Buongiorno cara, ed eccomi qui per l’ultima OS appartenente a questa raccolta. Non vedo l’ora di leggerla, da una parte, ma dall’altra mi spiace vedere come questo bel progetto sia arrivato alla conclusione. Beh, stare qui a farmi salire la malinconia sicuramente non aiuterà, dunque eccomi pronta per continuare!
Ok, adesso te lo dico, ho pianto. L’amarezza, la rassegnazione che porti all’inizio si sposano perfettamente con tutto ciò che è accaduto: dai pochi hint, ma chiari parlando di evacuazione, di ricordi, di minuto di silenzio e di troppe poche persone presenti, come della quiete quasi tetra per un ambiente che solitamente era molto frequentato e particolarmente affollato. Sento nei pensieri della protagonista quanto questo facesse male, anche all’idea di ritrovarsi senza i Serpeverde dell’anno precedente.
Ma l’atmosfera cambia più volte in questo testo portandomi ad amarlo enormemente, ancor più di tutti gli altri capitoli presenti. L’incontro con Draco che la cerca, che le sorride, il patronus legato al ricordo che ha conservato di lei è qualcosa che stringe e rigonfia il cuore per l’emozione che è in grado di scatenarmi.
Il problema è quando ho capito tutto, quando ho capito la base stessa di questa storia che non mi era chiara prima, ma che ora si apre in tutta la sua meraviglia (e nelle mie lacrime!): Draco e il figlio che guardano i ricordi della defunta Astoria.
Ecco, volevi il mio cuore? Te lo sei preso tutto sappilo, e te l’ho consegnato tra le mani nel momento in cui lei ha partorito e Malfoy ha sorriso.
L’ho amata, sul serio, la amo perché tutto il turbinio di emozioni che è stata in grado di scatenare in me non mi lascia adnare, anzi, è coinvolgente, non si arresta, mi avvolge e mi da un gran calore. Non potrò mai dimenticare ciò che ho letto ed il percorso di crescita e maturità che hai fatto fare non solo alla rpotagonista, ma anche a coloro che hanno caratterizzato la sua vita e la sua adolescenza; l’ho vista ridere, essere tesa, preoccuparsi, l’ho vista amara e più volte, lasciarsi andare, disperarsi e riprendere infine la speranza.
Non mostri il momento in cui si è spenta qui, anzi, ti soffermi sullo scorrere del suo tempo dedicandole ogni attenzione per ogni emozione vissuta, mantenendola nel canon e portando avanti gli anni di scuola con il tempo che passa. Ma il finale, mi ha davvero stupita così tanto e in positivo che posso tranquillamente dire di aver inserito questo tuo progetto tra i più belli che ho letto in tutto l’anno (con una media di 80 recensioni al mese, e so quello che dico, non lo dico per farti piacere o per lasciarti una bella recensione, ma perché lo penso davvero e di cuore).
Non so come descrivere la meraviglia di ciò che mi hai lasciato con queste sei storie, so solo che ognuna di loro merita essere letta a sé e nel complesso. Ciò che potevo dirti sulla stesura e sulla caratterizzazione ho già avuto modo di esprimerlo in più capitoli, ma davvero, hai fatto un lavoro straordinario su di lei, sulle mille sfaccettature seguendo la crescita personale sia fisica che emotiva, ricordando con particolari e semplici accenni anche in che situazione canonica si trovava in ogni singolo anno, così da ricreare un contesto facilmente riconoscibile a cui ricondurre fatti, reazioni, pensieri e dialoghi.
È stato un vero piacere seguirti fino a qui, spero di poter leggere un tuo nuovo progetto, ne sarei felice! Alla prossima, buon lavoro e buona ispirazione! :3 |