Sai qual è la cosa che più adoro delle raccolte? Il fatto che si possa saltare da un anno all’altro senza doversi preoccupare di tenere un filo logico conduttore tra i vari capitoli (ma forse, al momento, sarà anche un po’ dettato dal fatto che la mia serie mi sta un po’ facendo uscire di senno visti tutti gli incastri tre Chronicles e Together e tutti quei giri mentali e numerici per cercare di intersecare gli anni e gli avvenimenti… mi sa che quando finirò una delle due, e finalmente, mi dedicherò alla raccolta di missing moment collegata mi divertirò un sacco, tu con me – ma i nostri amici calciatori forse un po’meno – ma quelli sono dettagli) chiusa parentesi sui miei trip mentali, passiamo alla recensione.
Non so cosa scriverai nei capitoli successivi – a parte quelli già pubblicati che ho letto – ma ti dico già che questo, finora almeno, credo sarà il capitolo più felice e spensierato dell’intera raccolta (e forse, sicuramente, il capitolo più allegro e spensierato che tu abbia mai regalato a Julianino nostro… ma quello è un altro discorso. xD)
Julian è raggiante. Eh, ma ci credo, quando mai gli ricapiterà nelle tue storie di arrivare a coronare il suo sogno e giocare in J1 League? Tipo mai, quindi mi sa che si sta godendo questa immensa gioia con tutto se stesso, che sa benissimo che non gli capiterà spesso. ;P ancora una volta adoro la reazione con cui hai descritto l’emozione che è anche della nonna nel scorgere quel sorriso che brilla come il sole sul volto e sugli occhi del nipote, che le riempiono il cuore di gioia e di cose solo infinitamente buone, perché come ti ho già detto – come ben sappiamo e come ti ripeterò all’infinito – nonna Fancy ha una rara e straordinaria empatia che le permette di scorgere ogni emozione del suo amato nipotino, che probabilmente, conosce meglio di chiunque altro. Mi piace il fatto che, sottolinei la caparbietà con la quale lui abbia inseguito questo sogno – tra mille ostacoli – che alla fine è riuscito a realizzare!
“Sono felice, nonna. Finalmente!” questa è la frase che racchiude in sé tutta l’essenza della storiella, perché riassume perfettamente lo stato d’animo generale di Julian ed, intrinsecamente, anche la gioia della nonna nel sapere che il suo pargolo sia riuscito a realizzare quel sogno tanto agognato.
Adesso qui parte una parentesi infinita, probabilmente capata in aria, ma ormai mi conosci e conosci anche i miei trip mentali, quindi assecondali. ;P iniziamo col fatto che nonna non poteva fargli regalo migliore, perché nulla è più indicato per un calciatore che esordisce in massima serie di un bel paio di scarpini nuovi e particolari – anche se poi magari sono dei comunissimi scarpini – perché in questo caso è il gesto quello che conta… e qui inizia la mia parentesi delirante: ma sappi che la mia mente bacata è andata a ricordare la scena di “Lontani dagli Occhi” quando nonno Joseph regala a Karl gli scarpini dello zio in ospedale, la situazione è totalmente diversa, (io sicuramente sono totalmente fuori di testa per farmi questi assurdi giri mentali) ma in entrambi i casi quelle scarpe hanno un significato particolare e sono in entrambe le situazioni un monito a non arrendersi e ad andare avanti, nonostante le difficoltà che si troveranno sul proprio cammino. "E’ il regalo più bello che io abbia mai ricevuto. Indossarle mi darà una sensazione indescrivibile. Anzi, le indosserò così a lungo finché non usciranno di produzione e nei negozi non si troveranno più." Anche questa parte mi fa ancora pensare alla scena della mia storia, perché Julian, così come Karl, dice alla nonna che è il regalo più che abbia mai ricevuto e che anche se ne riceverà milioni dagli sponsor queste saranno sempre particolari per lui – unica differenza con Karl è che lui quelle dello zio non le indosserà fino a consumarle ma le indosserà con cautela e solo per le occasioni importanti – che tanto ormai sono belle che uscite fuori produzione quelle, poi sono anche uniche essendo personalizzate. Va bene, chiuso delirio, torniamo alla recensione. xD
“Non so come fai ma quando sorridi, tutto il mondo si illumina!” questa è la frase più bella che nonnina potesse dirgli ed io li amo ogni volta di più proprio grazie a questa piccole scemenze. <3 <3 <3 poi appunto, come già sappiamo ed ho detto, Fancy per lui è veramente una nonna, un insegnate ed una migliore amica ed è proprio questa la bellezza del loro rapporto unico ed esclusivo nel quale è racchiuso tutto il loro legame ed affetto! <3 In questo momento però sembra voler far trasparire soltanto l'emotività della sua età. Tocca a Julian asciugarle le lacrime e cercare di farla sorridere sfoderando quell'aria da furbetto che lo fa sembrare ancora più giovane. Anche con queste righe continui a sottolineare l’emozione – che ora è di nonnina e che forse è un po’ dettata dall’età – ma non è solo questo ed amo il modo in cui Julian le asciughi le lacrime cercando di farla sorridere, sfoderando quel sorriso furbetto – che tanto adoriamo. ^^
“Certo capisco che ti sarebbe venuto più semplice comprarmi un paio di scarpe da racing…”
La guarda con la coda dell'occhio e con gesto teatrale si porta una mano al petto.
"Ma non sarei mai potuto essere un pilota della Ferrari e schiantarmi a trecento chilometri all'ora!"
Fancy increspa la fronte e corruga le sopracciglia mentre la tifosa che è in lei viene fuori.
"La Ferrari è sopravvalutata. Se non diventavi calciatore, al massimo ti avrei fatto correre con la Red Bull!"
Concludo questa recensione citando l’ultima parte del capitolo stesso, che oltre a far schiattare dalle risate, nell’immaginare la scena (perché qua, inevitabilmente, la Crudelia che alberga nel mio cuore prende il sopravvento da sola – così come immagino la tua Malefica) rido anche perché, conoscendo benissimo – ed amando – questo lato folle di tifosa sfregata ed appassionata di nonnina per la Formula 1, non potevo che farlo, però sì, in effetti credo che il nipotino abbia ragione quando le dice che sarebbe ai potuto diventare un pilota e schiantarsi a trecento chilometro all’ora. xD la battuta di nonna, sulla Ferrari, è totalmente delirante e adorabilmente divertente e mi fa morire, come velatamente – e nemmeno poco – elogia il suo bel pilota preferito. Ma te lo immagini se Julian fosse diventato un pilota di F1 anziché un calciatore? Mi sa che la cara nonna lo avrebbe seguito in ogni gara, pure sulla luna se mai ce ne faranno una.
Adoro questo capitolo! <3
Amy |