Recensioni per
A Lion in Autumn
di pampa98

Questa storia ha ottenuto 22 recensioni.
Positive : 22
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
31/10/20, ore 11:36

Ciao Pampa!!
Allora, comincio subito col dirti che la lettera di Jaime mi ha preso il cuore e me l’ha allegramente spezzato in due😄 ma la storia dopo, ovvero questa, me l’ha rimesso insieme con una facilità inaudita!
Bellissimo tutto: Jaime spaventato a morte per lo svenimento della sua dolce donzella, e le loro espressioni quando il maestro dice loro che sarebbero diventati genitori?? Impagabile, ho riso come se non ci fosse un domani!!
Alla prossima e un abbraccione
-genius!😘

Recensore Veterano
18/10/20, ore 15:59

Buongiorno!
È da tanto che non mi senti vero?
Siccome sai che giornata gioiosa è oggi per me ( se arrivo al termine griderò al miracolo), ho deciso di passare qui da te perché o mi mettevo buona al pc a leggere a scrivere o avrei veramente fatto saltare qualcosa.
Ma ora parliamo della storia vera e propria.
Non penso che rimarrai meravigliata se ti dico che ho provato una stretta al cuore nel leggere questa terza storia.
Ne abbiamo parlato tante volte della tenerezza che provo ogni volta che rivedo la scena in cui Joff prende in giro suo “zio” perché, mentre per tutti gli altri Lord Comandanti sono state scritte pagine e pagine narranti le loro gesta, per lui ci sono solamente qualche riga risicata; aggiungiamo anche che non vi erano scritte nemmeno delle grandi cose, visto che si limitavano a dire che aveva ucciso il suo re (non apriamo questo discorso che posso parlarne per un mese. Fammi solo dire una cosa: Ned, tu che gli avresti fatto ad Aerys? Lo avresti guardato negli occhi? Ipocrita) Fortunatamente, in quel caso, Jaime ha avuto subito la risposta pronta, dicendo a suo “nipote” che aveva ancora tempo per altre imprese da prendere nota.
Invece, non se te l’ho mai detto, verso sempre milioni di lacrime nella scena in cui Brienne si siede al tavolo con il Libro Bianco e inizia a scrivere tutte le gesta di Jaime, sapendo perfettamente quanto fosse importante per lui ( anche qui cerco di essere breve perché se no finisco domani ad analizzare questa scena, ma voglio solo dire “Died protecting his Queen” :’( :’( ).
Quindi mi piace davvero tantissimo la tua idea di un Jaime che, salvatosi dal crollo del palazzo, si ritrovi a sfogliare il Libro Bianco, come aveva fatto tante volte in passato, e si rende conto di tutte le righe che sono state scritte su di lui.
Non impiega molto a capire che sia stata Brienne a scriverle, sia perché è lei il nuovo Lord Comandante ed è suo compito scrivere le gesta del suo predecessore, sia perché ne riconosce la scrittura e, soprattutto, tante delle cose che vi sono scritte poteva saperle solamente lei.
Quello che vi è scritto è proprio un bellissimo sunto di quelle che sono state anche le tappe fondamentali di quello che è stato lo sviluppo di questo personaggio, da quando era il “Leone d’oro” che fu fatto prigioniero al Bosco dei Sussurri al mettere in repentaglio la sua vita per difendere Grande Inverno contro l’Esercito dei Morti. Conoscendo Jaime, lui probabilmente non sarebbe stato così magnanimo con se stesso e avrebbe visto solamente i suo sbagli, senza considerare tutto il buono che ha anche fatto, quindi ci voleva veramente Brienne per farglielo notare.
Unica differenza rispetto al originale, essendosi salvato, scopriamo che è stato investito nuovamente del Mantello Bianco da parte di Re Brandon e ha sposato Brienne, visto che il nuovo monarca ha abolito il celibato per le Cappe Bianche.
La scena tra i due è veramente tanto dolce.
Si vede proprio che Jaime è davvero grato con Brienne per quello che ha scritto e che lei lo abbia fatto proprio spinta per il grande amore che nutre per lui, per il quale è riuscita a cambiare idea su di lui e capire finalmente che grande uomo lui è in realtà. In tutto questo, nota che invece la pagina di Brienne è ancora bianca e le chiede che cosa aspetta a scriverlo.
Mi piace proprio l’idea di loro due che compilano quelle pagine insieme. Come per Jaime, penso che anche Brienne sminuirebbe molto quello che ha fatto negli ultimi anni, non dandosi il giusto valore. Penso che invece la vicinanza del marito possa aiutarla ad essere più obiettiva e farle riconoscere tutto il proprio valore.
Speriamo però che riescano a concentrarsi sul compito, dato che, viste le premesse iniziali, questi due rischiano di perdere più tempo a “coccolarsi” che ha scrivere.
Jaime, con tutto il bene del mondo, ma ha ragione Brienne: come coscienza non sei credibile, almeno che tu non voglia essere quella di gente come Lugignolo ahahahaha
Questa storia mi è piaciuta veramente tanto. L’ho trovata dolcissima e davvero molto originale.
Spero di essere più veloce con le prossime recensioni, quindi a prestissimo.
Abbraccio virtuale ( e sai perché),
Jodie

