Ciao mia carissima Star ^^
Perdonami, ho visto ieri sera il tuo aggiornamento, ma non sono riuscita a terminare la lettura, sono collassata dalla stanchezza … :(
Mi è piaciuto tantissimo questo capitolo dedicato a Finn; ogni tuo capitolo introspettivo aggiunge qualcosa alla narrazione, alla conoscenza dei personaggi e all’evoluzione del loro percorso di formazione. In questa storia Finn credo sia l’emblema del genere di formazione, la maturazione che sta subendo lui azione dopo azione non penso la stiano subendo altri personaggi.
Ci racconti un tassello del passato di Finn, ci introduci la sua famiglia attraverso le figure del padre, del fratello e della sorella. Tra i tre, il ragazzo sembra aver avuto un rapporto sano solo con la sorella, mentre le figure maschili hanno lasciato a Finn grandi vuoti lungo il suo percorso di crescita personale. È triste e commovente il rapporto con il padre; lo dipingi come un padre severo, ma il rimpianto che il ragazzo nutre per non aver avuto l’opportunità di instaurare con lui un rapporto sereno lascia una certa malinconia che trova tutta la sua profondità nella mancanza che lascia il posto al rancore verso il genitore. Dall’altra parte Finn vive l’esperienza di un fratello che si trova al vertice opposto, un allontanamento causato da una discrepanza tra i loro ideali politici; così Finn ha perso l’ennesima figura e l’ennesimo esempio maschile.
La guerra muta sogni e speranza, l’aspetto fisico emaciato è un drammatico riflesso della sua anima attraversata dalle atrocità del conflitto. Finn è dovuto crescere in fretta, si è scontrato presto con la realtà, la sua crescita si è scontrata con la realtà più atroce che possa esistere. Richard è stato ed è, anche se non è presente accanto a lui, un appiglio, nonostante il comandante non gli abbia mai nascosto la drammaticità o addolcito la pillola, lo abbia difeso ma trattato da uomo riponendo fiducia in lui. Richard è un compagno, un punto di riferimento come soldato, ma visto il passato di Finn forse anche un modello di vita, un modello di uomo, di valori da cui prendere esempio per crescere; un uomo che gli insegna a vivere e lo mette in guardia sulla vita che non è sempre rose e fiori come vogliono inculcare ai giovani attraverso la propaganda di guerra.
Riproponi le fasi di Finn e probabilmente di ogni soldato con un animo nobile: dall'eccitazione che lo spinge sul campo di battaglia senza “se” e senza “ma”, al barcollamento davanti al nemico e all'idea che la vita di un altro uomo si trovi nelle sue mani, ma anche all'umano timore di condividere la medesima sorte dei soldati più sfortunati che escono profondamente segnati nel corpo da quel conflitto.
È bellissimo ripercorrere la storia di Richard e Finn attraverso i ricordi di quest'ultimo, i pensieri, le riflessioni e le parole che si sono scambiati nei loro attimi più sofferti di separazione.
Finn riflette sul suo comportamento, l'autoanalisi rappresenta già maturità e lo fa in un momento di fragilità fisica, un periodo dal quale trarre il lato positivo, uno spazio nel caos della guerra che permette di riflettere; infine Finn comprende i suoi sbagli dal punto di vista razionale, ma sappiamo che la guerra non è così razionale … dare un senso alla guerra e all'eventuale omicidio di un essere umano non è così semplice ed immediato, eppure il suo animo lo richiede, Finn per quante crudeltà vivrà non ha un'indole corruttibile, anche grazie a Richard e ai suoi insegnamenti; come dicevo prima, quest’ultimo è stato per lui un esempio maschile molto importante. Finn riflette sulla dura legge della guerra, capisce di rispettarla, ma non riesce a condividerla del tutto, la sua anima e la sua morale non vanno pari passo con la perdita della sua innocenza. Se non ricordo male, anche Richard prova gli stessi rimorsi per gli omicidi del passato, ha i medesimi incubi, nonostante abbia più esperienza di Finn, gli anni in guerra non hanno indurito la sua anima. Penso che questa somiglianza tra i due contribuisca ad unirli in campo, come nella sfera sentimentale. Finn è semplicemente un buon soldato, come tutti gli dicono di essere con tutti i pro e contro, tutte le ripercussioni sul fisico e sulla mente.
L’incontro tra i due è stato l’apice dei pensieri di Finn. Mi è piaciuto davvero tanto il dialogo, non è stato un semplice ritrovarsi, un sospiro di sollievo per entrambi, è stata una piena consapevolezza per entrambi, pensieri che viaggiano all’unisono sia per Finn che per Richard; entrambi sanno il ruolo che ricoprono in quella guerra (fanno parte di un esercito che combatte contro un nemico, perciò chiunque non componga l’esercito o gli eserciti alleati è da annientare per l’incolumità propria e dei compagni d’armi), sono giunti ad una complicità piena su ogni fronte e aspetto della loro vita. Vivono una maturazione come compagni d’armi e come coppia, pian piano Finn sta uscendo dal ruolo di attenente e sta raggiungendo quello di pari sul campo; sono due amanti che si offrono amore e fiducia reciproca.
Ho ancora lasciato indietro la tua OS horror, scusami, ma arrivo anche lì. Nel frattempo adoro sempre tanto questa storia e ogni volta sapere che ci stiamo avviando verso la conclusione è un colpo al cuore, esattamente dove rimarrà questo avvincente racconto <3
A presto, mia cara!
Un abbraccio grande
-Vale (sempre tua fan) |