X POSTO / “The day my dreams fade away (it’ll never come)”, Soul_Shine – 52,2/60
Grammatica e stile: 18,7/20 (14,7 + 4)
In tutta la storia ho trovato solamente un paio di virgole mancanti – più precisamente nelle frasi “Sai Jia, non posso proprio pensare a te e al pattinaggio come due cose separate” e “Ah già, il 7 novembre stava nuovamente per arrivare” (-0,30) – ma il testo è praticamente intonso; brava!
Per quanto riguarda lo stile, è stato davvero scorrevole e senza vocaboli fuori posto che hanno rallentato la narrazione, ma anzi il tono diretto ha fatto fluire la storia quasi troppo velocemente, proprio come se l’intero scritto fosse un breve spezzone di vita quotidiana.
L’unica considerazione degna di nota che mi sento di fare è il fatto che manchi un vero e proprio momento di “tensione”, un’azione particolare scandita da un’accelerazione di ritmo e che segnali un cambio di tono. Forse è un’opinione altamente personale, ma mi è sembrato come se tutti gli eventi fossero sul medesimo piano, in una narrazione fin troppo lineare e priva di svolte, quando invece il momento in cui Jia prende una posizione più ferma sulla questione sarebbe dovuto essere il culmine della storia, l’attimo in cui tutto quello che è venuto prima converge.
La storia comunque è molto curata, con frasi composte adeguatamente e un lessico buono e soprattutto ideale per ciò che sei andata a descrivere, in quanto si tratta di due ragazzini che, nonostante appaiano molto maturi, sarebbero risultati fuori luogo con argomentazioni e discorsi più complessi di quelli che invece hanno.
Trama e originalità: 9/10
Parto col dire che il setting in cui hai scelto di ambientare la storia mi ha emozionato parecchio perché amo il pattinaggio sul ghiaccio, e ritrovarlo qui – anche senza che vi sia un’effettiva esibizione – ha ravvivato il mio interesse fin da subito.
Per il tipo di storia che hai scelto di raccontare, inoltre, ho trovato che ci fosse un buon equilibrio tra discorsi e pensieri circa il mondo sportivo e considerazioni esterne più legate al carattere dei personaggi. Entrambe le tematiche sono presenti in modo appropriato, senza che una prevalga sull’altra, mantenendoti quindi lontana dal genere sportivo ma inserendo determinati elementi che ti hanno permesso di avere anche un po’ più di originalità per quanto riguarda il contesto in cui le interazioni principali si sono andate a collocare.
Anche per quanto riguarda i toni della fic, ce ne sono stati diversi; si passa da un’aria quasi drammatica circa le condizioni famigliari di Jia a qualche momento di respiro con Randy, dalla disperazione e impotenza che la protagonista prova a una determinazione prorompente che le permette di prevalere contro la pressione psicologica che prova.
Nel complesso, mi è piaciuta quest’alternanza di sensazioni forti, anche se come dicevo prima sono tutte trattate sullo stesso piano senza un momento in cui diviene particolarmente evidente il cambiamento nell’animo di Jia. In particolare, la svolta in cui la ragazza prende coscienza del fatto che è lei ad avere l’ultima parola avviene, secondo me, in modo troppo repentino. Dopo intere pagine circa la sua rabbia e irritabilità bastano un paio di frasi da parte di Randy per farle cambiare totalmente prospettiva. Qualche riflessione in più avrebbe reso la scena maggiormente carica di pathos e sottolineato l’importanza dell’amico in maniera ancora più accentuata.
Per quanto riguarda l’atmosfera autunnale, è stata molto soft e mi sarebbe invece piaciuto percepirla con un po’ più di convinzione, con descrizioni dell’ambiente invece che delle persone che i personaggi incontrano brevemente mentre si trovano in giro per la città. È senza dubbio inserita, ma la maggior parte delle vicende si svolgono all’interno del palaghiaccio, per cui ci saremmo potuti trovare in qualsiasi periodo dell’anno e sarebbe cambiato veramente poco nella narrazione.
Nonostante questi miei due piccoli cavilli, comunque, ho trovato una trama solida e organizzata, in grado di descrivere in maniera accattivante e accurata una situazione non poi così lontana da quella che molti hanno probabilmente sperimentato sulla propria pelle e in cui risulta relativamente facile immedesimarsi e ritrovarsi a tifare per una conclusione il più rassicurante possibile.
Inoltre, vi è anche un messaggio generale positivo e incoraggiante, cosa che non fa mai male vedere in una storia – e in particolar modo in questo periodo.
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Non so cosa Jia abbia fatto nelle altre storie che la ritraggono per risultare antipatica al tuo pubblico abituale, ma io l’ho adorata! (Poi, quel “non per niente è nata sotto il segno dello Scorpione” mi ha stesa perché -- me too, sis)
Scherzi a parte, ho amato la sua personalità forte e combattiva, che la spinge a resistere alle avversità – presentate sotto forma del padre – e a proseguire per la sua strada, aiutata sì dalle parole di Randy ma anche grazie alla sua intrinseca forza di volontà. A questo proposito, ho trovato che il dualismo tra il non voler esplicitare i suoi sentimenti ma allo stesso tempo desiderare di ricevere un po’ di conforto sia stato espresso molto bene, e sebbene non sia un elemento originalissimo è stato senza dubbio inserito con parsimonia e senza renderlo il suo unico tratto distintivo.
