Recensioni per
Through thick and thin
di Lisbeth Salander
Ciao! ^^ |
Ciao, Fede! Ho trovato la storia suggerita nella challenge di Mari e Bellaluna ed eccomi a dare un'occhiata perché sono debolissima per i Malandrini, per il loro rapporto a scuola, ma ancora di più fuori dalla scuola. Quello che ho adorato di questo racconto è il profondo realismo, che trasporta la vicenda fuori dai confini del fantasy e la rende super attuale e super calata nella nostra normalità. La frase è di DC ma a me ha fatto pensare tantissimo anche al Piccolo Principe, che deve prendersi cura della sua rosa, prendersi cura di un'amicizia, affinchè non muoia. A quanti di noi è capitato di trascurare dei legami e poi perderli? Certo, per fortuna nulla di tragico rispetto a quello che è accaduto a Sirius e Remus, ma comunque non per questo meno doloroso. Mi sono sentita davvero tanto emotivamente coinvolta da queste righe e ho tirato un sospiro di sollievo nel vedere quella punta di speranza nel finale, nel leggere di come loro due timidamente, pur comunque usando sempre James come collante, stessero cercando di ravvivare le braci quasi spente del loro rapporto. |
Ciao! Arrivo dall'iniziativa 'un'estate piena di letture'. |
Ciao :) Ho letto con molto piacere questa storia e con una stretta al cuore. I Malandrini sono stati il mio primo amore nell'ambito delle fanfiction e tornare a leggere qualcosa di loro è sempre tornare un po' a casa. Inoltre tra le righe di una storia che è fatta di rimpianti, di sogni infranti, di desideri fanciulleschi che si scontrano duramente con la realtà ho colto tutta l'essenza della loro storia. Ho sempre pensato anch'io a James come il collante della loro amicizia, quel collante che tiene insieme sempre molti gruppi di amici, tra un Remus troppo riflessivo e un Sirius l'esatto opposto. E ora non resta nient'altro loro se non il ricordo di quello che è stato e il rimpianto per quello che non hanno capito per tempo. La descrizione dei corpi di James e Lily è stata un vero colpo al cuore, fatta con maestria, me li hai fatti immaginare e sono stata male con Sirius che li ha trovati e ancora di più con Remus che è arrivato troppo tardi anche per quello, troppo tardi per tutto. |
Non ho visto Dawson’s Creek, ma che bello è questo prompt! E che storia meravigliosa ne hai tirato fuori! |
Allora, Fede. ♥ |
Recensione premio per il contest "Magicamente controversi!" 1/3 |
Ho deciso di lasciare qualche dono di Natale sotto forma di recensioni. Siamo in periodo di feste e ad esse mi ispiro: lo sapevi, che il vischio cresce a tre a tre? Forse è un po' sciocco, ma essendo un fiore cardine per queste feste ho deciso di distribuire tre recensioni. Un attacco su tutti i fronti, però giuro che è in buona fede ❤ |
Mi ero ripromessa di andare in ordine con le tue storie, quindi di leggere e recensire quelle pubblicate prima (sì, parlo della raccolta sui fratelli Weasley, che ancora non sono riuscita a terminare!) ma poi tu hai pubblicato questa e, insomma, mi conosci: è scientificamente impossibile che io riesca a resistere al richiamo dei Malandrini! – seppur io senta la Jily tirarmi le orecchie per non averle dato la precedenza! |