Recensore Junior
10/10/20, ore 20:58

Oooooh che belli che sono 😍
Ciao Pampa!! E scusami per il ritardo!
Mi sto innamorando sempre di più di questa raccolta, e se ti fa piacere recensirò due storie alla volta!
Allora, in questa magnifica shot abbiamo il nostro caro Jaime che scuriosa nel Libro dei Fratelli.
Leone curioso! Ma fa giusto in tempo a leggere che, quella grandissima donna di Brienne entra e lo sgama!
E ha anche il coraggio di chiederle cosa ha scritto! Ma secondo te, no? Che cos’altro avrebbe potuto scrivere, se non la verità su quello che hai fatto??
Meraviglioso il fatto che quest’uomo non smetta di odiarsi un attimo, menomale che Brienne gli rimette il sale in zucca e gli dice le cose come stanno, e al diavolo il commento acido di Joffrey!
Avercelo, uno zio papà figo in quel modo!

Menate della sottoscritta a parte, ho amato ciò che hai fatto scrivere a Brienne, ho amato che quello scansafaticone non l’abbia scritto prima, e i momenti di tenerezza che condividono sono assolutamente IC. Perfetti. Non avevo dubbi.
Quanto avrei voluto vedere, una scena del genere nel canon😭 però ci sei tu e quindi mi va bene anche così ✨

A prestissimo le altre recensioni, perché te le meriti!
Un abbraccione a distanza di sicurezza,
-genus^^

Ps: Jaime, cambia lavoro, caro. La coscienza proprio non la sai fare, ma finché c’è la Donzella vai alla grandissima!
(Recensione modificata il 10/10/2020 - 09:00 pm)

