Recensioni per
Dulce et decorum est
di Star_Rover

Questa storia ha ottenuto 281 recensioni.
Positive : 281
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/08/21, ore 14:47
Cap. 39:

Ciao Star_Rover. Che emozione, il prossimo sarà l'ultimo capitolo dopo questa lunga avventura insieme. Ho letto con interesse le vicende dei differenti personaggi, dove mi ha colpita la parte nel finale con il tenente. Ho riflettuto nel leggere quest'espressione: "tu hai ucciso mio fratello perché era tuo dovere, io invece ho scelto liberamente di giustiziare un mio commilitone. Alla fine tu sei un buon soldato ed io un crudele assassino." Poi ci sono anche gli altri, ognuno con un proprio vissuto in questo tragico contesto. A presto con il finale. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 25/08/2021 - 02:48 pm)

Recensore Master
06/12/20, ore 14:53
Cap. 39:

Ciao mia carissima Star ^^

Sono davvero triste per la conclusione di questa storia, però non posso assolutamente dire che tu non abbia affrontato ogni possibile risvolto della guerra, anzi credo che ogni tuo lettore abbia concluso questo viaggio insieme a te molto più arricchito sul tema ❤
Apri questa penultima parte descrivendo tutta la confusione che può sorgere tra i soldati in procinto di fare ritorno a casa. Non mi è difficile immaginare il loro stato d'animo, è molto verosimile: la tensione si è spezzata, non vivono più sulla base di ordini militari, hanno riposto le armi ed ora sorge solo il pensiero del focolare domestico, prende forma l'idea che la guerra sia veramente finita e che si è sopravvissuti ad una carneficina.
La narrazione di questa situazione e dei sentimenti è raccontata attraverso gli occhi di Hugh e questo crea ancora più empatia nel lettore, egli è un personaggio che abbiamo imparato ad apprezzare capitolo dopo capitolo.
Il desiderio di tornare a casa è grande, ma è molto difficile cancellare i numerosi anni trascorsi al fronte, la vita che hanno vissuto in trincea è molto diversa da quella che dovranno riprendere in società, quindi sarà molto difficile per loro riabituarsi alla vita civile.
Per la prima volta in questa storia ho avvertito un po' di leggerezza, per la precisione quando Hugh viene fermato e non riesce a salire sul treno che lo porterà a casa, povero ragazzo il destino gli è proprio avverso ^^"; Hogward interviene grazie ai suoi gradi e per fortuna garantisce per Hugh, sarebbe stato il colmo dopo quello che ha passato non poter fare ritorno dalla sua famiglia. Mi fa troppa tenerezza Hugh, si sta facendo in quattro per poter riabbracciare la sua famiglia, è davvero un padre e un marito straordinario.
L'incontro tra Dawber e la moglie scioglie il cuore; lui viene travolto dall'amore inaspettato di lei, nota l'aspetto irriconoscibile del marito, ma lo ama e non accetta di aver perduto il ragazzo di cui si è innamorata. Sono molto emozionanti questi primi incontri con i parenti dopo la terribile esperienza della guerra. Quello di Dawber in questo capitolo è stato bellissimo, aveva solo bisogno delle parole della moglie che gli dicessero che non è troppo tardi e che lui non è un uomo inutile per la sua famiglia.
La situazione di Waddington continua a colpire molto anche a guerra conclusa, perché come ci fai intendere non per tutti la fine della guerra equivale alla fine dell'incubo; questo soldato infatti è caduto nella dipendenza della morfina, ma ha consapevolezza di ciò, ora però è lei il nemico, non più la guerra, infatti parla di salvezza dalla sostanza, proprio ciò che avrebbe dovuto salvarlo dagli incubi della battaglia.
Anche Richard finalmente torna in Inghilterra (sono in trepidante attesa dell'incontro con la sua famiglia, spero tu ce lo abbia riservato per il prossimo capitolo), è malconcio, ma per fortuna vivo. Mi è piaciuta molto la scena lo vede protagonista; hai sottolineato la grande stima che i suoi commilitoni nutrono per lui, è l'ennesima prova di quanto sia un brav'uomo e un bravo ufficiale. I rapporti nascono in guerra, ma vanno oltre, perdurano in tempo di pace. Redmond conosce il legame tra Finn e Richard, non vuole che si perda in tempo di pace. La guerra per quanto terribile aveva regalato loro un terreno fertile per coltivare il loro amore, Redmond è meraviglioso nel ricordarlo a Richard e a spronarlo. Grazie all'incoraggiamento di Redmond, Richard riflette sul suo futuro, ora che la guerra è finita vede la luce in fondo al tunnel.
La visita di William mi ha commossa, un cerchio si chiude anche su questa questione comunicando a Richard la verità sul fratello e di aver ucciso Randall. William ha protetto Richard che, secondo lui, avrebbe cercato vendetta, ha fatto il lavoro sporco e si è macchiato al suo posto. Si chiude la parentesi della guerra in cui si sono rivisti e nello stesso tempo hanno chiuso una parentesi della loro vita, hanno chiuso conti e promesse, ora sono pronti a perdersi di vista, l'amarezza per la perdita del fratello non ha vinto sulla promessa fatta ad Albert, ma una volta tenuta fede ad essa non riesce a legare un rapporto con Richard, benché in lui veda Albert, è pur sempre l'assassino di suo fratello. Si sono sdebitati a vicenda e il rapporto all'infuori della guerra non ha più senso di esistere. Richard non lo denuncerà e William ha tenuto fede alla promessa fatta ad Albert di proteggere Richard. Il capitolo si chiude con malinconia, meno spensieratezza rispetto a buona parte di questo capitolo, ma con davvero molto pathos.

