Recensioni per
Arrivò...L'amore
di bea210202b

Questa storia ha ottenuto 57 recensioni.
Positive : 57
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/08/21, ore 15:36
Cap. 5:

Cara bea, il soggiorno in Normandia di Oscar, in quel mese che precede il suo insediamento al comando dei soldati della guardia metropolitana, è sempre un momento che attira molte attenzioni da parte degli autori di FF; è un momento lugubre, triste, di dolorosa introspezione, di solito ....ma tu ce lo ravvivi con un ricordo della loro infanzia, un ricordo gioioso, che, certo, stride ancora di più con lo stato d'animo che anima ora Oscar.
Curiosa di sapere come si evolverà la tua storia, resto in attesa.
A presto,
D.

Recensore Master
21/08/21, ore 15:31
Cap. 2:

Cara bea,
da esploratrice novellina del sito, ho scoperto solo adesso questa tua ff.
Adesso me la leggo e debusto con calma, ma è molto bella, posso dirlo fin da ora, la fedeltà con cui ripercorri le vicende dell'anime, unitamente a uno sguardo che si intuisce molto emozionato e sensibile sui personaggi.
A presto,
D.

Recensore Master
21/08/21, ore 00:36
Cap. 4:

Sono arrivata, nella lettura, a questo capitolo che è perfettamente simmetrico, presentando Oscar e André in due situazioni del tutto simili. Entrambi si risvegliano dopo essersi addormentati in preda ai fumi dell'alcool, entrambi provano smarrimento ed entrambi si specchiano, trovando dall'altro lato un volto disfatto e provato.
Ciò che li distingue è la consapevolezza, perché André sa benissimo qual è il suo problema mentre Oscar pensa al suo essere donna, al materializzarsi della sua debolezza latente e a tante cose generiche, senza fare centro.

Recensore Master
20/08/21, ore 23:02
Cap. 5:

Ciao,
capitolo molto bello, ben scritto, fluido.
A tratta divertente, a tratti nostalgico e malinconico.
Denso di sentimenti, in ogni caso.
Brava, a presto!

Recensore Master
20/08/21, ore 15:26
Cap. 4:

Cara Bea,
C'è tanto dolore in questo tuo breve capitolo...
Ogni riga ne è pervasa e non sembrano esserci vie di scampo a tanta sofferenza.
Non per Oscar...
Qualcosa sembra delinearsi per Andrè, che, proprio sul finale, si pone una precisa domanda, un tipo particolare di quesito, uno di quelli che si porta in seno già la risposta giusta, cioè l' unica.
E' chiaro che quella mancanza, con tutti i suoi terribili risvolti, "durerà" fino al momento in cui ad essa sarà dato sollievo. Che tipo di sollievo?! Sarai tu a narrarcelo e magari lo hai già fatto nel quinto capitolo, fresco fresco di pubblicazione, la cui lettura però a me fa difetto.
Potrai, anzi puoi, scegliere tra canone (arruolamento) o "tradizione efp" (viaggio in Normandia), ma una "terza via" tutta tua e tutta nuova potrebbe, senza dubbio, rivelarsi la vera scelta vincente.
Non mi resta che d' addentrarmi ulteriormente nella lettura e di formularti l' augurio più sincero di buona continuazione e di felice completamento della narrazione.
La tua penna si mantiene potente e sicura e la speranza di vederla alle prese anche con tematiche felici è grande.
Un caro saluto

Recensore Master
20/08/21, ore 00:53
Cap. 3:

Cara Bea,
Per questo ritiro di Oscar in Normandia, a differenza dell' anime, in cui ce ne vengono forniti più di uno, tu hai deciso di affidarti al solo ed unico movente di ciò che ha avuto luogo la tragica e movimenta notte dello "strappo" e, più che al gesto in se stesso da egli compiuto, l' hai legato a quanto ammesso in tale circostanza da Andrè. Alla sua dichiarazione d' amore nei riguardi di Oscar.
Scelta narrativamente abbastanza limitante la tua, ma, naturalmente, comunque legittima, efficace e degna di interesse. Però anche una scelta sorretta ed accompagnata da una tua tesi alquanto "bizzarra".
Mi riferisco al "cresciuta improvvisamente" corrisposto ad Oscar. Un' espressione che può perfino finire col "togliere qualcosa" alla tua bella storia. Il termine "crescita" è ambiguo... Esso presuppone un arricchimento... soprattutto di segno positivo. La natura di quanto sperimentato in quella nottata dalla tua protagonista femminile è stato per lei di segno negativo, inaspettato e perfino scioccante. In un caso simile forse sarebbe stata più calzante l' espressione: "accresciuta d' esperienza"...
Ancora più bizzarro e oltre modo narrativamente sottraente sarebbe, inoltre, il caso in cui quel "cresciuta improvvisamente" fosse legato alla tragica teoria del "comunque si è trattato d' amore", cioè se esso corrispondesse ad un: finalmente lei ha capito e ha "imparato" ad essere una donna.
Ebbene... no, non è proprio alla maniera "strappo" che "funziona" l' amarsi e tanto meno il vivere!
Se tu avessi effettivamente usato l' espressione "cresciuta improvvisamente" sotto il segno di quanto da me sopra esposto, credimi, sarebbe triste e sbagliato e anche, appunto, una piccola perdita per questo tuo intenso racconto.
Notevole invece il finale di capitolo, cioè l' ampia visibilità da te concessa alla solitudine di Oscar.
Non solo hai dato ad essa voce, cosa rara nelle ff, ma hai saputo anche rappresentarla efficacemente.
Entrambi bellissimi e percepibilmente vivi: lui accanto alle rose del parco Jarjayes e lei immersa in quella vasca da bagno... Notevoli saggi di scrittura, complimenti!!!
Un caro saluto