La tenacia a inseguire i propri sogni è sempre qualcosa di ammirabile e per me molto piacevole da leggere, ma qui hai reso Jia in un modo ancora più netto e deciso: è disposta a fare quello che è necessario per il suo desiderio di diventare una pattinatrice professionista, come studiare di notte per mantenere dei bei voti o andare anche contro la famiglia che invece non la comprende e vorrebbe che si dedicasse ad altro. Personalmente adoro questo tipo di narrativa, non solo perché è proprio durante le difficoltà che si vede il vero carattere di qualcuno, ma perché è una tematica che permette di spaziare a dismisura con l’introspezione senza mai risultare noiosa o ripetitiva. E anche qui è stato così, perché tutti i pensieri di Jia sono stati accattivanti e con una forte componente emotiva, e sono riuscita a empatizzare molto con lei proprio per questo.
Dall’altra parte abbiamo poi Randy, che è il migliore amico di Jia e che è l’unico in grado di percepire che qualcosa non va; l’ho trovato dolcissimo nel suo tentativo di risollevarle il morale e cercare una soluzione al suo problema, in modo anche complementare a quello dell’amica, più tranquillo e ponderato. Le loro interazioni in generale sono state fantastiche, sia quando parlano più seriamente che quando si divertono in giro per le strade della città.
E parlando sempre dei personaggi, ci tenevo a dire quanto abbia apprezzato il fatto che le loro caratteristiche principali – come l’età, attributi fisici, etc… – siano state inserite nei punti in cui più erano richieste, in modo da evitare uno spiegone inutile ma fornendo tutti i dettagli rilevanti a una comprensione massima nel momento più consono. Questo ha alleggerito la narrazione, fornendo comunque una visione completa dei due protagonisti.
E sebbene la storia sia quasi un missing moment di una storia più ampia, hai saputo trattare bene sia il tema principale per cui la oneshot è nata – ovvero le avversità che si presentano a Jia – sia alcune dinamiche di base imprescindibili dal resto e la cui mancanza si sarebbe sentita parecchio. Il risultato è stato dunque qualcosa di assolutamente godibilissimo, dato che sia Randy che Jia si presentano come personaggi completi anche in un componimento relativamente breve come questo.
Utilizzo del pacchetto: 5/8 (1,5 + 3,5)
Questo è l’unico punto leggermente carente della storia poiché, sebbene io abbia riscontrato l’inserimento di entrambi gli elementi del tuo pacchetto, non si può dire che siano propriamente centrali ai fini della trama.
Il sentimento – “rabbia” – è quello più sviluppato e, anche se presente solo per metà storia, ha comunque una rilevanza non indifferente, in quanto è l’emozione preponderante che Jia prova nei confronti del padre e ciò che mette in moto tutti gli eventi narrati. Tuttavia, viene trattata abbastanza superficialmente in quanto i pensieri incandescenti di Jia vengono intervallati quasi immediatamente dai dialoghi con Randy, i quali hanno il potere di calmare Jia considerevolmente, e quindi la rabbia ribolle sempre nel suo animo ma è attutita e sempre più fievole. È dunque una sorta di punto di partenza della storia, ma viene sostituita con altri temi – come la determinazione, l’amicizia, l’ambizione personale – abbastanza velocemente.
Il prompt, invece, era “scherzo” e purtroppo qui devo assegnarti un punteggio un po’ ridotto, perché sebbene sia presente uno scherzo a inizio fic è abbastanza marginale e non il focus di nessuna porzione della trama, quanto più un espediente come un altro di iniziare la conversazione.
Mi rendo conto che il pacchetto non fosse semplicissimo, quindi sono ugualmente felice che tu sia riuscita a mettere insieme i miei deliri e creare comunque qualcosa di attinente!
Utilizzo dell’elemento bonus: 2/2
Elementi utilizzati: genere introspettivo.
Gradimento personale: 7,5/10
Credo che questa storia sia stata la perfetta introduzione alla serie su Jia, perché dopo questo breve assaggio del suo carattere e del suo modo di fare voglio inevitabilmente scoprire tutto ciò che c’è da sapere sul suo conto.
Aspettati quindi un assalto sul tuo profilo perché non appena ho un attimo di tempo arriverò a divorare tutti i lavori riguardanti questo personaggio, a parer mio super intrigante e dalle grandi potenzialità.
Inoltre ti ringrazio per avermi inconsapevolmente consegnato una storia abbastanza diversa dalla maggior parte delle altre; è stata un buono stacco dai temi persistenti di disastro-morte-distruzione di cui questo contest è stato intriso (e che adoro alla follia, sia chiaro, ma ogni tanto qualcosa di più soft ci vuole!)
Spero dunque di rivederti presto in futuro a un’altra iniziativa, e intanto grazie per aver partecipato a questa!
Totale: 52,2/60 |