Recensioni per
Dulce et decorum est
di Star_Rover

Questa storia ha ottenuto 281 recensioni.
Positive : 281
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/08/21, ore 09:45

Ciao Star_Rover. Un capitolo davvero stupendo che ho apprezzato nella sua introspezione. Chi è il buon soldato? Finn che penso, a questo punto della storia, sia il mio personaggio preferito. Mi piace molto anche il tenente però Finn ha avuto un percorso di maturazione partendo dal non sapere niente di questo mondo da te ben descritto, così cruento. L'essere del ragazzo oltre al suo rapporto con il tenente ha arricchito il tutto. Bella l'espressione nel finale: "era certo di poter affrontare quella guerra con la consapevolezza di avere al suo fianco sia la persona amata che un buon soldato." Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 07/08/2021 - 09:47 am)

Recensore Master
29/11/20, ore 18:22

Ciao^^
Rieccomi qui.
In questo capitolo ripercorri la crescita, militare ma soprattutto umana, di Finn. Si è arruolato con l'entusiasmo e l'innocenza tipici di ogni recluta inesperta, ha sperimentato il terrore e il rimorso, ma è riuscito a superare ogni prova che gli è stata posta di fronte. Col tempo, la dura realtà della guerra l'ha pian piano spogliato delle sue illusioni, ma non della sua umanità e dei suoi sentimenti.
Molto significativo il fatto che Richard lo ammonisca non soltanto per l'atteggiamento impulsivo, ma anche ricordandogli che riconosce il suo valore: per una persona emotiva come Finn, questo trattamento è più efficace di ogni rimprovero, ed è come se il loro rapporto assumesse un valore ancora più profondo.
Un altro bellissimo capitolo, complimenti!

Recensore Master
06/11/20, ore 17:36

Interessante l'excursus sulla vita familiare di Finn, in particolare per il rapporto fraterno così diverso da quello tra Albert e Richard.
E in generale tutto il capitolo, che è una lunga riflessione di Finn sula propria storia e sui cambiamenti che ha vissuto. Coronati dalla riunione con il suo Richard.
Complimenti pe un capitolo di passaggio ma comunque carino!

Recensore Master
26/10/20, ore 11:21

Ciao carissima,
l'iter di Finn diventa nella tua storia l'iter emblematico di ogni soldato. Si parte ingenui e pieni di speranze, convinti che la guerra alla fine sia una specie di sport un po' più duro del normale. Ci si spoglia man mano di ogni illusione, fino a rimanere ndi della prorpia essenza. Alcuni soccombono, altri, come Finn, sopravvivono, si fortificano e diventano soldati senza smettere di essere umani. Anche il rapporto con il tenente l'ha aiutato in questo senso, sostenendolo quando ne aveva bisogno, non solo con la presenza fisica, ma con l'esempio e la vicinanza morale.
Finn ha subito una metamorfosi senza perdere la vera essenza di se stesso, cosa che ha fatto di lui il buon soldato del titolo.
Come sempre complimenti, alla prossima!^^

Recensore Master
24/10/20, ore 16:25

Ciao mia carissima Star ^^

Perdonami, ho visto ieri sera il tuo aggiornamento, ma non sono riuscita a terminare la lettura, sono collassata dalla stanchezza … :(

