Andava tutto bene, tutto bene ti dico. Poi ho letto l’ultima riga e mi tocca darti bandierina rossa, punteggio 0/10. I punti decurtati sono tutti attribuiti all’eccessivo uso di metafore sul ballo in questa fic.
Ehilà! Qui _Alcor, che ovviamente sta scherzando, ma promette per punizione di essere più cattiva con i suoi pareri in questa recensione.
Ed è dura dare un parere sommario del capitolo senza sbilanciarmi. Fuor di recensione, il capitolo otto è quello di cui ti ho sentito parlare di più, perciò, quando me lo sono ritrovata sotto gli occhi, posso dire che lo consideravo già un “vecchio amico”.
Come ho finito per dirti in privato, non sono sicura che risolvere il conflitto partito nel capitolo 6 già nel capitolo 8 sia la scelta migliore del mondo. In questi tre capitoli di drama, sono stati condensati quelli che potevano essere almeno cinque capitoli di sofferenza e forse un’intera storyline per una ulteriore fic se avessi deciso di non fare cedere i signori Ohara così facilmente.
Ora, quanto è stata dannosa questa scelta per la fanfiction?
Poco? Forse per nulla? Perché se a livello tecnico penso che potevamo avere di più, potevamo giocare su drammi, bisogno di superare qualche blocco familiare, etc --- A livello emozionale sono soddisfatta.
Kanan si poteva già dire alla fine del suo arco personale quando si è promessa di fare del suo meglio per non ripetere gli errori giovanili. Mari aveva bisogno di apprendere di non caricarsi da sola dei problemi – perché se è da inizio fic che dichiara di voler delegare, farsi aiutare con il lavoro, ha dimostrato di chiudersi non appena appare un problema legato alla sua vita privata.
Per tale ragione, per sentirmi soddisfatta e completa, non penso che serva altro che vedere Kanan tendere la mano per aiutare Mari a portare insieme i pesi dei suoi problemi. Basta – papà Ohara poteva decidere di rifiutare di smuoversi dalla sua posizione e sarebbe andato bene.
La prima parte del capitolo mi esalta – dall’idea di Kanan che viene considerata comunque arrogante quando i toni che utilizza sono relativamente pacati e dimessi, dal fatto che passi a rispondere a braccio alle affermazioni della famiglia. Amore speciale verso la nostra bizzarra tendenza a descrivere Mamma Ohara come un’arpia anche quando è totalmente accidentale.
E poi lo ammetto – sono stata particolarmente alla scena in cui Mari ascoltava dietro la porta.
Ho provato sentimenti, estremamente positivi ma se mi chiedi di descrivere cosa mi è piaciuto non lo saprei dire. Posso dire che fino in fondo non comprendo quei genitori; o meglio, credo di poter razionalizzare la loro scelta ma allo stesso tempo mi chiedo perché abbiano dovuto aspettare di vederle entrambe fronteggiarli?
Riccastri, gente bizzarra.
La seconda parte del capitolo è amabile: dal romanticismo tra le due, fino al fatto che la città riprenda colore e luce dopo che tutto il casino si è risolto. Mi rendo conto solo mentre sto scrivendo che, nel capitolo precedente, l’unico elemento del paesaggio che era rimasto “vivo” era il molo.
Ah. Ciò detto, la piccola menzione su Nicole alla fine mi ha strappato un sorriso.
Un sorriso reso ancora più grande quando Kanan si è pigliata su Mari senza difficoltà.
Peccato che hai dovuto rovinare tutto con l’ultima riga. Gah. Worst chapter.
Nel complesso, splendido capitolo, continua così!
_Alcor |