Volo a leggere l'ultimo capitolo 🥺

-Vale (sempre una tua grande fan)

Recensore Master
05/12/20, ore 21:11
Cap. 39:

Rieccomi^^
In questo capitolo hai reso benissimo la precarietà del ritorno a casa, le convalescenze, gli eterni ritardi dei treni e l'inefficacia della burocrazia militare.
I tuoi personaggi sono ancora tormentati dai fantasmi del loro passato, chi più e chi meno, ma non abbandonano la speranza e il desiderio di ricominciare.
Molto bello il confronto tra Richard e Foley: entrambi comprendono le rispettive motivazioni, sono pronti a mettere da parte ogni rancore, ma sono anche amaramente consapevoli che il loro rapporto non potrà mai essere più lo stesso... e così si separano, da amici.
Una decisione perfettamente comprensibile da parte di William, che avrà di sicuro bisogno di tempo per metabolizzare l'accaduto.
Complimenti anche per questo capitolo, volo subito all'ultimo!
(Recensione modificata il 05/12/2020 - 09:12 pm)

Recensore Master
02/12/20, ore 13:43
Cap. 39:

Ciao carissima^^
C'è stata la guerra, è c'è il "dopo". Ci sono i piccoli intoppi di gente che il fronte non l'ha mai visto neanche da lontano, ci sono i soldati che non sanno più comportarsi al di fuori di un contesto di guerra.
E ci sono gli scampati, che fanno in conti con quello che sono diventati durante la guerra e cercano di trovare un adattamento alla vita precedente.
Ognuno dei tuoi personaggi si riadatta come può, c'è chi attende pazientemente di tornare a casa e chi ritrova una moglie devota e innamorata; chi si ristabilisce dalle ferite e chi di certi dolori non riesce, o non vuole, venire a capo. Capisco la decisione di William e per molti aspetti la trovo coerente: la faccenda gli è chiara a livello militare, ma non riesce e non vuole accettarla a livello umano.
Come sempre bravissima, alla prossima!!

Recensore Master
02/12/20, ore 07:02
Cap. 39:

buongiorno,
Dio che ansia, questi gendarmucci che rompono con le faccende burocratiche... io sarei scappato a piedi a costo di camminare vent'anni!
Adesso che è ora di tornare a casa, si deve farlo e basta, finalmente.
Per il resto i nodi stanno venendo tutti al pettine. La fine è prossima.

Recensore Master
01/12/20, ore 21:57
Cap. 39:

Carissima,
con gli abiti sporchi di guerra - alla Ungaretti - i soldati attendono l'agognato ritorno a casa.
Hugh si dimostra paziente, fin troppo, quasi rassegnato e non vede l'ora di tornare a casa. Spero possa realizzare presto il suo desiderio. Se lo merita.
Dawber ritrova la moglie, una donna gentile e coraggiosa, che li ama al di là degli errori commessi e dell'aspetto deturpato dalle ferite. Sono contenta che abbia una nuova opportunità.
Richard e Foley si dicono addio e forse sarà davvero così: ciascuno di loro ha portato a termine il suo compito, onorare e riabilitare la memoria di Albert.
Molto interessante la riflessione di Foley, che comunque ha fatto una scelta drastica ma comprensibile e giusta.
Finn non c'è e Green pensa che sia tutto diverso. Mi auguro che tra i due resti il sentimento sincero che li ha legati tanto profondamente e che si prendano la briga di essere felici.
Un capitolo pacato e commovente, hai reso molto bene l'atmosfera della fine delle ostilità e degli animi trasformati dal conflitto logorante.
Un bacio e alla prossima! :)