Quando si conclude un caso, che tra l'altro ha coinvolto in prima persona coloro che hanno indagato, credo che si percepisca come un senso di vuoto, di smarrimento quasi. Come a voler dire... e adesso? Cosa ne farò della mia vita? Come posso buttarmi tutto questo alle spalle e continuare?
Penso che molte di queste domande siano balenate nella mente di Alexander, teso come una corda di violino mentre portano via il sospettato dell'occultamento del cadavere di Novak. Ma davvero è tutto finito?
Un senso di impotenza è il sentimento che accomuna un po' tutti i presenti. C'erano grandi aspettative per la cattura del famigerato Mago. Il voler sapere e conoscere come aveva resistito ai lunghi anni di malattia e com'era riuscito ad essere sempre così accorto e sfuggente. Ciò che Tumen racconta non è abbastanza, né per attenuare la rabbia di Alexander né per soddisfare coloro che sono stati dietro a quella indagine per così tanto tempo. Troppi sospesi, troppe lacune, troppe cose taciute. Solo l'autopsia che eseguirà Selina potrà mettere davvero la parola fine a questa vicenda.
Per adesso non resta che quietare i pensieri e tornara a casa per smaltire la tensione.
Anche Kate e Alexander hanno molto da chiarire e da dirsi, anche se non credo che servano tante parole per capire ciò che provano. I loro sguardi e i loro gesti parlano da soli. Meritano entrambi un po' di serenità, ed io mi auguro che arrivi presto anche per loro il momento di lasciarsi tutto alle spalle.
Ho il dubbio però che hai ancora qualcosa di sorprendente da raccontarci. Forse è meglio non cullarsi troppo in questa "calma apparente" che sembra tra l'altro impensierire tutti. Non resta che proseguire e vedere quali altri risvolti ci attendono. Alla prossima mia cara. |