Recensore Master
19/08/21, ore 17:04
Cap. 2:

Cara Bea,
Sulla scia della tua riapparizione... eccomi qui a mia volta, a rispondere a quel tuo antico invito.
Ho sempre conservato la stampa con sopra riportate le parole di quel tuo messaggio privato e molte volte l' ho riletta, come tante volte ho pensato di dar seguito al tuo desiderio, inoltrandomi nella lettura di questo tuo racconto, ma soltanto oggi lo sto effettivamente facendo.
Non posso che rinnovare i miei precedenti complimenti nei riguardi della qualità della tua scrittura.
Grande qualità, perfino, in un certo senso, data la tua giovane età, "inquietante" (però usato in un modo molto lontano dalla sua accezione di "spaventevole").
E' enorme la carica emozionale che ti è riuscito di dare a questo tuo Andrè.
Nel "leggerlo" non solo è dato di immaginarlo, di vederlo in lacrime tra le meraviglie di Palazzo Jarjayes, ma, te lo assicuro, si diventa Andrè.
Soprattutto accanto a quelle rose!!!
Le parole dell' Eco di Parigi, in realtà magari solo frutto casuale della buona ispirazione giornaliera di un traduttore, rimarranno sempre un faro per tutti, tanto sono e saranno sempre meravigliose.
Molto bello e molte grazie, mia giovane autrice...
Piano piano recupererò gli altri capitoli, a te però la doverosa continuazione dell' intera opera!
Con ammirazione L MMXV

Recensore Master
19/08/21, ore 15:32
Cap. 5:

Ciao bea. Sono davvero lieta sia tornata con questa tua storia e, per quanto mi riguarda, non devi assolutamente giustificarti. Bella l'espressione: " ciò che mi ha sempre dato soddisfazione, senza deludermi mai, la scrittura", non posso che concordare con te. Ho potuto percepire il tuo mettere tutta te stessa in questo capitolo, che mi è piaciuto nella sua introspezione. Ho ben immaginato Oscar in quest'atmosfera malinconica nei suoi movimenti, persa poi in quel ricordo. Suggestivo il finale con il cavallo bianco e le onde del mare. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 19/08/2021 - 03:34 pm)

Recensore Veterano
19/08/21, ore 14:49
Cap. 5:

Bentornata Bea, mi fa piacere tu sia di nuovo qui. Non so nulla di te ma una nuova alba è appena sorta, non è il caso di stare chiusi in camera a tormentarsi...è estate, è tempo di una cavalcata in riva al mare, lasciandosi cullare dal suono delle onde;)
E c'è sempre un ricordo felice a cui aggrapparsi per uscire dai momenti più bui, come quello che hai così ben costruito tu.
Un caro saluto

Recensore Master
19/08/21, ore 07:51
Cap. 5:

I ricordi assalgono, e spesso avvincono: adesso che nella vita e nel cuore di Oscar c'è un vuoto, ancor di più.

Recensore Junior
19/08/21, ore 00:31
Cap. 5:

Grazie di essere tornata,il prossimo sarà più lungo.un abbraccio

Recensore Master
19/08/21, ore 00:16
Cap. 5:

