Ciao Palma!
Finalmente ho abbastanza tempo per fermarmi a rilasciare una recensione come si deve alla tua storia - e per passare poi a leggere il secondo capitolo: complimenti per essere passata! (Ma, conoscendoti, non avevo assolutamente alcun dubbio in merito!)
Devo ammettere che su questo primo capitolo ho dei pareri contrastanti - e principalmente ciò è dovuto dal sapere quanto tu sia eccelsa nello scrivere storie.
Ho apprezzato molto la scelta originale di Narcissa come protagonista del "tuo" Torneo Tremaghi, perché come ci fa già capire il caro Lumacorno con la prima frase lei è "soltanto" una dei Black, e come ribadiscono implicitamente le sue sorelle e gli altri Campioni con i loro pensieri... davvero è lei la migliore scelta per Hogwarts? Tra tutti quanti, proprio lei è LA scelta del Calice di Fuoco?
La scelta del "primo" Molliccio di Narcissa mi è sembrata estremamente azzeccata, poi. Concordo con te sul Molliccio di una Narcissa adulta: DEVE essere Draco morto (e come anche altri hanno fatto notare, bello come questo finisca per accomunarla con "l'odiata" Molly Prewett da lei stessa ridicolizzata!), ma il suo Molliccio da giovane? L'idea della bellezza svanita mi piace: è una paura puerile, potremmo dire, adatta a una ragazza sicuramente tra le più belle della scuola e in età adolescienziale, ed è perfetta per una come Narcissa. Ma mi fa anche piacere che tu abbia deciso di far evolvere questa paura negli anni, proprio in conseguenza anche di come la vita delle sue sorelle è cambiata durante questo stesso lasso di tempo.
Non è un caso che la sua paura più profonda, difatti, sia svanire nel nulla in mezzo a due personaggi ingombranti come Bellatrix e Andromeda, antitetici ed estremi e così interessanti. Mentre la sua famiglia probabilmente veniva scossa dalle scelte di vita delle due sorelle maggiori, è molto probabile che Narcissa si sia sentita messa da parte, nell'ombra di quelle sue personalità poderose e che subito balzano all'occhio - e che questo fatto si ripercuota anche su di lei minando la sicurezza in sè stessa.
Ho trovato curioso, però, il fatto che ciò che permette a Narcissa di vincere su questa sua paura, e su questa sua insicurezza, sia la rabbia.
Sarà che nella mia testa ho in mente la Narcissa adulta, sicuramente ben differente da una sua versione giovanile, ma proprio non riesco a immaginarmela arrabbiata - nemmeno con le sue sorelle. Quella è un'emozione che riesco a vedere nel suo compagno di vita, o anche in suo figlio, ma trovo difficile ravvisarla in lei - e ciò mi rende a questo punto la tua storia "problematica" perchè, proprio per questo mio "dubbio" su questa emozione, finisco per perdermi. Effettivamente non saprei bene cosa altro sostituire alla rabbia nel cuore di Narcissa affinchè lei possa trovare la forza per battere la sua paura, ma proprio per questo ciò finisce per non farmi apprezzare troppo nemmeno la trasformazione che subisce il Molliccio (che di per sè, in realtà, è geniale: un ribaltamento dei caratteri e delle scelte di vita delle sorelle - PERFETTO!).
Ammetto che questo è difatti soltanto un mio limite, che quindi mi impedisce di godermi appieno la storia nel suo finale - che invece, nella costruzione che hai utilizzato tu, funziona benissimo! - e da lì mi porta anche ad apprezzare meno l'idea che il punto di forza di Narcissa sia proprio il "non" essere come le sorelle. Avendo letto varie altre storie tue, probabilmente mi aspettavo un twist in questa storia che invece non ho avuto - o meglio, che c'è stato ma non corrispondente a ciò che mi aspettavo... pur senza sapere cosa aspettarmi (che ragionamento contorto, scusami ^^") - e quindi mi sento un po' a bocca asciutta. Ciò non significa che non abbia apprezzato la tua storia - che è assolutamente ben scritta, e a parte forse uno o due errori di punteggiatura che mi pare di aver visto, è perfetta come sempre! - solo che probabilmente mi aspettavo "troppo" da te. E questo vale mio malgrado anche per il titolo: sono così abituato a dei tuoi titoli così perfetti che quello che hai scelto tu (sicuramente molto azzeccato, non c'è che dire), mi risulta un po' "banale" forse.
Nonostante questi miei dubbi, la tua storia rimane estremamente forte sotto tanti punti di vista, per cui ti faccio davvero tanti complimenti!
E penso che tu possa anche essere fiera dell'essere riuscita a crearmi così tante aspettative coi tuoi consueti lavori dal farmi desiderare ancora di più da te in questo contest. Perchè da chi è già molto bravo, non mi aspetto ciò che per altri sarebbe già un ottimo scritto: vorrei quasi la perfezione. Come quando a scuola hai un prof che vorrebbe tanto darti 10, perchè sei la studentessa migliore della classe, e tu invece prendi "solo" un altro 9 e mezzo (ma anche questo, se vogliamo, riflette la scelta del personaggio e di come hai deciso di caratterizzarla: Narcissa non è un estremo, non è quella che deve per forza spiccare costantemente tra la folla per forza).
Banalmente, è "solamente" la sorella non ridicola... nonchè quella che ha davvero superato la prima prova del Torneo Tremaghi e che, sono certo, supererà anche la seconda ;)
PS: spero di non essere stato troppo "duro" con questa recensione, ci tenevo solamente ad essere sincero con te perchè non hai idea di quanto mi aspetti di vederti fare scintille in questo Torneo!
Ora corro a recuperare il secondo capitolo, ci vediamo tra pochissimo! |