Recensore Veterano
06/10/20, ore 22:58

Tesoraaaaaaa!!!
Eccomi qui finalmente a recensire questa seconda One Shot.
Apro una piccola parentesi iniziale: ormai per il mio cervello bacato tutti i cuccioli di leone si chiamano Joanna perché, sia per le braime sia per le twincest i leoncini si chiamano tutti così, quindi non mi sembra vero che in questo caso Joanna è una bambina vera e non il felino.
Parlando della storia vera a propria, questa qui inizia con i bimbi a letto (ovviamente, in quale altro luogo dovrebbero trovarsi quei due?)
Io sono dell’idea che ha ragione quel detto che dice che “gli ospiti sono come il pesce: dopo tre giorni puzzano” e non farei mai stare qualcuno a casa mia per un mese, soprattutto non Tyrion e Bronn che ti fanno rimpiangere di avergli invitati già dopo pochi minuti dal loro arrivo.
Cosa che sicuramente a pensato quella mattina Jaime visto che, aveva finalmente convinto la sua mogliettina a fargli qualche “coccola coniugale”, quando loro figlia entra in camera loro urlando che erano arrivati gli zii.
Ma è possibile che sti due poveri cocchi non riescano mai a s*****e in pace? Forse però non lo sanno, ma hanno inventato un oggetto chiamato chiave che serve proprio ad evitare che le porte si aprano in momenti del genere. Usatelo, forse vi regalerà qualche momento piacevole in più.
Anche se sembra che nessuno le abbia insegnato a bussare, Joanna sembra davvero una bambina dolcissima e mi fa impazzire che consideri anche Bronn suo zio. Peccato che se ne esce con la domanda più sbagliata da chiedere in una situazione del genere: “Che facevate?”. “Provavamo a non farti rimanere figlia unica, ma ci è impossibile se ci disturbi” era la risposta che immagino entrambi hanno pensato, ma “niente” è quello che è uscito dalle loro bocche.
Va bene che una bambina innocente non può sapere che non ci si deve fiondare così nella camera di una coppia, ma Tyrion e Bronn sono adulti e molto informati in materia, quindi almeno loro potevano dissuadere la piccola. Sono così informati in materia che, essendo giunti a Tarth in anticipo, hanno scelto di trascorrere quel tempo extra in un bordello. Conoscendo i due uomini non vi è nulla di strano in questo, peccato che ha spiegarlo alla coppia è proprio la loro figlioletta, che ovviamente non ha la minima idea di che cosa siano. (Mi ricorda quando da piccola io e la mia migliore amica cantavano a squarciagola la versione di Gem Boy di Lady Oscar, che dice “Oh Lady Oscar, tutti fanno un’orgia quando passi tu!” e la mia amica, innocentemente chiese alle nostre madri che cosa fosse un’orgia ahahaahah)
Devo ammettere che in questo momento provo un’infinita tenerezza per i due bimbi, che devono arrampicarsi sugli specchi per censurare alla bene e meglio le parole sconce che escono dalla bocca dei due uomini. ( Come la madre della mia amica che rispose che “l’orgia è una festa.” ahahahahah)
Bribri, però, se Bronn è il protettore dell’Altopiano non è colpa di tuo marito, perché lui con il clavicembalo che voleva dargli Alto Giardino. Piuttosto, incolpa tuo cognato che glielo ha concesso in cambio della propria vita.
Comunque alla fine la bimba è così disperata da quella situazione che convince la piccola ad andare via dalla stanza con la scusa di fare colazione. Ovviamente bimbo ne approfitta per caziare ben bene i due ospiti, soprattutto per quanto riguarda le parole da usare di fronte alla sua figlioletta e sul averlo disturbato mentre stava per “andare a meta” con la sua signora.
Quasi per farsi scusare, Tyrion e Bronn gli dicono che hanno portato un dono alla piccola Joanna, peccato che proprio in quel momento arriva Bri che, avendo visto il loro regalo, non sembra per nulla entusiasta della cosa. Al contrario, sembra davvero furente.
Penso che nonno Tywin sarebbe stato molto orgoglioso di te, piccola Joanna, e del tuo ingresso trionfale in groppa ad un leone (anche se in formato mignon come te): un’entrata in scena da vera Lannister.
La scena che segue è fantastica e di un realismo assurdo: Jaime e Brienne iniziano a urlare di portare via quella cosa da casa loro e che è pericolosissimo per loro figlia, cosa che fanno sempre i genitori quando ti viene regalato qualcosa di fighissimo ma che loro non reputano adatto a te, mentre Bronn, Tyrion e il povero e piccolo Pod cercano di convincergli che il cucciolo è buono e un coccolone.
In tutto questo Joanna dimostra che a cinque anni ha già capito tutto dalla sua vita: sapendo che far cambiare idea a sua madre è più arduo di far capire agli italiani che devono uscire di casa con la mascherina che copre la bocca e il naso, inizia a tirare la stoffa dei pantaloni del suo “papino” per convincerlo a far rimanere il cucciolo di leone con loro. In questo caso, piccola, ti sei dimostrata l’orgoglio di tua zia Cersei.
Ovviamente tempo mezzo secondo e Jaime cede. O meglio, cerca di far credere alla bambina che è ancora lui che comanda in famiglia (quando mai che secondo me le decisione le prende tutte Bribrie) dicendo che terranno il cucciolo per un mese e ne avrebbero riparlato quando il soggiorno degli “zii” sarebbe terminato, ma sa benissimo che quel leone non si muoverà più da Tarth.
Lo sa benissimo anche Joanna, visto che se ne esce con quel “Hai sentito, Arthur? Posso tenerti!” Mi spiace, Sterminatore di Re, ma ormai tua figlia ti ha impugno.
Ora, non so quanto Arthur sia più o meno pericolo, ma sicuramente è furbo e infatti cerca di andare ad arruffianarsi l’unica persona all’interno della stanza che non sembra ancora convinta che sia una buona idea tenerlo: la Brie.
Complimenti, Arthur, ti è bastato solo qualche struscio di muso con la mano per farti fare qualche coccolina da lei, al contrario di Jaime che ha dovuto salvarla da uno stupro, perdere una mano, mettersi tra lei e un orso, regalarle un’armatura e una spada da urlo, mantenere la promessa di non fare una carneficina, nominarla cavaliere e guardarle le spalle durante una battaglia contro un esercito di morti per ottenere lo stesso trattamento. Azzo, Jaime, a saperlo che bastava così poco, potevi evitarti tutte queste sofferenze.
Ma infatti alla fine il bimbo sembra quasi geloso di Arthur e delle carezze che gli dava sua moglie (sì, la paura che la sbranasse era una scusa, te lo dico io. Era solo gelosia). Alla fine concordano sul fatto che faranno attenzione quando si troveranno con il leoncino e che non lasceranno mai Joanna da sola con lui.
È stata una storia troppo carina, divertente e di una dolcezza infinita. È sempre bello vedere loro due insieme, sereni (non considerando Arthur) e con la loro famiglia. Spero che ci saranno altre storie così in questa raccolta che io, con la mia lentezza, arrivo a tutte.
Non ti saluto perché mi hai appena scritto e un messaggio e corro a leggerlo. (Senza contare che sono dalle 18:00 che sto scrivendo questa recensione ed è ora di tagliarla ahahaha)
Quindi a tra cinque secondi,
Jodie
(Recensione modificata il 06/10/2020 - 11:01 pm)