Avrei voluto recensire ieri, visto il giorno speciale, ma non ci sono riuscita, né ora ho il tempo che vorrei, ma ci tengo a lasciarti un mio piccolissimo pensiero per il tuo traguardo. Insomma, bando alle ciance e veniamo a questa storia bellissima, che è stata un vero e proprio pugno nello stomaco. Mi stai viziando con questi tuoi Malandrini, sempre tanto centrati, in linea con le controparti cartacee e veri da far male. La frase che accompagna la storia, il mantra che la fa da padrone, è terribilmente vera e aderisce come una seconda pelle su questi due personaggi che hanno permesso a tutto di frapporsi tra loro, dando la loro amicizia per scontata (è verissimo), allontanandosi, non mettendo in conto che la guerra ferisce l'animo prima ancora del corpo. Anch'io con Remus e Sirius non posso fare a meno di credere che James fosse il collante, quello che non dava nessuno per scontato, che mediava tra le intemperanze dell'uno e le ombre dell'altro. Mancando lui, sono crollati, e crollando hanno lasciato scaglie di ciò che sono stati ovunque. È bellissimo come tu sia riuscita a dar vita alla loro amicizia del passato, a far sentire l'eco della risata di James, a mostrare i malumori e le diffidenze che hanno scavato in loro sino a renderli due estranei... E a mostrare come si siano ritrovati, tra amarezze e rimpianti e desiderio di ricominciare. Si sono ritrovati nella risata di James, posso dirlo? (E quel chiedersi se lo ricordassero, sappilo, è stato tremendo.) Meriteresti una recensione migliore, lo so e mi spiace, ma spero che questa piccola incursione sia almeno sufficiente a farti capire quanto abbia apprezzato questa storia, i tuoi personaggi e la tua scrittura sempre capace di descrivere le emozioni e le crepe. Un grande abbraccio, Ros ❤ |
Fede, Fede, FEDE. Ma come ti permetti di scrivere una cosa così, scusa? Mi hai fatto frignare tantissimo! Quando tu scrivi dei Malandrini, è un po' come se tornassi a casa, si vede che qui ti muovi agevolmente e che ti trovi su un terreno fertile - non che con altri personaggi non accada, penso per esempio ai tuoi Andromeda e Ted, sei altrettanto brava, ma secondo me con i Malandrini tiri fuori qualcosa in più, non so se hai capito cosa intendo. Riesci proprio a scavare dentro di loro e a tirare fuori qualcosa di bello e sorprendente, e non importa se sia già stato scritto, chi se ne frega, a me interessa come ne scrivi tu, e per questo sono qui. Tra queste righe, ci hai donato un Sirius e un Remus stanchissimi, stanchi di lottare, stanchi di fuggire, quasi stanchi di vivere una vita a metà, senza colui che, nel bene e nel male, li ha sempre tenuti insieme, evitando che si disgregassero, e colui che è stato un po' la "causa" del loro allontamento, anche perché si sono venuti a creare degli equivoci e delle incomprensioni che purtroppo li hanno allontanati l'uno dall'altro. Anche secondo me James è sempre stato il collante, quello che ha messo insieme il gruppo, e quello per cui il gruppo restava in piedi, anche perché nè Remus, nè tantomeno Sirius, mi sono mai sembrati tipi da fare amicizia così alla leggera, mentre immagino James che si sforza per farli interagire e quindi, alla fine, per sfinimento, ecco qui che diventiamo amici. Attenzione, con ciò non voglio sminuire il legame tra Remus e Sirius, penso comunque che alla fine abbiano superato le loro incomprensioni e abbiamo chiarito, proprio come tu hai descritto in questa storia. I toni li ho trovati molto maturi, e quasi disillusi, adatti quindi alle persone che sono diventate, entrambe, dopo ben 14 anni di travagli e sofferenze e solitudine. Penso che alla fine siano rimasti insieme un po' per abitudine, un po' in memoria di James, come se il suo ricordo continuasse a fare da collante, tra loro, e ovviamente un po' in nome del vecchio affetto che li univa. Concludo questa recensione che è uscita più come uno sproloquio e ti faccio i complimenti per questa piccola storia, triste ma intensa e molto, molto bella. Bravissima! |
Sono una persona semplice, tu parli di Malandrini e io mi fiondo subito a leggere... buondì, cara Fede, grazie per avermi fatto iniziare la giornata leggendo questa meraviglia a cui non credo che sarò in grado di rendere giustizia con una recensione decente, ma ci proverò... |