mi piace! Oltretutto non sono esagerata se ti dico che questa long sfiora un’originale per i temi trattati che fanno parte della storia umana; per me sei al limite tra fandom e originale, non so se riesco a spiegarti cos’hai creato <3

Mi sei mancata, tesoro, tanto tanto. <3
Mi dileguo, perché rischio di essere denunciata per stalkeraggio, ho oltrepassato di tanto le 2 mila parole :D

A presto, Miry!
Un abbraccio immenso
-Vale (una tua piccola, ritardataria e grande fan)