Recensore Junior
02/10/20, ore 21:24

HAHAHAHAH DIO, QUANTO LI AMO TUTTI!
Ciao, Pampaaa😍
Come sono felice che hai cominciato questa raccolta! Sei una garanzia!
Ho letto questa storia e anche l’altra tutta d’un fiato, e le ho adorate: nella prima abbiamo quello che assolutamente ritengo uno dei momenti più alti (e non solo figurativamente) della vita di Jaime, ed è anche uno di quelli che preferisco. Il salto dalla scogliera! 😍
Ho letteralmente adorato la tenerezza del piccolo Tyrion, l’acidità corrosiva di Cersei e la spericolatezza di Jaime.
Ovviamente, lui ci aveva visto giusto riguardo alla “cervellonaggine” del fratellino, e guarda un po’: mi è anche piaciuto il fatto che la Divinysssima infame abbia fatto la spia, soprattutto perché poi Jaime viene cazziato tantissimo da Tywin!

Ma passiamo a questa: ci sono i nostri due cavalieri preferiti che stanno facendo gli affarini loro a letto e guarda guarda! La piccola Joanna arriva e li fa smettere, ma non è sola: Tyrion e Bronn sono arrivati in anticipo a Tarth!
Bronn...mamma mia, date una medaglia a quell’uomo.
Lo adoro.
Perché poi noi ci scherziamo: è un mercenario, va bene, dice sempre le parolacce e va bene...ma insieme al Mastino, penso sia uno dei personaggi più sinceri che ci siano.
Lui non ha problemi a dire a Jaime e Brienne che li ha visti per anni trattenere i loro istinti e che sono stati due idioti a farlo, anche perché lui era stato uno dei primi a dire che tanto prima o poi avrebbero concluso!
Altroché!
Ora, io un po’ Brienne la capisco se è diffidente a tenere un LEONE a casa, eh, e ovviamente anche Jaime è preoccupato tantissimo che lei o la sua bambina possano farsi del male...ma appena vede i suoi occhi blu cede. Ed è fantastico, perché Jaime è tipo ossessionato (positivamente) agli occhi della Donzella!! Sono proprio uno dei suoi punti deboli anche nei libri: li attribuisce alla sincerità, alla purezza, due cose che a lui sono sempre mancate.
E ovviamente il tocco finale con la non-menzione a Tysha è di classe! Straziante perché povero Tyrion, quanto mi dispiace, ma di classe!

In ogni caso sei sempre ic con i diloghi, le descrizioni, il modo in cui fai muovere i personaggi...meravigliosa!
Attendo la prossima storia!
Un bacione grandissimo,
-genius

Ps: comunque Joanna che cresce con un vero e proprio leone è quanto di più fico abbia letto oggi!