Carissima Bea, Era da tanto, troppo tempo che ti aspettavo, quasi non ci credevo più e nemmeno ricordavo la trama di questa tua storia. Fortunatamente non ho faticato a recuperare: non c' è molta trama ma tanta introspezione, cosa che a me piace moltissimo. Questo piccolo intenso capitolo è dedicato ad Oscar, i suoi pensieri, una vena malinconica che l' avvolge, una remota nostalgia che assale il suo animo in tumulto. In Normandia lei ci passava le vacanze estive ,chissà quanti ricordi con André ....soprattutto (a mio avviso) ricordi legati all' infanzia poiché io credo in età adulta frequentasse di più Arras(è una mia supposizione, suffragata dai pochi indizi che ho riscontrato analizzando Vnb). Hai fatto bene a raccontarci quell' aneddoto di Oscar e André piccoli che giocano al nascondino eppoi scendono dalle scale gettandosi giù per la ringhiera, molto simpatico! Un gioco che piace molto a tutti i bambini, ed è vero, a volte, dopo tanti anni di assenza ,rivedere i luoghi della propria infanzia innesca una marea di ricordi e tanta nostalgia. Immagino il dolore della povera Oscar ripensando ad André ,al suo cambiamento ,al suo tradimento. Non è più l'amico,il fratello, il compagno d' armi. No. È un uomo ,un maschio che la desidera in quanto donna. Donna cioè femmina, proprio quello che non vuole essere. A conclusione del capitolo, per cacciare i ricordi e assaporare l'aria fresca e salmastra e farsi baciare dal vento che le scompiglia i capelli, decide di lanciarsi al galoppo del fido Cesar,ma a questo punto (mi duole rammentare) ci sarà l'incontro con il cane randagio che la respinge. Un altro colpo al cuore per Oscar e l'ennesimo richiamo all'amore che fu lei a respingere con tanta veemenza . Metto il tuo racconto fra i ricordati (per ora) poi magari anche fra i preferiti, la storia è molto ricca e appassionante. Un abbraccio e ben tornata. Buona notte 💕

Nuovo recensore
19/08/21, ore 00:06
Cap. 5:

Non vedo l ora di leggere i capitoli successivi, non ci mollare Bea! Un abbraccio enorme

Recensore Junior
18/08/21, ore 22:50
Cap. 5:

Bea dolcissima,

io recensisco poco, e neppure tanto bene, e forse questa non è nemmeno la mia storia - non è una critica ed è appena una constatazione, che non va a mio onore - però ci tenevo a dirti che la scrittura è pulita, che l'aneddoto d'infanzia è più che riuscito, anche perché, e vado sul personale, me le scendevo anch'io le scale a scivolo, il falchetto che ero. E che le 'albe estenuanti' son belle, perché di solito 'estenuanti' sono sempre i tramonti. E le albe, appunto?

Ma ci tenevo soprattutto a dirti di seguire come un faro la bella Fenice64, dama di altri tempi, dal profumo di lavanda e dalle mani operose (si può dire? Lo dico) e fai finta che, qualsiasi cosa ti dica su qualunque argomento te lo dica, lo sottoscriva anch'io, certo con meno grazia.

Delle storie devi essere soddisfatta tu per prima, e chiederti solo: "Devo scriverla"? e a quel punto la stai già scrivendo. C così anche della tua vita, di cui tutto ignoro, ma la stai scrivendo tu e dev'essere bella e densa, e con 'deve' intendo l'imperativo categorico.

L'ansia la conosco poco, ma conosco il dolore, e credo che la vita sia troppo breve per dedicarla solo a quello. E credo anche che il piacere, quello vero, prescinda molto dai luoghi comuni.

Sai che, per quel che vale, io ti leggo e ti apprezzo molto. Sai anche che pretendo il lieto fine, non so se mi spiego. Stai bene.

Omaggi devotissimi,

Sacrogral

Recensore Master
18/08/21, ore 19:07
Cap. 5:

Cara Bea, mi fa enormemente piacere rivederti su questo scritto, al quale tengo in maniera particolare e che aupsico possa esserti stato di aiuto per superare i momenti complicati.
Un capitolo breve, ma che ha degli accenni che mi fanno ben sperare che Oscar possa cominciare un percorso, per ritrovare se stessa e chi era insieme a qualcuno.
Proprio lì in Normandia, dove tanti ricordi, sono stati condivisi con una persona particolare, la quale ora l’ha fatta soffrire, ma che le è sempre stata accanto e che le è infinitamente cara. Dopo i primi momenti stranianti, durante i quali non si riconosceva più, dopo le lacrime e le notti insonni, dopo i mille pensieri e le riflessioni che le saranno passati per la mente, ecco che forse è il momento di dare una svolta a quei giorni tutti uguali, in modo da poterli utilizzare in maniera proficua.
Uscire da quella stanza, nella quale si era relegata, è già un primo passo verso una ricerca, ancora non sa cosa stia cercando, forse solamente se stessa, ma non può farlo da sola e allora ecco che i ricordi tornano a darle quel sostegno di cui forse non sa ancora di avere bisogno.
Bello pertanto il primo nitido ricordo che affiora, merito di quel posto che tante memorie sue e di André annovera. Narrato con delicatezza ci mostra la condivisione dei momenti spensierati di due ragazzi che stavano crescendo insieme, senza l’opprimente presenza del generale, il quale mai avrebbe approvato simili comportamenti, ma sempre in due nel fare le cose.
E poi, tornando presente a se stessa, ecco affiorare un senso di vuoto, una mancanza consistente, che non è solo data dall’essere sola in quell’enorme casa, ma da una mancanza dentro di sé, come se da sola non bastasse a se stessa e ne avesse piena contezza.
Un capitolo altamente introspettivo che mi è piaciuto e che spero sia il primo passo per una evoluzione del personaggio.
Lietissima del tuo ritorno ti mando un caloroso abbraccio e resto in attesa del prosieguo.