Mi è piaciuto tantissimo questo capitolo dedicato a Finn; ogni tuo capitolo introspettivo aggiunge qualcosa alla narrazione, alla conoscenza dei personaggi e all’evoluzione del loro percorso di formazione. In questa storia Finn credo sia l’emblema del genere di formazione, la maturazione che sta subendo lui azione dopo azione non penso la stiano subendo altri personaggi.
Ci racconti un tassello del passato di Finn, ci introduci la sua famiglia attraverso le figure del padre, del fratello e della sorella. Tra i tre, il ragazzo sembra aver avuto un rapporto sano solo con la sorella, mentre le figure maschili hanno lasciato a Finn grandi vuoti lungo il suo percorso di crescita personale. È triste e commovente il rapporto con il padre; lo dipingi come un padre severo, ma il rimpianto che il ragazzo nutre per non aver avuto l’opportunità di instaurare con lui un rapporto sereno lascia una certa malinconia che trova tutta la sua profondità nella mancanza che lascia il posto al rancore verso il genitore. Dall’altra parte Finn vive l’esperienza di un fratello che si trova al vertice opposto, un allontanamento causato da una discrepanza tra i loro ideali politici; così Finn ha perso l’ennesima figura e l’ennesimo esempio maschile.
La guerra muta sogni e speranza, l’aspetto fisico emaciato è un drammatico riflesso della sua anima attraversata dalle atrocità del conflitto. Finn è dovuto crescere in fretta, si è scontrato presto con la realtà, la sua crescita si è scontrata con la realtà più atroce che possa esistere. Richard è stato ed è, anche se non è presente accanto a lui, un appiglio, nonostante il comandante non gli abbia mai nascosto la drammaticità o addolcito la pillola, lo abbia difeso ma trattato da uomo riponendo fiducia in lui. Richard è un compagno, un punto di riferimento come soldato, ma visto il passato di Finn forse anche un modello di vita, un modello di uomo, di valori da cui prendere esempio per crescere; un uomo che gli insegna a vivere e lo mette in guardia sulla vita che non è sempre rose e fiori come vogliono inculcare ai giovani attraverso la propaganda di guerra.
Riproponi le fasi di Finn e probabilmente di ogni soldato con un animo nobile: dall'eccitazione che lo spinge sul campo di battaglia senza “se” e senza “ma”, al barcollamento davanti al nemico e all'idea che la vita di un altro uomo si trovi nelle sue mani, ma anche all'umano timore di condividere la medesima sorte dei soldati più sfortunati che escono profondamente segnati nel corpo da quel conflitto.
È bellissimo ripercorrere la storia di Richard e Finn attraverso i ricordi di quest'ultimo, i pensieri, le riflessioni e le parole che si sono scambiati nei loro attimi più sofferti di separazione.
Finn riflette sul suo comportamento, l'autoanalisi rappresenta già maturità e lo fa in un momento di fragilità fisica, un periodo dal quale trarre il lato positivo, uno spazio nel caos della guerra che permette di riflettere; infine Finn comprende i suoi sbagli dal punto di vista razionale, ma sappiamo che la guerra non è così razionale … dare un senso alla guerra e all'eventuale omicidio di un essere umano non è così semplice ed immediato, eppure il suo animo lo richiede, Finn per quante crudeltà vivrà non ha un'indole corruttibile, anche grazie a Richard e ai suoi insegnamenti; come dicevo prima, quest’ultimo è stato per lui un esempio maschile molto importante. Finn riflette sulla dura legge della guerra, capisce di rispettarla, ma non riesce a condividerla del tutto, la sua anima e la sua morale non vanno pari passo con la perdita della sua innocenza. Se non ricordo male, anche Richard prova gli stessi rimorsi per gli omicidi del passato, ha i medesimi incubi, nonostante abbia più esperienza di Finn, gli anni in guerra non hanno indurito la sua anima. Penso che questa somiglianza tra i due contribuisca ad unirli in campo, come nella sfera sentimentale. Finn è semplicemente un buon soldato, come tutti gli dicono di essere con tutti i pro e contro, tutte le ripercussioni sul fisico e sulla mente.
L’incontro tra i due è stato l’apice dei pensieri di Finn. Mi è piaciuto davvero tanto il dialogo, non è stato un semplice ritrovarsi, un sospiro di sollievo per entrambi, è stata una piena consapevolezza per entrambi, pensieri che viaggiano all’unisono sia per Finn che per Richard; entrambi sanno il ruolo che ricoprono in quella guerra (fanno parte di un esercito che combatte contro un nemico, perciò chiunque non componga l’esercito o gli eserciti alleati è da annientare per l’incolumità propria e dei compagni d’armi), sono giunti ad una complicità piena su ogni fronte e aspetto della loro vita. Vivono una maturazione come compagni d’armi e come coppia, pian piano Finn sta uscendo dal ruolo di attenente e sta raggiungendo quello di pari sul campo; sono due amanti che si offrono amore e fiducia reciproca.

Ho ancora lasciato indietro la tua OS horror, scusami, ma arrivo anche lì. Nel frattempo adoro sempre tanto questa storia e ogni volta sapere che ci stiamo avviando verso la conclusione è un colpo al cuore, esattamente dove rimarrà questo avvincente racconto <3

A presto, mia cara!
Un abbraccio grande
-Vale (sempre tua fan)

Recensore Master
24/10/20, ore 06:56

Buongiorno.
Un capitolo tutto cuoricini, in un certo senso... emotivamente coinvolgente, una storia di una vita, dalle prime esperienze fino a questo punto; è ovvio che sì, Finn è cambiato, fa parte dell'essere umano e della vita stessa adattarsi alle situazioni. Nel bene o nel male, ma in lui per fortuna non noto niente di malvagio.
Il finale è stato commovente.

Recensore Master
23/10/20, ore 16:22

Carissima,
un punto di vista interiore e necessario quello di Finn, assoluto protagonista di questo capitolo a sfondo riflessivo.
Può davvero esistere un "buon" soldato? Questa la domanda legittima del ragazzo, che si è trovato catapultato in un'esperienza bellica a sfondo mondiale più crudele e nociva tra tutte quelle sino ad allora trascorse.
Interessante il suo ripercorrere gli eventi con una sorta di senno di poi, mai tuttavia freddo e distaccato.
La lunga riflessione ci concede di conoscere indirettamente la sua famiglia e i rapporti che lo legano ad essa: l'affetto per la sorella, il rapporto altalenante con il padre, la rottura con il fratello. Per certi versi, l'atmosfera mi ha ricordato quella di "Billy Elliot", sebbene qui il contesto sia estremamente differente.
Finn non si riconosce del tutto come soldato modello, anche se ha ormai letto negli sguardi dei compagni uno status riconosciuto, perché si comporta come deve e non come vuole. O vorrebbe. La guerra lo impedisce.
Molto toccante l'abbraccio finale tra lui e Richard, che finalmente segna il ricongiungimento dei due amanti e la promessa mantenuta dal tenente.
Questo non cancella né gli irrisolti né il senso di tragica incombenza di cui è velato tutto il racconto. ^^
Spero di poter leggere presto il tuo aggiornamento! :)
Un bacione!

P.S. Suggerisco la dicitura "battesimo DEL fuoco", è quella corretta.