Recensore Master
02/10/20, ore 08:01

Ciao Pampa, innanzittuto sono contenta che anche tu ti sia lanciata nella folle impresa del Writober, ma sei un'autrice prolifica quindi non mi aspettavo ti saresti tirata indietro di fronte alla sfida (un po' come il nostro Jaime in questa storia). 
Questo backstory ci riporta all'infanzia/preadolescenza dei tre leoni, dove ti sei soffermata però, più che sulla relazione di Jaime e Cersei (la cosa, diciamo, più nota di questo periodo temporale), sul rrapporto tra i fratelli; e, ancora, più che sul rapporto tra i fratelli, su Jaime stesso - sulla sua voglia di mettersi in gioco, sulla sua impulsività, sull'amore per il rischio e sulla ricerca spasmodica della libertà.
Cersei emerge benissimo sia nel suo timore di perdere Jaime sia nel suo dirgli apertamente che sta facendo una sciocchezza, e soprattutto forse nelle sue battute pungenti ai danni sia di Jaime ("hai perso contro un bambini di cinque anni?") e ovviamente Tyrion (il gioco sul significato doppio della parola "grande"). Tyrion è invece un autentico tesoro e ho trovato canonicissimo che lui anche a cinque anni abbia battuto in astuzia Jaime (anche se non sappiamo di preciso i termini di questa scommessa). Ho visto dunque molto dei caratteri futuri e delle dinamiche che conosciamo in questa storia - non manca neanche la paura verso Tywin che a Jaime fa più paura di un rischio, forse della morte stessa lanciandosi da una scogliera.
Bell'inizio e buona scrittura per questo mese! Spero di poter proseguire la lettura della raccolta. Un bacio!

Recensore Veterano
01/10/20, ore 20:58

Ciao!
Eccomi qui a leggere e commentare questa tua prima storia della raccolta per il Writober.
Questa storia è ambientata nel passato rispetto alle vicende che conosciamo del Trono di Spade, quando i tre fratelli Lannister sono ancora dei ragazzini.
Per la precisione, ci parli della famosa volta in cui Jaime si è tuffato dalle scogliere di Castel Granito. È un episodio che, come molti del loro passato, ci vengono semplicemente accennati tramite conversazioni tra i personaggi, ma su cui la narrazione non ci è molto soffermata.
La tua storia si apre con Cersei che si sta recando verso la camera di Jaime alle prime luci del mattino. Con sua enorme sorpresa, non appena giunge alla porta della stanza, vede suo gemello uscivi insieme a Tyrion, entrambi ridacchiando.
Immagino che in quel momento Cersei abbia provato tanta gelosia e rabbia: erano anni che lei e Jaime era stato imposto di dormire in due ale diverse del castello, proprio perché così non potessero “dormire” insieme, mentre Tyrion aveva libero accesso alla stanza del fratello maggior. Penso che era qualcosa che non avrebbe mai buttato giù a prescindere, ma, visto l’odio che provava per il fratello minore, questo viene solo accentuato maggiormente. In più, immagino che non le faccia proprio piacere vedergli ridacchiare in quel modo: è comunque segno di una complicità tra i due fratelli che va sempre più ad accrescersi e ha comunque paura che questo possa minare il suo rapporto con Jaime.
Incuriosita, Cersei decide di raggiungere i suoi due fratelli per scoprire che cosa fanno.
Tyrion è di una dolcezza infinita: è un bimbo di soli cinque anni e ancora non riesce a capire che sua sorella lo odia, tanto meno il motivo per il quale lo fa, quindi si rivolge a lei una maniera veramente carina, e non con il sarcasmo di quando saranno adulti.
È un bimbo che ancora non sa che è proprio Jaime l’unica persona che gli vorrà veramente bene in famiglia e che cercherà sempre di proteggerlo.
Infatti, in questo preciso caso, gli ha fatto vincere una scommessa che avevano fatto e ora deve subire una penitenza. È davvero carinissimo da parte sua lasciar vincere il suo fratellino, anche se questo significa dover fare un tuffo di trenta metri dalla scogliera. Mi piace anche che ha tante parole gentili per lui, arrivando anche a dire che da grande diventerà il cervellone della famiglia.
Ovviamente il termine “da grande” fa ridacchiare Cersei: in primo luogo, essendo Tyrion effetto da nanismo, anche da adulto non sarà mai “grande”, ma sarà di basta statura, in più, la sua speranza più grande era che suo fratello più piccolo morisse in giovane età.
Fortunatamente Jaime le fa notare che è acida, ma la invita comunque ad andare con loro perché si sarebbero divertiti.
In un primo momenti, solo Cersei pensa che l’idea di tuffarsi dalla scogliere è da pazzi. Effettivamente la ragazzina aveva ragione visto che basta un nonnulla come una folata di vento per farti variare la direzione e cadere senza le rocce, senza conta che potrebbero essercene di sommerse sott’acqua che non si possono vedere dall’altro. Senza contare che l’impatto con l’acqua fredda può essere tremendo e si può correre davvero il rischio di affogare.
Come comprendo la preoccupazione di Cersei per il suo gemello, comprendo anche perché Jaime voglia compiere un gesto del genere. È un ragazzo che, fin dalla nascita, è stato cresciuto per essere l’erede di Castel Granito, per essere a capo della famiglia più ricca del continente e a sempre sofferto molto per questo enorme peso che hanno messo sulle sue spalle (non mi dilungo sul fattore studio e dislessia perché sai perfettamente come la penso visto che ne abbiamo ampliamente parlato). Immagino che per lui pensare di tuffarsi da una scogliera alta trenta metri gli procuri una scarica di adrenalina che lo faccia sentire vivo come mai in vita sua. Per una volta, finalmente, riesce a sentirsi finalmente libero. Ne sente così tanto il bisogno che pensa che morire possa essere anche considerato un equo scambio.
Alla fine Cersei è così ostinata a continuare a dirgli che andrà a sbattere sugli scogli e che comunque l’acqua è gelata, da iniziare a far preoccupare anche Tyrion.
È troppo carino il bimbo che cerca conferma dal fratello maggior sul fatto che non morirà e Jaime è davvero di una dolcezza infinita a dirgli che non può accadere perché lui è immortale (magari fosse realmente così). È proprio il fratello maggiore che ogni bambino si meriterebbe.
Naturalmente Cersei continua a ripetere che è un bugiardo e si romperà la testa, quindi Tyrion inizia a preoccuparsi ancora di più.
Jaime, però, non vuole assolutamente sentire i suoi fratelli e, dicendo loro che gli vuole bene, prende la rincorsa e salta dalla scogliera.
Fortunatamente il tuffo va alla grande e, a parte il dover costatare che l’acqua è veramente fredda, non si è fatto neanche un graffio.
Quindi, felice, inizia a gridare in direzione dei fratelli per far vedere loro che aveva ragione, che non c’era niente di cui aver paura e che non si era fatto nemmeno un graffio.
Peccato che Cersei aveva approfittato del tempo da lui impiegato per tuffarsi e tornare in superficie per correre al castello e chiamare loro padre. Non so come Jaime non si arrabbiato con lei e non abbia trovato un modo per fargliela pagare, visto che, come sappiamo, Tywin si arrabbierà molto con lui, perché “i Lannister non si comportano così.”
Il ragazzo prova a chiedere al fratellino come mai non ha fermato loro sorella, ma penso che abbia fatto bene a non farlo che chissà che cosa gli avrebbe detto o fatto Cersei.
Alla fine Jaime decide di godersi un po’ l’acqua e quel momento di libertà mentre aspetta che Tyrion gli riporti i suoi vestiti, certo che tanto non potrà fuggire all’ira paterna.
Ho trovato questa One Shot davvero molto carina. È sempre piacevole vedere i tre fratelli Lannister ragazzini, quando, sì, magari c’era qualche antipatia di fondo, ma almeno non cercavano un modo subdolo per farsi fuori tra di loro.
Mi è piaciuta molto quest’interpretazione del tuffo di Jaime come un segno di libertà, un modo di sentirsi finalmente vivo in una vita dove, già da ragazzino, tutti avevano già delle grosse aspettative su di lui.
Se “il buongiorno si vede dal mattino” e tutte le One Shot saranno così, penso che sarà davvero un piacere seguire questa raccolta.
A prestissimo,
Jodie

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